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Parole sante zia Lucia


di Membro VIP di Annunci69.it 69max
04.09.2023    |    757    |    3 9.8
"Lucia pompava violentemente il mio membro..."
Zia Lucia non è stata la mia prima esperienza, la voglio pubblicare prima per dovere e riconoscenza verso Lucia.
Lucia donna favolosa dai grandi occhi scuri, mora di carnagione, capello nero nero, come il suo pelo.
E' il caso di dire vedo Nero !
E' già,
profumata,
gustosa,
succosa,
pelosa.

Zia Lucia aveva un pelo profumato, delicato e vellutato, ricordatevi di questo particolare !

Ero appena dodicenne da qualche giorno, in una calda sera d'estate ormai a tarda ora, mi dondolavo assieme a Simonetta ( la ritroverete in altri racconti ) nel dondolo in giardino.
Di fronte a me, Lucia, mamma di un mio amico coetaneo, mamma libertina e bisex, non si faceva mancare nulla.
Indossavo un paio di jeans attillati nel mio fisico magro ed atletico lasciavano intravvedere un pacco pronunciato.
Lucia, dal terrazzino rialzato, chiacchierava con noi, due ragazzini e due ragazzine, con le loro battutine da adolescenti.
Si parlava di piselli, e li Lucia intervenne facendo notare il mio pacco.
Io un poco mi vergognai, ma lei velocemente disse che tutti gli uomini hanno un pisello e lo diceva mentre si accucciava in terrazzo lasciando salire al corta gonna nera che faceva intravvedere il pizzo delle mutande.
Dai vi offro un ghiacciolo, così si calmano gli animi, disse.
Torno con una scatola di ghiaccioli, ed accucciandosi e piegandosi in avanti oltre a mostrarmi parte del pelo nero visibile dopo lo spostamento preventivo dello slip, con una mossa audacie spinse un seno oltre la chiusura della camicetta nera, facendone uscire una parte del capezzolo di colore molto scuro.
Il mio uccello si rizzo di brutto schiacciato dal jeans stretto.
Non riusciva a rizzarsi correttamente e mi faceva male.
Inevitabilmente dovetti infilare una mano dentro i pantaloni per sistemarlo e posizionarlo eretto. - solo raccontando questo aneddoto, ancora mi si rizza e mi torna in mente l'ingresso della mia cappella nella sua vagina umida bagnata e scivolosa -
Lucia mi rimproverò.
Cosa stai facendo, ti tocchi, perchè hai la mano dentro i pantaloni.
La forza del mio pene mi sollevo i pantaloni, spingendo e facendone fuori uscire la punta del glande enorme dal cinturone .
Non sapevo come fare, fortunatamente era buio e si notava poco, ma Lucia accortasi della mia erezione e del mio stato di eccitazione continuava a stuzzicarmi e a muoversi facendo vedere chiaramente i suoi grandi seni gonfi che si muovevano liberamente sotto una camicetta sbottonata con uno scollo profondo.
Inutile dire che per tutto il proseguire della serata nemmeno il più potente dei viagra poteva ottenere un risultato erettile simile al mio.
La cappella faceva male, dovevo in qualche maniera svuotarla, farlo tornare alla normalità.
Ormai il mio pene produceva in continuazione un liquido lubrificante, dolce, caldo e scivoloso, era pronto per una penetrazione, ma non poteva e non potevo fare nulla nemmeno io.
Giunta l'ora di risalire in casa, sempre in erezione, ci avvicinammo tutti al portone per salire.
Fatti i primi gradini, scorsi uno stendi biancheria con degli slip nero pizzo stesi ad asciugare, e dietro un grande reggiseno nero in pizzo totalmente trasparente ed affianco un carioca con la coppa quasi integralmente scoperta.
Il mio sguardo si inchiodò su quella lingerie che da li a poco avrebbe contenuto tanto pelo nero, e due mammelle da farci una spagnola da sogno.
Lucia accortasi di ciò disse
- Non vorrai mica le mie mutande vero? -
Io deglutii, il mio pene era eretto, lungo, bagnato e duro, molto duro.
Mi faceva male, tanto da toccarlo con una mano per provare a calmare il tiro del frenulo, e lo strofinio contro i pantaloni.
Lucia poi ribadì.
Se vuoi te le faccio vedere, mutande nere.
A dire la verità, io di nero avevo già veduto il suo pelo, e nell'aria si assaporava l'odore di femmina con ormoni carichi di desiderio.
Dai Lucia, ribadii io. Cosa dici.
Tutti gli amici ed amiche risero, compreso Simonetta.
Lascia lo sguardo da tanto erotismo e ripresi il cammino.
Max, domani ti mostrerò quelle bianche.
Presi il portone e salii le scale.
Giunto in casa mi recai in bagno, seduto sul bidè con l'acqua ghiacciata aperta, per fare rientrare il mio pene troppo eretto.
Il dolore ai testicoli continuava, erano pieni di sperma che fuoriusciva in continuazione da solo.
Mi infilai nel letto e mi misi a dormire.
Il pomeriggio successivo, Lucia invitò Maddalena a casa propria per provare dei costumi da bagno.
Io mi trovavo all'interno del appartamento di Lucia, mentre avveniva la prova dei costumi, e un po facevo da giuria.
Lucia e Maddalena nello provare un bikini, si denudarono del precedente costume di fronte a me, e con un tocco magico Maddalena passando le sue morbide mani nel sotto seno di Lucia emise un lieve gemito di piacere. Le tette di Lucia erano grandi, con una impostazione larga, appena cadenti, con un capezzolo veramente notevole largo e lungo.
