tradimenti
Senza sensi di colpa.
di cp
01.12.2024 |
4.323 |
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"Quando mi sono denudata davanti a lui non mi sono vergognata, anzi ero impaziente di mostrarmi a lui nuda ed erotica..."
Quella sera mio marito telefona al negozio dicendo che non poteva venirmi a prendere alla chiusura per motivi di lavoro...Pino il mio titolare si offre per accompagnarmi, Io mi sono avvicinata a mia volta stringendomi a lui.Lì, in quel momento, è scattato qualcosa tra noi. Lui mi ha guardato in viso, e si è avvicinato con le labbra a sfiorare le mie.
Non mi sono scostata, anzi ho aperto la bocca per accogliere la sua lingua che si era affacciata titubante.
Il bacio che ne è seguito è stato intenso ed appassionato.
Ma quel bacio a tutti e due ha messo addosso il fuoco e subito ci siamo accarezzati reciprocamente.
Le sue mani si sono subito insinuate sotto il vestito per accarezzarmi le cosce raggiungendo presto la pelle nuda al di sopra del pizzo delle autoreggenti, dal canto mio gli accarezzavo il pacco già voluminoso.
Quando le sue dita hanno raggiunto il perizoma zuppo, ho emesso dei gemiti di piacere “Mmmmmhhh, siiiii!!” ed ho anche spalancato le gambe per non ostacolare Pino, che così non ha avuto difficoltà ad inserire un dito nella mia figa bollente completamente bagnata.
“Sei un lago!” ha esclamato sussurrando riprendendo subito dopo a baciarmi,io da grande zoccola,
usando una sola mano sono riuscita a slacciargli la patta ed infilare la mano nei suoi pantaloni per stringergli il cazzo da sopra il tessuto dei boxer.
Era un gran bel cazzo grosso e durissimo.
Mentre Pino continuava a sgrillettarmi inserendo due dita nella vagina, con il pollice titillava il clito ed io non senza difficoltà gli ho fatto una lenta sega.
Alla fine eravamo entrambi eccitati e come se ci fossimo già messi d’accordo ci siamo detti “Andiamo via!” ed ho aggiunto “Non a casa, portami da qualche parte!”’ gli ho chiesto sussurrando eccitata come una moglie infedelmente troia.Pino prendendomi per mano mi ha detto “Vieni! Usciamo”
Sono uscita vergognandomi come una ladra ma con una voglia di scopare che non avevo mai avuto, Pino mi teneva per mano ed era ben felice ed orgoglioso di avermi per mano dichiarando esplicitamente, a chi l’avesse visto, che io ero la sua amante.
In auto ho sollevato la gonna scoprendo la balza delle auto reggenti e lui mi ha accarezzato tornando a toccarmi sulla mutandina. Ero eccitatissima e della mia religione e delle sue regole me ne fregavo altamente. In fin dei conti ero una donna sposata e quindi potevo fare sesso liberamente.
Pino guidava ed io ho reclinato un po’ la spalliera della poltrona dell’auto per favorire Pino nel toccarmi. Non mi interessava d’essere vista, mi importava l’essere toccata nella mia intimità che stavo donando al mio titolare e per me era importante essere diventata orgogliosamente la sua amante segreta.
Non vedevo l’ora di denudarmi davanti a lui e farmi scopare da quel magnifico cazzo.Pino guidando ha rischiato di fare delle infrazioni al codice stradale ma in pochi minuti dopo aver lasciato il negozio eravamo nella sua casa spogliandoci a vicenda con frenesia non appena chiusa la porta d’ingresso.
In un attimo sono rimasta con le sole autoreggenti e le scarpe sotto le luci del soggiorno. Mi sentivo più sexy che mai nello stare accucciata ai piedi di Pino col suo bel cazzo ben piantato nella mia bocca.
“Mmmhhhh, succhiami! Siii, che bocca! Siiiii! Ohhh dai, tutto, tutto in gola!!”
Nell’incitarmi con una mano sulla testa mi accarezzava i capelli senza forzare il ritmo del pompino..
Era di dimensioni tali che faticavo ad accoglierlo completamente in bocca ma mi piaceva la sensazione di pienezza e già lo immaginavo allargarmi la figa. Devo confessare che Pino era il mio primo amante e quindi non avevo idea di come fossero i cazzi degli altri uomini.
Poiché mi piaceva tanto, l’ho succhiato a lungo, accarezzandogli lo scroto peloso, cercando di ingoiarlo il più possibile pensando di portarlo all’orgasmo non in breve tempo.
