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Gay & Bisex

Una lunga estate calda (1°parte)


di cavallaTrav
22.02.2019    |    15.549    |    8 9.0
"E munizioni da bocca per la merenda, in spiaggia le cose andarono tutte storte, il gommone era instabile il fondo montato male lo rendeva non stabile e..."
Una lunga estate calda
Erano 3 anni che non andavo in vacanza con la mia famiglia, ero relegato in collegio, per causa mia e del mio profitto negli studi, i miei decisero di lasciarmi in collegio e nelle sue colonie estive.
Ma non e di quelle estati che voglio raccontare, piuttosto voglio ricordare e raccontare la mia prima vacanza da adolescente già emancipato, erano gli anni in cui tutto si muoveva e contestava .
I miei decisero di passare un periodo in campeggio in Liguria, con una tenda, perché in quel mese mio padre andava e veniva dal lavoro e essere vicino a casa era una comodità.
Le vere vacanze sarebbero state poi nella casa di campagna in veneto, ero contento dell’esperienza in tenda non c ero mai stato e la cosa mi stuzzicava.
Capo Mele era un bel campeggio, e la vita del campeggio era simile a quella del collegio, tutti insieme ma divisi, il mare era stupendo e i miei mi lasciavano a briglia sciolta, cosi tra mattinate ai giochi del campeggio e pomeriggi al mare mi stavo divertendo un sacco.
I primi giorni erano stati divini, poi una mattina mentre ripassavo i compiti delle vacanze … molto velocemente.. Poco lontano dalla nostra tenda arrivarono 4 ragazzi francesi che montarono le loro tendine canadesi ..e allestirono il loro soggiorno, erano molto gentili con tutti decisamente fuori dagli schemi, si divertivano e scherzavano senza sosta, avevano 20/25 anni ma sembravano usciti dalle medie .
Cmque erano molto rumorosi, suonavano la chitarra cantavano e si divertivano colpa anche della birra che tracannavano a manetta, il sabato sera, c’era una cena al campeggio, lunghe tavolate e convivialità pesce a volontà e prezzi interessanti tutti ci fiondammo a mangiare .
Così tra un piatto e l’altro strinsi amicizia con quei ragazzi, e alla fine dopo un torneo di calciobalilla ritornammo alle tende, i miei raccomandandomi di non tardare se ne andarono a dormire mentre finiva il torneo, cosi finiì che rimasi insieme ai ragazzi francesi, che mi invitarono alle loro tende alla fine per bere una birretta, cosa per me nuova e proibita.
Arrivati davanti alla tenda alla luce di una lampada a gas, con la chitarra suonavamo e cantavamo e la birra ci rese euforici e molto loquaci, due della combriccola se ne andarono a dormire, perche molto alticci, rimanemmo solo io e Michele e Alex, che scolata l’ultima birra in tre, decidemmo di finire la serata, me ne stavo andando quando Alex mi disse se volevo vedere la loro tenda dentro.
Ci infilammo dentro senza problemi aveva un grande materassino gonfiabile come pavimento, essendo piccolina era molto simpatica, ci sdraiammo e stavamo un po’ strettini i nostri corpi si strusciavano, io ero in mezzo, e Alex mi cominciò accarezzare dappertutto accarezzandomi le gambe e la pancia, poi passò a baciarmi il collo, la sua lingua si intrufolava e giratomi la bocca mi baciava appassionatamente.
Ero sorpresa e eccitato dalla situazione e dall’alcol, mi piaceva sentire i corpi maschili appiccicati che si strusciavano e mi palpavano, in collegio era iniziato tutto e alla fine oramai mi piaceva, soprattutto le fasi iniziali e finali, mi piaceva essere l’oggetto del desiderio, essere sottomessa al maschio di turno.
