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Scambio di Coppia

Quando non te l'aspetti più...


di faraone1957
23.04.2019    |    1.445    |    6 8.1
"Passano il resto della serata come prima, e poi li porta in hotel..."
Andrea e Paola hanno ormai toccato i 60. Hanno vissuto poco più di metà della loro vita da coppia swinger. Con intervalli dovuti alla famiglia e le bimbe, agli accadimenti del quotidiano, periodi in cui facevano alcune cose e periodi con altre. Arrivati a quell’età, completamente soddisfatti e felici del loro passato, hanno pensato di “ritirarsi”, non più convinti dei loro corpi e consapevoli di essere comunque sempre gli stessi, di testa almeno. Quindi “chiudono” l’annuncio, restando su un paio di siti per affezione e mantenere dei contatti.
Un paio d’anni prima hanno conosciuto, all’inizio solo per msg sul sito, una coppia di qualche anno più giovani alla primissima esperienza. Purtroppo lontani e loro non avevano più la voglia dei tempi clou di macinare km. Andrea non ha capito subito che dietro i primi msg di convenevoli e complimenti c’era altro, non si poneva neppure il problema di andare a 300 km a conoscere una coppia più giovane, così bella e pure all’inizio. Finché (come spesso gli è capitato) con il suo apparente distacco costringe Piero (il lui) ad essere esplicito e dir loro che vorrebbero incontrarli. Prima incredulo (con tutte le coppie che ci sono più giovani e più vicine, perché loro??), poi lusingato, lui dice che li vede scrivere sul forum, che sono in sintonia, che gli appaiono perfetti per instradarli verso il mondo scambista…ma Andrea ha il suo pizzicorino che ben conosce che dice guai in vista. Ciononostante, accetta vagamente un appuntamento a metà strada da definirsi, che poi non si concretizza. Richiesti e non , gli dà diverse dritte e suggerimenti, sia sul gioco in sé (non vorrebbero baciare ma Andrea e Paola sono fanatici del bacio e li convincono a provare, ora da anni hanno la stessa frase sul profilo, no bacio no party), che su come schivare e cernire i contatti, e tanto altro. Con forse una sola e breve telefonata, tutto epistolarmente. Restano in contatto come si può farlo su un sito. Si leggono in forum. Andrea vede i loro ottimi “progressi” dai feed che iniziano ad arrivare, gli piace pensare di avere dato una mano a quella coppia così carina e simpatica, e gli augura il meglio. Quasi per caso poi, si trovano tutte e due le coppie su una chat whatsapp di comuni amici. Andrea e Paola votano entusiasticamente la loro ammissione, peraltro ampiamente plebiscitaria perché tutti hanno iniziato da tempo ad apprezzarli ed avere contatti. Come consuetudine della chat, una volta l’anno non importa quanto lontano (occorre andare incontro ad esigenze diverse), si fa una cena e ci si vede. In questo caso ci si conosce pure dal vivo. E quando Andrea e Paola li vedono, in silenzio ma capendosi come sempre perfettamente si dicono “quanto sono…extra, veramente una grandissima coppia”. Piero è un bell’uomo, simpatico ed istrione, d’altronde l’intelligenza e la sintonia già si sapevano. Betty è veramente bella, quella bellezza “complessiva” fatta di tante piccole cose, dal sorriso al portamento, dal viso al corpo, è anche alta e ad Andrea piacciono quelle così…insomma mixando tutto una cosa da competizione. Piero non si fa mancare la battutina…:”Potevamo vederci prima, ma il signore voleva la metà strada…”. Andrea si scusa e fa ammenda. Ma si accorge che il pizzicorino di mesi prima non c’è più. Cenano, vanno al privè, ballano solamente, nessuno è lì per giocare ma solo per