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Una normale serata in famiglia*


di MasterT2
10.02.2020    |    14.809    |    2 9.5
"” intervenne il padre, anche lui sorridente “ guarda che ti sbagli..."
Tradizioni di famiglia

Racconto ripubblicato.

Come si fa a sapere che e’ giunto il momento? Che la ruota del destino si e’ fermata sul tuo numero? Che una nuova pagina, nel libro della tua vita, sta per essere scritta?

Corrado non sapeva niente, non immaginava niente, ma qualcosa era cambiato e se ne sarebbe accorto molto presto. Era un bravo ragazzo Corrado, semplice, studioso, figlio unico di una famiglia media. Il padre impiegato, la madre commessa, viveva con loro la nonna, vedova. In un tipico appartamento, di un tipico caseggiato della periferia di una tipica citta italiana. Tutto nella vita di Corrado era normalissimo. Le giornate si susseguivano tutte uguali tra scuola, casa, il baretto e quei pochi amici, la pizzeria, ogni tanto un salto in discoteca. Voleva molto bene ai suoi genitori e adorava la nonna. Nel limite delle loro medie possibilita’ aveva tutto cio’ che un ragazzo della sue eta’ potesse desiderare. C’era anche una ragazza, anche lei tipica espressione di questa cultura. Passavano assieme tutto il tempo libero che riuscivano a strappare a tutti gli impegni tipici della loro tipica vita. Tanti bacetti, discorsi, carezze e ancora discorsi. L’estate scorsa, al mare, nascosti in mezzo agli scogli avevano scoperto i loro giovani corpi. Per la prima volta avevano provato l’ebbrezza, il piacere di vedersi ed accarezzarsi completamente nudi e liberi. Non avevano fatto l’amore, ma avevano giocato l’uno con il sesso dell’altro fino a raggiungere il primo orgasmo della loro vita. Ora quei ricordi li aiutavano a resistere fino alla prossima volta che avrebbero potuto essere ancora da soli, da qualche parte dove avrebbero potuto lasciarsi andare, liberi dai legami imposti da questa societa’ di cui si erano trovati a far parte per puro caso.

