trans
la trasgressione
di giullorenzo
23.02.2017 |
6.965 |
2
"Lui restò a lungo disteso a gambe larghe e con gli occhi chiusi, respirando piano, ripensando ad ogni momento per goderne ancora le sensazioni..."
La trasgressione.Quella sera era rimasto da solo e non aveva voglia di rientrare così presto e allora decise di farsi un aperitivo nel suo locale preferito. Era già stato in quel pub sul lungomare con qualche amica e si era sempre trovato bene.. luci soffuse, buon vino ricco buffet a scelta, buona musica, divanetti.. il posto ideale per passare qualche ora a chiacchierare.
Aveva notato altre volte quel chiassoso gruppo di ragazze sudamericane, molto carine, era impossibile non notarle, probabilmente ballerine in qualche night della zona e in mezzo al gruppo ce n’erano un paio che lo incuriosivano, non sembravano “proprio donne”, anche se molto attraenti, avevano atteggiamenti “diversi”. I trans lo avevano sempre intrigato, specialmente quelli molto effeminati, aveva in passato avuto modo di vederne qualcuno da molto vicino. Aveva partecipato a qualche festino dove c’erano trans, non aveva mai fatto sesso sino in fondo, ma si era eccitato moltissimo nel vederli con altri uomini e anche con altre donne. Li aveva persino toccati, saggiando la consistenza dei loro sessi, si era fatto succhiare e aveva goduto delle loro mani e delle loro bocche.. ma la curiosità di un rapporto completo era sempre più forte. Non sentiva il desiderio di essere scopato da uno di loro ma molto forte, quello di scoparsene uno (una?). La possibilità era a portata di mano, bastava alzare il telefono, le riviste erano piene di annunci, ma non gli era mai piaciuti i rapporti mercenari e la paura di essere visto andare con un trans lo inibiva completamente. Ma questa volta era diverso, c’era comunque una specie di corteggiamento da attuare e in quello si sentiva forte. Attraverso il barman e offrendo qualche giro si fece presentare al gruppetto e si sedette proprio vicino alla brunetta coi capelli corti, la guardò: viso sottile , occhi neri, labbra carnose (rifatte?), corporatura minuta, mani affusolate.. si, sembrava proprio una ragazza ,il dubbio lo colse e volle approfondire la conoscenza. Con le sue barzellette, riuscì a strappare un appuntamento per la sera dopo.
S’incontrarono davanti al locale, la serata era mite e decisero di passeggiare e chiacchierando lei/lui disse di chiamarsi Annalisa e con un po’ d’imbarazzo, gli confidò il suo segreto e anche che a volte si guadagnava da vivere con “regalini” di qualche amico. Lui non era certamente scandalizzato, era quello che sperava e chiese cosa le piacesse avere in dono che non fosse un assegno o una mazzetta. Annalisa disse che faceva collezione di orologi e che aveva a volte difficoltà a ricaricare il telefono … lui capì l’antifona ed entrò in un Tabacchi, prese una carta ricaricabile e gliela porse in segno di “amicizia”, poi passando davanti ad una gioielleria entrò ed acquistò un orologio molto carino e non molto costoso e propose di aprire il pacchetto a casa sua. L’appartamento era piccolo ma ben tenuto, ordinato e pulito, chiese di andare in bagno e anche questo era in ordine, la cosa lo metteva già un po’ più a suo agio. Annalisa disse che non lo faceva solo per i regali, che altrimenti avrebbe preteso molto di più, ma lui era divertente e le avevo fatto passare una bella serata. Si allontanò per andare in bagno e ne tornò con una bella vestaglia, sotto si intravedeva un reggiseno nero di pizzo e un bel seno pieno, si sedette sul divano accanto a lui e avvicinandosi gli baciò la bocca, un bacio leggero, che lui volle ripetere ma con più curiosità che passione. D’altra parte non aveva mai baciato un uomo! Il bacio era piacevole e delicato, la sua lingua piccola e guizzante lo faceva eccitare al pensiero di quali piaceri avrebbe potuto procurargli. Infilò una mano sotto la vestaglia e le toccò il seno, piccolo e sodo, sentì il capezzolo inturgidirsi e lei/lui gemere e offrirsi. La sua mano scivolò sulle cosce, arrivando al sedere rotondo e ben fatto (o rifatto bene?), la sua pelle era liscia e lo invogliava a continuare, la mano scese in mezzo alle gambe, alle mutandine e sentì il turgore del suo sesso... Annalisa era già eccitata... Volle prendergli in mano quel cazzo così duro, era un po’ più lungo del suo ma più sottile.. lo masturbò piano, accarezzò la cappella e le sue palle lisce, era completamente depilata/o… la mano scivolava bene. La cosa stava piacendo ad entrambi, la novità lo stava eccitando molto ed il gonfiore nei pantaloni lo dimostrava, allora Annalisa sorridendo gli aprì la zip e infilò una mano dentro a liberarlo, la sua mano piccola lo faceva sembrare ancora più grosso e andarono avanti qualche minuto a guardarsi e masturbarsi a vicenda .
