Come una asina.. sesso con africano

Caldo torrido in Sardegna.
Sono in un paradiso terre4stre: La spiaggia è bellissima, la sabbia bollente ed il mare color cartolina, ma non c’è nessun servizio ed è ora di pranzo
Esco dalla spiaggia infilando un pantaloncino aderente ed una canottiera per cercare qualcosa da mangiare nel paese alle spalle del litorale.
Per strada il deserto, il sole è a picco e l’asfalto ribolle. Cammino all’ombra di qualche alberello dirigendomi verso un negozio di alimentari.
A metà strada una panchina ed un venditore ambulante di palloni e salvagenti seduto a gonfiare la sua mercanzia. E’ un uomo di colore alto corpulento vestito con una lunga tunica ed un tipico cappello in testa.
Mentre passo lo guardo e penso se il suo cazzo, certamente notevole, è dentro un boxer o gira libero sotto la veste. Non mi vergogno di certi pensieri. Sono un uomo maturo bisex che sente speso pulsazioni “femminili”. In parole semplici ho spesso voglia di cazzo!
Sorrido al mio pensiero e procedo oltre.
Arrivo all’alimentari e mi faccio preparare un panino con mozzarella e pomodoro e lo sbravo in due minuti bevendo una bella birra ghiacciata. Ora sto decisamente meglio e decido di tornare in spiaggia.
Passo nuovamente davanti all’ambulante di prima e stavolta mi saluta sorridendo. Ricambio e decido di dire due parole “Hai coraggio a stare sulla panchina con questo sole”
Parla italiano molto bene “Io sono protetto dalla pelle e tu che fai?”
“Ho mangiato qualcosa anche se con questo caldo non ho tanta fame”.
“Anche io devo mangiare dove hai trovato?”
Gli indico il negozietto e mi lampa nella mente un’idea porcella… “E’ laggiù. Ti accompagno?”
“No vado da solo ma per favore mi guardi la roba?”
Così resto li sulla panchina, un sole che spacca la testa a fare la guardia alla sua mercanzia e la mente fantastica sul suo cazzo e sul corpo di marmo nero e mi è salita la voglia. Per caricarmi ho guardato un porno sul cellulare con due neri che spaccano il culo ad un giovane francese nella casbah che urla di dolore e di goduria. Mentre nel video il giovane è preso a sandwich dai due che lo riempiono di crema il mercante arriva alla panchina.
“Cosa guardi?” dice.
Mi spavento cerco di chiudere il video ma il cellulare cade e temo che abbia visto l’immagine della inculata
“Un video” dico mentre mi chino a raccogliere il telefono. E tengo il culo alto a pecora perché la voglia è aumentata a dismisura.
Mi guarda ridendo “Lo sai che oggi non ho venduto nella? Non vorresti qualcosa da me?”
Non capisco se sta offrendo sesso a pagamento o vuole che compro un pallone. Che imbarazzo. Che figura.
“se ti piace qualcosa dimmelo che ci mettiamo d’accordo”
Taccio ma ho il culo voglioso ed il cazzo barzotto. Poi penso che sono un uomo solo, libero e che sarebbe una bella avventura. Però non so decidermi.
Mi toglie lui dall’imbarazzo.
Si avvicina al mio volto che da seduto è all’altezza del suo pacco. Mi guarda dall’alto e dice sornione “Ho qualcosa che ti piace, lo so. Non essere timido”
Decido che ne vale la pena. La strada è deserta e infilo la mano sotto la tunica. Leggo la sorpresa nei suoi occhi. Arrivo ai suoi coglioni e li massaggio.
“Vieni con me” mi dice
Andiamo a piedi in un parcheggio non molto lontano, scavalchiamo una recinzione e mi porta dietro delle canne. Siamo quasi all’ombra e abbastanza coperti dalla strada, Ci sono due materassi ed è abbasta a posto.
“Qui dormo con il mio amico” Io sono Omar” E lo dice mentre si sfila la tunica.
Un monumento di uomo, braccia e cosce possenti, un po di pancia con pelo nerissimo fitto e ricciolo ed una proboscide ornata dalle due palle che già al tatto mi sembravano grosse, Due arance.
“Hai già preso il cazzo di un uomo nero?”
“Una volta ma non ho un bel ricordo”
Non prede tempo, se lo sega ed è già duro. Largo e lungo ma non sproporzionato. Massiccio anche lui come il padrone, nodoso.
Mi inginocchio e lo accolgo in bocca. HA un buon sapore. Si scappella bene e lo lecco. Me lo struscia in faccia e mugulo. Faccio le fusa davanti a quel bel manganello. Con delicatezza lo spinge in bocca. La spalanco e arriva quasi in fondo. Sente che lo lecco bene. Allunga le mani e tasta il mio culo. Mette un dito nel buco “Non sei molto aperto. Mi strizza dappertutto petto, palle, cazzo, mi sculaccia e grido.
Insomma mi sentivo una mucca che deve essere scelta, ma non perdo un istante il suo manganello. Mi ci affogo.
Improvvisamente me lo toglie di bocca e indietreggia mente io lo cerco a bocca aperta. Mi molla uno schiaffo “Cento euro e ti monto a modo mio. Ma se inizio a incularti non mi fermo. Paghi poco perché voglio romperti il culo”
La situazione bollente mi ha davvero fatto perdere la testa. Non avevo mai preso un cazzo così e mi viene paura ma decido di andare avanti.
