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Last minute


di Dylanland
02.01.2022    |    16.420    |    11 9.9
"Sue bacetti ancora per salutarci e dirle che era davvero bella e con un culetto scolpito..."
Premessa:
Prima di scrivere il racconto vorrei precisare che questa storia è reale ed è accaduta i primi di dicembre 2021; ho ovviamente chiesto ai diretti interessati il permesso di scrivere poiché direttamente coinvolti, permesso accordato a condizione di non citare i veri nomi, pertanto chiamerò la protagonista femminile con il nome LEI e il marito LUI, soluzione forse non proprio fantasiosa ma certamente di tutela per loro.

Uno dei servizi che la nostra Community Annunci69 mette a nostra disposizione è il Last minute, una sorta di post-it virtuale da attaccare al muretto per lasciare messaggi istantanei (o quasi) a coloro che vogliono e possono coglierlo al volo.
I primi di dicembre scorso (2021), dovendo recarmi a Lecce per ritirare dei documenti di lavoro verso le 9 e, sapendo che mi sarei sbrigato in una mezz'oretta, ho lasciato sul Sito un Last dove chiedevo chi avesse voluto fare colazione con me.
Considerate che per me si trattava davvero di un invito a fare una colazione reale, caffè, cornetti etc...un modo per fare amicizia con altri iscritti, ma ovviamente non avrei disdegnato un dopo-colazione.
Avevo l'appuntamento di lavoro presso Porta Rudiae, nel bar con lo stesso nome ed infatti dopo due chiacchere e un caffè, la persona che mi consegnò i documenti andò via: erano le 9,35 e guardai sul mio telefono se ci fossero messaggi prima di andare via.
Si, un messaggio c'era, era una giovane coppia salentina che aveva risposto al mio Last: "se ti va possiamo fare colazione insieme, hai l'auto?" era scritto.
Risposi subito di sì e che mi trovavo a Porta Rudiae, descrivendo anche la mia macchina e il colore.
"Aspetta li in macchina".
Mi misi in auto e aspettai.
Passarono circa 15 minuti e si affiancò una utilitaria grigia, dentro una ragazza da sola con occhiali da sole e capelli castani non molto lunghi, diciamo sulle spalle.
Mi guardò, fece un sorriso aspettando una conferma che fossi io e mi fece cenno di seguirla.
Aveva una guida sprint la ragazzina e sfilava velocemente nel traffico mattutino di Lecce; uscimmo dalla città e prese la circonvallazione ma dopo soli 10 minuti eravamo in un piccolo paesino limitrofe; Lecce ha una Provincia immensa, ma alcuni centri cittadini sono proprio a ridosso della città.
Parcheggia dietro la piccola utilitaria da cui scese una ragazza giovane, minuta ma molto carina che dopo aver sfoggiato un sorriso bellissimo e essersi tolta gli occhiali scuri, mi tese la mano presentandosi: " sono LEI" ; risposi con il mio di sorriso "ciao, sono Dylan, sei sola? Tuo marito non c'è?".
"Ahahah, certo che c'è, ora vedrai.....vieni"
Si diresse verso una palazzina e citofono' ad un portoncino.
Pensai che abitassero li e che il marito ci stesse aspettando in casa.
Mi accorsi presto però che non si trattava di una abitazione casalinga ma di un B&B, molto carino.
LEI aprì una stanza e mi invitò ad entrare.
"Allora, ti preparo un the, un caffè....."
Ero un po' confuso, lo confesso, accettai un succo di ananas che era nel frigobar della camera e comincia a chiaccherare con LEI e LUI nel frattempo chiamato in video dalla ragazza.
"Ciao amore, siamo arrivati in camera, sono con Dylan girando il telefono per inquadrarmi agli occhi del marito.
"Ciao LUI, è molto carina tua moglie, carina e simpatica".