Nel frattempo Michele anche lui mi lisciava, era più deciso mi infilò una mano nei pantaloncini, massaggiandomi il cazzo strizzandolo e saggiando le palline, mi eccitava la cosa, e mi venne una erezione fantastica, Michele non perse tempo e si fiondò a ciucciarmi il cazzo.
Alex mi slinguava e Michele mi ciucciava, io sospiravo come una cagnetta in calore tanto mi piaceva, Alex mi mise su un fianco e dopo avermi sfilato pantaloncini e mutandine cominciò a masturbarmi il culetto, il suo corpo attaccato al mio sentivo il suo cazzo, respiravo forte, gli afferrai il suo membro oramai duro e svettante, lo masturbai un po’ e lo sentii decisamente duro e voglioso, poi lui smise di sditalinarmi il culetto, e mi puntò deciso il cazzo sul buchetto.
Era morbido il mio culetto , per via del ditalino anale, e umido della sua saliva, la cappella premeva e faticava a entrare ero stretto ma non più vergine da mo, cionondimeno ero stretto per il suo cazzo duro, bollente di voglia allora Alex tenendomi per i fianchi spinse forte, e la cappella entrò strappandomi un sospiro profondo e voluttuoso, giocò un poco su e giù con la cappella appuntita, poi decise di spingere tutto il cazzo dentro, cominciando a scoparmi senza fretta.
Quel cazzo duro entrava e scorreva bene per un attimo ebbi paura di sporcarci ma , il mio culetto era pulito dal pomeriggio perciò mi tranquillizzai e mi perdetti nello stantuffare di quel bel tizzone ardente, che in pancia mi allargava tutto.
Con un braccio mi teneva attaccato a lui e con l’altro mi faceva scorrere sul suo bel cazzo duro, mi dava delle belle botte e che a mia volta restituivo a Michele che mi ciucciava, sentivo tutto il cazzo in pancia e il corpo di Alex attaccato mi facevano impazzire, mi muovevo anche io per facilitare Alex a penetrarmi a fondo e fu cosi che Alex mi riempì la pancia di sborra in un mare di schizzi che mi gonfiò per benino.
I suoi colpi mi avevano allargato per bene e la sua sborra riempito, si staccò da me e si lasciò cadere affianco a me e Michele, Michele mi ciucciava come un forsennato, e quando vide il mio culetto spanato e usato, mi passo la lingua senza ritegno sul mio buchetto, poi mentre mi lappava, prese la mia testa e mi infilò il suo cazzo in bocca, caspita che cazzo decisamente grosso e duro.
Ciucciai e leccai avida le palle dure e piene, il suo odore di maschio mi eccitava, poi Michele si staccò da me, si sdraiò facendomi salire sopra di lui Impalandomi e cominciando a farmi andare su e giù senza freni, le sue mani mi allargavano il culo e me lo tenevano largo mentre il suo cazzo mi pompava, mi abbraccio stringendomi a lui, e dandomi dei colpi come un forsennato mi venne dentro in fondo con colpi decisi e profondi, mentre le nostre bocche erano incollate.
Sborrò con lunghi colpi spingendo in fondo il suo magnifico cazzo, e riempiendomi di nuovo di sborra calda, si fermò dopo qualche istante allora scesi da quel magnifico cazzo, oramai moscio e soddisfatto, e golosa gli diedi una slinguata da troia consumata, i ragazzi erano soddisfati e rilassati , cosi mi rivestii e me ne tornai alla mia tenda pieno di sborra in culo, avevo imparato a tenerla e la cosa mi piaceva un sacco.

Declinazione al femminile

La mattina successiva verso le 9 venni svegliato dai richiami di mia madre e da un certo senso di dolore alla pancia e al culetto mi alzai e dopo un frugale e veloce colazione mi fiondai al bagno, dove mi svuotai e mi pulii molto in fondo con un metodo decisamente particolare insegnatomi in collegio che mi lasciava pulita e disponibile.
