Trans a Torino

Erano anni che non andavo a trans, e ne avevo una gran
voglia. Guardavo su internet gli annunci di trans su Annunci 69 e anche gli annunci di incontri a pagamento. L’occasione è arrivata quando la mia ditta mi ha mandato per 2 giorni a Torino per un corso. La sera in albergo ho scelto una a pagamento su un sito di annunci (non avevo tempo per troppi discorsi, appuntamenti, ecc.
Ho telefonato, mi sono fatto dire la zona e poi con un navigatore ho raggiunto la via dove abitava. Un’altra telefonata, per farmi dire il portone ed il piano e sono salito.
Mi ha aperto: bionda con la frangetta, alta circa come me 1,80; nasino in su e occhi tra l’azzurro ed il verde. Indossava una semplice maglietta scollata, reggiseno e
jeans.

Mi ha chiesto permesso, è andata in bagno e a cambiarsi ed è tornata con una sottoveste grigia senza maglietta e senza jeans. Il seno era pronunciato ma non esagerato, forse una terza. L’assieme emanava femminilità e dolcezza.
Le ho toccato il seno da sopra la sottoveste e la mia mano è scesa giù al suo culetto rotondo:mi sono accorto che era anche senza slip, perché la mia mano non incontrava tessuto né sui fianchi né nel solco del culo.

Mi sono chinato a baciarle i capezzoli (si vedeva ancora la cicatrice
dell’intervento di plastica) e poi sono sceso in basso, ho scostato i lembi della sottoveste e le ho visto il cazzo. Glielo ho preso in bocca ancora moscio e dopo poco è diventato bello duro tra la mia lingua e le mie guance.
Sono sceso a leccarle le palle (era pulitissima) e sono tornato a ingollare l’asta per un bel pò. Lei incominciava a gemere e a premere la mia testa contro il suo ventre, dandomi il ritmo che le piaceva. Mi passavo la sua cappella prima al fondo della gola e poi tra la lingua ed il palato.
Ma avevo voglia di qualcosa di più e le ho chiesto di incularmi. Lei mi ha sorriso, si è messa un preservativo, mi ha messo a pecora, mi ha dato un pò di crema sul buco del culo. Ho sentito la sua cappella appoggiarsi, poi entrare piano con un poco di bruciore e poi me lo ha spinto tutto nel culo.

Mi ha fatto un pò male all’inizio, ma poi è passato e mi sono goduto il suo stantuffare avanti ed indietro. Mi aveva dato un foglio di scottex, perchè temeva che
godessi e le sporcassi di sperma il letto il letto. Effettivamente mi ha eccitato sentire il suo palo di carne avanti indietro nel mio intestino., ma ho resistito.
Le dicevo le poscate che mi venivano sulle labbra, infoiato dal fatto di essere dominato da lei:” : Inculami, sborrami nel culo, spaccami in culo, sono la tua troia, la tua puttana….”
Quando mi ha tolto il cazzo dal culo, le ho chiesto che mi sborrasse in bocca. Si è tolta il preservativo e mi ha rimesso il suo cazzo, questa volta bello grosso e duro in bocca; un po’ succhiavo, un po’ se lo menava da sola la mia lingua.
Alla fine, tra i sui gemiti, ho sentito il suo sapore dolce-salato inondarmi la bocca. Ho tenuto tutto il cazzo in bocca e ho succhiato e ingoiato tutto, senza perdere nulla. Alla fine, mentre il suo cazzo si stava sgonfiando, l’ho leccato tutto per ripulirlo.

Quando lei mi ha preso il cazzo in bocca, non ci è voluto molto perchè sborrassi a mia volta. Ero eccitato dal lavoro che io le avevo fatto in bocca e lei mi aveva fatto nel culo.

E’ chiaro che lei lo ha fatto per soldi, ma è stato bello, perchè è stato dolce, non
violento. In una parola femminile.

Da quella volta non sono più tornato a Torino.
qualche mese dopo, preso da nostalgia, l’ho cercata di nuovo sui siti di incontri, ma non l’ho più trovata.