Lui & Lei
Squirt sulla neve


28.02.2025 |
2.500 |
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"Ogni passaggio diventava sempre più intenso, dalla vagina oltre a qualche piccolo rilascio di fluido iniziavano le prime contrazioni che mi stringevano le..."
La scorsa settimana dopo una bella nevicata, un sabato mattina assieme a Silvia, la riccia, in realtà la vacca, abbiamo deciso di fare un giro ad Asiago, per un caffè nella splendida centralissima piazza Carli.Arrivati in piazza. Il tempo era fantastico ed il sole si faceva sentire molto bene sulla nostra pelle.
- Fantastico, sembra di essere al mare, quanto vorrei prendere il sole, sentire il calore avvolgermi tutto il mio corpo nudo –
Silvia ama particolarmente il sole, pure a me piace sentire il calore irraggiare tutto il corpo, una sensazione fantastica, dopo un freddo e lungo inverno ci starebbe.
Seduti in piazza Carli sui tavolini esterni degustando il nostro caffè caldo, Silvia si è aperta la giacca per poter permettere al sole di scaldarle il decoltè coperto da una maglia termica , ma ben visibile e prosperoso.
Silvia ha due tette bellissime, io ne vado pazzo, lei lo sa. Spesso al lavoro lei si appoggia sulla schiena facendomi sentire tutta la sua calda carne ed i capezzoli rigidi con la scusa che lei è piccola e non riesce a vedere bene il monitor del pc mentre mostro i piani settimanali di lavoro.
Non serve spiegarlo ragazzi, due calde tette appoggiate sulle spalle me lo fanno rizzare ogni volta, e lei da donna provocatrice lo fa apposta per poi stupirsi della forma che prende il cavallo dei miei jeans.
Con Silvia è piacevole parlare di sesso. Silvia è una donna appagata della sua vita sessuale.
Quando raggiunge l’orgasmo è bellissima da vedere in totale relax mentre gioca con la mente e con le sue parti intime in solitudine e tranquillità.
Spesso lo fa anche in negozio. Entra in camerino con la scusa di provare qualche articolo, poi si fa trovare seminuda intenta a toccare ed assaporare il proprio corpo per poi terminare il gioco leccando il mio pisello.
Dal tavolino del caffè nel frattempo ci siamo scambiati qualche gossip piccante, lei mi racconta spesso le sue avventure ciò che fa durante i suoi incontri con poveri ignoti scendendo nei particolari descrivendo posizioni e giochi e forme che predilige.
Il mio rapporto con Silvia è strettamente di lavoro, molto intimo. Di lei conosco tutto, cosa combina con la sorella minore e pure gli uomini che frequenta la madre, dove va con le amiche e che uomini si scopano.
Le chiacchiere ci hanno portati dritti nel mezzo di una fantastica giornata. Il sole alto picchiava forte ed aveva reso Silvia un’anima in pena, continuava a spostarsi sulla seggiola, spostare il giubbotto aperto, passare la mano sopra ai seni resi roventi dal sole che batteva contro la maglia nera innalzandone la temperatura provocando a Silvia un certo piacere.
- Cosa dici, andiamo a passeggiare al Verena sulla neve? –
La risposta di Silvia non ha tardato ad arrivare.
- Si figo, così mi abbronzo –
- Si ma li non puoi uscirle, non sei al mare –
- Cosa pensi che io non sia in grado di spogliarmi in mezzo alla neve ? –
- Sfida accolta, ci scommettiamo una pizza –
Presa la strada che ci portava al Verena, Silvia continuava ad essere un’anima in pena.
Il sole entrava n auto diretto dal cristallo, scaldava parecchio e in particolar modo batteva sul seno di Silvia che sembrava crescere a vista d’occhio.
Arrivati al Verena lo schock termico tra il calore della macchina e i 2°c esterni, ha fatto si che a Silvia scappasse subito la pipi ed i suoi capezzoli si erigessero sotto la maglia attillata.
- Mi scappa, mi scappa, non ce la faccio più –
Forse non era solo pipi, o forse era proprio altro, era appena stata in bagno giù al Bar.
Fuori dalla macchina la temperatura se pur bassa non infastidiva in presenza del sole si percepiva un certo benessere ed il calore produceva una certa agitazione ormonale.