Me ne tornai in tenda, il culetto indolenzito ma pronto per ogni evenienza, non lo so perche lo feci ma mi servì molto, nel tornare passai davanti alle tende dei francesi che erano intenti a estrarre dalla loro auto una Sw enorme non so quali cose, mi salutarono tutti calorosamente,compresi Alex e Michele, i quali mi baciarono velocemente sulla guancia.
Chiesi cosa stessero facendo e mi dissero che costruivano una barca, cioè un gommone, per andare al mare, ma che non avevano molti attrezzi, e la cosa mi sembrò semplice e mi offrii di prestare i nostri in cambio di un giretto in barca, cosa scontata ma che mi metteva in una certa posizione.
Cosi nel giro di poco il gommone o quello che doveva essere. era pronto, ci promettemmo di provarlo nel primo pomeriggio, per trasportarlo servivamo tutti fra remi motore ecc c era molta roba e non semplice, col benestare dei miei avevo aderito anche io con la promessa di non andare molto al largo.
Ci incamminammo vero la spiaggia con armi e bagagli remi motore ecc. e munizioni da bocca per la merenda, in spiaggia le cose andarono tutte storte, il gommone era instabile il fondo montato male lo rendeva non stabile e di prendere il largo non se ne parlava, cosi ci limitammo costeggiare un pò la spiaggia e divertirci coi tuffi.
Riprendemmo la spiaggia più lontano da dove eravamo partiti, verso la scogliera che costeggiava la strada, semideserta, su un lembo di spiaggia poco frequentato, tirammo il canotto a secco e ci stendemmo ad arrostirci al sole, io avevo un costume a pantaloncino perciò me lo tirai su per non lasciare tanto spazio bianco..
Mi feci una specie di tanga per allora molto sexy, di spalle sul asciugamano con i capelli lunghi e biondi e il costumino tirato sembravo una femmina, e fu cosi che Max decisamente arrapato, mi Salì sopra, e senza troppi convenevoli mi spinse il cazzo duro in culo sfangando e sbattendomi in una cavalcata a briglia sciolta senza freni sopra di me mi allargò le gambe con le sue pompando velocemente, alla fine si sollevò solo per spingermi in fondo il cazzo e sborrarmi dentro la sua crema .
Rimasi un attimo sconvolto da tanta irruenza e ripresomi andai in mare per rinfrescarmi e pulirmi un po’, ritornai agli asciugamani tutta bagnata e mi stesi al sole, mi tolsi il costume e mi misi un piccolo straccetto per coprirmi in po’, della compagnia non mi curai anche perche vedevo che sornioni prendevano il sole più nudi di me.
Passato qualche ora fra bagni e scherzi tra tutti si fece l’ora di rientrare, del canotto non si poteva contare perche si era sgonfiato e toccava riportarlo a spalla, fu cosi che ci si divise la roba e Max e gli altri due partirono a piedi,eravamo lontani dal campeggioe la spiaggetta sie era svuotata, io e Michele rimanemmo un po’ ancora a goderci gli ultimi raggi di sole.
Sapevo che Michele mi si voleva fare e con la scusa del ritardo gli feci capire che mi piaceva la cosa , rimanemmo stesi sugli asciugamani quando con gli ultimi raggi di sole, vedemmo avvicinarsi a noi due Uomini abbronzatissimi, decisamente peloso uno e più anzianotto l’altro direi uno sulla 40 ina e l’altro decisamente più vecchio.
Mentre arrivavano io ero intento a segare Michele che con il suo bel cazzo se la godeva, smisi subito allorché gli uomini si avvicinarono,
“ aaaaaaahhh vi state divertendo brutti Maiali”
ci apostrofarono!
Eravamo senza parole, come quando ti stai mangiando la marmellata e ti beccano, provai a balbettare qualcosa ma il più peloso e giovane si posiziono di fronte me, in piedi,
“ ti piace il cazzo… e troietta!! “
mi disse il più giovane e tirato fuori il suo… me lo fece vedere, un cazzo decisamente adulto grosso venoso pulsante che stava indurendosi, io e Michele ci guardammo e scoppiammo in una risatina, volevano solo giocare con noi…un adolescente e un ragazzo e loro ..