In quei momenti non lo paragonavo a mio marito e non ci pensavo neanche a quali conseguenze avrei potuto andare incontro.
A mente fredda ho pensato che raramente mio marito resisteva più di tre minuti alla mia abile bocca.
Però la mia azione da pompinara poco esperta, nonostante i mugolii di godimento e gli incitamenti più o meno volgari a continuare, il mio bel amante non dava nessun segno di cedimento.
I miei sforzi però non furono vani e poco dopo lo sentii fremere mentre il cazzo si ingrossava ulteriormente.
Era mia convinzione che la sborra non dovesse depositarsi in bocca ma solo nella figa e quindi ho intuito che lui stesse per venire. Allora ho interrotto la pompa.
“Mamma mia che bocca che hai Mariella!” ha esclamato “Nessuna mi ha succhiato così, neanche quella gran pompinara di mia moglie!”
Ero molto lusingata da quel pensiero ma a quel punto non mi bastavano le parole e volevo essere chiavata nel modo più maschio possibile, mi sentivo una donna in calore pronta a dare la propria intimità che ormai voleva essere aperta.
Ero scatenata e finalmente sciolta da tanti freni inibitori e mi è venuto da dire “Adesso scopami. Ho voglia di te!” gli ho detto andando a stendermi sul divano del salotto spalancando e sollevando le gambe.
Pino non si è fatto ripetere l’invito ma invece di infilarmi il cazzo si è inginocchiato tra le mie cosce incollando la bocca al mio clitoride iniziando a leccarmi senza tralasciare un centimetro della mia figa, già enormemente eccitata, portandomi subito all’orgasmo.
La sua casa è isolata ed allora mi sono potuta permettere di parlare a voce alta godendo anche del piacere di sentirmi parlare di cose di cui avevo terrore a pensarle ed allora ho immaginato di essere una escort che gode a voce alta “Sììì.vengo! Vengooo! Mmmmhhh, sììì, continua, sììììhhhh! Scopami, scopami ti prego! Voglio il tuo cazzo!”Pinuccio mio fottimiii.
Questa volta mi ha accontentato puntando la cappella all’entrata della vagina per poi spingere lentamente il suo bastone rovente e turgido dentro di me.
A quella penetrazione sono venuta immediatamente e poi ho accompagnato quella che a me è sembrata una interminabile scopata, con un numero imprecisato di orgasmi. Il feeling erotico che subito si era stabilito quella sera era sfociato nella scopata più intensa e sconvolgente della mia vita.
Pino mi ha scopato a lungo, cambiando spesso posizione ed ovviamente non ha mancato di prendermi anche dietro scopandomi il culo. Era la prima volta in assoluto e non potevo certo dirlo a lui.
È stata una notte memorabile.
Anche quando sono stata scopata nel culo lui lo ha fatto con delicatezza estrema e non ho avuto il minimo dubbio a darglielo.
Che belle sensazioni. Sentivo quel meraviglioso cazzo allargarmi e riempirmi sia davanti che dietro con continue andate di piacere a cui mi sono abbandonata.
Per mia fortuna ero stata dall’estetista ed avevo la figa depilata così anche il solco tra i glutei dove qualche pelo era comparso. Di conseguenza le sue carezze ad ampie mani erano una inesauribile fonte di eccitazione che gradivo come non mai.
Non mi mettevo certo i pensieri se con Pino avrei potuto fare sesso o no, ormai ero sposata e quindi libera di soddisfare le mie voglie. Mi era stato sempre detto che avrei dovuto farlo con mio marito ma stavolta i sensi mi avevano fatto precipitare in quello che sarebbe dovuto esere un baratro. In realtà era sì un baratro ma di piacere e goduria e non mi sono posta problemi sul fatto che lui non fosse mio marito. Da questo punto di vista ero sicura che non avrebbe mai detto niente a nessuno della nostra relazione, neanche sotto tortura.
Quando mi sono denudata davanti a lui non mi sono vergognata, anzi ero impaziente di mostrarmi a lui nuda ed erotica.
Le mie tette erano dure e calde, i capezzoli dritti e duri. Il primo movimento che ho fatto appena mi sono levata il reggiseno è stato il massaggiare quelle belle mammelle che mi guardavo ogni giorno allo specchio titillando i capezzoli con le unghie per avere degli stimoli che mi facessero sentire sempre vogliosa. Ho quindi messo le mani a mo’ di coppa e le ho offerte a Marco che ha proseguito il massaggio come lo fanno i maschi con movimenti vari così come piaceva a me.
Al termine del massaggio delle tette Pino ha posato le mani sui fianchi e mi ha avvicinato a lui facendomi sentire quel suo cazzo ben dritto e duro sulla pancia.