Quando Corrado rientro’ a casa, quella sera, non aveva nessuna idea che tutto sarebbe cambiato. Da un po’ di tempo Corrado si sentiva giu’. Gli esami erano vicini e lui aveva un paio di materie incerte, stressante. Non riusciva a stare piu’ di qualche minuto solo con Tina, stressantissimo. Gli amici non avevano mai niente di nuovo da dire o da fare, noia...!! In casa lo vedevano svogliato, senza appetito, la testa tra le nuvole.
“Problemi a scuola?” chiedeva il padre “Hai bisogno di qualcosa?”
“Qualcosa che non va con la tua ragazza, caro?” chiedeva la madre “Avete litigato?”
“No, niente...no, non ne ho voglia...no, grazie.....non me la sento.....non ho fame...!!” erano le tipiche risposte di Corrado. Ma quella sera un’altra frase si udi’ a quella tavola:
“Io lo so che cosa ci vuole per metterti a posto..” disse la nonna, con quella voce che chiamava attenzione “....una bella peretta ti ci vuole!!”
Il padre e la madre sorridevano, la nonna era seria.
“Cosa?....una peretta?!? Non ho mica mal di pancia!”
“Si, una bella peretta di malva, tiglio e magari un pizzico di zenzero e...”
“Nonna....da dove ti e’ uscita st’idea? Figurati se alla mia eta’ ho voglia di farmi riempire il sedere di......”
“ Ma Corrado...la nonna ha ragione! Vedrai che ti fara’ bene! Te la faccio io, se vuoi!” intervenne la madre sempre sorridente.
“Non se ne parla neanche. Ma che vi ha preso stasera? Siete andate dalla zingara?”
“Corrado..” intervenne il padre, anche lui sorridente “ guarda che ti sbagli. Le perette della nonna sono un toccasana. A me le ha sempre fatte e mi hanno sempre messo a posto.”
“Beh, forse ai tuoi tempi. Adesso sono passate di moda. Non ci credo proprio che anche tu...”
“Corrado..” continuo’ il padre “..non sto parlando di anni fa. Io parlo di adesso. L’ultima me l’ha fatta proprio ieri.”
Corrado ammutoli’ e guardo’ suo padre, incredulo. Il sorriso di suo padre si era fatto strano. Guardo’ la madre, ma anche lei sorrideva in un modo che non aveva mai visto. Anche la nonna aveva una strana luce negli occhi. Stava succedendo qualcosa.
“ Dani, preparala tu.” disse il padre alla madre alzandosi. “ Corrado, facciamo un patto...” continuo’ poi “.....ora la nonna ne fara’ una a me, cosi’ vedrai che non c’e’ niente di strano, anzi....” ora sembrava un sorriso molto birichino “....la nonna e’ una vera artista. Se poi deciderai che non la vorrai fare, non insisteremo piu’.”
“ Va bene, come vuoi...in fondo il culo e’ tuo e lei e’ tua madre...!”
Come fosse la cosa piu’ natutale del mondo, Giuseppe si slaccio’ la cintura e abbasso’ i calzoni, se li levo’ poi, mettendosi di fronte a sua madre, si piego’ sul tavolo. Per un attimo Corrado ebbe la visione di un pene scuro penzolante assieme ad un paio di scuri testicoli e, Corrado penso’di aver visto male, nemmeno un pelo. Ma la sua attenzione fu distolta dalla nonna che untasi le dita nel piatto dell’insalata aveva iniziato a sfregarle sul suo ano che aveva esposto aprendo le natiche del figlio, con la mano sinistra. Muoveva le dita, indice e medio, lentamente, in circolo, aumentando la pressione fino a che Corrado non vide il culo di suo padre aprirsi e le dita entrare quasi tutte. Lo vide irrigidirsi e poi rilassarsi con un sospirone. Ora la nonna le muoveva dentro e fuori come....come se gli stesse facendo un ditalino....al culo e l’altra mano era scesa in mezzo alle gambe e sembrava che massaggiasse qualcosa... ...sicuro...gli stava massaggiando le palle. Corrado senti’ un’ondata di calore salirgli al volto, il suo stomaco contrarsi e il suo uccello indurirsi. Quello spettacolo era la cosa piu’ eccitante che avesse mai visto. Incantato, non si rendeva conto se fossero passati attimi od ore. Si scosse quando la madre si presento’ con la peretta in mano.
“Mettigliela tu, cara.” disse la nonna estrendo le dita. La mamma l’aveva gia’ unta ed in un momento la infilo’ tutta in culo al marito che mugolo’ nuovamente.
