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LA MOGLIE DEL CUCK 1 - SFINITA -


di Membro VIP di Annunci69.it MatSig
14.05.2024    |    522    |    4 9.8
"Lei sospirava ad ogni movimento del cazzo nel suo culetto, diede un'ultima occhiata anche a me, prima di lasciarsi andare alle sensazioni uniche di essere..."
LA MOGLIE DEL CUCK 1 - SFINITA

AL BAR:
“Voglio semplicemente complimentarmi con Voi per le foto e se siete interessati ad avere un incontro conoscitivo risultate molto interessanti. Potremmo eventualmente scambiarci un contatto.” Questo è stato il primo approccio con Marco.
Dopo pochi messaggi concordammo il giorno e il luogo dove incontrarci: un elegante bar di periferia.

Ella quel giorno si preparò meticolosamente, quando la vidi comparire, perfettamente truccata ed indossando il suo vestitino nero con trasparenze che lasciavano intravvedere la schiena , capii che i suoi “ormoni erano a palla.”
Ci avviammo all'appuntamento accompagnati da una pioggia battente il tempo ideale per passare qualche momento piacevole in compagnia, almeno quella era la speranza .

Parcheggiammo l'auto nelle vicinanze del bar e di lì a pochi minuti arrivò anche Marco. Dopo una breve presentazione di circostanza, avviandoci verso l'ingresso, Ella mi sussurrò “che bel ragazzo e che occhi splendidi”. Ci accomodammo ad un tavolo appartato, per poter parlare liberamente. Scoprimmo una persona empatica , piena di energia con esperienze di vita positive e dal carattere deciso.

Era decisamente un uomo bellissimo sia fisicamente che mentalmente. Ella ne fu stregata ...il suo carattere dominante non tardò a mostrarsi, chiese a Ella di andare in bagno, sfilarsi le mutandine e poi di consegnargliele. Lei si alzò prontamente avviandosi verso il bagno senza alcuna titubanza.

Al ritorno con un sorriso malizioso porse le mutandine a Marco dicendo: “Se vuoi puoi tenerle... Un piccolo pensiero per te”. Capii che era pronta e desiderosa di essere posseduta da quel giovane e avvenente uomo.
Usciti dal locale, raggiunte le auto, Marco la invitò a salire con lui. Ella mi guardò come a cercare la mia approvazione e salutandomi, disse: “vai avanti tu, fai strada noi ti seguiamo”.

Appena Marco chiuse la porta dell'auto si baciarono appassionatamente e per me fu un momento molto eccitante, preludio di un pomeriggio di fuoco.
Lungo il tragitto verso il motel, osservandoli dallo specchietto, li vidi baciarsi e toccarsi reciprocamente, si stavano scoprendo fisicamente e l'eccitazione era al massimo.

AL MOTEL:
Marco in piedi in mezzo alla stanza attirò a se mia moglie, fu un approccio molto passionale, un vortice di sguardi e baci. Baci profondi, un intreccio di lingue che si cercavano avidamente per succhiarsi a vicenda, le mani correvano sui corpi, fino a quando Ella afferrò saldamente l'enorme cazzo di Marco liberandolo dai pantaloni e chinandosi su di esso lo accolse nella sua bocca di velluto, prima lentamente poi sempre più velocemente e profondamente. I gemiti di piacere di Marco si fecero più intensi, fino a quando al culmine dell'eccitazione, posò le mani sulla testa di Ella, tenendola saldamente ferma. Iniziò a scoparle la bocca portando colpi di bacino sempre più decisi fino a penetrarle completamente la gola, a quel punto le ordinò di muovere la lingua …
Mia moglie con passione e dedizione eseguì il suo ordine.
“Ti piace succhiare, fammi vedere cosa sai fare troia ingoialo tutto dai.... siii così .”
La fece alzare facendole mettere un piede sul letto, baciandola le ficcò due dita in figa,e rivolgendosi a me disse :”è un lago!”

Marco eccitato prese a masturbarla velocemente fino a farla squirtare come una fontana poi la fece stendere sul letto.
Quando Lui le montò su, mia moglie ebbe un sussulto ... le sue carni delicate si schiusero per accogliere tutto il grosso e duro membro di Marco.
La penetrò completamente, con decisione. Ella schiacciata sotto il suo peso si lasciò scopare senza opporre alcuna resistenza ai suoi colpi. Potevo osservare come l'enorme cazzo sparisse completamente nella figa fradicia di umori di mia moglie che ora avvolgeva il suo amante con le gambe assecondando le sue spinte e dando il giusto ritmo alla penetrazione. Teneva gli occhi chiusi e sul suo viso disteso si leggeva chiaramente il piacere che stava provando. Chiedendomi di avvicinarmi Marco si sfilò e disse: “guarda quanto è aperta tua moglie” invitandomi ad afferrare il suo uccello per guidarlo nuovamente nella figa di Ella.