- Andiamo sul bosco, devo fare la pipi –
- Sei sicura sia pipi, l’hai appena fatta giù al bar? -
- Cosa vorresti dire? -
- Credi che non sappia distinguere la pipi? -
La mia impressione che si trattasse di uno stato di eccitazione prendeva sempre più piede, quella non era pipì, ma bensì un bel getto di squirt pronto ad essere sparato fuori dalla sua splendida vagina.
Entrati nel bosco, la temperatura era lievemente calata, dalla maglia termica di Silvia si potevano notare benissimo due splendidi capezzoli sempre più rigidi in spinta contro l’elasticità della stessa ed un seno che prendeva sempre più forma gonfiandosi provocato dallo stato di eccitazione della giovane.
- Vieni con me, non lasciarmi sola, magari c’è qualche maniaco -
Così ho seguito le orme di Silvia che spostata dalla strada dietro a dei piccoli pini innevati si è abbassata i leggins termici e a gambe aperte ha rilasciato un potente getto di squirt accompagnato da un sussulto liberatorio.
- Ahhhh …. -
- Che strano, non mi era mai scappata così di colpo e così poca. –
- Hai squirtato Silvia –
- Dai, scemo, sempre il solito –
- Non vedi che la tua pipì non è colorata, è trasparente? –
- Se vuoi ti dimostro che è come dico io.-
- Se vuoi provare il piacere che hai appena provato ti faccio squirtare io nuovamente –
- Dai scemo. Però era diversa, è vero-
Nel frattempo Silvia era accucciata al sole con le gambe aperte e la vulva avvolta dai raggi del sole.
Mentre discutevamo rimaneva in quella posizione di piacere per rilassarsi dopo lo squirt.
Gambe flesse, bacino e basso ventre in pressione contro le gambe le grandi labbra aperte già gonfie di piacere ed un clitoride mezzo scapellato splendido da ammirare.
Con Silvia scherzo sempre. Mi sono avvicinato a lei con passo e movimenti tranquilli fingendo di raccogliere la neve bagnata dal suo getto, ho invece raccolto della neve fresca che lentamente ho appoggiato sulla sua rovente figa aperta.
- Scemo –
Ne è seguita una risata.
Un sussulto, un accenno a sollevarsi per poi abbassarsi nuovamente premendo clitoride e vagina bollente contro la mia mano aperta e un leggero sfregamento.
Silvia si è subito attaccata al mio braccio stringendolo forte e senza dire nulla ha iniziato a sfregare lentamente il suo sesso bollente contro il palmo della mia mano aperta.
I nostri occhi si sono incrociati per un secondo, in lei ho letto piacere, stupore e una grande voglia di sesso.
I nostri volti vicinissimi e Silvia con un gesto che solo una vera donna sa fare ha passato il suo braccio attorno al collo e mi ha ficcato la sua bollente lingua carica di voglia ed ormoni in bocca.
Il mio equilibrio era molto precario, non volevo appoggiarmi sulla neve, allo stesso tempo volevo arrivare ai seni di Silvia per scoprirli metterli al sole ed accarezzarli.
Ho infilato la mano sotto la maglia termica molto stretta, lei si è aiutata con la mano libera ed ha scoperto un ben di Dio.
I seni di Silvia erano gonfi, caldi ed i capezzoli di una lunghezza e larghezza magnifica, l’areola si era inspessita ed allargata notevolmente.
Ho esercitato su Silvia un lungo e caloroso massaggio al seno, ascoltano il suo respiro cambiare ritmo ad ogni passaggio delle mie mani
Nonostante i due gradi esterni, il corpo di Silvia emanava un calore ed un aroma fantastico. La posizione di Silvia era ideale per cominciare ad accarezzare la vagina ed il basso ventre.
Sceso con la mano lungo il ventre ed aperte lievemente le cosce ho raggiunto la vagina inzuppata di liquido caldo. Al suo esterno ancora qualche residuo della neve la teneva bagnata mentre nella parte delle labbra cambiava la densità del fluido e la composizione.
Volevo giocare con la lingua ma la posizione assunta non me lo permetteva e non volevo rovinare quel magico momento a Silvia.