“Ecco, Beppe. Arriva!” disse semplicemente riempiendolo lentamente. Svuotata la pera l’estrasse, sempre lentamente, mentre lui si alzava stringendo le chiappe e si girava, sempre con sua madre di fronte. Ora il suo cazzo era duro, rubizzo, la capella paonazza e, aveva visto giusto Corrado, completamente depilato. Col fare piu’ naturale del mondo la nonna lo prese saldamente in mano, continuando a massaggiargli le palle, cominciando una sega velocissima, aprendo la bocca ed estraendo la lingua. Pochi secondi ed il fiotto di sborra di Giuseppe centro’ perfettamente la bocca aperta di sua madre. Corrado era stravolto. Stava forse sognando? Papa’ aveva appena sborrato in bocca alla nonna che ora gli stava leccando la cappella...Si, stava sognando! Solo la pressione quasi dolorosa del cazzo duro nei pantaloni lo faceva ricredere.
“ Corrado, ora tocca a te!” disse il padre strizzandogli l’occhio, mentre si dirigeva in bagno.”
“Allora, caro...” disse la madre con la peretta nuovamente piena in mano “....hai cambiato idea adesso?”
La nonna lo guardava con un sorriso voglioso e si leccava le labbra. Corrado non aveva piu’ dubbi adesso.
“Eh si, mamma, credo proprio di aver cambiato idea...non sapevo che era cosi’ che si facevano le perette!”
“Questa e’ una tradizione della nostra famiglia...” spiego’ la nonna “.....vuoi che te la faccia io o tua madre?”
“Perche’ non tutte e due assieme?” replico’ Corrado togliendosi pantaloni e mutande in un colpo solo e presentando il cazzo eretto alla nonna.
“Visto Daniela che avevo ragione io!!!” esclamo’ la nonna afferrandolo e accarezzandolo, scappellandolo e ricoprendolo dolcemente “....piu’ pronto di cosi! Dai, girati ora.”
Senza una parola Corrado si giro’ protendendo le chiappe verso di lei. Untasi nuovamente le dita, la nonna comincio’ a massaggiargli lo sfintere un po’ contratto, lentamente, premendo fino che un dito non si fece strada dentro di lui. Si irrigidi’ un tantino.
“Shhhh..rilassati caro!”
Il dito era tutto dentro e la mano della nonna gli massaggiava le palle gonfie e piene.
“ Vieni Daniela Eccolo, pronto!”
Il dito fu estratto e sostituito dalla cannula, un attimo ed il liquido tiepido gli fiotto’ nell’intestino. Sensazione bellissima. Si senti’ pieno, stava per lasciarsi andare.
“Attento adesso. Stringi il culo...!!” gli dissero in coro mentre la cannula veniva estratta.
“Dai girati ora...!”
Si era cosi’ concentrato a stringere il culo che si era dimenticato di quanto ce l’aveva duro. Si giro’ aspettandosi la mano della nonna mentre invece trovo’ la bocca della madre che lo attendeva inginocchiata a terra. Allo stesso tempo lo prese in mano e imbocco’ la cappella succhiando. L’immagine non fece neanche a tempo a registrarsi che gia la sborra gli veniva risucchiata insieme al midollo spinale e a parte del cervello. Come fece a non perdere il controllo dello sfintere, Corrado non riusci’ mai a spiegarselo. Si diresse di corsa in bagno incrociando il padre che, ora completamente nudo e sempre sorridente, stava tornando in cucina.
“Visto che avevo ragione io!” gli disse dandogli una pacca sulle chiappe mentre passava.
Seduto sul cesso Corrado ebbe tempo di pensare, riordinare le idee. La sua vita cosi’ normale, noiosa, non lo era piu’. Ma come non si era mai, proprio mai, accorto che i suoi erano veri animali da godimento? La nonna viveva con loro da quando era rimasta vedova ed era gia’ qualche anno! Prima poteva capire, magari andavano a fare i loro comodi a casa dei nonni ma ora...? La sua dolce nonnina, cosi’ minuta, sempre pallida, vestita di nero, i capelli grigi raccolti in una crocchia sulla nuca. L’immagine dell’austerita’, eppure.......
Suo padre, diligente, coscienzioso, puntiglioso, perfino pignolo. Con la sua aria da tipico impiegato, calvizie incipiente, un po’ di pancetta, niente attivita’ sportiva, eppure........ Per non parlare della sua adorata mammina. Anche lei di piccola taglia, dolcissima e consenziente, sempre pronta a una coccola, una parolina; sempre elegante per il suo lavoro di commessa in una boutique, mai un capello fuori posto, una parola anche solo un pochino forte, anche lei.......
Il mondo ordinato di Corrado si rivelava di una turbolenza inaudita, ma lui era pronto a buttarcisi a capofitto. Si, era prontissimo....!!