Da li a poco la prova terminò, e congedata Maddalena, Lucia si diresse verso di me, chiedendo di slacciarle il nodo del bikini dietro il collo.
slacciai il reggiseno, che con il peso delle giganti tette mi scivolo dalle mani.
Subito lo afferrai veloce, schiacciandolo contro la pancia di Lucia ad altezza ombelico.
Lucia veloce come non mai, afferrò le mie mani e le schiaccio contro i suoi giganti seni, iniziando un massaggio energico sulle mammelle.
Raga.
Qui diventa duro solo rivivendo la storia, mi si bagna ancora.
Lucia scese ancora lungo il suo corpo con la mano sinistra, fino ad accarezzare il monte di venere e passando poi a scappelarmi con energia.
Subito per gentilezza, raggiunsi il centro delle sue cosce, erano inzuppate, calde e odoravano di micro fibra.
La cosa mi venne spontanea. Mi abbassai, aprii le grandi labbra trovando un clitoride umido, caldo, e abbastanza lungo per farne un pompino.
Stesi Lucia a terra, e subito partii con un 69 leccando la figa pelosa e il suo caldo orefizio anale.
Il culo si apriva e richiudeva ritmicamente, classico segno di eccitazione e richiamo alla penetrazione.
Il mio primo culo da rompere, prima d'ora lo avevo visto fare solo nei film porno.
Lucia non aveva più mutande, occupata in un 69 entrambi con la bocca piena.
Lucia pompava violentemente il mio membro.
D' improvviso Lucia si girò a quattro zampe, si allungo con il corpo verso il basso, strofinando le grandi tette contro la moquette che ricopriva il pavimento.
Così a 90 fu per me l'invito a provare un buco sconosciuto, già bagnato dal piacere e pronto a ricevere un cazzo Lungo rigido.
Appena sopra a Lucia, infiali dritto in culo il mio uccello duro e grosso penetrandola profondamente. Un urlo, un gemito.
- Mi rompi il culo, poi mio marito cosa dice.-
-Tuo marito non so cosa dica, ma credo dovrà anche ripulirti il buco del culo da questa sborrata interna che arriva ora.-
Ed ecco dopo avermi eccitato a dovere, la mia verga dentro il suo ano ormai rovente, rilasciare un copioso getto di sborra.
Mi hai riempita, le parole di Lucia ansimante dal piacere.
Lucia non ebbe un momento di tregua, prese il mio manico tra le mani e continuando a segarlo lo portò alla bocca.
Ebbe inizio la danza del pompino, un po di lingua, una succhiata, una leccata allo scroto, ed una dolce mano che si faceva spazio tra il mio ano per un massaggio prostatico.
Ed ecco fulminea la seconda sborrata, la base della cappella era di fuoco, bruciava e allo stesso tempo procurava un immenso piacere.
Piacere che si infilò in mezzo al pelo nero di Lucia.
Lucia inizio un movimento di bacino oscillando avanti e in dietro, e ansimante rilasciava continui gemiti di piacere.
Ricordo che mi strinse forte tra le sue gambe nude, ed il suo pelo nero sfregava la base del mio pene procurandone piacere.
Il piacere aumentava, diveniva sempre più intenso, Lucia si lasciava andare in gemiti continui, interrotti da piccoli urli di piacere.
La cosa mi eccitava sempre più, i suoi urli naturali mi aumentavano la libido. lo strofinio delle sue cosce sulle mie provocava un forte piacere.
Le sue grandi tette mi sbattevano contro il viso, sentivo chiaramente i suoi capezzoli durissimi.
Improvvisamente Lucia mi strinse con forza tra le sue gambe bloccandomi nella profondità della sua rosa ormai aperta completamente ed iniziò a stringermi il pene ritmicamente con la vagina.
Ed ecco la terza sborrata, una sborrata interna, che riempii la Vagina di Lucia.
Ormai le avevo fatto culo, bocca, e figa.
Lucia mai sazia, si stese a gambe aperte sulla moquette verde che ricopriva il pavimento, in attesa che io riprendessi a leccarle l' organo riproduttivo.
E così fu.
Multi orgasmica lei, multi orgasmico io.
Lucia voleva un altro orgasmo, così non mi lasciò la testa e mi chiese di lavorarle bene la figa con la mia lingua.
Iniziai a leccarla profondamente, infilando la lingua dentro il canale uterino, infilai anche un dito, ed un secondo dito.
Due dita ci stavano comode, cosi infilai anche il terzo dito e la lingua continuava a leccare profondamente siero vaginale e sborra lasciata dalla mia venuta.
Tutto un tratto Lucia inizio ad ansimare sempre più forte, aumentando il ritmo e sempre più forte, sempre di più.
Strinse le sue gambe tra la mia testa, tanto forte da fari male alle orecchie, ed un gelo improvviso di Squirt, mi allagò il viso completamente.
Al Termine Lucia si rialzò dalla moquette, si mise seduta e piano piano continuava a toccarsi e masturbarsi la figa rovente, alternava sussulti ed inarcamenti della schiena.
Si avvicinò e mi ficco la lingua dentro alla bocca, ringraziandomi della venuta in lei.
Questa è la storia di Lucia, lei 28ene io 12enne.
Le tette di Lucia mi rimasero impresse per molti anni, fino a quando durante una vacanza in Croazia incontrai Lucia con la nipote Flavia, una femmina scambista alta, magra,e vogliosa di cazzo.
Ma la storia di Flavia assieme a Marco in campeggio ve la racconterò in un altro momento.
Grazie per essere arrivati fino a qui.
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