Prime Esperienze
La prima volta in coppia
di faraone1957
10.06.2019 |
2.392 |
8
"Sono maturati molto tutti e due: otto anni, primo matrimonio, specie lui è molto diverso, più uomo, più sicuro, di successo nel lavoro..."
Andrea e Paola, dopo due matrimoni sfortunati,a 28 anni si ritrovano, e in ricordo del filarino di tre mesi dei 19 anni cominciano ad uscire insieme. Il destino probabile era scritto già nei loro visi quando si sono risalutati dopo tanti anni (otto). Per tutti e due è stato subito chiaro che stavolta sarebbe stata una cosa davvero importante. Infatti, superando perplessità della famiglia di Paola, un difficile divorzio di lei in corso, con una bimba di sei anni e un padre indefinibile, bruciano le tappe e dopo sei mesi intensi e d’amore vanno a vivere insieme. Tra le tantissime cose che devono raccontarsi ci sono le esperienze da singolo trasgressivo (non le normali ragazze) di Andrea. Sono maturati molto tutti e due: otto anni, primo matrimonio, specie lui è molto diverso, più uomo, più sicuro, di successo nel lavoro. E Paola lo strega e se lo prende. A 19 anni confessare certe cose sarebbe stato prestino (e non le avrebbe ancora fatte), ma si sente tranquillo: ha capito che sarà la sua donna, la conosce abbastanza per sapere che non è una bacchettona, tutt’altro. Infatti lei la prende come una sciocchezza qualsiasi e non fa una piega. Si raccontano le esperienze “normali”, lui è stato più dongiovanni numericamente ma lei come donna non si è tirata indietro. Andrea ricorda che anni prima, per due volte è stato così cretino e ingenuo da non cogliere l’offerta di farlo in 3, con Paola ed una sua amica. Insomma, sa che non dorme con Santa Maria Goretti, e gli va benissimo così. Hanno corso la cavallina a sufficienza e sono pronti ad una relazione seria. Il passato ogni tanto riaffiora e Andrea va nel parcheggio dove andava da singolo e conosce un po’ di persone. Non “affonda” con le coppie anche avendone occasione, vive l’atmosfera (che non esiste più) di quel posto.
Dopo sei mesi di felice convivenza, una sera la bimba è dal padre e loro si stanno vestendo per uscire: al bar dagli amici, al cinema, niente di deciso. Paola sa che a lui piace ed è in tubino nero, con autoreggenti e intimo alle ortiche. Mentre Andrea sta allacciandole il girocollo d’oro, non sa neanche lui perché ma chiede: “Sai che c’è il famoso parcheggio dove andavo…ci sono anche coppie…che ne dici di provare a vedere una volta com’è?” Tutto si aspettava tranne un “Perchè no? Andiamo!”. Calmate le pulsazioni a 200, escono e vanno al parcheggio. Ci sono gli amici singoli, che si complimentano fin troppo per la bellezza di Paola. Più avanti uno di loro diventerà il giocattolo dei due….ma più avanti. Prima c’è il discorso coppie. Ce ne sono tre, una non li degna di uno sguardo, le altre due scendono dall’auto e si mettono a chiacchierare tutti e sei assieme. Sono carine e abbastanza giovani ma…mah, non sembra si accenda nulla. Entra una BMW targata Mantova, e si ferma vicino a loro. Scendono una bella donna sui 45, e il marito atletico carino, forse con due o tre anni di più, e si uniscono al gruppo. A posteriori si accorgeranno che senza parere gli hanno fatto una corte spietata…che funziona, tant’è che dopo un quarto d’ora li invitano a fare un giro con loro ed accettano. Si dirigono sulle belle colline dentro Verona, dove ci sono un sacco di posticini discreti. Non parlano di sesso finché il lui non ferma la macchina in un bel pratone lontano da tutto. Lì iniziano le domande, sempre più intime, ad Andrea e Paola. Anche loro non si tirano indietro con confidenze ed aneddoti. I due giovani sono perfettamente a loro agio, anzi avvertono un crescente senso di eccitazione. Poi la lei, seduta dietro con Paola, inizia lentamente ad accarezzarla e spogliarla, con grande calma e pazienza. Paola non è bisex, si scoprirà tale qualche tempo dopo, ma non rifiuta i baci e le carezze. I due uomini da davanti si godono lo spettacolo. La serata non è fredda, e il lui apre il bagagliaio e tira fuori due plaid che stende per terra. Paola ha ricambiato ed ha spogliato quasi completamente la lei, mentre è già nuda solo con le calze. Scendono e a quel punto, sempre con pazienza e dedizione, la lei attira Andrea su un plaid e il lui fa lo stesso con Paola. Comincia un petting prima lento e poi sempre più vorticoso, le donne cominciano a godere di mano e di bocca, ricambiano con splendidi pompini i due maschietti ormai supereccitati. Andrea sbircia spesso Paola, ma vede una donna che si sta divertendo e godendo, tranquilla per quanto possibile, e libera e naturale nonostante la nudità e quello che sta facendo… dopo una mezzora così, arriva la fatidica domanda: “Ve la sentite??”, ne avevano accennato ed erano rimasti che se si sentivano di scambiare bene, altrimenti avanti come prima. Paola, novizia della cosa mentre Andrea era già pronto da un pezzo, mormora con voce roca di sì, di prenderla che ne ha una voglia pazza. E si aprono le cataratte. Andrea non sa se sta godendo di più per la grandissima scopata che la lei gli sta dando, o nel vedere Paola perdere la testa fra le braccia del lui, con dentro di sé un cazzo che non è quello di Andrea. Dalla domanda in camera da letto non sono passate più di due ore, anzi meno. Finiscono tutti in bellezza, rientrano al parcheggio con molta calma, si salutano e…”Ma voi come vi chiamate??” “Non ha importanza, se ci rivediamo qui ci farà piacere, deciderà il destino”. E così loro non sanno i nomi di quella coppia che, visto il trentennale prosieguo, meriterebbe un monumento. Non potranno mai esternargli tutta la loro gratitudine perché non li vedranno più. Se fosse andata male, non sanno se sarebbero riusciti a riprovarci con lo stesso spirito spensierato.
Ma è andato tutto alla grande e Andrea e Paola tornano a casa (1 km dal parcheggio). Quasi nessun commento particolare, solo “Ti è piaciuto?” “Sì, da pazzi, la prima sera senza bimba torniamo…o la diamo ai nonni senza aspettare 15 giorni. Avevi ragione, è una cosa fantastica, vederti con l’altra mi ha fatto delirare di piacere”. “Anche a me vederti mi ha ribaltato”.
A casa fanno l’amore, selvaggiamente, forse con in testa quello appena successo, ma senza farne parola. E sarà così sempre, pochissimi o nessun commento sulle serate passate, solo quando non sono andate bene cercano di capire perché, onde schivare una prossima volta.
Era settembre del 1987…e sono ancora qui.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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