Con il cazzo bene in tiro torno’ in cucina. Sua madre sembrava indaffarata ai fornelli.
“Eccoti qua!” fece suo padre appena lo vide “ Dai che ti stiamo aspettando. Vieni a vedere che pezzo di figa e’ tua nonna..!!”
La nonna che in quel momento era accoccolata tra le sue gambe e gli leccava l’uccello dal basso verso l’alto, senza omettere di succhiarsi le palle, si alzo’ con un sorriso sulle labbra, la treccia sciolta sulla schiena.
“ Sei pronto a far godere tuo nonna, tesoro” chiese sbottonandosi il vestito nero e lasciandolo cadere al suolo. Sotto era completamente nuda. E che spettacolo!! Il vestito a lutto aveva annullato del tutto le forme ancora piacenti. Corrado stentava a ricordarsi l’eta’. Doveva essere vicina ai sessanta, ma ne dimostrava molti meno. La pelle bianchissima, i fianchi stretti e il ventre quasi piatto, le tette piccole ma ancora capaci di riempire una mano, i fantastici capezzoloni scuri, lunghi e duri che puntavano in alto. Si fece passare le mani lungo il corpo, sollevando i seni verso di lui, offrendogli i grossi capezzoli.
“Vieni, caro, assaggiali. Ho sempre avuto tanta voglia che tu lo facessi!”
Corrado si precipito’ su quelle meraviglie prendendole in bocca e succhiandole, alternativamente, mentre lei mugolava di piacere e gli massaggiava delicatamente l’uccello. Poi gli prese una mano e se la porto’ in mezzo alle cosce, strofinandosela sul taglio umido e liscio....liscio?....era depilata anche lei!!! Gli era sembrato a Corrado di non vedere pelo, ma era cosi’ preso dai capezzoli...
“Pronta! Camomilla e olio d’oliva, proprio quello che ci vuole per stasera!” Era la voce della mamma che li interruppe.
“Vuoi provare a mettermela tu, tesoro?” chiese la nonna con una voce cosi’ sexi che quasi lo faceva sborrare, sempre segandolo leggermente. Corrado annui’ incapace di dire una sola parola. Suo padre osservava accarezzandosi le palle.
La nonna si mise esattamente dove si erano messi prima loro, il culo bianco e sodo ben spinto in alto, le gambe larghe. Agli occhi di Corrado si offerse una visione paradisiaca. Un buco di culo, scuro e sfrangiato lo guardava palpitando in mezzo alle chiappe. Di sotto si apriva la fica dei suoi sogni, le grandi labbra gonfie e sode aperte su due labbruzze rosa carico, il tutto lucido di succhi che dovevano essere dolcissimi. Lei se l’apri’ ancora di piu con la mano per mostrargli cosa nascondeva al suo apice.
“Me la daresti una succhiatina al grilletto, caro..?”
Grilletto? Il clito della nonna semprava una nocciolona rosa e lucida. Corrado se ne innamoro’ perdutamente. Afferrandola per le chiappe la apri’ piu’ che poteva tuffando la faccia in quella carne morbida e odorosa, afferrando tra le labbra quel nocciolo sfuggente, succhiandolo con forza.
“Ooooohhhhh...siiiii...cosi’, bravo...succhia...succhia forte........aaaahh...... aaaaaahhhhh..... ecco..... siiiii....siiii....godo....godoooooo...!!”
La nonna raggiunse velocemente l’orgasmo che stava covando da parecchio, inondando il suo viso di liquido dolcissimo, anche un po’ appiccicoso.
“ Mamma, non ce la facevi piu’ eh?” commento’ Giuseppe
“ E’ una vita che sogno di farmela leccare da mio nipote! E tu, Daniela, non ghignare che poi tocca te. Scommetto che te la stai gia’ facendo addosso!”
“ Sono tutta un lago” ammise lei.
La bocca sollevo’ dal fiero pasto e, slinguando un pochino il buco che continuava ad attendere, Corrado si appresto’ a dedicarglisi con tutta la sua attenzione. Daniela gli porse una tazzina d’olio. Corrado intinse le dita ed incomincio’ ad ungere il buco che non offri’ nessuna resistenza. Era proprio sfondata la nonna.
“Mettile due dita!” gli suggeri’ il padre.
Corrado obbedi’ ed il secondo dito fu accolto da un mugolio. Con suo padre che continuava a suggerire Corrado termino’ l’operazione svuotando la pera nel culo aperto della nonna che intanto si sfregava la fica con tutta una mano, tuffandosi dentro tre dita. Mentre estraeva la cannula avverti’ la stretta del suo sfintere. Suo padre era pronto. Appena Corrado si sposto’, si alzo’ ed infilo’ il cazzo duro nella ficona della madre che l’accolse con un grido di piacere. Giuseppe la chiavava a fondo, con forza, ma senza sbatterla, un movimento profondo e fluido. Ci volle pochissimo e la nonna gridava nuovamente di piacere. Senza venire, Giuseppe estrasse l’uccello e lei se ne ando’ in bagno.
“E del mio grillettino cosa ne dici?”
Corrado giro’ la testa e di nuovo rimase di sasso, tutta nuda, una gamba appoggiata sulla sedia’ la fica depilata tenuta aperta dalle sue dita, sua madre gli stava mostrando il suo centro del piacere. Non era grosso come quello della nonna, ma un po’ piu’ lungo e si ergeva in cima a una fichetta da ragazza, solo le piccole labbra allungate tradivano un’eta’ maggiore.
“Come sei bella mamma!” esclamo’ Corrado estasiato. Di taglia piccola aveva due tettine sode, che sembravano grosse in proporzione al fisico minuto. Non se le ricordava proprio le tette della mamma. I piccoli capezzoli color caffelatte lo attiravano.
“Vieni..” lo invito’ lei porgendoglieli “Ricordi quando me li succhiavi?”
“No, non lo ricordo. Ma lo ricordero’ d’ora in poi” disse Corrado accostandosi e cominciando a baciarle le tette e mordicchiarle i capezzoli duri come sassolini.
“Piano, tesoro, .... vieni...adesso dai una succhiatina al mio grillettino” gli sussurro’ nell’orecchio. Corrado, obbediente, si accuccio’ davanti a lei e comincio’ a leccargliela con gusto, dal basso all’alto, mordendole le labbruzze, tirandole il grilletto con le labbra, succhiandolo e mordicchiandolo.
“ Ooohh.. si ..caro, siiiii, fai godere la tua mamma, ..ooohhh tesoro, ...siiii
....succhiamela tutta....siiiii.. ti vengo in bocca..... aaaahhhhh ...ecco...... siiiiiiii..... godo......godoooooooo....”
Gli aveva afferrato la testa e se la spingeva con forza contro l’inguine roteante, quasi lo soffocava mentre lui cercava di non perdere la presa sul suo grilletto. Calmatasi lo stacco’ e si giro’ offrendogli il culetto.
“ Ecco, e’ tutto tuo... fai presto che poi ci facciamo una bella scopata1”
Anche il suo buchetto era bello. Stretto e grinzoso non aveva certo preso i chilometri di cazzo che erano passati in culo alla nonna. Corrado ebbe voglia di leccarlo, di assaggiarlo. Tenendole le chiappe aperte si curvo’ su di lei ed incomincio’ a lavorarglielo con la lingua. Succhiava e spingeva, leccava e spingeva, cominciava a cedere un pochino.
“ Ti piace, mammima?”
“ Oooh, siii, caro, mi piace, mettimi tutta la lingua dentro ... ooohhh siii, bravo ...cosiiiii...”
Corrado lavorava d’impegno spingendo la lingua nel culo materno fino a che il padre non gli porse la peretta. Con delicatezza la infilo’ e la svuoto’ in lei che si masturbava tirandosi il clitoride con due dita, come fosse un cazzetto. Estrasse la pera e si preparo’ a montarla come aveva visto fare al padre ma lei lo fermo’:
“Vai ad inculare tua nonna, adesso. Ne ha tanto bisogno! Vai..!” E si ritiro’ in bagno. Corrado non aveva visto la nonna tornare. Ora volto’ la testa verso i gemiti che risuonavano nella cucinetta. Suo padre si era riseduto e la nonna lo cavalcava furiosamente, aggrappata al suo collo, Il culo leggermente spinto in fuori. Corrado si avvicino’.
“ Sbattimelo nel culo!” urlo’ la nonna come se lo vide vicino. Corrado, dopo essersi unto la cappella, la prese per i fianchi facendola rallentare poi lo appoggio’ al buco che subito si apri’ alla sua spinta. Era dentro, si stava inculando la nonna. Un ruggito lo accolse.
“ Siiii, tutto... sbattimelo tutto dentro...... sfondami tutta......”

