trio
I due vicini - 2
di silvio
02.12.2022 |
11.529 |
7
"Sembra che le piaccia, ma sicuramente piace più a me, che avverto: “Ragazzi sto per sborrare..."
Erano passate alcue settimane dall’incontro intimo precedente (racconto “I due vicini”) e non avevamo più avuto occasione di riparlarne, sia perchè c’erano spesso i bambini o altra gente, sia perchè avevo paura di essere invadente. Va bene che mi aveva invitato Claudia, ma forse non erano stati soddisfatti di una persona così più vecchia di loro, oppure avevano trovato qualcuno più giovane e più prestante di me, oppure chissà ... Comunque un venerdì pomeriggio bussano alla porta (l’appartamento non è grande e si sente dappertutto il suono delle nocche sul legno) ed è Enrico che mi dice: “Stasera i bambini sono dai nonni, vieni a cena da noi, che poi siamo liberi per il dopocena.” “Certo, dico, che vino vuoi che porti, bianco o rosso?”
“Non dovresti portare niente, siamo noi in debito con te, ma Claudia prepara della carne, quindi il rosso va benissimo. Alle otto, anche un po’ prima”.
Alle 19,45, docciato, jeans neri, camicia bianca e maglioncino grigio, una bottiglia di Sangiovese superiore, busso alla loro porta.
Mi apre Claudia, gonna poco sopra al ginocchio, camicetta chiara con vista su canottiera scura, mi da un bacetto sulle labbra (la serata promette bene!), mi fa entrare e ringrazia per il vino. Enrico sta apparecchiando la tavola quadrata non molto grande, mi saluta e vado a dargli una mano. Tralascio il racconto del pranzo, dei cibi e del vino, che fa la sua figura, andando a riscaldare i corpi.
Claudia, accaldata dalla cucina e dal vino chiede di togliersi la camicetta “Non vi offendete vero? E poi mi avete già vista anche peggio.” “Veramente io ti ho visto “anche meglio”, ribatto ammicando. Ci mettiamo a ridere tutti e tre.
Finito di cenare ci mettiamo sul divano, Claudia in mezzo e i due uomini ai lati. Enrico le fa dei complimenti e inizia a baciarla ed abbracciarla; facendo così Claudia ruota su se stessa e mi offre la vista del sedere e delle gambe. Mentre il marito la bacia e le tocca il seno, io non perdo tempo e le accarezzo la coscia fino quasi al sedere, infilando la mano tra la carne e la gonna, senza avere il coraggio di andare a cercare la figa.
E’ Claudia che prende l’iniziativa, si stacca dal marito, si alza in piedi, si toglie in un colpo solo canotta e reggiseno, mostrando le sue piccole tette, quasi da adolescente, e in un altro colpo gonna e mutandine. Si rimette a sedere ed ordina: “Silvio, leccamela e leccamela bene!”.
Non mi faccio certo pregare, mi inginocchio ancora vestito davanti a lei, le scosto con le mani le labbra e le lecco il clito, usando tutta la lunghezza della lingua, una bella leccata ruvida e lunga. Alterno a qualche penetrazione con la punta della lingua nella figa, gliela spingo dentro più che posso.
Con la coda dell’occhio vedo che è andata con la mano dentro la tuta di Enrico e lo sta segando, mentre continua a fargli il lingua in bocca. Anzi ora lo tira fuori e continua a segarlo piano.
Io continuo il mio lavoro, mentre lecco il clito, infilo nella vagina il dito medio e lei sembra gradire. Infatti dopo un minuto si stacca dalla bocca del marito ed esclama: ”Continua Silvio, continua così che mi fai godere... lecca, lecca più forte ....ecco ohhhh godoooo”
Si accascia sulla spalliera del divano, respira forte, ha smesso di segare il marito, io continuo a leccarla solo un poco per sentrire qualche particolare sapore, ma non sento niente.
