lesbo
vicine vicine..
di 1homme
25.01.2012 |
31.165 |
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Bea si sentì prendere e abbracciare con irruenza da Kris che la limonò per quanche lunghissimo secondo, prima di guidare la sua bocca verso il cazzo di..."
Bea si era trasferita nella sua nuova casa prendendo il posto del cugino da qualche mese ormai. Era estate e Bea, eterna single, stava scaricando faticosamente la spesa dalla sua macchina parcheggiata davanti all’uscio. Viveva in un complesso molto antico, una specie di piccolo borgo a contorno di un palazzo a pochi chilometri dalla città, Nel borgo si conoscevano un po’ tutti ma lei era l’ultima arrivata e nel freddo inverno non aveva avuto ancora modo di vedere proprio tutti i residenti e di farsi conoscere.Era molto discreta e portava davvero bene i suoi quarant’anni. Un fisico asciutto, temprato da lunghe gite in bici e ore e ore di esercizi in palestra. Amava curare il suo lato B visto che madre natura le aveva fato un seno quasi androgino, piccolo e appuntito. Spesso si comprava biancheria intima spendendo una follia. Le piaceva indossarla quando era sola in cassa accarezzandosi sola, davanti allo specchio o facendosela sfilare dal fortunato amante che le regalava il piacere del vizio. Portava i suoi capelli scuri lunghi fino alle spalle spesso raccolti in una comoda coda di cavallo che metteva in risalto i suoi occhi verdi. Aveva molto tempo libero visto che le sue ultime relazioni erano state caratterizzate da fugaci incontri con colleghi che, essendo sposati, si rivelavano solo una delusione..lasciandola scopata male e ancora con i complessi di colpa che le scaricavano addosso. Insomma una noia.
Eppure a Bea, scopare piaceva davvero tanto. Adorava i giochi erotici, vestirsi e uscire in m,odo provocante, portare gli stivali “da puttana di lusso”.. Amava giocare con la lingua e adorava letteralmente il sesso orale. Non aveva mai considerato i rapporti saffici anzi, si sentiva quasi un uomo mancato e le sarebbe piaciuto usare uno strap on su un uomo però, per fargli provare quello che desiderava lei..ma non aveva mai trovato qualcuno degno della sua fantasia.
Kris abitava di fianco a Bea. Sposata da parecchi anni con Sandro, si considerava una mogliettina felice e soddisfatta, solo un po’ annoiata dal menage. Aveva un fisico appena un po’ arrotondato, capelli castano chiari e occhi chiari. Amava vestire sportivo per quanto le consentiva il seno piuttosto importante e arrotondato il giusto, per i suoi trentasei anni. Col maritino amavano giocare in tutti i modi possibili e lei si considerava piuttosto birichina e capace di prendere le iniziative giuste al momento giusto.. come sfilarsi le mutandine davanti al volto del marito e strusciargli la fica appena depilata senza lasciarsi toccare.. fino a raggiungere lunghi orgasmi che le davano il piacere estremo di lasciare il maritino a cazzo duro e lei goduta come una vera entraineuse.
Ma niente di tutto ciò si sarebbe detto quel pomeriggio, in cui indossava un paio di calzoncini di tela e una semplice maglietta aderente di cotone colorato su un sandalo basso allacciato alla schiava.
Forse fu un caso che si incontrassero, Kris e Bea, proprio in quel pomeriggio così caldo d’estate, entrambe intente a scaricare pacchi e pacchetti per gli acquisti del fine settimana.
Si studiarono di sottecchi per qualche attimo e quando a Bea cadde la montagna di pacchettini che tentava di accollarsi, a Kris scappò una risata e si avvicinò dicendole:
“Che ne dici se io aiuto te e poi tu fai altrettanto con me?..Sono Kris, la tua vicina”
“Grazie, grazie..meno male che ti sei avvicinata, non avrei mai osato approfittare di te.. sono Bea.”
Si strinsero un attimo di troppo la mano e si piacquero all’istante.
Tra risatine e imbarazzi scaricarono tutto e Bea si offrì di preparare un aperitivo per ringraziarla e “salutare degnamente una vicina simpatica”.
Kris accettò con piacere e in breve si trovarono a guardare stupite una bottiglia di prosecco ghiacciato semi vuota evaporata nelle loro confidenze che si erano fatte via via più intime. Kris amava accarezzare e toccare mentre parlava e quasi senza rendersene conto, si accorse che le sarebbe piaciuto sedurre la nuova vicina con quel culetto così stuzzicante. Bea non aveva fatto nessun pensiero invece ma era contenta di aver finalmente trovato una amica speciale così vicina e in sintonia con lei.
Si salutarono con un bacetto sulla guancia e un abbraccio quando stava ormai per rientrare il buon Sandro. Non era accaduto nulla ma la scintilla era scoccata.
