incesto
Mio fratello Felipe 1
di Kainman
08.04.2020 |
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"Era molle ma il movimento riusciva a farlo bene, così gli dissi "Bravo adesso hai imparato..."
Racconto in parte reale (non personale) in parte finzione, spero vi dia buona ispirazione.NB: ho lasciato di proposito gli errori di sintassi fatti nel racconto che "Francisco " mi ha inviato perche trovavo che rendessero il racconto piu simpatico
Ciao il mio nome è Francisco Antonio, ho origini di Spagna, ma tutti qui mi chiamano Fran. Vivo a Torino già da quando ero bambino, la mia famiglia si è trasferita quando avevo solo 8 anni.
Ora ne ho 25 ma al tempo del racconto avevo 18 quasi 19 (Continuo nel presente di allora)
La mia famiglia è composta da 5 persone, mio padre Xavi y mi madre Helena, 48 anni, miei fratelli Felipe di quasi 13 e mia sorella Andrea 24.
Abitiamo in un paese piccolo a circa 50 km da la città di Torino, i miei genitori lavorano come operaio e impiegata in Torino e anche Helena studia in città, così lei si è presa un appartamento condiviso con altre ragazze, mentre Felipe e io viviamo in casa ancora, per andare a scuola.
Io vado in una scuola superiore, perdendo un anno perché non sono stato molto bravo negli anni, forse a causa del mio Italiano non molto buono (mi scuso per la scrittura se faccio errori). Felipe invece essendo nato in Italia sempre ha parlato italiano perfettamente e mai ha avuto problemi a scuola fino a ora.
Io anche se a scuola ho avuto problemi di studio non ho mai avuto problemi per socializzare, ho sempre avuto molti amici e anche ragazze. In questo momento non ho una ragazza fissa ma sono attivo anche sessualmente in modo saltuario, esco spesso con ragazze diverse.
Siamo una famiglia di mentalità forse un po' più aperta rispetto a come vedo tante famiglie qui in Italia, però tra noi non abbiamo mai parlato di sesso in casa, non si fa quasi mai riferimenti sessuali o racconto di nostre esperienze. Quando ero più grande di Felipe, verso 16/17 anni, miei genitori mi dissero che se avevo rapporti di fare sempre attenzione a protezione sia per malattie che per evitare che diventassi padre a la mia età.
Felipe e io dividiamo la stessa camera fin da quando lui aveva 3 anni, mentre che Helena sempre ha avuto la sua propria stanza privata.
Nonostante questo non ho avuto problemi con la mia intimità, sia da solo che quando a volte portavo qualche ragazza a casa, riuscivo a non farmi vedere da Felipe.
Da un po' di tempo vedo che Felipe sta cambiando di aspetto, gli stanno crescendo un po' di peli sul viso e anche una quantità nel pube. Può che era normale in quella età, essendo che aveva quasi 13 anni. Non ci eravamo mai nascosti delle nostre nudità, quando ci facevamo la doccia ci cambiavamo in camera senza nasconderci, e quindi vedevo come cambiava anche se non gli davo caso lo notavo, anche il suo corpo stava cambiando, con il petto simile a un ragazzo e meno che di un bambino.
Come dicevo prima Felipe anche se andava molto bene a scuola, era quello che qui dite secchione, molto studioso, non aveva molti amici, parlava di compagni di scuola ma non usciva molto nei pomeriggi con altri. Aveva quindi poca vita sociale e, come capii, poca comunicazione con suoi coetanei.
Un giorno, come sempre, lo vado a prendere a scuola e facciamo pranzo a casa, siccome che i miei genitori sono sempre a pranzo via. Finito pranzo andiamo in nostra camera e io studio con cuffie nelle orecchie mentre lui guarda cartoni o altra cosa sdraiato sul letto.
Seguendo con la televisione accesa con la coda del occhio vedo che si avvicina al mio letto, ma non mi giro subito perché stavo leggendo e lui ritorna al suo letto. Lo fa ancora una volta, mi giro e lo guardo, mi dice No niente e torna al letto. Dopo di mezzora lo fa di nuovo e capisco che ha qualcosa che non va allora le chiedo "Fel cosa c'è? sto studiando vuoi qualcosa?". (Preciso che noi parliamo spagnolo ma scrivo in italiano)
"Ti volevo chiedere una cosa ma non importa devi studiare" rispose.
Dissi Ok, e continuo a studiare. Ma dopo 10 minuti vedo che è sul letto che guarda verso il niente con la televisione spenta allora decido di alzarmi e poso il libro. "Dimmi dai faccio una pausa dallo studio"
"Ti devo chiedere una cosa ma è una cosa strana"
Non capivo cosa volesse "Dai dimmi hai una preoccupazione?"
"Non proprio. Forse si non so. E' per cose che parlano a scuola e io non capisco bene"
"Di cosa parlano?" continuavo non capendo
"E'da un po' che i compagni parlano di cazzi, figa, seghe, pompino, scopare. So' il significato di queste cose ma non so niente di come si fanno e mi vergogno"
"Oh ma questo?" mi misi a ridere "pero Fel J***er l! hai 12 anni non devi sapere come si fa sesso e come ti fanno un pompino! e ti assicuro che neanche loro lo sanno, fanno solo finta"
"Ma Christian e Luca dicono che loro si fanno sempre seghe, e io non so neanche quello che è, so solo il gesto" e mi mima il movimento di una sega
Ero con un po' di vergogna, lo ammetto. Io quelle cose le avevo imparate non ricordo bene come, forse parlando, provando su me stesso o visto qualche video all'inizio dell'adolescenza. Nessuno mi aveva spiegato come fare, e sicuramente non un famigliare.