Claudia scende dal divano, si inginocchia a fianco a me, davanti al marito, gli tira giù la tuta, facendolo sollevare col sedere dal divano e inizia a succhiargli il cazzo. Mi guarda e mi dice di baciarla. Lo faccio, lei mi passa la mano sulla nuca e mi tira verso di lei, anzi verso il cazzo di Enrico. Capisco che vuole che lo succhi (e mi immagino che il tutto fosse già orchestrato dai due). Non è la prima volta che prendo in bocca un cazzo, ma era sempre stato attaccato ad un corpo di trans, mai a quello di un uomo. Comunque continuo a baciarla appoggiando le nostre bocche di lato sulla sua cappella, Claudia si allontana un attimo e alè ho il cazzo in bocca. Tutto sommato non mi dispiace, Claudia è a pochi centimetri da me che mi guarda sorridente e vogliosa e mi dice: “ Guarda come sei bravo, sembra che non abbia mai fatto nient’altro!” Mi stacco dal cazzo, la bacio con la lingua ed entrambi continuiamo il lavoro, leccate sull’asta, sulla punta e sulle palle. Claudia mi porge un dito da succhiare, lo faccio e lei lo infila tra il divano ed il sedere di Enrico, andando a cercare il buco del culo. Lo trova perchè lui fa un mugugno e inizia a muoversi e a respirare più forte. Credo di capire che tra poco anche lui arriverà all’orgasmo, non è che abbia una gran voglia di bere il suo sperma, ma la vicinanza di sua moglie mi attira di più della ritrosia. Così la abbraccio, le prendo la testa e la bacio intanto che il cazzo del marito, in mezzo a noi, incomicia a schizzare. Beviamo tutto, continuando a baciarci e a passarci l’un l’altra lo sperma con la lingua. Alla fine abbiamo inghiottito tutto e lei pulisce per bene il cazzo. Lei mi dice: “Avevo ragione a pensare che ti piace la sborra..”
Ci rimettiamo a sedere sul divano, lei nuda, Enrico seminudo e io ancora vestito, con il cazzo duro che tira nei pantaloni e che mi tocco con discrezione da sopra.
Il marito esclama: “Noi due abbiamo goduto, ma Silvio è ancora a bocca asciutta”.
“ Veramente- dico io- la bocca non è per niente asciutta, con gli schizzi che hai fatto”.
Enrico si mette a ridere, scivola davanti a me, mi apre i jeans e me li fa scendere sulle caviglie assieme alle mutande, su cui si nota una piccola macchia di bagnato. Non dice niente, ma mi imbocca il cazzo. Non commento, ma mi giro verso la moglie e riprendo a baciarla, mentre le tocco le tette e allungo la mano sulla figa. Mentre il marito continua col suo trattamento, sento che la moglie inizia ad apprezzare le mie carezze. Non vorrei godere solo con la sua bocca e chiedo: “ Enrico, ti vorrei chiavare la moglie, se siete d’accordo; se lei si mette a cavalcioni su di me, le metti il mio cazzo nella figa? Cosa ne dite?”. Si guardano un attimo, poi lei mi scavalla, io mi porto in cima al divano e sento le mani di lui che mi impugnano il cazzo e lo dirigono sotto la figa della moglie. Lei, tenendosi con le mani alla spalliera del divano, mi cala sul cazzo e inizia a muoversi avanti e indietro. Io ho il suo piccolo seno davanti a me e lo bacio, lo succhio e lo mordicchio. Continua un bel po’ muovendosi sia in verticale, a smorzacandela, sia avanti e indietro, in modo che il mio pube strisci contro il suo monte di Venere. Sembra che le piaccia, ma sicuramente piace più a me, che avverto: “Ragazzi sto per sborrare..” E infatti vengo spingendomi verso l’alto, verso la figa di Claudia e gridando contro il suo seno che mi smorza la voce. Respiro forte, forse sudo, la bacio ancora, poi lei scende da cavallo, tappandosi la figa con una mano, mentre il marito – maiale anche lui – mi pulisce il cazzo.
Enrico si alza, prende per mano la moglie, avviandosi verso la camera da letto e dicendomi: “Noi andiamo di là, tanto tu alla tua età, se hai goduto una volta .... Noi invece abbiamo ancora da fare. Chiudi la porta quando esci”.
Mi piacerebbe entrare in camera loro e stare a guardarli, ma so che mi apprezzano per la mia discrezione e non voglio essere invadente. Non mi rimane che asciugarmi con un fazzolettino, rivestirmi in fretta, dirigermi verso la porta, richiudendola alle mie spalle e lasciarli al loro amore. Non mi posso comunque lamentare della serata!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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