Lui & Lei
la segretaria
di giullorenzo
01.12.2020 |
628 |
2
"Ha un bel profilo, i capelli raccolti le lasciano scoperto il collo sottile e parte della nuca, la guardo con interesse diverso..."
La segretariaDa quando ero diventato responsabile di quel progetto non mi muovevo più dal mio piccolo ufficio, il lavoro era impegnativo e da consegnare in fretta. Avevo chiesto più volte che mi venisse dato un aiutante almeno per quel periodo di sovraccarico e finalmente una mattina da un altro reparto mi viene assegnata una segretaria, mi dicono molto efficiente e disponibile a fermarsi se necessario anche dopo l’orario di lavoro per finire il progetto, l’avevo incrociata qualche volta in mensa ma aldilà di qualche convenevole e qualche
sorriso di circostanza, non la conoscevo.
Non ero più abituato a lavorare in due nel mio ufficio gli spazi erano quello che erano, comunque avevano sistemato una postazione per lei a fianco alla mia scrivania, era di profilo rispetto a me, non potevo fare a meno di guardarla; una bella donna, bionda, sui 40 anni, era vestita in modo sobrio, gonna stretta blu e camicetta bianca, scarpe con tacco ma non troppo, potevo sentire il suo profumo.
Il lavoro procedeva spedito, il tempo passava veloce e si fece ora di andarsene ma lei mi dice che poteva rimanere che non aveva nessuno che l’aspettava, così salutiamo i colleghi dicendo che avremmo chiuso noi gli uffici e restiamo soli. Ci rimettiamo al lavoro, lei si muoveva con la poltroncina dalla sua postazione alla mia scrivania senza bisogno di alzarsi e ogni volta che si girava verso di me la gonna stretta saliva un pochino ed io potevo immaginare il suo intimo color vinaccia dello stesso colore del reggiseno che si intravedeva dalla scollatura. Ha un bel profilo, i capelli raccolti le lasciano scoperto il collo sottile e parte della nuca, la guardo con interesse diverso.
Le dico di avvicinarsi alla scrivania per prendere un foglio, lei si sposta sempre con la poltroncina a rotelle, si allunga verso di me e mi offre la visione del suo seno sodo, il suo profumo mi avvolge, lei si accorge dei miei sguardi ma non fa nulla per impedirlo anzi, nell’arretrare e girarsi, le sue gambe sono leggermente aperte e indugia un attimo di troppo così che io possa vedere le mutandine. Mi sto eccitando.
Mi alzo e mi metto dietro di lei con la scusa di controllare il lavoro, mi sporgo sulla sua spalla per avvicinarmi al monitor, sento il suo respiro accelerato, vedo i suoi capezzoli induriti che sembra vogliano sfondare la camicetta, vorrei toccarli, vorrei baciarle il collo, leccarla dietro l’orecchio e invece resto lì , sospeso, senza muovere un muscolo, quasi in apnea. Lei si gira di scatto ed il suo gomito sfiora il mio cazzo duro chiuso nei pantaloni, avvampo per l’imbarazzo, vorrei scomparire per la vergogna, invece lei mi sorride e si appoggia con la guancia al mio inguine e chiude gli occhi per un attimo, mi sorride e
guardandomi mi apre la zip tirando fuori il mio cazzo gonfio che sembra esplodere, l'accarezza stringendolo piano e lo tocca con la punta della lingua come ad assaggiarlo, poi lo avvolge con le sue belle labbra e lo prende in bocca, lo succhia piano, lentamente ed io mi sento completamente avvolto in quel calore, potrei venire immediatamente, lei se ne accorge e si stacca di colpo allontanandosi con la sedia e allargando le gambe, cado in ginocchio tra le sue cosce e affondo la faccia nelle sue mutandine umide e ne aspiro il
profumo…le sfilo in fretta…devo vedere la sua figa, devo sentirne il sapore…lei mette le gambe sulle mie spalle e mi spinge giù a prenderla tutta in bocca, la mia lingua assapora quel nettare, la lecco tutta avidamente, passo dall’interno coscia alle grandi labbra poi sul clitoride e fino a giù al culo, mi stringe la testa con le cosce, infilo la lingua dentro e la scopo con quella, lei apre le gambe e si tiene aperta la figa, me la offre, il grilletto è gonfio, lo succhio, lo mangio, bevo tutta la crema che cola e le metto un dito nel culo, lei mugola, si dimena e mi viene in bocca tremando.
Mi alzo in piedi, ho il cazzo che mi scoppia, i coglioni mi fanno male, la faccio alzare e la spingo sulla scrivania a pancia in giù, le allargo le gambe, sollevo la gonna e la lecco ancora, lecco quel buchetto che freme, lecco la figa fradicia, voglio scoparla, la penetro in un sol colpo fino in fondo lei geme e mi chiede di farlo più forte, la scopo come una troia e glielo dico… le dico che non vedeva l’ora, che è una porca , la prendo per i capelli e lei si allarga le natiche, mi dice con un filo di voce di metterglielo nel culo, ho un brivido, non so se potrò resistere ancora per molto, appoggio la cappella al suo buchetto, entro piano, la
faccio scivolare dentro e sento lo sfintere che la avvolge adattandosi, mi fermo e le sussurro all’orecchio che le rompo il culo, lei mi grida di farlo subito ed io lo faccio entrare tutto dentro. La sto inculando lentamente, lei geme in continuazione e grida ad ogni mio colpo, le chiedo dove vuole la mia sborra e lei grida che la vuole nel culo.. tutta nel culo.. e così esplodo in una sborrata che sembra non finire mai, continuo a scoparla, il cazzo è ancora duro, grosso, imprigionato il quel culo morbido che non vuole farlo uscire, finchè con un ultimo colpo forte viene anche lei urlando scossa dai tremiti. Mi stacco e resto a
guardarla, ancora distesa sulla scrivania, ansimante e stravolta come me, guardo il suo bel culo e la sua figa gonfia che continua a pulsare. Sono quasi incredulo, faccio ancora fatica a pensare che sia successo veramente.
Ci ricomponiamo, lei si sistema la gonna e la camicetta ma le mutandine le tengo io, da domani la MIA segretaria non ne avrà più bisogno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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