il piacere di vedersi. Andrea e Paola se ne vanno per primi, non senza apprezzare sempre di più quella coppia. Sembrano ricambiati ampiamente perché nei giorni successivi i reciproci complimenti fioccano, in chat Andrea e Paola ammettono candidamente che (nonostante la presenza di un’altra coppia veramente super che conoscono da tempo) sarebbero saltati addosso ad una sola coppia. Ed anche i muri capiscono chi. Ci sono progetti più concreti di vedersi, si scambiano delle telefonate, ma poi subentra il pensiero del ritiro. Per un anno circa chiudono giochi e contatti (tranne con chi negli anni sono diventati più amici che compagni di giochi). Piero e Betty restano tra i “Chissà come sarebbe andata”…Andrea invece del pizzicorino ora ha un tarlo, gli sembra che sarebbe stato tutto perfetto ma, nonostante amici comuni che gli dicono che è pirla, “sente” che Piero e Betty non giocherebbero con loro, una pippa mentale che si tiene dentro. Poi vari accadimenti nella loro vita portano Andrea e Paola a riconsiderare il ritiro. Rinfresca ed aumenta l‘album fotografico, cura maniacalmente l’annuncio finché gli sembra che
trasmetta quello che lui vuole trasmettere. Scrive anche un po’ sul forum da dove era bannato ma riceve la grazia dalla Redazione. Poi, in alcuni giorni in cui era a casa con un beneamato cazzo da fare, butta giù otto o nove racconti, mai fatto in vita. Ottiene un successo notevole, moltissime visite al profilo con a volte annessi complimenti vengono da quella sezione. Arrivano i contatti, ovviamente da cernire e valutare, diversi vanno per campi, ma due o tre restano più che papabili e si è subito a buon punto. Però c’è una cosa strana: i vecchi compagni di merende si rifanno quasi tutti vivi, si arriva che un lui, che è stato al telefono con Paola un'ora la sera prima, gli scrive sul sito con convinzione, e non con le boutade scherzose solite, che sua moglie li vuole trombare tutti e due mentre lui solo lei. Con un’altra si organizza una cena per vedersi e poi piomba il whatsapp “Noi andremmo anche oltre la cena.” Minchia, che succede?
E poi…il whatsapp inatteso ed emozionante…Piero e Betty…”Vi dispiace se per Pasqua veniamo da voi tre giorni?”. Il tempo di rifiatare e “Certo, certissimo, pensavi potessimo dire di no?”. Scatta l’organizzazione, hotel, estensione a quattro nei ristoranti dove avevano prenotato per loro, bbq in giardino a Pasquetta. E comincia la snervante attesa. Un malore di Andrea il martedì, poi subito risolto e non grave, mette tutti in ansia ma la mattina dopo è tutto ok. Finalmente arrivano. E’ una liberazione, gli abbracci soffocanti al casello spiegano che sono quattro persone con una voglia pazza di vedersi. Hotel, deposito bagagli e ristorante in un palazzo del 200, serata perfetta e indimenticabile. Giretto per le bellezze della città e tutti stanchi (le lei hanno lavorato fino a pomeriggio) a nanna da soli. La mattina giro in città, pranzo in centro storico, e poi direzione lago. Lì, ad un certo punto, si siedono in un bar e stanno due ore a parlare, delle famiglie, dei problemi, si scambiano opinioni e consigli…sembrano amici di una vita, si dicono cose che in pochissimi o nessuno sanno. Arrivano a casa di Andrea e Paola, e il tarlo aumenta: “Non si gioca”. Piero fa un discorso che può avere una sola conclusione, quella. Ma non lo finisce e svicola. Andrea lo incalza e sì, era quello. Ovviamente assicurano che non c’è problema (ed è verissimo), il tempo che stanno passando assieme rimane piacevolissimo e prezioso. Passano il resto della serata come prima, e poi li porta in hotel.