Nonna Elsa godeva pazzamente sentendo il cazzo del nipote pomparle nei visceri ritmando con il cazzo del figlio che saliva a solleticarle l’utero. Alternativamente, uno entrava e l’altro usciva. La quarta generazione di cazzi che entrava in quel suo buco famelico. Rimasta presto orfana di madre era stata cresciuta dai nonni, pero’ aveva sempre dormito con suo padre, fino al matrimonio. La nonna l’aveva istruita nell’arte della peretta e, quando la ritenne pronta, guido’ il cazzo del marito, il nonno, ad aprire la strada tra le sue chiappette. La storia dei piaceri di Elsa era cominciata. Quando si accorse che la nonna manteneva pulita la canna del padre, decise che poteva farlo benissimo anche lei. Il padre non fece obiezioni e in una notte di piacere colse la sua verginita’. Ci volle poco a convincere la nonna che avrebbero potuto godere tutti e quattro assieme. La guerra le rubo’ il padre ed il nonno. Subito dopo trovo’ marito. Piu’ giovane di lei non seppe resistere alle loro arti e divento’ lo stallone di casa. Nacque Giuseppe. Elsa sapeva che un giorno suo figlio l’avrebbe posseduta. Lo coltivo’ fino al momento giusto, naturalmente insegnandogli ad apprezzare le perette che non mancavano mai. Peccato che la nonna mori’ prima che Giuseppe fosse pronto. Sedottolo senza difficolta’, Elsa si offri’ contemporaneamente a padre e figlio che non la delusero. Ed ora ecco la nuova generazione. Il figlio di Giuseppe, suo nipote, la stava inculado con forza e lei godeva, godeva.