“ ti faccio ridere?? Dai ingoia un pò il mio”,
mi disse inginocchiandosi sopra di me ficcandomi in bocca il suo arnese,
“mmmmmhhgg “
esclamai ingoiando il cazzo che mi riempiva la bocca a dismisura, mi scansai un attimo “ e troppo grosso mi soffochi, mi fai male” piagnucolai, ma il tipo aveva voglia e
“ smettila di frignare troia, ciuccia “
e me lo spinse in gola.
“ sei proprio una bella troietta frocia, adesso ti sbatto per bene non come quel coniglio del tuo amico!”
mi disse declinando al femminile,
“ mi piacciono le femminucce troie, e ho visto come lo prendi”
disse spingendo il cazzo in gola..
Poi sfilato il cazzo dalla bocca si sdraiò sopra di me allargandomi le gambe e mettendosi in mezzo, con il cazzo durissimo, lo straccetto che mi copriva era sparito in un microsecondo, era sopra, enorme peloso eccitato e brutale, mi allargò ancora un po’ le gambe e mi puntò il cazzo sul buchetto che era umido da prima, spinse forte brutalmente facendomi gridare forte
“ hhhhaaaa e grossooo mi rompi tutto.. basta basta”
cercavo di fermarlo, ma era cosi grosso e enorme che faceva quel che voleva, brutale eccitato voglioso.
“ stai zitta troia che sta entrando tutto, te lo metto tutto dentro ti sfondo per bene “
e giù colpi brutali, per facilitare la cosa mi sollevò ancora di più le gambe e con un ultimo colpo sentii le sue palle incollarsi al mio culo
“aaaaaaahhh “
mugolai sotto di lui, quasi scomparivo il suo peso sulle mie gambe larghe mi facevano sentire di essere aperta impalata.
Cominciò a stantuffarmi e nel scorrere fuori e dentro mi sembrava che mi tirasse fuori le budella, sentivo sbattere in fondo alla pancia qual cazzo mastodontico rovente durissimo,
“ mi rompi tutto mi fa male” piagnucolai, “ mi fai male in pancia”
ma lui ancora più infoiato mi sbatteva regolarmente brutalmente.
“ buona troia vedrai che ti piace “ Ti ho visto come lo prendevi prima, adesso vuoi fare la difficile’’”
mi diceva , e tentando di baciarmi mi stantuffava, finché riuscì a infilarmi in gola la sua lingua gonfia bavosa, anziché sfuggire lo lascia fare e restai fermo, lo lasciavo fare oramai sottomesso dalla sua maschia decisione dal suo brutale stantuffarmi.
Mi sentii in suo possesso sentivo il suo cazzo dentro di me, e sentivo tutto il suo corpo come se fossimo una cosa unica sconvolgente la testa mi ronzava e girava sentire i suoi colpi in pancia mi faceva un piacere indescrivibile ero in sua balia e la cosa mi faceva sbavare di piacere.
Intanto Michele aveva preso a masturbare il vecchio e che ricambiando se la spassava, alternando al cazzo anche dei ditalini al culo di Michele, che gradiva molto decisamente, strusciandosi al vecchio come un cagna in calore..
Mi impalava senza fretta il porco, il suo sbattermi aveva ammorbidito il mio culetto il buchetto oramai sfondato si comportava come una figa anale, era sufficiente spingere un pochino e il cazzo entrava tutto dentro, ci godeva il porco a scoparmi in quella maniera, sopra di me con le gambe spalancate e il suo cazzo in fondo al mio culo.