“Ti sei depilata per me?” mi ha chiesto.
“No, è stato un caso ma se vuoi lascio crescere i peli”
“No, no! Tieni la figa depilata vedrai che sarà bellissimo, ti sentirai sempre fresca ed eccitata” mi ha risposto e da quel momento per me la depilazione della figa è diventata una priorità sia per darla a mio marito sia al mio amante.
Subito dopo la sua risposta mi ha baciato infilandomi la lingua quasi fino in gola, così è parso a me, e mi sono sentita più sua di come lo ero stata con quello che poi è diventato il mio consorte. Lui avrebbe potuto farmi di tutto.
La figa era bagnatissima e la sua mano e le sue dita che mi sditalinavano erano a quel momento le uniche al di fuori del matrimonio.
Le sue labbra mi stordivano e gli offrivo il mio collo e le mie orecchie perché le leccasse e le baciasse per farmi colare e mantenere la voglia sempre più alta. Ho sollevato le braccia e lui mi ha baciato lasciandomi infilare la lingua nella sua bocca e lui nella mia. Il mio amante era arrapatissimo e me ne sono accorta perché ho spinto il mio bacino a contatto con il suo ed ho avuto conferma che il suo bel pene era ancora grosso ed eretto.
Per potermi avere mi ha condotto in camera sua tenendomi per mano.
Lui si scusò dicendomi che forse non era come il mio letto matrimoniale.
Gli ho risposto che l’importante era lui e non il letto.
Mi sentivo attratta da lui con sensazioni strane inarrestabili che non avevo provato prima.
Ci siamo abbracciati nuovamente baciandoci continuamente.
“Ci mettiamo sul letto?” ho chiesto.
“Certo! Dai!”
Abbiamo continuato la nostra battaglia amorosa sotto le lenzuola.
“Mettiti in piedi” mi ha detto “Voglio vederti in tutto il tuo splendore. Sei bella da far paura! Chi ti ha fatto così bella?”
Non ho risposto e mi sono avvicinata a lui, l’ho baciato prendendo in mano il suo cazzo.
Lo volevo con tutte le mie forze ed il desiderio di sentirlo dentro cresceva sempre più.
A qual punto sono risalita sul letto, mi sono messa su di lui e gli ho fatto vedere come mi sgrillettavo. Lui si segava guardandomi.
La mia figa, che era umida, si è bagnata ancora di più e allora ho spostato le sue mani ed afferrando il suo cazzo me lo sono messa nella figa. Ne avevo una voglia matta e non resistevo più, stavo impazzendo.
L’ho montato come una cavalla sfogando anni di voglie represse. Mi sono arcuata portando le tette in avanti affinché le succhiasse ma anche affinché il grilletto andasse a contatto della sua pelle.
Sentivo il suo membro dentro di me. mi riempiva completamente.
Mi sono detta che finalmente non avevo nessun pudore, né insegnanti, né le convinzioni religiose a controllare con chi condividevo il mio piacere sessuale.
Ho aperto gli occhi e nella luce soffusa di un’abatjour ho guardato Pino vedendolo arrapato al massimo. Io colavo come una fontana. Lubrificavo il suo cazzo che scivolava con movimento ritmico dentro la mia figa fino alla bocca dell’utero. Mi agitavo perché volevo sentirlo tutto fino in fondo e godermelo pienamente.
Vedevo Pinuccio che spingeva per tenerlo dentro e non farlo uscire.
Lui godeva tanto. Mi diceva frasi che a me sembravano dolci e mi facevano godere ancora di più.
Ho sentito arrivare l’orgasmo improvvisamente ed allora mi sono arcuata agitando la testa urlando ed infine sono iniziate le scosse e le convulsioni dovute alle scariche di adrenalina.
Dalla figa sono usciti getti di liquido il cui profumo ha eccitato maggiormente il mio amante.
L’ho sentito irrigidirsi sotto di me e poi mi ha detto: bellissima“Vuoi che ti venga dentro? Voglio riempirti di sborra!”
“Sbrigati! Lo voglio. Riempimi tutta. Ti desidero tanto. Riempimi completamente! Voglio colare di sborra quando torno a casa!”
Un rantolo e un urlo soffocato, l’irrigidimento del suo corpo e del suo sesso dentro il mio, il mio piacere che continuava ad annebbiarmi la mente mi hanno permesso di sentire la sborra uscire da lui ed entrare in me.
Il flusso caldo della sborra mi ha dato una sensazione meravigliosa.
Quel cazzo che eruttava sperma lo avrei voluto sempre dentro.
