Un maschio sfondato 1 - la pineta

L'esperienza con quel maschio nero a pagamento (vedi racconto Marchetta nera) mi aveva cambiato.
Mai avevo pensato che pagare un uomo potesse darmi tanta eccitazione. Forse potevo ovviare al poco tempo da dedicare al sesso pagando?
Forse si, ma raramente. Mi piace troppo il la ricerca... L'ansia dell'incontro al buio. Anche se una relazione duratura sessualmente appagante la cerco da tempo senza successo.
Le giornate procedevano tra lavoro e vita normale, qualche sega di nascosto guardando bei maschi.
Una sera un sms da un vecchio amico molto dotato che fu il mio primo vero maschio.
"Ti va una cosa a tre"?
Cazzo duro e saliva azzerata "certo. Quando e dove?"
Sapeva che amavo i posti insoliti e i maschi dai modi decisi, un bel cazzo innestato su un uomo che non sa usarlo è il più grande spreco della natura!
“In pineta di fronte al porto verso le 23”
Mi preparai in fretta, mi misi un pantalone attillato senza slip e una maglia comoda. Per fortuna era caldo.
Alle 23 ero lì. Cazzo già in tiro e voglia di essere montato.
Scesi e iniziai a camminare... Entrai in pineta, vidi del movimento, un uomo con la barba stava inculando un ragazzetto che mugolava. Mi avvicinai, aveva un bel cazzo e si vedeva il culotto bianco stretto tra le mani dell’uomo. Lo sbatteva forte ...
Il cazzo entrava e usciva, era grosso, non lungo, ma una nerchia decisamente larga. Il giovinetto si dimenava, e godeva tanto “dentro, lo voglio dentro” “prendilo troietta” gli diceva mentre gli leccava il collo. Le sculacciate erano continue, lo dominava per altezza peso e possenza fisica.
Lo infilò ancora una volta, lo prese per i fianchi e lo alzò, se lo rimbalzava sul cazzo come per farsi una sega, lo aveva infilato fino in fondo ed il giovanetto urlò..... Sospirai forte e l’uomo con la barba mi vide. “Vuoi la tua razione? Mettiti in coda, aspetta che inculo per bene anche te, dopo farai meno il guardone!”
Ero già fuori di me dal desiderio quando sentii una mano sul collo e una che mi stringeva una natica con forza.
Mi voltai con fatica e vidi un uomo massiccio del tipo che mi piace molto, come sapeva Bruno il mio caro amico che mi ha inculato decine di volte.
“Sei Patrizio?” “Si” risposi “bel culo, Bruno aveva ragione” la sua manona era già entrata nei pantaloni e mi frugava tra lo spacco del culo. Un dito iniziò a introdursi. Mi giro la testa e mi mise la lingua in bocca.
“Bruno dice che ti piace così” e mi strinse i capezzoli.
Ecco ora ero fatto... Avrebbe potuto fare di me qualunque cosa.... Purtroppo si fermò mentre già gustavo di essere posseduto subito in pineta.
“Vieni con me, Bruno ci aspetta” .
Dieci minuti dopo ero seduto in macchina accanto al mio caro amico. Bruno era un uomo di cinquanta anni alto non magro, ben fatto, con i muscoli al posto giusto, due labbra carnose ed un gran bel cazzone. Simpatico e diretto, mi infilò la lingua in bocca e mi strinse a lui.
Non disse niente, si rilassò sul sedile avviò il motore, ero sconvolto dallo spettacolo di poco prima e da quei due bei maschi. in pochi minuti avevo il fiato corto ed il cazzo in tiro.
L’omone si presentò “io sono Luigi. Quello che stavi guardando poco fa è il nostro amico Marco. Ha visto quel giovane effemminato e si è voluto fermare qui. Ha appena iniziato, credo che stanotte lo porterà a casa sua. Stasera non sarà dei nostri... Tanto due attivi ti bastano.” E schioccò una manata sul mio collo ridendo..
Ero preoccupato. Con Bruno il sesso era piacevole, un bel gioco, e quando mi scopava, solo dopo avermi ben preparato mi inculava e diventava autoritario. Questo Luigi invece era un dominatore, si sentiva da come mi parlava e da come rideva.
“Dove andiamo?” “Da me” rispose Luigi “ ho una cantina silenziosa e discreta”.
“Stai tranquillo” mi disse Bruno “garantisco io, ci divertiremo tutti!”
... Continua....