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Gay & Bisex

zio Enrico, amico di famiglia - PARTE 3


di leo3333
26.05.2024    |    7.149    |    11 9.8
"Per fortuna entrò nel bagno la cui finestra da sul balconcino di camera mia, quindi ci andai, e lo spiai di scorcio dalla finestra..."
Ero spiazzato, non riuscivo a realizzare quello che era appena successo, era surreale, lui era stato così sciolto e tranquillo, certo era sempre stato un uomo senza filtri, ma mai in questo modo… così provocante, così stronzetto… cazzo quanto mi eccitava, e l’idea di saperlo nel bagno a segarsi… dovevo assistere.
Per fortuna entrò nel bagno la cui finestra da sul balconcino di camera mia, quindi ci andai, e lo spiai di scorcio dalla finestra. Lui era in piedi davanti allo specchio, io lo vedevo di profilo: vedevo le sue enormi spalle, la sua schiena, il suo naso, grande e gobbo a causa degli occhiali, che ho sempre trovato eccitante, i suoi pettorali che spingevano contro la felpa ad ogni respiro, il suo culo rotondo, sodo e dannatamente grande, e ovviamente il suo pacco enorme, fottutamente enorme, il suo cazzo era così grosso da circondare la coscia seguendone la curvatura mentre premeva contro i pantaloni. Lui respirava lentamente, e con una mano iniziò a strusciarsi e palparsi lentamente i pettorali e l’addome, come nel più erotico porno, mentre con l’altra tracciava la sagoma del suo cazzo dalla base alla cappella. Andò in avanti con il bacino per esporre meglio il suo pacco, chiudendo gli occhi e buttando in dietro la testa; iniziava già a sudare, e ancora non aveva fatto niente! si vede che era eccitatissimo, fortuna per me. Continuò a palparsi il pacco, e con l’altra mano si aprì la felpa fino a sotto i pettorali, incastrandola sotto di loro e facendogli uscire come due tette. Iniziò a giocare con i suoi capezzoli, leccandosi le dita e stuzzicandoli velocemente, facendoli diventare presto turgidi e dritti; Sputò in mezzo ai pettorali, spalmando la saliva su tutto il pelo, che iniziò ad aderire bagnato sulla pelle, continuando a massaggiarsi i capezzoli e il pacco. poi tirò giù tutta la cerniera, esponendo i suoi addominali pelosi, che non tardò a massaggiare e a insalivare per bene, giocando anche con i peli pubici che uscivano dalle mutande. Non ero mai stato così eccitato come in quel momento nella mia vita, il mio cazzo mi faceva talmente male che dovetti tirarlo fuori dai pantaloni anche se ero in balcone, coprendomi con lo stendino, iniziando a segarmi mentre mi godevo lo spettacolo che non voleva finire: Si tolse completamente la felpa, restando a petto nudo, e si abbassò leggermente la tuta per esporre di più la V-line e i peli pubici del ventre; Si girò per guardare allo specchio la sua schiena e il suo culo che usciva leggermente dalla tuta, eccitandosi da solo come un vero narcisista, cosa che adoravo. Aprì le braccia flettendo i bicipiti per allargare la schiena e definirla meglio, muovendo anche il bacino per esporre meglio il culo. Da vero narcisista iniziò a baciarsi i bicipiti fletti, sospirando sempre più forte. Ero troppo eccitato, sapevo che mi sarebbero bastate tre seghe per venire, ma mi sarei rovinato lo spettacolo troppo presto, la parte migliore doveva ancora arrivare: si tirò giù la tuta il necessario per esporre il culo, piegandosi per vederlo meglio allo specchio; nudo e piegato era ancora più grande e sodo di come lo vedevo di solito: era coperto da un leggero strato di peli e sudore, e con le mani inizio a palparsi le chiappe e a schiaffeggiarsi. Lui aveva delle mani molto grandi, ma su quelle chiappe sembravano