Poi passarono in camera da letto. Annalisa si spogliò lentamente facendosi guardare, nuda era veramente uno spettacolo strano, se non fosse stato per quel cazzo ancor duro, nessuno avrebbe dubitato che non fosse una donna.. invece.. si distese sul letto e cominciò ad accarezzarsi davanti a lui, stringendosi il seno e il cazzo, poi si voltò e gli mostrò un culetto sodo e tornito che gli fece venire ancor più voglia di scoparselo. Si spogliò in fretta e tutti e due indossarono il profilattico, le confidò che non avrebbe voluto essere scopato ma che voleva quel suo culo favoloso. Lei sorrise e si abbassò a prendergli l’uccello in bocca, le sue labbra morbide lo fecero sussultare, la sua lingua lo avvolse e dovette fermarla per non godere subito e nel vedere che lei si era eccitata nel succhiarglielo, gli venne voglia di fare una cosa fino ad allora impensabile per lui… baciargli il cazzo. Era una cosa stranissima, il profilattico era insapore ma non molto piacevole, glielo succhiò comunque, lo leccò, lo spompinò, in un momento di perversione totale. Lei era al limite e gli chiese di prenderle il culo, si mise un cuscino sotto al sedere, allargò le natiche e glielo offrì, così dal davanti. Lui si inginocchiò tra le sue gambe le bagnò il buchetto con la saliva e spinse piano il cazzo dentro, era morbido e scivoloso, le entrò dentro completamente strappandole un gridolino. Le scopava il culo lentamente e il cazzo di lei era duro davanti a lui, lo prese in mano e cominciò a masturbarlo a ritmo dei suoi colpi nel culo , voleva vederlo godere.. le tolse il profilattico e sempre stando piantato dentro al suo culo, lo masturbò più velocemente con la mano bagnata fino a farle schizzare il suo seme addosso. Lei gridò e si produsse in una sborrata che le arrivò fino al seno bagnandole tutto il ventre. Lui invece sentiva il buchetto pulsare attorno al suo cazzo ma non riusciva a venire. Allora lei lo fece distendere sulla schiena e tolto il profilattico cominciò a succhiarlo, prima lentamente, poi sempre più velocemente e profondamente, prendendolo tutto in bocca e bagnandolo completamente di saliva. Non voleva che le venisse in bocca e allora cominciò a masturbarlo, stringendogli forte il cazzo alla base per non farlo venire subito. Lui stava impazzendo di piacere e quando lei si abbassò per succhiargli i capezzoli, venne copiosamente, un fiume di sborra interminabile che le colava dalla mano, un orgasmo che sembrava non finire mai.
Lei lo massaggiò fino a far uscire l’ultima goccia, lo baciò leggermente sulla bocca e scomparve in bagno. Lui restò a lungo disteso a gambe larghe e con gli occhi chiusi, respirando piano, ripensando ad ogni momento per goderne ancora le sensazioni. Era stata un’esperienza strana ma appagante, era una fantasia che si era finalmente realizzata ed era soddisfatto. Era stata la sua prima trasgressione .
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.