Inutile prendersi per il culo da soli: Andrea è esageratamente attratto da Betty, Paola pure e pure attratta da Piero. Con un trasporto da anni passati. Si arriva al barbecue di Pasquetta, tutto ok e poi relax in taverna. E lì si parla, si parla, poi si attua un ‘idea organizzata in precedenza. Paola tira fuori da uno scatolone tutti i suoi vestiti da privè, e parte la sfilata con i lui a fare la claque e fotografare. Sono vestiti scelti accuratamente negli anni, con obiettivo di essere supersexy ma mai volgari. Obiettivo nuovamente raggiunto con Betty, cui stanno d’incanto. Per forza di cose l’atmosfera si scalda, si cambiano in bagno e quindi c’è quel vedo non vedo che manda ai matti gli uomini. Andrea è sinceramente vicino ad esplodere…poi decide di essere non sincero e schietto solamente, ma di prendere di petto la situazione se necessario con decisione. E’ convinto che l’inghippo sia il non gradimento di Betty per lui, ma Piero gli dice candidamente che è attratta esageratamente da lui fin dalla cena. Ok, via la pippa mentale che non le piacesse. Andrea spiega a Piero che se si fossero incontrati all’epoca era possibile che si creassero guai, dovendo “sceglierci” a vicenda. E che gli ha fatto molto meno rischiare come poi è andata, al club con degli sconosciuti. Perché con il probabilissimo pentimento e disorientamento del giorno dopo, meglio che Betty avesse “l’alibi” di una cosa accaduta per caso in un momento di eccitazione che non una scelta a freddo durante una cena. Insomma, molto meglio averli aspettati ed essere stati aspettati. Le due lei sono sui divani, con addosso vestiti da poca immaginazione, le gambe accavallate con la fetta di coscia scoperta dalle autoreggenti, ma sono naturali come in jeans. Ormai con l’aria si può accendere una lampadina tanto elettrica è.
Altro affondo schiettissimo di Andrea, ed esce il busillis. No, Betty è ok, Andrea pure, Paola anche…esce che il problema, o meglio una pippa mentale da campionato, è di Piero. Che viene immediatamente redarguito da tutti e “tranquillizzato” da Paola. La pippa mentale sparisce più velocemente di quella di Andrea e a quel punto, senza accorgersene, Andrea si trova Betty in braccio, e comincia a spogliarla delicatamente, baciarla, mordicchiarla, accarezzarla. Poi sempre con calma la sistema sul divano e inizia a leccarle la bellissima figa. Gode dei suoi mugolii e sussulti di piacere, dietro di loro Piero è in piedi già nudo con Paola che gli fa un pompino. Con un giro di valzer Paola passa a leccare Betty, Piero a toccare e accarezzare tutte e due e Andrea da fianco del divano si lascia meravigliosamente spompinare da Betty. Poi di nuovo baci appassionati e voraci, abbracci soffocanti, stuzzicamenti con la lingua su schiena e collo, altri mugolii…e poi scusate, da qui in poi sono cose di loro quattro, e non le racconteremo.
Alla fine Andrea deve portarli in albergo, e si sa che il magico week end è finito…Saluti struggenti, baci, carezze e poi bisogna staccarsi.
Mentre stanno uscendo per salutarsi, Andrea si avvicina a Betty e le sussurra, non per la prima volta, “Sei fantastica”. La risposta di quattro lettere, secca ed inequivocabile, gli riporta l’autostima a livelli lontani nel tempo…”Idem”.
Quando non te lo aspetti più, finalmente arriva LA coppia. Andrea e Paola hanno trovato il paese di Bengodi, quando non ci pensavano più.
Vi sembra poco erotico? Perché non conoscete i vestiti di Paola, che ne ha regalati alcuni a Betty perché tramandi lei la loro tradizione del supersexy ma non volgare. Perché non capite cosa sia stata quella sfilata. Perché non comprendete quanto valgano di più certe cose che saltarsi brutalmente addosso. In due parole, perché vi servono ripetizioni di erotismo vero, non di sesso tout court.
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