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Lui & Lei

Il chiostro, Sara, Sonia e Melissa


di Membro VIP di Annunci69.it 69max
30.09.2024    |    144    |    3 9.2
"La tromba si fa sentire forte, il commento di un componente la banda..."
I racconti qui di seguito sono scorci di fatti realmente accaduti, i personaggi dove possibile portano i loro nomi.
Sara, la giocatrice di Beach Volley, una ragazza molto giovane. Quando la conobbi, da subito mi attirò il suo corpo alto, magro, molto tonico, un culo sodo ed un piccolo seno turgido.
Attraverso la maglia da gioco, scelta dal prete della nostra parrocchia, si intravvedevano chiaramente due turgidi capezzoli di piccole dimensioni ed un seno piccolo sodo sufficientemente duro, sicuramente non adatto a spagnole, ma come dice Vasco “ crescerà ”.
Sara al tempo era una ragazza ventenne, io, una decina più di lei, il distacco si faceva sentire abbastanza al tempo, provarci mi sembrava una forzatura, non la vedevo pronta per un gioco di sesso anche se la ragazza prometteva molto bene.
Sara è molto semplice, persona poco truccata, naturale e nella mia immaginazione la vedevo con un pelo curato, nero come il pelo che portava delle ascelle e mediamente lungo.
Non mi sbagliavo.
Al termine di una partita di Beach in misto dove giocavamo da avversari, sono entrato nello spogliatoio femminile per invitare le avversarie al nostro banchetto d’onore per la premiazione.
Da sportivo e giudice di gara quale sono, ritengo che tutti debbano partecipare ad una premiazione, lo sport ed il sesso sono la linfa della vita e condividerne momenti di gioia fa bene anche ai perdenti.
Così, aperta la porta dello spogliatoio chiedendo permesso per accedere, sono andato verso le voci femminili che sentivo nella stanza accanto.
Le ragazze erano fuori dalla doccia e si stavano cambiando.
Sara, al mio arrivo, forse non si era accorta, mi dava le spalle a 90 stava asciugando la propria intimità, morbida e carnosa con delicatezza.
Ad ogni passata di accappatoio tra le cosce e le chiappe mi mostrava un buco del culo perfetto, una fighetta che si apriva lasciando passare in mezzo la mano e tornandomi un pelo lungo e nero, bellissimo.
Non mi ero sbagliato nel pelo.
Sarà si è girata ha lanciato l’accappatoio sulla panca non accorgendosi ancora della mia presenza.
Sonia e Melissa , le altre giocatrici presenti e già vestite, con un mezzo sorriso hanno guardato Sara indisturbata e contemporaneamente hanno girato lo sguardo su di me attonite per ciò che stava accadendo.
Sara con molta nonchalance, appoggiato una gamba sopra la panchina dello spogliatoio, e scherzando con Sonia e Melissa si è infilata due dita dentro la vagina dicendo loro
- Questa sera me la apro con Arturo, il mio vibro sborrone -
- Non serve, fattela aprire da un uomo, visto che ne abbiamo uno qui –
Sara ha sollevato lo sguardo dalla sua fighetta fistata, puntandomi gli occhi addosso.
Sara ha esordito in un …
- Cazzo ci fai qui ? –
- Sono venuto a chiamarti, e se continui vengo anche -
- Troie di amiche che siete. Non mi dite niente che c’è un uomo dentro che guarda mentre mi tocco la figa? –
Tutti siamo scoppiati in una gran risata.
- Dai vestitiii . Stiamo aspettando per le premiazioni, prima che ti rompa Arturo -
Così da lì a poco, ancora ridendo e spanciandosi, Melissa, Sonia e Sara si sono presentate di fronte al prete che era in loro attesa.
Sara mi ha lanciato uno sguardo da vera donna.
Sara ha un viso particolare, secco e pronunciato, come pure le gambe non sono fantastiche.
Sara fa la contadina da sempre, e la posizione a 90 nel terreno, la spinta nel fango le ha formato le gambe leggermente inarcuate, forse è questo il motivo per cui non attrae particolarmente gli uomini.
Il corpo di Sara è però fantastico.
Un buco del culo perfetto, da acquolina per chi come me adora l’ anilingus, una figa pelosa al punto giusto carnosa e ben formata, tiene in mezzo alle gambe le tre classiche dita, lo ha dimostrato molto bene.
Sara durante la premiazione mi era affianco, in un momento di distrazione dei partecipanti, a voce bassa mi ha detto:
- Se ne fai parola sei un uomo finito. –
Non mi sarei mai permesso di raccontare nulla a nessuno, vista l’intimità che il gruppo aveva creato, distruggere un rapporto così sarebbe da stupidi, anche se probabilmente la sera sarebbe finita in birra e seghe.