“Haaaaaa mmmmmmmhhh” gemevo,
“ senti come gode sta puttanella”
disse senza ritegno, sbattendomi e facendomi rimbalzare come una bambolina, si sollevò sulle braccia continuando a scoparmi e
“ ma tu guarda che magnifica puttanella e arrivata qui, dai provala anche tu “
disse rivolto al vecchio che si faceva sbocchinare da Michele.
E levatosi da me, e tenendomi per le caviglie si spostò, il vecchio non se lo fece ripetere, si fiondò sopra di me col cazzo durissimo e insalivato da Michele,
“ Noooooo hhh nooooohh non voglioooo”
supplicai a mezza voce
“stai zitta troia vedrai che ti che ti piacerà il mio cazzo”
disse il vecchio,
con un colpo mi fu dentro impalandomi e allargandomi con le mani le chiappette, si lasciò andare sopra di me quando il cazzo era tutto dentro, puzzava e era marcio di sudore, lasciata una mano a allargarmi le chiappe mi prese per i capelli e tirandomeli mi mise la lingua in bocca…
“hhhhhmmmmgg nooooohhh nooooohh”
soffocata dal vecchio che mi stantuffava cercai di reagire, ma niente …le gambe larghe e il peso del vecchio mi inchiodavano, il suo cazzo scorreva dentro di me senza sosta, dandomi delle sensazioni indescrivibili, sentivo le sue palle sbattere sul buco e mi facevano un certo effetto misto di piacere e rabbia.
Mi piaceva essere usata, sentire il maschio che usa il tuo corpo e gode decisamente mi piaceva, più mi sbattevano e più sentivo in pancia bellissime sensazioni senza parlare della testa che mi dava un formicolio in tutto il corpo.
“ Dai che facciamo il pieno a ste due troiette”
disse il vecchio, si levò da sopra di me e mettendomi a pecorina, disse a Michele di fare la stessa cosa, ci misero a pecorina e cominciarono a stantuffarci senza fretta facendoci uscire e entrare il cazzo sollevandoci e sbattendoci senza curarsi dei nostri gemiti .
Si scambiavano ogni tanto per darsi una calmata, sbattendoci il culo io e Michele a pecorina andavamo avanti e indietro scorrendo sopra i loro cazzi duri poi …. scoppiarono dentro il nostro buchetto, riempiendoci di sborra bollente dato che ci stavano scopando da un po’, esausti si fermarono e sdraiati accanto a noi ripresero fiato.
Michele sto schifoso si mise a slingure il cazzo dei due da brava troiaetta, incitandomi a fare altrettanto e cosi feci ma dovetti farlo al vecchio peloso e lo feci decisamente bente tantè che mentre slinguavo il suo cazzo questo si ridestò regalandomi un sborrata che ingoiai per intero..
“Siete lontani dal Campeggio “
ci dissero, alla fine con fare amichevole e complice
“lo volete un passaggio?”
ci parlavano come se fossero nostri amici anzichè degli schifosi che si erano approfittati di noi,
“dobbiamo portare della roba “
risposi, “ no problem cara” mi disse il vecchio, “
cosi andiamo al bar e beviamo e magari ci conosciamo meglio”
disse “ma più conosciuti di cosi !”
risposi,.. e ridemmo tutti insieme..
Ci accompagnarono in macchina, furono gentili nel tragitto parlammo del piu e del meno poi mentre scaricavamo la roba davanti al parcheggio del campeggio il vecchio peloso che si chiamava Luciano, salutandomi mi diede 5000 lire e mi sussurò
“ domani se vieni ho un regalino e delle sorprese per te”
Rimasi stupita, e un po’ incredula però non ebbi il tempo di rifletteree dovevo rientrare e la cena era sicuramente pronta, cosi mi fiondai alle docce, sotto l’acqua calda e rilassane mi svuotai e ripulii, veloce rientrai in tenda dove i miei avevano socializzato con altre famiglie e fu una cena allegra e bellissima.
Il dopo cena poi..
lo vedremo in un altro racconto
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