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Da bambina ero costretta ad essere Giulia di notte pt1

04.01.2019 |
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"Mi girò verso di lui e disse ora devi fare la stessa cosa..."
Avevo 13 anni quando mi portarono in un orfanotrofio.L orfanotrofio era gestito da dieci persone ed era diviso in cinque classi in base all età .
Ogni classe aveva due tutori che Avevano il compito di farci studiare e farci comportare bene .
I primi giorni che ero lì erano un inferno , ero trattato come un oggetto , e se non ubbidivo mi davano delle punizioni .
Dal lavare i piatti a fare lavori socialmente utili per la struttura.
Dormivamo tutti insieme divisi per classi , e di notte avevamo i tutori che erano di ronda per controllarci .
Una mattina ero in classe e con gli altri compagni iniziammo a fare casino, il mio tutore ci riprese subito e ci assegnò delle punizioni .
A gli altri compagni fu stato imposto di tagliare l erba del prato , pulire l orto e zappare la terra .
A me che ero l undicesimo dell appello mi toccò andare a lavare di notte i panni in stanza del mio turore.
Non capivo il perche di quella punizione diversa .
Finimmo la lezione serale gli altri bambini andarono nella stanza grande,mentre io mi incamminai verso la stanza con il mio tutore .
Un uomo sulla trentina molto snello e severo .
Erano le dieci di sera quando iniziai a lavare i panni , mentre lavavo i panni notai che tra i panni da lavare c erano delle calze da donna una gonna un top e una magliettina a fiori .
Mi soffermai a guardarli , poco dopo sentii una voce severa che mi diceva che quella notte li avrei indossati per punizione .
In quel momento provai una specie di eccitazione mista a paura ,ma continuai a lavarli senza destare sospetti .
Erano circa le 11 quando andai a letto , il mio tutore mi svegliò poco dopo dicendomi che dovevo scontare la mia punizione vestendomi da donna. Non volevo ma in fondo lo dovevo fare .
Mi aiutó a vestire , devo ammettere che ero una bella bambina .
Mentre mi vestivo , notavo che aveva un rigonfiamento nelle gambe e mi diceva che ero una bella bambina ma meritavo delle punizioni per il mio comportamento .
Io non facevo un fiato , eseguivo solo quello che lui diceva .
Mi misi nel letto e poco dopo vidi che lui si mise nel letto con me.
Sentivo qualcosa di duro spingermi e strusciarmi contro il mio culetto ,ma non dicevo nulla facevo come se nulla fosse .
Lui mi mise una mano sotto la gonna e iniziò a fare su e giù con il mio pisellino , continuò fino a quando non mi uscirono due goccioline che mi bagnarono poco poco la gonnellina .
Mi girò verso di lui e disse ora devi fare la stessa cosa .
Mi prese la mano e la portò sul suo pacco , era grosso e dritto , iniziò a guidarmi con i movimenti e io iniziai a fare su e giù con quel grosso cazzo .
Prima piano poi sempre più volece fino a quando spruzzó come una fontana , un Po di schizzi mi arrivarono in faccia altri mi inondarono la mano .
Mi fece pulire con le coperte poi mi disse di non dire nulla a nessuno, sennò mi toccavano punizioni più cattive.
Mi fece stendere a letto e mi misi a dormire .
Da quel giorno avrei dovuto dormire con lui per scontare la mia punizione .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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