Modulando l'intensità della penetrazione la stava facendo letteralmente impazzire , portandola alla soglia dell'orgasmo per poi fermarsi in un gioco sottile e crudele di controllo per poi riprendere con vigore fino a farla squirtare. Non si fermò, anzi continuò ad affondare il cazzo con colpi lenti e profondi tanto che a Ella sembrava di sentirli nel cervello non riusciva a trattenersi dal venire per quattro, cinque volte prima che Marco si fermasse per un attimo. I due si guardarono intensamente e si baciarono con passione.
Mia moglie si avvicinò a me dicendomi:
“ Hai visto come scopa un uomo? Non quei quattro colpetti che mi davi e venivi subito. Lui non è ancora venuto”.

“DAI SBATTIMI”
Marco aveva un autocontrollo fuori dal comune e stava facendo impazzire di piacere mia moglie tanto che quando prese a giocare con il suo culetto facendole capire che voleva scoparselo, lei sorridendo lo invitò con una battuta a provare: “Pare che non interessi più a nessuno”. Fu molto attento e paziente, dapprima la penetrò con le dita usando abbondante gel poi quando lo sentì cedevole, fece mettere Ella prona e con lentezza la penetrò dando tempo all'ano di abituarsi alle dimensioni.
“Dai sbattimi” Marco l'assecondò , penetrandola in profondità. Lei sospirava ad ogni movimento del cazzo nel suo culetto, diede un'ultima occhiata anche a me, prima di lasciarsi andare alle sensazioni uniche di essere sfondata.
Era una donna molto calda, che Marco era riuscito a stimolare nel modo giusto e ne aveva fatto una troia insaziabile. “Dai, sbattimi più forte. Inculami… “.

Io rimasi a bocca aperta, guardavo con gli occhi sbarrati mia moglie che si stava facendo inculare di gusto.
Marco mi lanciò un segno d'intesa e si concesse un lungo sorriso malizioso.
Dalla bocca di mia moglie,uscivano suoni gutturali incomprensibili, godeva come un’ossessa mentre Marco continuava a sfondarle l’ano ..

L’orgasmo arrivò dal profondo, durò parecchi secondi, poi Marco sfilò il cazzo ancora duro per dare un momento di tregua ad Ella che pian piano si rilassò.
I due amanti si coccolarono per un po', con mia sorpresa fu lei a riprendere l’iniziativa: “Un orgasmo anale è raro, ma tu me ne hai già fatti provare alcuni”. Con voce rotta dall’emozione: ”Sei fantastico! Ti prego, inculami ancora, fammelo sentire tutto”. Lui senza parlare le afferrò i fianchi mettendola alla pecorina, la penetrò molto lentamente il che le permise di assaporare il piacere di sentirsi dilatare fino ad accoglierlo in tutto il suo “splendore”, poi aumentò il ritmo mentre Ella veniva squassata da un orgasmo violento che fece vibrare le sue carni e offuscare la sua mente. A quel punto Marco si ritrasse e con forza , passò a scoparle la figa in un andirivieni ritmico e profondo.

Osservai il volto di Ella, stravolto e paonazzo, la bocca era aperta mentre il suo respiro si faceva veloce, teneva gli occhi chiusi come per isolarsi da tutto quello che stava intorno a lei, la sua mente cosi come il suo corpo erano rapiti dal piacere che Marco le stava regalando fino a quando mia moglie non ebbe un orgasmo “ano-vaginale” che durò per quasi un minuto, tanto da farle dire: “Marco non ce la faccio più, sono sfinita...” Erano passate più di due ore.
A quel punto lui offri il membro alla bocca di mia moglie che lo spompinò a lungo. Leccandolo con passione lo accolse in tutta la sua lunghezza fino a che la punta del suo naso andò a sbattere contro il pube di Marco . Continuò gustandosi il piacere di sentire quella splendida verga che scivolava lungo la sua bocca vellutata e poi giù in gola, fino a quando un lungo gemito di puro piacere emerse dalla bocca di Marco...“Ahhh si... Eccomi, vengo! Ti sborro in bocca ! “. Un fiume caldo di sperma invase la bocca di Ella che ingoiò di gusto e piacere per poi abbandonarsi tra le braccia di Marco.
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