trans
Usata (Racconto #2)
di travperte
30.06.2024 |
957 |
6
"Ero esausta, tremante per l’intensità dell’esperienza, ma completamente soddisfatta..."
Mi trovavo nel mio appartamento, con l’aria densa e calda di una sera d’estate. Avevo organizzato tutto per un incontro che avevo pianificato nei minimi dettagli. Avevo conosciuto un maschio rumeno in chat e, dopo un po’ di chiacchiere provocanti, gli avevo dato il mio indirizzo. Sapevo che non sarebbe venuto da solo: avrebbe portato tre suoi amici. L’idea di essere usata come una cagna totale mi eccitava a dismisura.
Avevo scelto con cura il mio abbigliamento: un completo da troia con un corsetto provocante che esaltava ogni curva.
Il mio appartamento era immerso in una luce soffusa, pronto ad accogliere la notte di trasgressione che stava per iniziare. Quando suonò il campanello, ero pronta a non pormi alcun limite.
Aprii la porta e mi trovai davanti quattro maschi robusti e alquanto rozzi, i loro sguardi bruciavano di desiderio.
Alexandru, il leader del gruppo, mi afferrò subito per i capelli e mi sputò in bocca, il suo sapore mi riempiva e accendeva ogni fibra del mio essere.
Gli altri entrarono e chiusero la porta, sigillando la nostra privacy per quella notte di perversione.
Mi guidarono verso il soggiorno, dove uno di loro mi spinse a terra. Mi fecero scendere dai tacchi per rendermi più sottomessa e, con movimenti decisi, le loro mani ruvide esploravano ogni angolo del mio corpo.
Mi sentivo come una puttana, pronta a soddisfare ogni loro desiderio. Uno di loro mi fece inginocchiare e mi infilò il cazzo in bocca senza esitazione. Il gusto salato della sua eccitazione mi inondò le labbra mentre sentivo le mani degli altri uomini che mi palpeggiavano, e sgrilletavano la mia figaanale, preparandomi per ciò che sarebbe venuto.
Uno di loro si posizionò dietro di me e mi penetrò con forza, senza alcuna protezione. Il dolore e il piacere si mescolavano in un’esplosione di sensazioni. Mi sentivo completamente posseduta, usata come un oggetto. Ogni uomo si prendeva il suo turno, scopandomi in ogni modo possibile. Le loro mani erano ovunque. Mi sputavano addosso, mi insultavano, trattandomi come la puttana che desideravo essere.
Ad un certo punto, mi misero al centro e guardandosi maliziosamente tra di loro e iniziarono a pisciare. Io in piena estasi aprii la bocca cercando di non sprecare nulla e di non macchiare il tappeto. Il calore del loro piscio mi inondava, facendomi sentire ancora più sottomessa. Accettavo tutto con piacere, adorando ogni goccia del loro dominio su di me.
Non si fermarono lì, continuarono a usarmi senza pietà, riempiendomi di sperma e piscio. Ogni schizzo sul mio corpo era un segno della loro conquista, e io godevo di ogni momento. Ero esausta, tremante per l’intensità dell’esperienza, ma completamente soddisfatta.
Quella notte mi avevano usata come uno svuotatoio, e io non potevo essere più felice. Ogni secondo era stato un trionfo di trasgressione e piacere. Gli uomini mi guardavano con soddisfazione, sapendo di avermi dato esattamente ciò che desideravo: la sborra e il piscio di maschi alfa, di cui non potrei fare a meno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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