Gay & Bisex
Patto di Non Belligeranza 2
di Kainman
22.03.2020 |
2.651 |
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"Ci fu un attimo di silenzio poi dissi "Ma Samu siam scemi o cosa? Se ci piacciono perché aspettiamo i dadi? Facciamola e basta no?"
"Ah beh hai..."
---continua da Patto di Non Belligeranza "Da dovere di cronaca devo chiederti quale preferenza tu abbia, ma come hai detto tu stesso la prima sfida non ha terza alternativa...quindi, conoscendoti,quale spalla vuoi con due lividi?" dissi entusiasta di sfogarmi. Ovviamente non avrei voluto esagerare con la violenza, stavo diventando forte, forse più di lui, e non volevo fargli davvero male.
"Dadò sono stremato, non ce la faccio a sopportare tre pugni stasera"
"Ah...quindi vuoi farlo poi?"
"No, i patti son patti. Ma non scelgo i pugni"
Ok, ero allibito. Non pensavo davvero che lo avrebbe fatto, ma si inginocchiò e mi tirò giù pantaloni e boxer.
Mi sentii in colpa e lo fermai mettendomi le mani sul pacco denudato "No senti, non devi farlo per forza. Ti posso assolvere da questa pena, mi fai solo una sega dai se non vuoi i pugni"
"No. I patti si rispettano sempre, se fossi tu io non vorrei che ti tirassi indietro, e ho stabilito io le regole che tu hai accettato. Perciò devo farlo".
"Cavolo...come vuoi, va bene, fallo per un po' allora" risposi, ma avevo il cuore in preda all'accelerazione, tra l'ansia da quello che stava per fare e l'eccitazione. "Vai Samu, son con te!"
"Vado" Rispose ridendo, e prendendolo in mano, ancora molle, se lo portò alla bocca, iniziando a leccarlo tutto intorno. Nel giro di poco iniziai a provare piacere, completamente diverso da una sega, e mi eccitai molto. Non faceva molto avanti e indietro, come vedevo fare nei video, ma più che altro leccava e sfregava sulla lingua.
Non saprei dire quanto durò ma credo poco perché la stimolazione e i piacere mi fecero durare assai poco. Quando mi accorsi di essere in prossimità di venire gli dissi di togliersi e allora si alzò e mi fece venire segandomi.
Non ero mai venuto così tanto, sporcai pure per terra tanto che schizzai forte. Ero estasiato da come aveva lavorato bene e glielo dissi "Samu sei stato bravissimo. Con le seghe facevi un po' cagare ma ti giuro che ho goduto davvero tanto. E a te come è andata?"
"Beh a parte l'umiliazione di fare il frocio perdente, non è stato niente di che. Almeno ti sei tolto prima di venire!"
"Ah beh è il minimo mica ti vengo in bocca! Vieni qua pirlone!" e lo strinsi in un abbraccio. "Te lo meriti, sei stato leale. E se perdi ancora me ne farò una ragione, sopporterò questo supplizio di nuovo ahhaha!"
Le sfide successive furono meno impegnative della gara di corsa. La prima persi io, scelsi i pugni, e non fu così tremenda, si limitò nella forza oppure ero io più muscoloso ormai. La seconda perse lui ma scelte alternativa di mangiare due peperoncini interi. In seguito disse che piuttosto preferiva la sborra in bocca almeno non bruciava.
Dalla sfida successiva facemmo decidere a testa o croce se ci fosse alternativa o meno.
La terza sfida, a basket in due, mi stracciò, forse perché avendo fatto molti esercizi di pesistica il giorno prima mi dolevano i muscoli.
Una volta in camera uscì croce, ovvero no-alternativa. Ma come lui la prima volta, non avrei sopportato i pugni, neanche poco forti. Quindi capii che era il mio momento.
Una volta fermata la moneta sospirai e gli misi le mani nei pantaloni dicendo "Avanti...siediti sul letto"
"Davvero vuoi farlo?" mi rispose non troppo sorpreso.
"Ma si dai, l'hai fatto tu che sarà mai!"
Mi avvicinai al pisello e lo misi in bocca. Che strana sensazione, sapore un po' salato ma niente di che, però molto calore. Alzai gli occhi mentre lo leccavo e succhiavo un po come un ciuccio, e lo vidi che mi guardava e rideva. Ma non mi diede fastidio perché quel riso significava "So cosa stai provando".
Mentre andavo avanti e indietro, più di lui, leccavo intorno e sentivo dalla punta un po' di gusto di sperma, capii che era il precum, ma non mi disturbò troppo e continuai. Sentii che si irrigidiva e le palle si contraevano, gliele massaggiavo mentre andavo avanti. Ad un certo punto quasi gridò "Dadò via!". Feci appena in tempo a capire, mi staccai ma mi venne addosso, sul collo e maglietta.
"Scusa scusa scusa non volevo son venuto di colpo scusami!" mi disse tutto preoccupato con ancora il pisello che gocciolava
Io mi misi a ridere come uno scemo e si tranquillizzò anche lui, era davvero dispiaciuto per l'accaduto.