Così è stato.
Abbiamo festeggiato tutti assieme e poi con una stretta di mano ed un gran abbraccio ognuno per la sua.
Ma il gioco non finisce qui.
Passano alcuni anni, Sara si sposa e partorisce due volte.
Ieri sera in fase di preparazione della sagra paesana, ci siamo ritroviati con alcuni volontari per un corso di aggiornamento, entro in sala trovo una sedia libera proprio affianco a Sara dietro Melissa e Sonia.
Squadra vincente non si cambia.
Sonia e Melissa sono amiche inseparabili con Sara, di quelle amiche che si scambiano le mutande e non solo.
Già da quella sera non avevamo più giocato, a Beach Volley.
Mamma Sara è una bellissima donna, il seno le si è un po' gonfiato e a vederlo dalla camicetta che indossa ha tenuto la stessa forma di prima, lei sempre tonica e muscolosa, una femmina da monta.
Me l’immagino a 90, con la figa pronta e dilatata, Sara ha avuto due parti naturali con dilatazione naturale, una figa fistabile, come lei stessa giocava quella famosa sera.
Al corso sinceramente ho capito poco, avevo il magnifico seno di Sara lateralmente e mentre prendeva appunti mi lasciava intravvedere il piccolo capezzolo.
Qualche battuta scherzosa e subito gli animi entrano in gioco scaldando la chimica nell’aria.
Molti ormoni girano e se ne assaporano le fragranze. Un fantastico profumo di figa inebria la sala.
La sala del corso si trova a Sud di Padova in un magnifico chiostro molto particolare, suscita interesse ed eccitazione, in aperta campagna al termine di una strada chiusa.
Un sagrato buio, alberi maestosi con il loro fruscio di fogliame, una temperatura mite atta a valorizzare i piccoli capezzoli di Sara che immediatamente si fanno notare.
Termina il corso e io chiedo a Sara:
- Facciamo un giro nel sagrato Sara, vediamo che bello ? -
Così salutate Melissa e Sonia, io e Sara ci siamo incamminati nel buio e nel vento che circondava il sagrato.
- Non hai freddo in maniche corte Max? -
- No sono abbastanza caldo questa sera -
- Per fortuna - Ribadisce Sara.
Un rumore tra il fogliame, una follata forte di vento e la coraggiosissima Sara lancia un urlo e mi si abbraccia addosso.
Il mio cazzo era già in tiro dal inizio serata.
- Cazzo, oltre che caldo è anche duro –
Sara stringendosi contro di me per lo spavento preso, si era accorta della mia eccitazione.
Sara da vera femmina non ha esitato a palpeggiarmi il pacco per controllare se realmente il mio uccello fosse in tiro, e con altrettanto indifferenza mi ha infilato una mano dentro ai pantaloni.
La sua calda mano è scesa lungo la mia asta, scapellandola e scivolando per l’eiaculazione .
- Hai la cappella bollente e bagnata –
Sara ha sfilato la mano dai miei pantaloni infilandola nella sua camicetta ed estraendone un seno candido con un’areola rosea ed un capezzolo perfetto.
Già il seno era proprio come quello che avevo visto anni addietro.
- Leccamelo -
Sara era ansimante ed eccitata.
Senza indugio ho iniziato a roteare il rosone caldo e dal profumo di sesso, mentre Sara si è presa cura del mio pene, ha aperto i pantaloni e sguainato con vigore il mio pene.
- Mordimi le tette –
Sara si dimostrava sempre più eccitata.
Raga.
Cosa c’è di più gustoso di mordicchiare due tettine da regina.
Ad ogni morso corrispondeva un sussulto di piacere, e la sua mano scendeva stringendo il mio cazzo sempre di più.
Sara mi ha staccato il seno dal morso, si è inginocchiata ed ha fatto un boccone del mio cazzo.
- Questa sera ho l’anello vaginale, puoi sborrarmi dentro, sapevo che ti avrei trovato qui e sono anni che aspetto che tu mi sfonda la figa -
Dichiarazione migliore non esiste.
Sara, si è slacciata i jeans, abbassati, e posizionata a 90 :
- Riprendiamo da dove non abbiamo potuto proseguire –
La figa di Sara era calda, bagnata e sotto i primi colpi ha iniziato a squirtare.
Sara è una corista, di voce ne ha, ed urla molto bene quando le rompi la figa.
Fortunatamente nel chiostro, la banda di Carceri si stava allenando, e il suono degli strumenti a fiato coprivano le urla di piacere di Sara.
Diabolico, in un sagrato, tra le mura di un convento, massima trasgressione, poteva sentirci chiunque, in penombra con un faro che accecava la nostra vista, non potevamo controllare se qualcuno sopraggiungeva.