“Ok. Ma devi attendere che mi allarghi bene”
Non risponde. Mi solleva e mi gira e sento il suo bastone che struscia tra le mie chiappe.
“Culo da ragazzina, ho visto subito che sei frocio”
Ah ecco non aveva visto il video aveva capito, anche peggio!!
Da dietro mi strizza i capezzoli. Mi inarco sento le sue mani che aprono il culo e infila una, due dita.
Mi lecca il collo e mi spinge a terra.
Ora sono sdraiato con lui sopra. Mi giro e vedo che si leva la tunica. Il cazzone nero svetta e mi spaventa.
“E’ enorme, fai piano”
Ride “Ma si, tanto ti apro lo stesso e godrai come una asina”. Mette la faccia tra le mie chiappe e lecca il mio buco. Ha la barba che mi buca e mi piace da morire, è maschio come piace a me. La lingua grossa mi penetra e mi da i brividi.
“le asine scalciano … si legano le zampe e poi si frustano così sono pronte alla monta”
Mi spavento ma non faccio in tempo che già mi ha aperto le gambe e legata la prima ad uno zaino
“Che fai? No dai”
“Zitta puttana. Ti piacerà. Fai fare a me”
“Lega anche la seconda. Mi fa alzare il bacino e sono oscenamente aperto con il culo in alto e le gambe divaricate. Fatico a stare a pecorina. “Ma così no dai basta non voglio fare nulla”
Arriva la prima cinghiata proprio sul buco
“Ahhh sei pazzo?”
La seconda e poi la terza.
Ride.
Nuovamente mi lecca il buco e stavolta si dedica anche alle palle ed al cazzo. Non respiro, mi piace, ma ho anche paura
Riprende a darmi cinghiate veloci che mi stimolano palle e buco del culo. Sento salire la voglia di essere sodomizzato,
“Le asine ragliano di paura ma poi godono” dice mente da una cinghiata più forte.
Sono faccia a terra per poter tenere le gambe divaricate come mi ha ordinato, ma mi prende per i capelli e mi infila il suo bastone nodoso in bocca fino ai coglioni. Sto per vomitare ma resisto e lui mi scopa. Mi escono gli occhi ma sentirmi dominato mi eccita.
“Ora ti faccio donna” mi dice mentre si mette dietro di me
Punta la cappella sul buco e mi sento aprire in due.
Urlo e mi arriva una sculacciata. “Ricordati che ti ho detto. Potevi interrompermi ora vado fino in fondo. Se urli resti qui legato. Raglia. Come una asina e farò presto”
La cappella entra e io raglio “Hi Hoooo Hi HOOOO”
Inesorabile resta fermo, poi esce, respiro ma lo infila ancora più dentro.
Ora va meglio. Iniziano i colpi e inizio a godere!!
La sua mazza mi apre benissimo, e mi colpisce nella prostata. Godo
“Ahhhhhhhhhh.”
“Puttana che sei!”
Lo incito anche se sento dolore, ma essere cosi puttana mi eccita.
E mi cavalca - dentro tutto - fuori tutto – tenuto stretto per i fianchi per dieci minuti.
Una Inculata cosi profonda non l’avevo mai provata.
Mi slega e si sdraia, mi alza e mi posiziona sul suo cazzo dritto come un tronco e mi fa scende giù con la schiena rivolta verso di lui. Poi mi appoggia al suoi petto e mi infila il cazzo dal basso all’alto. Lo sento benissimo. Mi sento una barchetta sbattuta dalle onde. Penso di essere al massimo e infatti quando si attacca ai miei capezzoli e li strizza con forza vengo urlando senza essermi toccato il cazzo.
Sono a pezzi mi fa male tutto caviglie, spalle buco cosce ma continua inesorabile.
Sono venuto ma il meglio deve ancora darlo. Mi mette a pancia sotto si sdraia su di me e mi infila il cvazzone con un solo colpo.
“Ah ah ah ah ah ti ho aperto come una asina matura ora godo io.
Inizia freneticamente a scoparmi stando sopra di me. Non posso immaginare come faccia a incularmi stando sulla mia schiena con quel mostro di cazzo che ha ma riesce benissimo. Rapidissimo mi sbatte vionetemente, poi porta una amano sul collo per farmi tirare su.
“Ora ti sborro dentro” e con un urlo bestiale scarica nel culo tutto il suo arretrato.
Sono esausto e quando esce dal culo sento il suo sperma colare sulle cosce.
“ti faccio ricordo della scopata” dice mentre fa delle foto al mio buco rotto e sborrato.
Poi viene davanti e mi tira su per i capelli.
“Hai la faccia da asina che ha goduto” dice mentre fa la foto.
Finalmente mi siedo mentre mi mostra le foto.
In effetti ho un buco largo come un polso e lo sperma che cola sulle cosce. La mia faccia dimostra la cavalcata subita, leggermente gonfio, occhi rossi e l’espressione inebetita, sembra che ho appena subito una gang bang, invece il mio maschio era uno solo, e nemmeno aveva ancora terminato!
“Ora finisci” dice mentre mi spinge la testa sul suo cazzo ancora duro.
Non ho la forza e dopo una succhiata sento che ha fretta, mi afferra per la testa e mi scopa la bocca velocissimo solo con la cappella e dopo poco mi scarica in faccia una bordata di sperma da competizione. Devoto a quel cazzone fantastico che mi ha reso ancor più troia, lo ripulisco con gioia.