"Dai tranquillo non fa niente, almeno non sei venuto in bocca ma mi sa che questa devo lavarla prima di metterla nella roba sporca ahahah" dissi togliendomi la maglietta.
"Scusa te la lavo io ok? Che coglione non me ne sono accorto che schifo ti ho fatto"
"Ma vai tranquillo pirlotto!! E' solo un po' di sperma, se vuoi ti sborro anche io addosso così siam pari"
"Ok" disse un po' rabbuiato, sicuramente non essendo quello che voleva ma perché si sentiva in colpa.
"No cretino non lo faccio!" E lì fu lui ad abbracciarmi, sporcandosi lui stesso del suo sperma che mi colava dal collo sul petto nudo.
Mi andai a lavare in doccia e lavai anche la maglietta sotto l'acqua. Mi ero proprio divertito a farlo, compreso il fattaccio della sborrata. Poverino Samu si era preoccupato tanto per niente.
Le sfide successive ci fecero perdere quasi uno alla volta ma scegliemmo sempre pugni o alternative poco aggressive.
Un giorno toccò a lui e scelse la pompa, così mi lasciai andare, ormai la prima volta di tensione era andata e me la godevo di più.
Prima di iniziare mi disse "sta volta mi faccio perdonare per averti sporcato, rilassati" e così dicendo si tolse maglietta e pantaloni. Capii che voleva farsi venire in faccia come aveva fatto con me involontariamente, non dissi nulla e lo lasciai fare. Questa volta faceva più avanti e indietro con la bocca e la lingua, massaggiava palle e mi accarezzava. Mi domandai se non avesse guardato qualche video per imparare a farlo bene.
Lo avvertii un po' prima di venire e lui annuì ma rimase proprio fino all'ultimo. Solo quando mi irrigidii ansimando prima dello schizzo si tolse facendosi venire addosso. E per "addosso" intendo viso, collo, petto, capelli, boxer. Ovunque, ero praticamente esploso. Mi buttai sul letto e scoppiammo a ridere. "Ora siamo pari, sto meglio" disse, e andò in bagno a lavarsi mentre io morivo sul letto senza forze.
Lo vidi tornare lavato e rivestito e gli dissi "Non ho parole. Ok che volevi pareggiare, e forse non è una cosa che ti gratifica sapere, ma sei stato grandioso, mi hai mandato fuori. Ma ti sono quasi venuto in bocca a fare così"!
Si mise a ridere "Non direi "
"Come sarebbe??" Mi alzai di botto fissandolo
"Sì beh il primo schizzo è entrato ma lo avevo messo in conto. Non hai un gusto così schifoso dai ahahah"
"Sei uno stronzo. L'hai fatto in colpa così adesso mi sento in colpa io!" esclamai quasi irritato per quello
"Ma va smettila. Siamo pari ho detto"
E la cosa finì lì, fino alle seguenti sfide.
Decidemmo che sarebbero stati i dadi a decidere sempre l'opzione. 1 era un pungo, 2 era tre pugni, 3 sega, 4 pompa, 5 alternativa, 6 a scelta del perdente. In questo modo la cosa si rendeva molto più divertente, però così per 5 sfide non uscì pompa. La prima volta toccò a me con un 4, e decisi di fare una cosa assurda, mentre lo facevo. Non mi tolsi affatto quando mi disse che veniva, leccai e ingoiai tutto. E di ricambio mi beccai un "Vaffanculo stronzo", un pugno sul braccio e un abbraccio. "Tu sei tutto pazzo" gli dissi ridendo.
Il tempo passava e le sfide davano sempre 1,2,3 o 5, neanche più un 4 o 6. Un giorno allora Samu disse "Che strano oh...non esce più ne pompa né scelta...erano belle le pompe"
"Sì è vero, è un peccato anche a me divertiva". Ci fu un attimo di silenzio poi dissi "Ma Samu siam scemi o cosa? Se ci piacciono perché aspettiamo i dadi? Facciamola e basta no?"
"Ah beh hai ragione. Però chi la fa prima?" Lo guardai ridendo "Ah giusto...facciamo 69"
Eravamo entrambi in boxer, faceva caldo, quindi ci mettemmo niente a svestirci e andammo sul suo letto sui fianchi. Era la prima volta che ci succhiavamo senza un'imposizione ma per volontà, e fu davvero bello. Mentre succhiavo mi chiedevo se avrei ingoiato oppure no, tanto ormai avevo imparato a capire quando stava per venire. Ma quando mi accorsi che si stava irrigidendo non ci feci caso, perché lo stesso stavo facendo io. La cosa divertente è che venimmo quasi nello stesso momento, quando sentii il suo primo schizzo in gola venni anche io, e lui neanche si staccò.
Non ci fu bisogno di pulirsi perché entrambi ingoiammo tutto dell'altro. Finito tutto mi girai verso di lui e ci stendemmo entrambi nudi uno accanto all'altro. Lui mi mise un braccio intorno alle spalle e sul petto e mi diede un bacio sulla guancia.
Quel giorno era cambiato il nostro gioco.
Continua...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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