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QUELLA SERA IN CUI IL CASO CI DIEDE UNA MANO


di Membro VIP di Annunci69.it civorrebbe1amico
01.04.2020    |    1.052    |    6 9.4
"Le scrivo ti è piaciuto? E lei: “è bellissimo”..."
Era uno dei tantissimi giorni in cui, dopo la mia separazione, dopo il lavoro, dopo tutte le cose che dovevo espletare, mi sedetti al tavolo e preso il PC, lo accesi e mi collegai su A69.
C’era una risposta ad un mio messaggio inviato ad una coppia a cui avevo scritto. Lo aprii e lo lessi tutto d’un fiato, in fondo il loro numero di cellulare con scritto: “chiama pure dalle …… alle ……”
Guardai l’orologio, mancava ancora un po’ all’orario da loro indicato. Il tempo non passava mai e avrei voluto spingere le lancette ma non potevo. L’unica cosa era attendere e così, l’ora X tanto sperata arrivò. Cellulare alla mano, composi il numero del messaggio e una voce maschile disse: “Pronto”.
Un attimo per prendere fiato ed eccomi dire: “Salve, sono F…………… mi sono permesso di chiamarvi in quanto ho letto il vostro messaggio e pertanto, ringraziandomi della fiducia accordatami eccomi qui”.
Dall’altra parte sentii la voce di tutti e due, erano in macchina e in vivavoce. Dopo le prime loro parole capii quanto era stato inutile il mio essere informale nel presentarmi. Ci ritrovammo a ridere e scherzare, a cazzeggiare su mille cose come se ci conoscessimo da una vita, come vecchi amici che non si sentivamo da tantissimo tempo. Ad un certo punto lui mi disse che dovevano andare a casa dove la famiglia li aspettavano e che ci saremmo sicuramente sentiti ma ancor più incontrati. Non stavo nella pelle e non vedevo l’ora di risentirli per fissare un appuntamento.
La telefonata arrivò ma la gioia iniziale si scontrò con un’amara realtà. I loro orari e giorni non combaciavano con i miei e quindi nonostante tutte le possibili combinazioni, non era fattibile un incontro. Ci salutammo facendoci la promessa che, qualora sia io che loro avessimo trovato l’occasione per liberarci ci saremmo scritti.
Passò tantissimo tempo e nonostante i messaggi con wz tra me e lui, il giorno di un incontro non riuscivamo a trovarlo.
Un giorno mi arrivò un messaggio di una coppia con la quale avevo già giocato sia a casa mia che da loro e con la quale ormai avevo stretto una bella amicizia (cosa che amo fare con tutte le coppie che la pensano così). Lo lessi: “Ciao, sono R……. come stai? Che fai questo sabato? Ti andrebbe di venire da noi? Se puoi parlare ti chiamo”. Al mio OK, dopo pochi minuti arrivò la chiamata di R……. ! Dopo i convenevoli e quattro chiacchiere sul più e meno, mi diede i dettagli sulla serata di sabato, poi prima di congedarci mi disse: “A proposito, ti spiace se probabilmente, qualora i loro impegni glielo permettono, ci sarà una coppia nostra amica? Gente fidata”. Io risposi: “tranquillo, nessun problema, a sabato allora”.
Sabato arrivò e io che non amo il ritardo, con qualche minuto di anticipo arrivai da loro. Entrai e dopo i saluti mi misi comodo. Lei mi baciò ma mi disse che era indaffarata, in qualità di padrona di casa a espletare gli ultimi preparativi. R…… mi disse: “I nostri amici arrivano tra poco, li aspettiamo e poi facciamo un aperitivo”. Il tempo di pensare a dove sedermi e suonò il citofono, erano loro. La porta dell’ascensore si aprì e la coppia entrò. Mi presentarono e dopo l’aperitivo in salotto, andammo in cucina per la cena.
Il tavolo era rettangolare, mi fecero sedere in uno dei due capotavola, alla mia sinistra c’erano le due signore (la lei della coppia ultima arrivata vicino a me), alla mia destra il lui, di fronte avevo R……
Stapparono la prima bottiglia di vino e si iniziò con gli antipasti. Quelle voci, quei timbri, quelle cadenze, quelle risate non mi erano nuove. Li guardavo cercando di capire dove avessi sentito tutto ciò e a chi poterlo associare ma, nulla.
I nostri discorsi si facevano sempre più allegri e ci si raccontava di noi. Ad un certo punto, io e D…. ci guardammo negli occhi, ci puntammo il dito indice uno verso l’altro e quasi in contemporanea ci venne da esclamare: “MA TU SEI …….D…/…..F?” INCREDIBILE MA VERO!!!!!
Era la coppia con la quale non eravamo riusciti a combinare mai. Iniziammo a spiegare ai padroni di casa come mai di quella nostra esplosione caciarona, convenendo che una volta tanto, il caso ci aveva dato una mano. La cena proseguì gustando le prelibatezze preparate, sorseggiando dell’ottimo vino, ridendo e perché no, ogni tanto facendo cadere la mano sulla gamba di M…… che apprezzava.
Si arrivò al caffè e dopo una buona grappa, le signore ci dissero di darci una mossa qualora avessimo avuto bisogno del bagno in quanto poi ne avrebbero avuto bisogno loro. Così, in attesa di rivedere le due lei in tiro per noi, qualora non ne avessimo fatte abbastanza facemmo quattro chiacchiere. Le porte dei due bagni si aprirono quasi in contemporanea. Bisogna dire che le ragazze ce l’avevano messa tutta per lasciarci a bocca aperta. Arrivammo in camera da letto e iniziammo quello che sarebbe stato un gioco a 5 molto infuocato. Le due donne iniziarono a toccarsi tra loro, a baciarsi, a stuzzicare la nostra mente e desideri. Io non ce la facevo più e così fui il primo ad avvicinarmi a loro. Mi avvicinai a M….. e iniziai a baciarla, carezzarla, toccarla dappertutto, mentre la padrona di casa iniziò a godersi le attenzioni dei due maschietti.
