Prime Esperienze
noviziato
di Ubbidiente_69
21.12.2022 |
1.482 |
7
"Non era raro che il pomeriggio fossero indolenzite, cosa che mi faceva davvero stare bene!
Verso la fine della scuola, ormai faceva caldo, avevamo preso..."
Scuola media, anni 80. Già a quell'età avevo le tette molto grosse e facevo comunella con una amica anche lei molto prosperosa. La scuola aveva un gran prato in cui, con la bella stagione, trascorrevamo l'intervallo di metà giornata; grazie a qualche albero e a qualche siepe era facile nascondersi ai professori ed essere oggetto di pesanti palpeggiamenti da parte dei compagni. Noi due fingevamo di arrabbiarci, ma la cosa ci piaceva, eccome! Il gioco era semplice: noi scappavamo, i compagni ci inseguivano ed immancabilmente ci catturavano; ci afferravano per le tette e ci conducevano ad un albero dove eravamo trattenute mentre le loro mani frugavano sotto le nostre maglie. Non era raro che il pomeriggio fossero indolenzite, cosa che mi faceva davvero stare bene!Verso la fine della scuola, ormai faceva caldo, avevamo preso l'abitudine di tornare verso casa a piedi e di fermarci a casa dell'amica; eravamo io, lei e 6 nostri compagni. Sapevamo che erano eccitatissimi dall'essere con noi e per stuzzicarli oltre modo, avevamo iniziato ad andare a scuola in canotta e reggiseno; appena uscivamo, ci facevamo scudo dietro i ragazzi e sfilavamo i reggiseni... poi di corsa verso casa di lei... arrivavamo tutti eccitati, soprattutto loro nel vedere le nostre tette ballare sotto le canotte (e ogni tanto uscire). Nonostante fosse ormai per loro abbastanza normale toccare i nostri seni, erano molto impacciati ed anche quando eravamo al riparo in casa, la loro iniziativa si fermava a toglierci le magliette e a maltrattare i nostri seni...
Bello, ma noi volevamo andare oltre. Così un giorno, eravamo solo noi due e due ragazzi. Appena arriviamo a casa, ci togliamo le magliette e ci appiccichiamo a loro, ma questa volta, anziché aspettare la loro iniziativa, siamo noi che gli mettiamo una mano sui jeans. Slaccio il bottone, abbasso la zip e glielo tiro fuori... è durissimo... La zia dell'amica ci aveva detto qualcosa su come trattare il cazzo, così inizio a segarlo. Un po' nervosa, erano le prime volte, lo sego e dopo qualche secondo, proprio mentre lo stavo scappellando, mi inonda con fiotti di sborra calda che mi sporcano dall'ombelico fin sotto le tette. Fa per scusarsi, ma lo zittisco "Sei stato magniifico" gli sussurro mentre assaporo la sensazione di essere stata sborrata; mi piace quella sensazione, quell'odore... la mia amica fa lo stesso. Segare le piace da matti, ma a lei la sborra non fa lo stesso effetto. Così facciamo un patto: il giorno dopo, tutti e 6 presenti, uno a uno lei li sega e li fa spruzzare su di me; io mi inginocchiavo davanti a loro e mi facevo ricoprire le tette di sborra, poi indossavo la canotta che si infradiciava... adoravo riprendere la via di casa tutta bagnata e sporca... la mia matrigna sospettava, ma i miei panni li lavavo io...
Col passare dei giorni le 'sperimentazioni' andavano avanti... dai seni si passa a sborrarmi sulla schiena, poi sui jeans, sui capelli e sul viso... i sospetti della matrigna ormai erano certezze, ma non me ne fregava nulla, anche se sapevo che prima o poi l'avrei pagata...
Alla fine un giorno l'amica mentre stiamo camminando dalla scuola a casa, decreta che è arrivato il momento di farmi assaggiare la sborra... senza che io possa dire nulla dice ai ragazzi "Patty oggi vuole assaggiare il vostro succo bianco". Entriamo in casa, sono un po' nervosa... non vorrei togliermi la maglietta, ma me la strappano letteralmente via... non l'avevano mai fatto, capisco di essere in loro balìa...e la cosa mi piace...fingo ritrosia così in due mi mettono mi inginocchio... la mia amica come al solito sega il primo che è già col cazzo nudo di fronte a me.. e quando sta per venire me lo mette in bocca...
continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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