Usata (Racconto #4)

Mi chiamo Katia, e la mia vita è un susseguirsi di desideri soddisfatti, di perversioni abbracciate senza riserve. La mia femminilità è un’arma, un gioco, una danza seducente che attira gli sguardi e accende i desideri. Ho avuto molti uomini, e ognuno di loro ha lasciato una traccia, un ricordo di notti piene di piacere e lussuria.

Tra tutti, però, c’è stato un uomo che mi ha segnato più di tutti gli altri. Si chiamava G. Era diverso. Alto, con un sorriso che poteva far sciogliere anche il cuore più freddo. Ci siamo incontrati in un club esclusivo, dove gli sguardi si incrociavano nel buio e le mani si trovavano senza bisogno di parole.

La nostra intesa fu immediata. G. aveva un’aura di potere e sicurezza che mi attraeva irresistibilmente. Ogni volta che mi toccava, sentivo un brivido attraversarmi il corpo. Era come se sapesse esattamente cosa volessi, cosa desiderassi in ogni istante.

Ricordo una notte in particolare, quando mi portò nella sua villa fuori città. Le stanze erano grandi, arredate con gusto, e la luce delle candele creava un’atmosfera intima e seducente. Mi fece indossare un corsetto di pizzo nero, con calze autoreggenti e tacchi alti. Mi sentivo una dea del peccato, pronta a soddisfare ogni sua fantasia.

G. mi legò al letto con delle corde di seta, i polsi sopra la testa e le caviglie ben fissate. Mi guardava con quegli occhi penetranti, e io mi sentivo completamente sua. Mi sussurrò all’orecchio le sue fantasie più profonde, ed io le realizzai tutte, una per una. Ogni sua richiesta, ogni suo comando, erano per me un invito a esplorare nuovi confini del piacere.

Una delle notti più intense fu quella in cui G. mi chiese di partecipare a un’orgia. Era una fantasia che avevo sempre coltivato in segreto, e la sua richiesta mi eccitò oltre misura. Organizzammo una serata dove io ero il centro dell’attenzione, e ogni tocco, ogni sguardo, erano per me. G. mi guardava con orgoglio, sapendo che stavo realizzando il suo desiderio e il mio.

Quella notte, fui toccata e posseduta da più uomini contemporaneamente. Ricordo il sapore della loro saliva mentre mi baciavano, e come il piacere cresceva dentro di me ad ogni loro tocco. G. mi guardava con occhi di fuoco, godendo nel vedere come mi concedevo completamente, senza riserve.

Tra le esperienze più estreme, ci fu quella volta in cui G. mi chiese di realizzare una delle sue fantasie più oscure. Mi portò in un luogo appartato, dove altri uomini ci stavano aspettando. Mi fecero inginocchiare e, uno dopo l’altro, mi pisciarono addosso, obbligandomi a tenere la bocca aperta, dove loro potessero svuotarsi e sputare liberamente.
Sentivo il calore del loro piscio scorrere sul mio corpo, e mi sentii attraversare da scarica di piacere travolgente.
G. mi osservava con uno sguardo pieno di desiderio, e io sapevo che stavo soddisfacendo ogni sua più perversa fantasia.

Mi sentivo adorata e usata allo stesso tempo, e questo mix mi portava a raggiungere vette di piacere mai sperimentate prima.

Anche se ora le nostre strade si sono separate, porto sempre con me il ricordo di quei momenti intensi e indimenticabili. G. è stato l’uomo che ha saputo portarmi al limite e oltre, facendomi scoprire parti di me stessa che non avrei mai immaginato di possedere.