Tra me e M….. ci fu subito feeling. Sembrava ci conoscessimo da tanto, sembrava avessimo giocato da una vita, sembrava di sapere cosa fare per dare piacere l’uno all’altra. Non smettevamo di baciarci in maniera intensa ma anche di darci piacere. Non fu una scopata per nessuno dei due, ma fu fare l’amore in maniera intensa, fu il cercare di dare il massimo e il meglio per il piacere di farlo. Ogni tanto si inserivano i tre compagni di giochi, ma visto che noi due eravamo ben coinvolti, ci lasciarono fare. La sentii godere più volte, la presi in vari modi e posizioni, le sue mani, la sua lingua, la sua bocca le sento ancora oggi darmi un piacere indescrivibile. Il mio cazzo pulsava in maniera incredibile dal piacere e dalla voglia di quella femmina che mi eccitava all’inverosimile. Aveva indossato un bellissimo e intrigante completino a rete che le fasciava tutto il corpo mettendo in evidenza ogni dettaglio che meritava essere messo in risalto. Il suo sorriso, il suo modo di fare …… era dolcissima e sapeva come farmi impazzire e sentirla godere più volte mi rendeva felice.
Andammo avanti per un bel po’ fino a quando, non riuscendo più a trattenermi, venni esplodendo dentro di lei. Ci abbracciammo, baciammo e coccolammo a lungo prima di alzarci per lavarci. Gli altri si erano già quasi sistemati ed erano di là in sala ad aspettarci.
Dopo un po’ e vista l’ora, salutammo i padroni di casa e preso l’ascensore tutti e tre ci dirigemmo verso le macchine. Non smettevamo di parlare e raccontarci come il caso ci avesse voluto fare incontrare. Stavo per salutarli quando D…… disse: “e se ora ce ne andassimo da qualche parte tutti e tre?” Io e M….. ci guardammo. M……. fu la prima a rispondere dicendo che era già tardi e che era stanca e già appagata, facendomi una carezza sul viso e dandomi un bacio sulle lebbra. Allora D……. mi guardò e disse: “e bravo F…….. fai che lasciare il tuo numero a mia moglie va, così vi conoscete meglio e chissà che non si trovi l’occasione per rivederci”. Non credevo alle mie orecchie. Solitamente i mariti delle coppie regolari non concepiscono che un singolo interagisca con la propria moglie senza di lui e D……. alla prima volta che ci vedevamo ci faceva scambiare i nostri cellulari? Così dopo aver segnato nella rubrica del mio cell il numero di M……. li accompagnai fino alla loro macchina, abbracciai D……, due pacche sulla spalla e poi diedi un bacio a M……. che non finiva più. Poi ognuno a casa ma non prima di mandare un messaggio a tutti e due. Ovviamente non un copia/incolla ma diverso per ovvi motivi. Risposero anche loro e tutti e tre i messaggi finivano con …..BUONANOTTE, alla prossima.
Da quella sera iniziò una BELLISSIMA AMICIZIA tra noi tre. Io e D…….. come due vecchi amici che si ritrovano dopo tantissimo tempo, a messaggiare, cazzeggiare, scriverci di ogni. Con M……. qualcosa di più importante. Non stavo attraversando un bellissimo momento in quel periodo, ma M……. è’ stata quella VERA AMICA che sa starti vicino nel momento del bisogno. Quella GRANDE AMICA e DONNA UNICA e SPECIALE che, nel tragitto da casa al lavoro mi chiamava e stava con me, ricordandomi che il tempo trascorreva e che dovevamo chiudere perché altrimenti rischiavo di andare a lavorare in ritardo.
La sua presenza in quel periodo è stata preziosissima, mi ha sostenuto, consigliato, supportato, le nostre chiacchierate erano bellissime e interminabili. Mi mancava non sentirla e lei sapeva come fare per farmi stare bene. Non passa giorno in cui non le mandi il mio messaggio del buongiorno e della buonanotte che è sempre ricambiato se non è lei a precedermi. Ci siamo rivisti più volte, ad un PARTY organizzato da una coppia loro amica, a casa loro, da me.
Purtroppo, i nostri momenti liberi non coincidono spesso, ma con loro non è la quantità che conta ma la qualità. In questo periodo di meditazione causa COVID 19, mi sono riscoperto scrittore. Stasera mentre ero su A69 a passare un po’ il tempo sento il suono dei messaggi del cellulare. Wz. E’ M……. che mi scrive: “Tesoro…..è bellissimo il racconto!!!!! Seguito da cinque baci” Le chiedo quale? E lei: “il viaggio in treno”. Le scrivo ti è piaciuto? E lei: “è bellissimo”. Le scrivo: “Appena ho un attimo scriverò il nostro. Ti va?” Lei: “Certo….Sono molto curiosa”. Da lì sono seguiti ancora un bel po’ di messaggi e dopo la mia decisione.
Il tempo di scrivere il racconto è ……….SUBITO!!! Glielo devo!!! E così, le invio l’ultimo messaggio: “Domattina leggi il NOSTRO RACCONTO. Poi mi getto sulla tastiera del PC e……… scrivo, scrivo, scrivo.
Che dirti M……..? GRAZIE DI ESISTERE. Sei UNICA e SPECIALE.
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