Silvia teneva il collo ritto, la testa alzata in avanti, ottima per un pompino profondo, deglutiva in continuazione ed alternava il passaggio della lingua tra le labbra mentre accompagnava lentamente la mia mano con la sua sopra la sua vagine resa lubrificata dalle sue voglie.
Il respiro e gli ansimi di Silvia si facevano più intensi e ritmati, tratteneva il respiro per poi rilasciarlo.
Dalla cavità vaginale qualche piccola goccia di squirt scendeva lentamente assieme al fluido vaginale più intenso di densità.
Avvicinandomi al canale vaginale con lenti movimenti seguiti sempre dalla sua mano sopra la mia, ho iniziato a farmi spazio lentamente tra le grandi labbra per aprire un varco ed affondare dentro due dita.
La figa di Silvia era caldissima accogliente e molto viscida, le dita non trovavano resistenza ed entrate le mie nel canale anche lei ha affondato indice e medio nella sua figa.
La mia missione era far scoprire lo squirt a Silvia, non l’avevo mai vista squirtare come poco prima.
Inserito le dita nella vagina con movimenti circolari e lenti seguiti sempre dalle sue dita. Ho cercato il punto da sollecitare per iniziare il massaggio che l’avrebbe fatta venire.
Trovato la parte anatomica molla e ruvido, ho iniziato ad esercitarne sopra una pressione ritmata, ogni mio tocco corrispondeva ad un suo sospiro e ad una stretta di collo sempre più forte.
Avevo trovato la connessione corretta, il punto da stimolare giusto, la donna era totalmente rilassata e sotto il mio controllo ora potevo portarla all’orgasmo, nel tempo e nel modo che più desideravo.
Ero pronto per provocarle un altro orgasmo, uno squirt. La donna era carica, spingeva il bacino in avanti sfregando il clitoride contro le nostre mani inserite all’interno della sua vagina, deglutiva e respirava a fondo.
Con la mano libera sono tornato al seno mentre la accarezzavo premendo nel capezzolo esercitavo pressione anche all’interno della vagina, Silvia continuava ad eccitarsi con il volto rivolto al sole e gli occhi semi rovesciati dal piacere.
Ogni passaggio diventava sempre più intenso, dalla vagina oltre a qualche piccolo rilascio di fluido iniziavano le prime contrazioni che mi stringevano le dita addosso alle sue. Piano piano ho aumentato la presa ed il ritmo, Silvia inarcava la schiena si spingeva nelle gambe e stringeva forte il mio collo.
Dovevo farla venire prima di finire a terra entrambi.
Ho variato la profondità nella vagina sempre seguito dalle sue dita, ed improvvisamente Silvia trattenendo il respiro, irrigidendo il corpo ha sfilato le sue mani e cominciando a sfregare il clitoride velocemente.
Un potente getto di squirt è partito dalla vagina della dona.
Inarcandosi come un animale e rilasciando un forte grido di piacere, stremata Silvia si è lasciata ricadere sulla neve candida sotto il suo magnifico culo.
Silvia è rimasta a terra qualche minuto, con il corpo nudo appoggiato sora la neve, le gambe ricurve, all’interno della vagina la mano che teneva stretta a conca.
Con un sospiro profondo Silvia mi ha chiesto di aiutarla ad alzarsi.
- Mi tremano le gambe, non mi era mai successo una cosa cosi –
- Grazie sei stato fantastico -
Lo zio Max di trucchi ne conosce uno più del diavolo, l’esperienza insegna e regala ottimi momenti di piacere.
Silvia non aveva mai provato lo squirt se non solo sotto forma di eccitazione naturale, non dava peso al colore chiaro del liquido che fuoriusciva dalla vagina e all’assenza di odore.
- Sei rimasto a secco, mi dispiace, nemmeno un pompino –
- Non dispiacerti Silvia, io provo molto piacere nel sentire una donna godere sotto il tocco delle mie mani, avrai modo di rifarti –
Erano ormai giunte le due di pomeriggio e di li a poco io e Silvia iniziavamo il nostro turno nel punto vendita dove lavoriamo.
Entusiasti della mattinata trascorsa in lieta compagnia ci siamo avviati verso la macchina per rientrare e continuare ciò che avevamo lasciato in sospeso al parcheggio della A31.
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