Si frequentarono lungo il resto dell’estate, tra cene e aperitivi cui partecipava anche Sandro, quasi sempre silenzioso ma capace di uscite spiritose. Tutto cambiò quando rientrando una sera dal lavoro, Kris sentì Bea che singhiozzava in casa. Preoccupata bussò alla sua porta e trovò Bea che si asciugava le lacrime e le gettò le braccia al collo. Un altro amante stronzo che l’aveva abbandonata dopo mille tentennamenti e pochissime scopate degne di questo nome.
Kris lasciò che Bea le raccontasse tutto, sfogandosi fra le sue braccia e carezzandola come avrebbe fatto con una bambina.
“Sono stufa, Kris, stufa marcia di questi uomini che non mi scopano nemmeno bene.. quando sono così incazzata vorrei solo un amante da potermi succhiare quando ne ho voglia e da cui farmi scopare, un uomo oggetto, ecco!”
A quelle parole Kris sentì il sesso inumidirsi e in preda a un piacevole formicolio, non potè fare a meno di accorgersi che i suoi capezzoli si stavano inturgidendo, appena velati dal sottile reggiseno che portava sotto la camicetta di seta semi aperta.
“Bea, Bea, che puttanella che sei.. - risero immediatamente mentre Kris le sollevava il viso premuto sul suo seno – forse la tua cara vicina ha la medicina che fa per te..” - le si avvicinò e le diede un bacio sulle labbra che lasciò Bea stupita e senza parole.
Ora discutiamo davanti a un bel prosecco..tanto stasera Sandro è andato a correre coi colleghi e torna dopocena..io di cenare non ne ho voglia.. ma di un aperi-cena con te..senz'altro..Hai sempre il prosecco in frigo, vero?” - Così dicendo accese la musica e cambiò l'atmosfera della serata.
Un istante dopo, con Bea che ancora non credeva a quanto le stava accadendo, stavano ridendo e scherzando a base di tartine e bollicine. Si lasciarono andare a commenti sempre più intimi e la confidenza che già avevano maturato unita all'alcool fece la parte del leone nel cocktail di erotismo
Bea sentì il calore del vino e del sole al tramonto sulla pelle e si sfilò la canottiera restando solo con un reggiseno di pizzo minuscolo.
“Non ti scandalizzi, vero?”
“Adesso vedrai che ti scandalizzerai tu..”- ribattè Kris sbottonandosi la camicetta e mostrando il suo bellissimo e generoso seno ancora con i capezzoli dritti
“Wow che tette meravigliose hai, Kris..Fanno impazzire gli uomini lo sai..” - con nonchalance appoggiò una sua mano sul seno di Kris senza riuscire a contenerlo.. - che culo che hai a essere così dotata..se ce le avessi io le tue tette passerei il tempo a farmele leccare e a toccarmele..”
“A-ha..lo so si..il mio capo me le guarda di continuo.. e mi fa bagnare farlo arrapare, sai.. ci sono momenti in ufficio in cui mi devo strizzare i capezzoli per darmi un po' di sollievo..e di piacere ..- sorrise avvicinandosi a lei e guardandola negli occhi le mise una mano sul petto, attendendo maliziosamente che i capezzoli di Bea diventassero ancora più appuntiti e disse: - Bea..intendo soddisfare il tuo desiderio stanotte..”
“Ma che stai dicendo, Kris.. ti ho detto che vorrei solo fare un bel pompino a un uomo oggetto..”
“Ed è esattamente quello che farai..ma con mio marito.”
“Stai scherzando?”
“Dico sul serio..ma resterà ta me e te.. lui non lo scoprirà mai: stasera quando rientra te lo faccio trovare bendato e nudo a letto..ti avvicini e glielo ciucci esattamente come e quanto vuoi..e io mi godo la scena..Sandro non si accorgerà di nulla..e tu ti levi la voglia di ciucciare cazzi..Che ne pensi?”
“Ma ..ma..” - fece Bea con la fica che si era già bagnata al solo pensiero di quel giochetto 'innocente'.
“Niente ma – fece Kris appoggiando le sue tette in modo che i capezzoli si sfiorassero provocanti – sappi solo che tutto si paga, nella vita.” Le loro labbra si avvicinarono e le loro lingue si intrecciarono giocando a lungo. La mano di Kris passò lentamente dal collo al bacino di Bea lasciandola bagnata e con la fighetta che già si stava aprendo dalla voglia che lei gliela toccasse.
“Non ti ho detto che adoro anche limonare come una puttanella..” - fece Bea lasciando che le mani di Kris le si agguantassero sul culo al di sotto dei calzoni leggeri che indossava..
Kris bevve dal flute di Bea, la baciò e passò un po' di vino nella sua bocca, continuando a leccarle la lingua come una vera maitresse.
“Vestiti ora.. Sandro arriva tra un quarto d'ora tu devi essere nella mia cabina armadio e quando avrai finito devi sgusciartene fuori casa zitta zitta..mi raccomando.. lui non deve scoprirci. - si voltò un istante prima di incamminarsi dicendole: - siamo due vere troiette da scopare lo sai Bea..”
