Gay & Bisex
Patto di non Belligeranza 3
di Kainman
22.03.2020 |
2.521 |
4
"Tanti lo fanno e io voglio farlo con te"
E cosi facemmo..."
---Continua da Patto di non Belligeranza 2Rimanemmo molto, forse una mezz'oretta, nudi e abbracciati senza dirci niente, poi ci rivestimmo e non ne parlammo più per il momento.
Per una settimana nessuno dei due propose una sfida, poi ci invitarono a giocare a basket e ci divisero. Con poco vantaggio vinse la sua squadra. Arrivammo a casa e di istinto andai a prendere una moneta. Feci per lanciarla e lui mi fermò dicendo "Non ho voglia di picchiarti o altro. Vorrei rifare come l'ultima volta, in pari. E' stata la cosa più bella. Lo abbracciai e facemmo lo stesso 69 nello stesso modo. Io venni per primo ma non smisi di farlo anche se non avevo più eccitazione, continuai fino alla fine per qualche minuto.
Poi mi voltai, mi stesi e lo abbracciai io questa volta. Lui si accucciò e si appoggiò teneramente al mio petto mentre lo stringevo. Potevo sentire il suo calore, il suo respiro, i nostri odori, era strano. Lo stavo guardando con tenerezza e affetto, quando alzò la testa dal petto e mi guardò. Ci fissavamo mentre impercettibilmente il nostri visi si avvicinavano. Senza pensieri le mie labbra e le sue si toccarono e premevano una contro l'altra. Fu dapprima un bacio dolce, tenero con piccoli bacetti. Poi all'unisono aprimmo le nostre labbra e le nostre lingue si intrecciarono. Con passione, senza pensieri né paranoie, ci accaldammo, lui venne sopra di me e abbracciati ci lasciammo alla passione che da tempo forse nascondevamo. Era solo quello che volevamo, e lo sapevamo entrambi.
Non discutemmo di quella cosa dopo quel giorno, non ci chiedevamo né mettevamo in discussione se fosse giusto o sbagliato. Lo volevamo e basta, e l'avremmo ripetuto da lì in avanti senza più sfide né strumenti della sorte a decidere.
Fu Samu il primo ad affrontare l'argomento un giorno: "A te non piacerebbe approfondire di più?"
"In che senso approfondire?"
"Fare l'amore Dadò. Vero."
"Con la penetrazione intendi? Io a te o tu a me?"
"Non mi importa, se vuoi tu a me va bene, ma vorrei che facessimo di più"
"Sì lo vorrei anche io. Forse anche prenderlo ma ho un po' paura"
"Io non ho paura" mi disse infine "Lo voglio fare e voglio provare. Tanti lo fanno e io voglio farlo con te"
E cosi facemmo. Pochi giorni dopo provammo, con molto lubrificante provai a penetrarlo un pomeriggio. Ci riuscimmo, anche se quel giorno lo facemmo per poco perché gli faceva male. Ma provammo e riprovammo e per un po' di tempo lui fece la parte del passivo, sempre più piacevolmente.
Finché un giorno gli dissi che volevo provare. E così fu. Il problema è che Samu ha un arnese molto più largo del mio e dopo le prime due volte in cui divenni bianco per il dolore non voleva più provarci. Ma insistetti e poco per volta riuscii ad adattarmi.
E così passarono gli anni, eravamo quasi maggiorenni e la nostra relazione era sempre stabile e più che forte. Lui si era dichiarato gay a casa e con amici, io non ancora, ma l'avrei fatto da li a poco tempo.
Un giorno di comune accordo decidemmo di provare ad avere esperienze esterne, con altri ragazzi. Lo facemmo, ma niente da fare. Ogni volta che si tornava da un rapporto con altri eravamo entrambi tristi.
Per svagare un po' il nostro rapporto, decidemmo di fare coppia ospite, ed in quel modo era meglio perché non c'era tristezza né risentimento.
Il fatto più divertente, a 19/20 anni, fu quando ad un incontro senza viso aprimmo la porta del motel ad un uomo sui 45 che da in foto ci sembrava un bell'uomo.
Quando sentii Samu sibilare "PAPA'???" e mi affaccia alla porta anche io vedendo chi era il nostro uomo, mi sentii svenire e scoppiai in una risata isterica.
Ma questa è un'altra storia.
Continua....? :-P
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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