"Non hai visto ancora nulla, non sai di cosa sia capace; dai amore, fai vedere al nostro amico Dylan come sei bella nuda e cosa sai fare".
L'invito del marito era stato cortese ma LEI lo eseguì come fosse stato un ordine perentorio.
Si spoglio' lentamente rimanendo in intimo nero e calze scure, lasciandosi le scarpe dai tacchi alti.
Il perizoma di pizzo nero trasparente era impreziosito in vari punti da strass luccicanti.
Mi guardava dritto negli occhi con una sicurezza impressionante, uno sguardo deciso e languido allo stesso tempo, gesti dolci e seducenti del corpo che riusciva a muovere come se danzasse ad un ritmo lento e silenzioso.
LUI mi chiese se mi piacesse sua moglie, io gli dissi "da impazzire" e la strinsi in un abbraccio letale, cominciai a baciarla sulle spalle nude, sul collo mentre lei reclinava la testa all'indietro, poi sulla bocca cercando la sua lingua con la mia. LUI guardava dal telefono posizionato sul comodino ma chiedeva di spostarci a favore di inquadratura per gustarsi tutta la scena. Ci buttammo sul letto, tolsi i vestiti anche io e LEI sistemò meglio il telefono.
"LUI ci invitò a darci da fare, chiese a me espressamente di farla godere ed io ne fui felice.
Le aprii le gambe e scostai il pur sottile filo del perizoma per leccare la fica profumata e depilata, presi il telefono e mi inquadrai da pochi centimetri mentre la leccavo, LUI poteva assistere mentre la mia lingua esplorava tra le gambe della giovane moglie, io gli chiedevo se vedesse bene la lingua che leccava avida, che si insinuava tra le pieghe rosa, che passava ovunque donando sussulti di piacere intenso a LEI.
Lei mugolava, ansimava, mi teneva per i capelli quasi tirandoli.
"Si, così, bravi, è bellissimo guardarvi, ho il cazzo durissimo e mi sto segando" apistrofo' LUI molto eccitato, poi dispose alla moglie di farmi un pompinio magistrale: "dai amore, prendi in bocca il bel cazzo del nostro amico, fagli un pompino dei tuoi, fallo impazzire".
Mi stese sul letto a pancia in su e mi afferrò il cazzo che nel frattempo era diventato un oggetto di granito. Io la inquadrai con il suo cellulare per documentare tutto a LUI.
Cominciò a segarmi piano con due mani avvicinando ogni tanto la lingua alla cappella, poi alle palle, poi salendo lungo l'asta, mi regalava estasi pura e quando imboccò quasi tutto il cazzo fino a quasi soffocare, il marito ne fu entusiasta invitandola a riprovare a prenderlo tutto tutto.
"Amore è bello grosso, rischio di soffocare", riprovò per accontentare il marito e guadagno' qualche altro centimetro ma non riuscì a infilarsi in gola tutti i venti centimetri del mio arnese.
Ero molto eccitato e non mi dispiaceva di essere di fatto un giocattolo loro, ma avevo deciso di prendere la situazione in mano per fare capire soprattutto a LUI che il cazzo era mio e decidevo io cosa fare con la moglie: "Ora guarda LUI, guarda come mi scopo la tua mogliettina" la presi e sdraiai sul letto, le divaricai le gambe e le puntai il cazzo sulla figa pulsante e bagnata. Appoggiai piano la cappella all'ingresso e guardai LUI che assisteva al telefono con sguardo eccitato, poi guardai negli occhi bellissimi LEI che quasi mi implorava di entrare e, senza pietà, affondai un colpo con forza. Il cazzo si fece strada dentro senza problemi facendola urlare con un siiiiiiii prolungato.
Comincia a pomparla forte, muovendomi forte su e giù ma anche ruotando il cazzo dentro la vagina allagata, ogni colpo era una goduria mostruosa, le mie mani le stringevano i seni piccoli ma duri, la mia lingua cercava ancora la sua bocca per intrecciarsi con la sua lingua, ogni tanto la lasciava per cercare i capezzoli duri e gonfi.