Era così aderente alle pareti della mia figa, un sesso fatto apposta per me!
Avevo sentito dire da mia sorella più grande, che ogni donna ha un cazzo fatto apposta per la sua figa. Avevo trovato colui che rispettava quel detto.
Mi sono piegata verso di lui che si stava riprendendo più velocemente di me e l’ho baciato teneramente, l’ha anche abbracciato. Lui era sempre dentro di me.
Siamo rimasti finché il suo cazzo per effetto naturale si è afflosciato ed è uscito dalla mia vagina.
In quel momento mi sono sentita una donna tutta sesso.
Con una mano sono andata sulla mia figa a raccogliere il suo seme misto ai miei liquidi per poi portare, da brava assatanata di sesso, la mia mano alla bocca per assaporare il gusto di quel mix.
Anche lui ha voluto assaggiare la mia mano e mi ha preso la mano per avvicinarla alla sua bocca per assaggiare il prodotto della monta.
“E’ buono!” ha detto con sorpresa.
“Non l’avevi mai assaggiato? Io lo faccio spesso ma è sempre la miscela dei miei liquidi con quelli di mio marito ma lui non lo sa. Lo faccio di nascosto perché lo troverebbe molto perverso”
Le sensazioni che provavo erano diverse da quelle avute con il mio consorte da quando mi ha sposato.
Mi chiedevo cosa mi stesse accadendo ma la lussuria prevaleva ed allora per ringraziarlo provare ancora ad averlo tra le labbra mi sono sdraiata tra le sue gambe piegando verso l’alto le mie ancora avvolte dalle calze autoreggenti e dalle scarpe a tacco alto. L’immagine che gli davo era arrapantissima e lui con il massaggio delle labbra e della lingua ha ripreso subito vigore rigonfiando il cazzo. Mi ha lasciato fare il pompino tra suoi e mie mugolii e sospiri finché un fiotto di sborra, che mi è sembrato abbondantissimo, ha raggiunto il mio palato subito seguito da altri in rapida successione.
Ho iniziato a deglutire ingoiando quel nettare senza mai smettere di pomparlo, fino a farlo svuotare completamente nella mia bocca.
Mi chiedevo se fosse amore? Mi stavo innamorando di un altro maschio? Come mai esistevano due amori contemporaneamente? Mi chiedevo come mi sarei presentata a mio marito coricandomi con lui, accarezzandolo e stimolandolo a scoparmi. Che cosa sarebbe accaduto del mio grande amore per lui?
Ho baciato di nuovo Pino che mi ha avvolto con un lenzuolo ed ha iniziato ad esplorare il mio corpo baciandomi teneramente.
Come una bambina le ho chiesto “Ti stai innamorando di me?”
“Non so” mi ha detto “Forse mi stai dando quel che desideravo e di cui per ora mi accontento. Mi sembra un sogno che tu sia qui. Vorrei che fossi la mia donna anche se in incognito.
Ho risposto “Ed io vorrei che tu fossi il mio maschio!”
Pino ha proseguito a baciarmi su tutto il corpo facendomi venire brividi di piacere. Mi ha sollecitato il clito utilizzando al meglio la sua lingua ed io in pochi istanti ho avuto, nuovamente, un orgasmo violentissimo le cui scosse hanno provocato agitazioni che per poco mi hanno fatto cadere dal letto.
Lui ha assistito alla mia performance meravigliato come se non avesse mai visto una femmina godere il piacere sessuale.
Ha continuato a leccarmi con estrema delicatezza fino a che non mi sono ripresa.
L’ho baciato lungamente per ringraziarlo ed abbiamo continuato così fino a che è arrivata l’ora di andare via.
Stavo per rientrare a casa,nel tragitto nel ritornare a casa mi ero resa conto di essere frastornata.
Nel camminare barcollavo e mi sentivo sempre nuovamente eccitata perché per ritornare a casa non avevo indossato l’intimo e sotto la gonna e la camicetta ero nuda a disposizione di Pino,
ed ero tentata a farmi nuovamente scopare in auto quasi sotto casa, ma ho preferito salutarlo baciandolo a lungo in quella che sembrava un’ultima volta dicendogli “Non succederà mai più” ma il tono era di donna poco convinta.
Tutta la notte non ho chiuso occhio,l'intera notte è passata pensando solo a lui. Ero come imbambolata, pensando a quei orgasmi divini, diversi da quelli avuti con mio marito che rimaneva nel profondo del mio cuore, ma Pino lo sentivo ormai dentro di me.
Ero già convinta di tenermi Pino come amante segreto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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