Sara godeva, godeva sotto la mia penetrazione lenta e profonda, continuava a squirtare, ormai i jeans abbassati erano zuppi.
In lontananza si sentono dei passi, un rumore di tacchi, un rumore a me famigliare.
Sara si irrigidisce un momento e tenta di scappare ma la riprendo e la tengo contro di me con il cazzo dentro.
- No arriva gente -
- Tranquilla, questa è Melissa, la riconosco da rumore del tacco -
Sara tenta di fuggirmi nuovamente ma ancora una volta la penetro profondamente prendendola per i seni e schiacciandole i capezzoli.
Un urlo squarcia il sottoportico ed una squirtata scende calda lungo le nostre gambe.
Sara adora la presa delle tette, più la trattieni più si eccita.
Melissa è arrivata dietro di noi, Sara in estasi continua a godere e non sente la presenza di Mel.
Melissa che è bisessuale, si slaccia la patta del Jeans, e mostrandomi la fighetta si va a posizionare di fronte la bocca di Sara.
- Leccamela –
- Melissa ha ordinato a Sara di leccarla, Sara da vera cagna si è presa subito cura della figa dell’amica senza farselo ripetere.
Anche Melissa è una squirtatrice e subito si stacca dalla bocca di Sara per farci apprezzare il getto che fuoriesce dalla figa.
Melissa si appoggia al muretto guardando me e Sara, ed inizia a masturbarsi fistandosi la figa.
La figa di Mel non l’avevo mai vista prima di allora, era piccola fatta a rosellina ed un clitoride bello gonfio.
- Cosa credi di accontentare solo Sara, ti sbagli di grosso amico. Ora rompi la figa pure a me -
- Ho l’anello vaginale pure io, l’ho messo io a lei e lei a me, non prima li esserci leccate la figa a vicenda, la cosa non ti eccita? Fammi vedere come è gonfio il tuo cazzo -
Accidenti le due amiche avevano preparato già il piano, ma mancava la terza.
Sonia era in auto con Melissa di conseguenza era ancora li.
Ad un tratto ho sentito una mano leggera, calda e femminile che ha iniziato a giocare con i miei testicoli. Sonia era arrivata.
Sonia massaggiava i miei testicoli e contemporaneamente inseriva il dito medio nella vagina di Sara, mentre con l’atra mano le accarezzava i capezzoli.
Sara era in estasi, come pure Melissa.
Sara non poteva lasciare l’amica Sonia senza godere, così cercando le gambe mentre era ancora a 90, ha cominciato ad accarezzarle la figa.
- Vienimi dentro -
Subito le amiche si imposero.
Entrambe volevano essere scopate.
La trasgressione era alta, il rischio altissimo.
Ragazze, dobbiamo fare piano, qui ci denunciano.
Cosi le tre, si sono posizionate a 90 con i pantaloni calati, guardando il parco adiacente il portico dove ci trovavamo, e dopo aver squirtato assieme toccandosi l’un l’altra la figa, si sono fatte penetrare a turno.
- Vienici adosso, vogliamo bere sborra –
Ormai completamente carico di sborra ed al limite, abbiamo impostato un bukake ed ho lasciato andare la mia sborra contro di loro.
Le tre ragazze con il viso ripiendo di sborra hanno iniziato a pulirsi leccandosi a vicenda e passando poi alla mia bocca tutta la sborra raccolta.
Eravamo veramente conciati male, tra sborra e squirt non si salvava nessuno, pantaloni bagnati, camici sborrata, maglioncino inzuppato.
Facendo finta di nulla ci siamo avvicinati alll’uscita che però era occupata dai membri della banda che avevano appena terminato il loro concerto.
Al nostro passaggio, abbiamo salutato cercando di passare inosservati, qualcuno però si è accorto dei nostri pantaloni bagnati e per nascondere il fatto abbiamo raccontato che stavamo ascoltando la banda seduti nel prato bagnato e che veramente suonavano bene.
La tromba si fa sentire forte, il commento di un componente la banda.
Amico anche Sara quando la trombi si fa sentire forte, ma tu non eri li presente e fortunatamente non hai sentito le sue urla di piacere.
Salutando tutti e approfittando della poca luce, ci siamo incamminati al parcheggio salutandoci.
Domenica prossima ci sarà la festa paesana.
Sara in qualità di vicepresidente pastorale ha le chiavi di tutti i locali del nostro chiostro, altrettanto trasgressivo e già noto in zona per incontri clandestini.
Buona vita e buon divertimento a tutti.
Come sempre detto, i racconti si riferiscono a fatti realmente accaduti in luoghi reali.
Spero il mio racconto vi sia piaciuto, vi chiedo un commento e una valutazione, sarà apprezzato.


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