Gli occhi di Kris brillavano quando uscì di casa tenendo Bea per mano. Era buio e nessuno le poteva vedere.. Bea aveva capito molto bene cosa volesse Kris e per quanto non avesse mai provato interesse per un'altra donna i giochetti che avevano appena fatto l'avevano lasciata in un lago di voglia.
Le due amiche si misero all'opera in silenzio e appena in tempo. Quando Bea si fu nascosta Sandro parcheggiava nel vialetto sottocasa e poco dopo risalì le scale e si buttò sotto la doccia.
Kris, la mogliettina perversa si era messa un babydoll che le copriva appena il culo e fingeva di dormire sopra le lenzuola per via del caldo e per provocare Sandro.
Bea sbirciò la scenetta di lui che arrivava con l'accappatoio e restava a rimirare quel bel corpo ambrato dal sole che fingeva di risvegliarsi in quel lomento.
“Brutto puttaniere..sei stato a trombare in giro..eh?” - fece Kris tra il serio e il faceto.
“Maddai.. smettila..sono stanco.”
Bea, finalmente con la mano sulla sua fichetta rasata a pelo corto, temette che la sua attesa non sarebbe stata premiata : il maritino Sandro sembrava poco propenso al sesso.. ma evidentemente non conosceva le dinamiche del menage familiare..e la capacità di un uomo di accendersi davanti al sesso..
Lasciò che Sandro si spogliasse nudo e se ne andasse a far la doccia. Nel frattempo lo guardò per bene, il fisico atletico non si sarebbe indovinato sotto le tute anonime che portava spesso. Il suo sesso non era niente di speciale ma con la voglia che aveva addosso, se lo sarebbe anche scopato davanti a sua moglie Kris. Quando Bea fu sicura che lui fosse sotto l'acqua uscì fuori in tempo per vedere Kris che si era appena levata le mutandine da sotto al baby doll restando con una fica perfettamente rasata aperta e invitante come una pesca matura. A Bea quella scena di Kris che guardandola sfrontatamente, apriva le cosce e cominciava ad accarezzarsela, sarebbe rimasta impressa per tutta la vita.
Le si avvicinò e si baciarono ascoltando l'acqua della doccia di Sandro che scrosciava ancora. Quando il rumore cessò, Kris si tolse le dita dalla fica e se le fece succhiare da Bea, mettendogliele sulle labbra che questa leccò avidamente.
“Scc..troietta..vattene ora..che ti preparo il cornutello” - le fece Kris, voltandosi pancia sotto.
Il tempo di riprendere la posizione e Bea vide distintamente le dita di Kris che giocavano aprendosi le grandi labbra e accarezzandosele mentre emetteva piccoli gemiti.
Sandro uscì e si fermò a guardare incantato la moglie che si stava masturbando. Quando aprì l'accappatoio mostrò il suo sesso in piena erezione e si stava per avvicinare al letto quando la voce di Kris lo fermò:
“Dove vai puttaniere..non vorrai cercare di scoparmi dopo che ti sei fatto qualche troietta in giro?”
“...?”
“Fermati e non mi toccare..ci penso io a te..ora”
Kris infilò le mani sotto al cuscino e prese una sciarpa di seta e una mascherina di quelle che si usano nei voli transoceanici. Senza dire altro, spinse l'ignaro Sandro sul letto dopo averlo bendato e sfiorato con le labbra sulla bocca mormorandogli qualche sconcezza.
Sotto gli occhi incantanti di Bea, Sandro si fece legare e schiaffeggiare sulla faccia e pure sul sesso dalla mogliettina che ci stava davvero prendendo gusto ad eccitarlo a quel modo.
Un istante più tardi lei salì in ginocchio sulla faccia di Sandro senza toccargli il cazzo e, mettendosi a strusciare la sua fica sulla sua bocca, prese i polsi di Sandro e glieli legò alla testiera di ferro del letto.
Fatto questo discese lentamente dalla sua faccia e legò anche le sue gambe con un altro paio di lacci di seta. A questo punto Sandro era immobilizzato e bendato al letto, con un sesso provocantemente dritto verso l'alto..
Appena Kris si voltò verso la cabina armadio , Bea uscì dalla penombra in silenzio. Indossava solo più uno dei suoi minuscoli tanga e Kris la fermò solo per sfilarglielo e lasciarla completamente nuda,prima di dire a Sandro:
“ora, piccolo porco, stai per ricevere un pompino da una vera puttana..e giudicherai tu..se la troietta che ti sei fatto prima te lo succhia meglio o peggio di me..”
Bea si sentì prendere e abbracciare con irruenza da Kris che la limonò per quanche lunghissimo secondo, prima di guidare la sua bocca verso il cazzo di Sandro su cui si avventò come una dea del sesso..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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