incesto
Mia nipote Claudia 2

28.02.2024 |
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"Appena iniziò a scendere l’acqua lei si staccò da me e si inginocchiò leccandomi le palle, salendo con la lingua sul cazzo e lo imboccò iniziando un favoloso..."
Il tempo passava e la voglia aumentava, sia da parte mia che quella di Claudia tanto che, decidemmo di trovare una giornata tutta per noi, ma come fare? Le dissi di dire al marito di accompagnarla ad una prova di un concorso, sapendo che non poteva farlo e, di venire a casa a chiederglielo a sua zia, visto che in questo periodo segue la sorella, sicuramente mia moglie avrebbe coinvolto me e così fu, dovevo accompagnare Claudia a Roma per un concorso. La mattina seguente partimmo in direzione di Roma, ma l’auto cambiò itinerario, ci fermammo a Cassino dove avevo prenotato una stanza. Giunti al B&B ed appena entrati nella camera l’abbracciai da dietro aderendola al mio corpo. Lei disse: zio sei già pronto? Sento un qualcosa di duro dietro, si nipotina, questa mezza giornata ce la dobbiamo godere e dicendolo iniziai a spogliarla mentre lei mi toccava il cazzo da sopra i pantaloni cercando di aprire la zip. La girai a me e ci baciammo stringendoci quasi a farci male. Poi insieme dicemmo: ci facciamo una doccia? e attaccati ci portammo in bagno e durante il tragitto ci togliemmo gli abiti rimanendo nudi. Appena iniziò a scendere l’acqua lei si staccò da me e si inginocchiò leccandomi le palle, salendo con la lingua sul cazzo e lo imboccò iniziando un favoloso pompino. Era stupendo vederla dall’alto il suo visino e la bocca che mi dava un immenso piacere, la tirai su e la baciai, chiudo l’acqua per asciugarci e la portai sul letto iniziando a leccarla dal viso a scendere al seno, mi entrava tutto in bocca, oi sempre scendendo giù iniziai a leccare e mordere il clitoride e con la lingua succhiavo e leccavo entrando con la lingua nella fessura ma quello era solo l’inizio della leccata perché continuai arrivando a leccarle l’ano e vidi che strinse i glutei ma io imperterrito continuai nel leccarla, si lamentava dicendo porco, sei un porco zio, mi stai facendo tremare tutta, sei carico questa mattina, si troietta mia, ormai di te voglio tutto perché anche tu lo vuoi dimmelo, si, porco si, lo voglio e si lasciò andare all’orgasmo sentì una forte contrazione anale mentre godeva. Godi troia, godi che dopo sarà ancora più forte il tuo orgasmo, dimmi che sei la mia troia, si zio sono la tua troia, dimmi che tuo marito è un cornuto, gridalo puttana, si porco, si mio marito è un cornuto, ed è bello farlo con te, sarò sempre la tua puttana, ti svuoterò le palle ogni volta che vuoi, giuramelo che lo farai zio, si piccola troia si svuoterò dentro te. Lasciai la leccata e la baciai, avevo il suo odore sulle labbra ed iniziammo un abbraccio stretto, lei mi teneva stretta a lei come se avesse paura che io scappassi mentre le nostre lingue si incorrevano nelle nostre bocche. Lei ormai era partita e lo voleva e mi prese il cazzo e lo appoggiò all’apertura della figa dicendomi con una voce sensuale prendimi. Fu un’entrate lenta ma profonda in quel momento il nostro amplesso non era una scopata ma ci stavamo dando amore. Iniziai ad entrare ed uscire ed ogni volta mi ritraevo lei mi prendeva per i fianchi e mi tirava a se andammo avanti per un bel po' ma non volevo farlo alla missionaria, volevo tutto il suo corpo e la feci girare. Lei si piegò in avanti lasciando il culo alto ed io entrai di nuovo in lei appena lei raggiunse l’orgasmo mi disse: zio, prendimi anche in culo però ti prego non farmi troppo male, sono ancora vergine. Tranquilla piccola, appena sarai pronta, provo ad entrare, tu lasciati andare. Era così bello vedere quel culo a mandolino che mi veniva offerto in segno di amore ed io con amore lo lubrificai con i suoi umori e la mia saliva ed appoggiai il cazzo all’ano. Zio fai piano, tranquilla cercherò di farti meno male possibile, poi se ti dovesse fare troppo male lo tolgo va bene, si zio ti voglio. Appena tentai di entrare allargando il buco con la capocchia, iniziò a lamentarsi, ed io cercavo di tranquillizzarla accarezzandola i capelli, la fronte, le spalle appena misi le mani sulla sua spalla, diedi un colpo entrando per metà, no cazzo mi fa troppo male toglilo, sei sicura? Si porco mi stai squartando , ok allora lo tolgo, feci finta di ritirami ma diedi un altro colpo di reni ed entrai tutto dentro lei, mi fermai aspettando che si calmasse perché iniziò a piangere e mordere il lenzuola per non gridare troppo porco mi brucia toglilo allora iniziai ad andare avanti ed indietro muovendomi piano e toccandole il clitoride, piano piano, si calmò ed iniziò a piacerle dicendomi porco ci sei riuscito a rompermelo è vero che lo volevo fare ma non credevo che facesse tanto male però adesso il dolore è passato ma tu resti sempre un porco, il mio porco. Claudia è troppo bello farlo con te giurami che sarai sempre mia, si Giorgio ormai non posso fare a meno di te in questi giorni ho capito come si gode grazie a te e non voglio perdere tutto questo sarò la tua troia sempre, Claudia sto per venire, riempimi tutta voglio sentire il calore della tua sborra dentro lo sfintere eccomi, eccomi vengooooooo, cazzo quanto brucia. Rimasi dentro lei finché il cazzo non perse la sua durezza. Esausti ci abbracciammo, distesi lei addosso a me. Iniziò a baciarmi poi si accoccolò sul mio petto e si addormentò, come era bella vederla tutta soddisfatta. Dopo una mezzoretta la dovetti svegliare perché dovevamo tornare a casa. Durante il viaggio non parlava poi, all’improvviso disse: sicuramente il cornuto questa sera vuole scopare cosa faccio gliela do o non lo faccio scopare? Se si può chiamare scopare quello che fa lui, tre minuti e schizza. Le dissi meglio tenerlo buono tanto tu hai già dato quindi di cosa ti preoccupi, tanto ci sono io che ti fa godere, domani mattina quando la zia esce, vieni da me e ti faccio godere. Naturalmente non possiamo avere troppo tempo come oggi, ma troveremo come fare. Arrivati a casa lei voleva baciarmi ma poi scese dicendo grazie Giorgio, a domani Claudia. Per commenti, suggerimenti [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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