quelle di un ragazzino talmente erano grosse, già mi immaginavo come potevano sembrare le mie. Una volta finito di palpare passò ad allargare: si aprì le chiappe con le mani, esponendo il suo buco roseo e peloso… e che sorpresa fu per me vederlo già bello aperto e sformato!! Non ci potevo credere… il possente e spaccafighe zio Enrico lo prendeva in culo! oltre allo stupore ci fu anche la gioia di sapere di poterci scopare assieme… wow, iniziai a ridere a bocca aperta per il divertimento dopo quella scoperta, lo zio Enrico bisessuale… un sogno che si avverava. Tornando allo spettacolo, iniziò a spingere di culo per aprire di più il buco, che a tutti gli effetti era un cazzo di buco nero, che troia! si leccò un dito ficcandolo profondamente in gola e iniziò a massaggiarsi il buco, non che avesse bisogno di rilassarlo più di tanto talmente era aperto, ma di sicuro non rifiutavo di guardare! dopo aver aumentato l’eccitazione sua e inconsapevolmente mia, passò all’azione, ficcandosi in sequenza uno, due, tre e poi quattro dita nel culo, partendo da subito a spingere violentemente in profondità, si vedeva che era un esperto. Più lo faceva e più andava veloce e in profondità, strizzando gli occhi e aprendo la bocca in continui gemiti sempre più forti, respirando sempre più affannosamente e sudando sempre di più, con le gocce di sudore che cadevano dalla fronte fino al naso e sui baffi, che scena eccitante! Volevo troppo sborrare, sapevo che sarebbe stata una bella sborrata, ma mi costrinsi ad aspettare il meglio… che non tardò ad arrivare. D’improvviso smise mi menarsi il culo, si alzò per bene, si rigirò, e prese il telefono per scegliere un porno da guardare, e sorpresa per me, era un porno gay! Enrico sei bisessuale e scegli un porno gay? perché non una di quelle fighe di cui ti piace tanto parlare? bhe meglio per me! scelse un video diciamo classico tra un dilf muscoloso e un twink esile e liscio, lo fece partire, lo appoggiò sul mobile del lavandino e andò avanti con l’autoerotismo, appoggiando il cazzo ancora chiuso nei pantaloni sul lavandino, picchiettandolo sopra e sbattendoselo sulla mano. Ero eccitatissimo e stupefatto, non avevo mai visto un cazzo così grosso da poter essere facilmente maneggiato anche da dentro i pantaloni, dovevo vederlo! Ma Enrico era un fan dell’attesa e andò avanti con la stimolazione autoerotica, ma di certo io non mi lamentavo! continuò per un po’ a sbattere il pacco sul lavandino, simulando una scopata, mentre continuava periodicamente a girarsi e ad ammirarsi il culo. Dopo un po’ si abbassò completamente la tuta, rimanendo in boxer: indossava dei boxer blu scuro molto fini, che ovviamente ospitavano la sua bestia di cazzo, dura e in tiro appoggiata alla coscia, che si lasciava intravedere tra il tessuto delle mutande. Era talmente grande che il lunghezza superava la coscia dove era appoggiato, e la cappella sforava in lunghezza, premendo dolorosamente sul tessuto, lasciando intravedere il suo colore rosa-rossastro. Da sopra e dai lati uscivano i peli pubici, ricci e folti, e il suo culo a stento ci stava dentro; Tra le chiappe c’era una linea di sudore misto saliva che andava ad allargarsi nella zona del buco, impregnato di saliva e sudore del lavoretto che aveva fatto prima. Iniziò a segarsi d sopra le mutande, continuando a sbatterselo sulla mano e a guardarsi allo specchio, come per complimentarsi con se stesso. Nel mentre il porno che guardava finì, e ne scelse un altro, sta volta solo tra due dilf muscolosi che si sbattevano in ufficio: a quella vista cedette anche lui, e si abbassò completamente