Non guardavo più LUI ma notavo che LEI invece lo faceva e trovai questo gesto carico di amore puro per lui.
La scopai stesa, sul fianco, la misi sopra, la girai a pecorina e in ogni posizione la scopassi era un piacere paradisiaco per me e anche per lei.
Ad un certo punto sentii la voce di LUI che timidamente mi chiese un favore: "scusami Dylan, vorrei che adesso la prendessi da dietro, ti prego inculala con forza come hai fatto fino adesso".
Me li chiedeva come un bimbo chiede la caramella al papà arrabbiato, con gli occhi imploranti.
Guardai LEI e le chiesi se lo volesse anche lei, mi fece un cenno di assenso con la testa e un dito in bocca che era più eloquente di ogni altro gesto, quindi la girai a pecora, mi mi sulle dita molta saliva e cercai il buchetto posteriore.
Indugiai un poco sul buchetto, un po' per giocare con le dita che si infilavano dentro piano per inumidire bene, un po' per aumentare la piccola ansia di attesa che LEI mostrava, la stessa ansia che leggevo nello sguardo del marito che aspettava al telefono.
Poi puntai il mio cannone, mi appoggiai ed entrai molto lentamente con la dovuta delicatezza: vidi il cazzo farsi strada e divaricare quel buchetto, centimetro dopo centimetro vidi entrare il membro e scomparire nell'ano stretto; piccoli urletti di LEI mi facevano fermare un attimo ma poi riprendevo ad affondare tutto dentro.
Io godevo nel sentire il suo calore avvolgere il mio cazzo, LEI godeva nel sentirsi piena, LUI godeva a vederla così straziata di piacere. Mi invitò a pomparla forte dopo tutta quella delicatezza ed io così feci. La scopai nel culo come un animale,la stringevo sui fianchi cercando ogni tanto le sue tette e stringendo forte anche quelle, LEI si girava per guardarmi, per vedere nei miei occhi il mio assurdo piacere, poi guardava il marito per cogliere la stessa sensazione.
"Riempila" mi chiese LUI, "riempimi" mi chiese LEI ed io la riempii di tanta sborra con un grido forte.
Restammo qualche attimo ancora così, io dentro di lei con il mio piacere bianco che colava giù sulle lenzuola, poi uscii piano e lo sperma fuoriuscì copioso.
LUI chiese alla giovane moglie come si sentisse, poi alle parole rassicuranti di LEI, mi disse che ero stato bravissimo, anzi usò il termine "Pacciu" (pazzo) per dire che l'avevo scopata come un pazzo.
Feci anche io i complimenti a LEI, bella, simpatica e troia al punto giusto, la ringraziai per la bella sorpresa che mi aveva regalato.
Ci rivestimmo e chiesi dove avessi dovuto pagare il B&B poiché non c'era nessuno.
"No, lascia stare, conosco bene il proprietario, è un mio amico, questa volta la colazione te l'ho offerta io, vorrà dire che la prossima volta la offrirai tu" mi disse LEI sempre sfoggiando il suo bel sorriso.
Io le risposi subito "ne puoi stare certa, la prossima volta la colazione però prevede anche l'assaggio della crema, la mia crema fatta in casa, in modo naturale e biologico"; "non vedo l'ora, mi sta già venendo l'acquolina in bocca" replicò LEI simpaticamente e con tanta malizia.
Sue bacetti ancora per salutarci e dirle che era davvero bella e con un culetto scolpito.
Lei mi sorrise ed io la salutai con "salutami LUI" .
Erano le 12,20, era ora di tornare a Brindisi.
Grazie LEI, grazie LUI, il vostro amore si esprime anche così, con la consapevolezza che la felicità di uno dei due fa felice anche l'altro/a.
A presto.
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