"Dici che non sai come si fa una sega?"
"Si non lo so, si fa con il pisello, vero?"
"Si con il pisello, quando ti viene duro...ti esce duro a volte?"
"Si a volte si, ma non adesso. Ma tu mi puoi spiegare?"
" j***er cosa mi tocca" pensai e risposi "Si ma io ti spiego adesso e quando lo hai duro una volta lo provi" e così cercai di spiegargli a voce come si prendeva e il movimento che doveva fare, spiegando che alla fine quando sarà maturo faceva uscire sperma ed è il massimo del piacere poi finisce e diventa molle.
"Tu adesso non lo hai duro? Mi fai vedere visto che sei più esperto?"
Ero molto vergognato in quel momento, certo che
ci eravamo visti nudi tante volte ma non era la stessa cosa di segarmi davanti a lui.
"No non ce l'ho duro, non credo di riuscire a farmelo venire duro adesso, ma ti faccio vedere, anche se è molle ci riesco. Ma solo una volta ok?"
"Ok Grazie Fran"
Respirai a fondo e tirai fuori il mio pisello davanti a lui facendolgi vedere. Lo impugnai e iniziai a fare avanti e indietro, come una sega anche se era molle.
Ovviamente leggermente mi indurii per il movimento, pero per quanto ero in una situazione di vergogna davanti a mio fratellino non mi indurii molto.
"Fammi provare" disse lui e subito impugnò la mia verga facendo avanti e indetro. "no no, adesso ti ho fatto vedere, prova sul tuo anche se è molle" risposi togliendogli delicatamente la mano. Non mi piaceva essere toccato da mano di maschi, e poi lui era mio fratello oltretutto, neanche lontanamente volevo.
Si tirò giù pantaloni e slip e iniziò a toccarsi il pene. Mi accorsi in quel momento che era davvero piccolo. Certo aveva solo 12 anni e doveva crescerle molto, però si vedeva proprio piccolo. Ma d'ogni modo anche lui era piccolo, minuto, e le sue mani lo impugnavano bene.
Era molle ma il movimento riusciva a farlo bene, così gli dissi "Bravo adesso hai imparato. Appena ti viene duro una volta provi così lo sai fare anche tu e puoi sfogarti"
"Grazie Fran" disse e ritornò al suo letto.
Mi venne da sorridere per quello che era successo. Avevo insegnato a Felipe a segarsi.
Qualche giorno dopo eravamo nella stessa situazione, io studiavo e lui guardava la televisione. Di nuovo con la coda del occhio lo vedevo sul letto e notai che il suo pantalone era gonfio, così senza farmi notare lo osservai. Si toccò un po da fuori e poi mise la mano dentro le mutande, e si alzò. Penso che sia andato in bagno a provare la sega, ma poi vedo che torna con uno snack dalla cucina ed è ancora duro. Finito lo snack, mentre continuavo a osservarlo di nascosto, si toglie pantaloni e boxer e lentamente prova a fare il movimento. Io, di nuovo vergognato, non dico niente e faccio finta di non vedere. Ma poi dopo due minuti vedo che mi viene incontro e, continuando il movimento dice "Fran Fran guarda! lo sto facendo giusto vero??" tutto felice e in tranquillità.
Mi coprii gli occhi con una mano e gli feci segno di andare via dicendo "Ma si così pero non è che devi farmi vedere come ti seghi per favore!"
Allora si bloccò guardandomi stupito dicendo "E perchè? Mi hai insegnato tu a farlo ti faccio vedere che riesco. Non sei contento?"
Ebbi un moto di emozioni diverse. Ero contento perché faceva qualcosa che le avevo insegnato io pero mi dava vergogna che si facesse una sega in fronte a me. Così gli spiegai che non era una cosa da fare con altri ma da soli e magari in bagno. "Anche io le faccio sempre ma non mi faccio vedere da nessuno, o in bagno o quando non ci sei"
Continuava essendo stralunato "Ma se lo facciamo insieme mi insegni a farlo bene, tu sei bravo e hai il pisello grosso così so come farlo quando sarà più grosso"
Mentre parlavamo lui seguitava a essere davanti a me con il pisello duro. Il pisellino duro direi, perchè anche in erezione era molto piccolo, meno del mio indice.
Ebbi un moto di compassione in quel momento. Sebbene non avessi voglia di farlo, neanche mi eccitava l'idea di segarmi con lui, capii che aveva bisogno di me e così accettai.
"Solo che adesso non è duro e devo studiare. Lo facciamo una volta che sono duro, ok?" risposi sperando che magari poi si dimenticasse di quello che avevo detto.
Invece nei successivi giorni mi chiese più volte "Sei duro?" ma dissi sempre di no.
Al quinto pomeriggio, posati i libri per una pausa mi fece la stessa domanda, al che un po' rassegnato un po' con senso di colpa le dissi "No non lo sono, ma adesso dammi un attimo e mi eccito.
Così cercai di non pensare a lui, guardai qualche immagine e video sul cellulare per eccitarmi e dopo qualche minuto feci un sospiro e dissi "Dai Fel, vieni qua"
CONTINUA in Mio fratello Felipe 2
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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