i boxer, restando nudo… non potete capire lo stupore nel vedere una bestia di ben 26 cm che dura e in tiro uscì dai boxer, liberandosi con una potenza da sembrare viva, come se si stesse dimenando da sola. Io ero senza parole e senza fiato, per lo stupore interruppi momentaneamente anche la mia sega, rimanendo fisso su quel pitone. Anche lui lo fissò per qualche secondo prima di procedere, complimentandosi con se stesso, mentre ancora si massaggiava i pettorali; Molto lentamente sputò sulla cappella rossa e impregnata di pre-sborra, procedendo a massaggiarla delicatamente per spargere tutta la saliva sull’asta. Ovviamente per coprirla tutta ci vollero tre o quattro sputi, e si aiutò con due mani: era incredibile, anche usando due mani non riusciva a coprire tutto il cazzo, che passò a masturbare molto delicatamente prima solo nella zona della cappella, sfiorando anche il buco e il filetto di pelle, e ingoiando i filamenti di pre-sborra che ci rimanevano attaccati, poi piano piano iniziò a segarsi come si deve, da cima a fondo, ma sempre con quella calma autoerotica. Continuò per almeno cinque minuti con una lentezza disarmante a segarsi e a massaggiarsi le palle, che erano grosse, cadenti e pelose, senza facendosi sfuggire la stimolazione di capezzoli e culo. Poi ad un certo punto, quando nel porno che guardava passarono all’anale, lui appoggiò una mano sul lavandino, prese il suo cazzo, e iniziò a simulare una scopata a ritmo dell’ inculata del porno, imitando anche i gemiti e i grugniti, continuando a sputare sull’asta, a quel punto anche io accelerai la mia sega, sincronizzandomi con i suoi colpi. Lui venne nello stesso momento del porno che guardava, e io venni nello stesso momento suo: Aumentò improvvisamente la velocità della sua sega, segandosi solo la cappella e stringendola più forte, per pompare meglio la sborra che sarebbe uscita, tirò un urlo di piacere primordiale, inarcando le sopracciglia, strizzando gli occhi e piegando le ginocchia per tenersi in piedi, mentre fiotti di sborra liquida e bianca coprivano il lavandino e lo specchio; Io vedendo quello spettacolo non resistetti più, e sborrai copiosamente nella pianta di fianco a me. Tremavo, ero sfinito, e lo era anche lui, ma più di tutto era ancora eccitato: dopo essersi rinfilato il cazzo ancora semi duro nei pantaloni si rimise la felpa, e con un dito raccolse la sborra dal lavandino e se la gustò fino all’ultima goccia, succhiandosi il dito come fosse un cazzo gustoso. Io ero stremato ma soddisfatto, oltre che essermi fatto una delle più belle seghe della mia vita, avevo scoperto un lato dello zio Enrico che non conoscevo, un lato da troia gay! ora che lo sapevo non potevo farmi sfuggire questa possibilità, ero deciso a scopare con Enrico, e non mi sarei arreso… ma come? le idee frullavano in testa in modo confuso, dopo quella sessione ero troppo stanco per pensare, dovevo solo riposarmi, così tornai stremato in sala per sdraiarmi sul divano, ma Enrico era già lì e vedendomi traballante e sudato disse:
“ Vedo che anche tu ti sei divertito piccolo pervertito! vedi che non c’è niente di male a parlarne?“
Io risi, sia per divertimento sia per approvazione… di certo non potevo dirgli di essermi segato mentre lo guardavo segarsi! però dopo aver scoperto il suo piccolo sporco segreto avevo acquistato un po’ più di sicurezza, e controbattei in modo provocante dicendo:
“ Tu ti sei divertito? “
lui mi guardò sorridente e stupito e disse:
“ Come poche volte nella vita “
“ Anche io… “
risposi ridendo, sdraiandomi sul divano.
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