Papa’ Giuseppe sentiva il cazzo di suo figlio muoversi contro il suo, dentro la stessa carne che anni prima aveva ospitato, allo stesso modo, lui e suo padre. Che donna meravigliosa era sua madre Elsa. Quanto piacere aveva dato a tutta la famiglia. Senti’ il movimento di Corrado farsi piu’ erratico, perdeva il ritmo, non avrebbe resistito a lungo.

Corrado non ce la faceva piu’. Gli orgasmi continui della nonna che continuava a godere a ripetizione, lo sfregamento contro il cazzo di suo padre ed ora il tocco della madre che, tornata, si era messa dietro di lui, lo fecero raggiungere il culmine. Un ultimo colpo, tutto dentro, fino in fondo, e con un urlo scimmiesco riempi’ di sborra il culo della nonna. Appena si stacco’ sua madre fu pronta a raccogliere in bocca il suo cazzo e ripulirlo per poi inginocchiarsi a succhiare gli umori che gocciolavano dal culo della nonna e ricadevano sul cazzo di Giuseppe che continuava pompare.
Vedere il culo esposto di sua madre ed avere un’altra erezione, fu un tutt’uno per Corrado. Appoggiato dietro di lei lo infilo’ in quella fica calda e accogliente. Delicatamente incomincio’ a dare piacere a colei che gli aveva dato la vita. Il concerto era ora al completo. La nonna ruggiva, suo padre grugniva, la madre mugolava, lui gemeva.
“Adesso inculami!” ordino’ sua madre alzando un momento la testa “Lo voglio in culo anch’io.”
Corrado spalmo’ un po’ di sugo di fica su quel buchetto poi appoggio’ la cappella indolenzita e spinse. Un momento di resistenza ed era dentro. Stava inculando sua madre.

Mamma Daniela era al settimo cielo. Il suo bambino l’aveva appena scopata ed ora la stava inculando. Il piacere la scuoteva, si sentiva dire cose insensate nella fica della suocera. E dire che fino a che non aveva conosciuto Giuseppe, del sesso sapeva solo che si faceva per avere figli e che era una cosa di cui, in casa sua, non si parlava. Giuseppe l’aveva presa per mano e l’aveva guidata, passo a passo, verso un mondo di piacere infinito. Prima di chiederle di sposarlo le aveva confessato del rapporto con i suoi genitori e lei ne era rimasta entusiasta. Elsa, sua suocera, l’accolse come la figlia che non aveva mai avuto e le insegno’ nuovi piaceri. Mai era stata cosi’ amata. Con lei aveva pianificato questo momento, quando il suo Corrado l’avrebbe finalmente infilata con il suo cazzo duro. Cazzo che aveva sorvegliato mentre cresceva, tenuto d’occhio quando comincio’ le sue prime escursioni goderecce. Nonna Elsa aveva scelto il momento e, come al solito, non aveva sbagliato. Il cazzo del suo Corrado era dentro di lei, la stava sbattendo nel culo.....
L’orgasmo la sorprese con la sua forza incontenibile. Godette urlando e dimenandosi, seguita a ruota da Corrado che, incapace di rimanere dentro di lei le aveva fiottato addosso la sua sborrata. Fecero eco le urla della nonna e l’ultimo ruggito di Giuseppe che, estrattolo all’ultimo momento, le spruzzava la sua sborrata sul volto e sui seni.

Una normale serata di piacere di una famiglia normale era finita.


Ho goduto tantissimo scrivendo questa storia, Spero ne godiate altrettanto voi a leggerla. Aspetto che me lo diciate.

Scrivetemi a: [email protected]

PS: racconto pubblicato precedentemente su RaccontiMilu con il nick Maria clister (mia zia).
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