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Matrimonio rinnovato 2 - in bocca no!


di birbantotto
08.03.2022    |    19.034    |    4 9.8
"Giovanna stava per affogare ma le lacrime che uscivano dagli occhi erano di felicità..."
- Inutile girarci intorno, ogni volta che ho voglia tu perdi tempo ed alla fine o non si fa niente o mi accontento di due colpetti ed una leccata.
- Giovanna dai, è un periodo stressante per il lavoro, i miei, ed anche Alice (la figlia) ne ha sempre una.
Da quando la moglie aveva riscoperto la sua prorompente vitalità sessuale Walter era andato in crisi. Non reggeva i suoi ritmi e poi dopo tanti anni sinceramente anche meno sesso era meglio!
La donna invece era decisa a godere del proprio corpo anche più di quando era ragazza quando si dedicava alla ricerca di pompini. Ripensava alla perdita di verginità, al suo colpo di testa che aveva forse condizionato le sue future voglie. O la sua scelta era solo il frutto della sua sessualità già prorompente fin da ragazza?
Ma dove nasceva quella voglia di sentire l’uccello in bocca? Ancora non lo sapeva ma ben si ricordava la prima volta in cui un uomo gli aveva sborrato in gola e quella in cui l’aveva sverginata.
Aveva 16 anni e la ragazza aveva solo pomiciato e fatto un paio di seghe al suo fidanzatino, nulla più ma era fortemente attratta dal cazzo. Manteneva un atteggiamento svogliato perché aveva paura del giudizio del suo ragazzo coetaneo e sciocco, che però era molto dotato.
In quel periodo un amico di suo padre, Amedeo, era andato a vivere da loro dopo una furiosa lite con la moglie. Era un uomo alto e grosso, con la pancia prominente e peloso. Aveva un bel viso squadrato e portava una folta barba che lo faceva somigliare al mitico Bud Spencer. Era anche molto simpatico ed educato.
Una sera Giovanna si dimenticò nel suo bagno una rivista e quando già erano tutti a letto uscì dalla stanza. Vide che in bagno c’era Amedeo che stava facendo la doccia e rimase colpita dal corpo nudo dell’uomo. Fino a quel momento lo considerava un vecchio, un uomo senza sesso, ma vedendolo nudo, possente e con du natiche muscolose rimase a guardarlo attendendo che si voltasse. E quando lo fece vide anche la dotazione decisamente interessante dell’uomo. Aveva un cazzo largo scappellato e turgido, probabilmente l’acqua calda lo stava facendo ergere. Giovanna indugiò ancora e aspettò. Amedeo si toccava e aveva ormai il cazzo duro come il marmo. Giovanna intanto sentiva la sua fichetta vergine pulsare e bagnarsi a dismisura. Si toccò e le dita iniziarono a lavorare velocemente. Venne mordendosi le labbra quando anche l’uomo riversò un poderoso schizzo di sborra che colpì il vetro della doccia.
Avrebbe voluto essere quel vetro. Avrebbe voluto vedere da vicino quel fiume caldo.
Il pomeriggio dopo aveva una voglia esagerata e senza essere richiesto prese in bocca per la prima volta il cazzo del suo ragazzo. Quella carne calda, morbida ma dura la mandava in estasi, non pensava nemmeno di farlo godere con la bocca ma lo fece venire con le mani. Lui poi si dedicò alla calda fica della giovane ragazza e potè notare quanto era bagnata. Giovanna però non venne. Sentiva il bisogno di altro e pensava a quel grande uomo peloso che abitava a casa sua.
Nelle notti successive Giovanna, lo giovane Giovanna, studiò i movimenti in casa di Amedeo e il lunedì successivo agì.
Amedeo, scusa, non sapevo che eri in bagno
Giovanna, scusa tu, non ho chiuso la porta.
Qunaod furono in camera lo leccò dalla testa ai piedi.
Sei un lago, ricordami quanti anni hai
Quasi 17.
Non possiamo
Si che possiamo, non facciamo niente di male. Sono un lago perché sei un maschio che non finisce più.
Si chinò tra le cosce forti e pelose dell’uomo e iniziò un lungo pompino. Era bravissima, Amedeo si godeva la scena e la bocca della ragazza ma decise di darle un’idea di quell oche gli uomini fanno alle ragazzine.
Sei una pompinara nata, ma questo penso ti piacerà di più
La prese e la mise sotto di se a 69. Le ficcò il cazzone in gola e inizio a leccarle la sorca. Giovanna stava per affogare ma le lacrime che uscivano dagli occhi erano di felicità. Era piena del cazzo dell’uomo e da sotto vedeva due grandi palle pelose che penzolavano e le prese in mano e le palpò e decise di leccarle.
Intanto la sua fica grondava e venne violentemente mentre la sua faccia era schiacciata tra i coglioni ed il culo dell’uomo.
Mentre pensava a questo Amedeo infilò prepotentemente la verga nella bocca della ragazza e la scopò con decisione senza un attimo di respiro. Giovanna avrebbe voluto fermarlo,lo teneva per la parte finale della nerchia in modo che non la strozzasse. Quel cazzo era duro come il marmo. Gli venne il pensiero che non avrebbe voluto che venisse in bocca, nooo, voleva solo vederlo, nooo in bocca no…
Amedeo venne con un grugnito spingendo ancor più il bastone in fondo e contraendo i glutei, Lo sperma colpì in gola la ragazza. Era così tanta che dovette ingoiare. L’uomo ancora sborrava quando sfilò il cazzo dalla bocca di Giovanna e l’ultimo schizzo la prese in faccia.
Aveva ricevuto una quantità enorme di sborra in gola e faccia. Era stata abusata oltre il suo desiderio, ma quel maschio peloso, forte, deciso l’aveva segnata per sempre.
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