Usata (Racconto #1)

La notte era calda a Milano, l’aria vibrava di attesa e desiderio. Avevo ricevuto un messaggio intrigante da un gruppo di maschi alfa di colore, pronti a spingersi oltre ogni limite. Ero eccitata, i miei pensieri erano già pieni di immagini provocanti.

Avevo specificato che dovevano presentarsi con foto del viso, ed erano stati perfetti: sei uomini robusti, con sguardi affamati e corpi scolpiti. Mi avevano dato l’indirizzo di un appartamento elegante, e quella sera mi ero preparata come mai prima. Il mio corpo era una promessa di piacere, avvolto in un vestito che esaltava ogni curva.

Quando arrivai, mi accolsero con sorrisi lascivi e complimenti che mi fecero arrossire. Mi condussero all’interno, dove le luci soffuse creavano un’atmosfera intima e sensuale. Mi sentivo come una regina, pronta a soddisfare e ad essere soddisfatta.

Non ci fu bisogno di molte parole. Il primo a prendere l’iniziativa fu un uomo alto, dai muscoli scolpiti. Mi prese per il viso e mi baciò profondamente. Il suo bacio era esattamente come piaceva a me, vorace e pieno di passione. Mi lasciò senza fiato, e quando ci separammo, mi sentii ancora più desiderosa.

Mi fecero inginocchiare, circondandomi. Ogni uomo era un monumento di potenza, e io ero al centro del loro desiderio. I loro cazzi erano già eretti, pronti per me. Li guardai uno per uno, i loro occhi bruciavano di lussuria.

Il primo entrò nella mia bocca con un gemito profondo. Il gusto salato della sua eccitazione mi inondò le labbra mentre sentivo gli altri accarezzarmi, esplorando ogni centimetro del mio corpo. Sentii le mani forti che mi aprivano le natiche, e un altro uomo si posizionò dietro di me. Senza esitazione, iniziò a penetrarmi, riempiendomi, dopo pochi colpi ben assestati, completamente.

Il piacere era intenso, quasi travolgente. Mi sentivo posseduta, usata, esattamente come desideravo. Gli uomini si scambiavano di posto, ognuno prendendomi a turno. Le loro mani erano ovunque, esplorando e tormentando i miei punti più sensibili. Ogni movimento era una sinfonia di piacere e dolore.

Ad un certo punto, uno di loro mi fece sdraiare, sollevando le mie gambe. Mi guardò con un sorriso soddisfatto e iniziò a pisciarmi dentro la mia figaanale. Il calore del suo fluido mi inondò, e mi sentii ancora più sottomessa. Era un atto di completa dominazione, e io lo accettavo con piacere.

Dopo, si riunirono attorno a me, e iniziarono a masturbarsi. I loro gemiti riempivano la stanza, e il calore del loro sperma coprì il mio corpo, creando un mosaico di piacere su di me. Ogni schizzo era un atto di possesso, un segno della loro conquista.

Ero completamente esausta, il mio corpo tremava per l’intensità dell’esperienza. Mi sentirono così, usata e appagata, al centro del loro mondo. Gli uomini mi guardavano con soddisfazione, sapendo di avermi dato esattamente quello che volevo.

Quella notte era stata un tripudio di perversione e piacere. Ogni uomo aveva lasciato il suo segno su di me, e io avevo goduto di ogni momento. Quando il primo raggio di sole cominciò a filtrare dalle persiane, sapevo che quella notte indimenticabile sarebbe stata solo l’inizio di un viaggio verso il piacere assoluto. Con il corpo ancora tremante e il cuore che batteva forte, mi alzai lentamente. Gli uomini, ora esausti ma soddisfatti, mi osservarono con un misto di orgoglio e desiderio ancora inappagato. Li guardai ad uno ad uno, imprimendo nella mia mente i loro volti e le loro espressioni.

Sapevo che sarei tornata da loro, che avrei cercato di nuovo quel senso di abbandono e sottomissione che mi aveva riempito di piacere. Ogni notte a venire prometteva nuove scoperte, nuove esplorazioni di desideri inconfessabili. Con un ultimo sguardo, lasciai l’appartamento, già pregustando la prossima avventura che mi avrebbe condotta ancora più a fondo nei meandri del piacere e della perversione.