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Sottomesso al diurno Prima parte


di Membro VIP di Annunci69.it MarcoLeiBottom
04.10.2024    |    277    |    2 9.2
"Poi ripensavo al tizio che mi ha preso, senza neanche dirmi il suo nome mi ha usato, dominato e umiliato, eccitandomi come non mai, e alla fine se ne era..."
Sin da bambino ero incapace di sottrarmi alle attenzioni sessuali. Chiunque, dal più deciso al più timido, mi facesse delle avance ero incapace a dire di no, anzi subivo le avance dei timidi, incentivandoli ad andare avanti. Un’altra particolarità era la mia attrazione verso le persone brutte. Le persone brutte esercitavano ed esercitano verso di me una eccitazione incredibile. Crescendo comincio a frequentare un diurno dove c’era un centro estetico ed una sauna ed altre attività. Ero curioso per ciò che avevo sentito su cose che succedevano nella sauna.Il primo accesso fu puramente esplorativo. Io andai un pomeriggio e non era particolarmente affollata. C’era una coppia di ragazzi che si scambiavano effusioni, un’anziano signore intento a guardarli ed altre 2 persone di mezza età che non si capiva se erano lì per fare la sauna o erano a caccia di sesso. Nelle aree comuni si indossava un asciugamano in vita e dentro la sauna si stava nudi. Uscii non particolarmente colpito dalla fauna presente e per andare a fare la doccia bisognava percorrere uno stanzone, dove in un angolo c’erano due docce, contigue e aperte, senza nessuna privacy. Ogni tanto, questo stanzone si saturava di vapore, non permettendo di vedere nulla, potevi vedere ad 1 metro, dopo di che nulla, solo denso vapore. Non ho mai capito se era un gioco voluto o un malfunzionamento della sauna. Mentre facevo la doccia, lo stanzone si saturò di vapore e come uscito dal nulla, nella doccia a fianco si palesa un uomo. Avrà avuto 50 anni, non era bello ma ad i miei occhi era bellissimo. Aveva il corpo pieno di cicatrici, anche il viso era sfregiato da una cicatrice, ed il cazzo, benché a riposo, era notevole. Dopo una doccia veloce lo vedo allontanarsi in mezzo al vapore in direzione dell’ingresso della sauna, con la disinvoltura di chi conosceva il posto. E sparì nel vapore.
A meno che lo abbia fatto senza che mi accorgessi, non mi degnò neanche di uno sguardo, e la cosa mi convinse che era un abituale frequentatore e che sarebbe stato il caso di tornare. Con questi pensieri mi recai verso lo spogliatoio, fantasticando sesso con l’uomo appena incontrato mi sedetti sulla panca dello spogliatoio e mi asciugai con la testa tra le nuvole e visibilmente eccitato. Non mi ero neanche accorto che era entrato nello spogliatoio un uomo, 35/40 anni non bello ma neanche brutto. Mi guardava in maniera spregiudicata ed io, cercando di non farmi scoprire lo guarda con la coda dell’occhio. Nudo aveva un bel corpo ed io, temporeggiavo nel rivestirmi perché guardavo il suo cazzo in pre erezione e lui, invece continuava a fissarmi insistentemente. Ero eccitato e provavo a coprire la mia eccitazione con l’asciugamano, lui mi dice “non fare finta che non mi stai guardando, guardalo che sta diventando duro, non essere timido.” Rimasi gelato da quelle parole, non riuscii a dire nulla. Riprese a parlarmi dicendo “non capisco perché tu devi essere obbligato a fare ciò che ti piace” mentre mi prese per un braccio e mi trascinò in una stanzetta attigua, dove credo venissero fatti i massaggi, mi fece sedere su una sedia e mi infilo quasi di prepotenza il cazzo in bocca. Comincio, con il cazzo sempre più duro, a scoparmi la bocca dicendo “guarda questa cazzo di troia a cui piace fare la verginella, adesso ti faccio passare la voglia”. Per un tempo interminabile mi dcopa la bocca, fino a quando si toglie e prendendo con decisione il braccio mi fa poggiare al lettino dei massaggi e, messo a pecorina, mi penetra con decisione ficcandomelo tutto nel culo. Pensavo mi spaccasse in 2 parti comincia a scoparmi e ripetendomi come un mantra “vedi che sei una troia, smettila di fare la santarellina. Sei una troia è da troia devi comportarti.” Ero eccitato da quel cazzone che mi penetrava, dagli schiaffoni che mi dava sul culo e da ciò che mi diceva.
Non durò molto, mi riempi di sborra e se ne andò dicendomi “ciao troia”.
Mi ci volle un po’ per riprendermi da quella che sembrava una folata di vento improvviso che fa sbattere porte e finestre e poi, una volta passata, lascia un silenzio tombale dietro di se.
Mi rifeci una doccia, mi asciugai e rapidamente mi rivestii. Mentre mi incamminai per uscire dal diurno passai davanti al parrucchiere ed incrociai lo sguardo con la parrucchiera, 50enne abbondante, decisamente brutta. Salii in macchina per tornare a casa pensando, che sebbene la prima impressione non era stata del tutto positiva, alla fine ho ritenuto che il posto era frequentabile e aveva potenzialità di godimento. Poi ripensavo al tizio che mi ha preso, senza neanche dirmi il suo nome mi ha usato, dominato e umiliato, eccitandomi come non mai, e alla fine se ne era andato con un semplice, ma eloquente “ciao troia.”
Inevitabilmente pensai allo sfregiato e a tutte quelle cicatrici sul corpo, chissà che storia c’era dietro. In fine ripensai alla parrucchiera, brutta tanto, ma la sua bruttezza nascondeva qualcosa di ambiguo.
Dovevo tornare lì.
Passato qualche giorno, torno.
Mentre camminavo nel corridoio, incrocio ancora il mio sguardo con la parrucchiera, che mi fissa finché non sparisco dietro la porta degli spogliatoi della sauna.
C’erano solo tre persone, un 40enne con il costume (😱) in un angolo, un’altro sulla cinquantina e l’anziano signore. Mi siedo vicino a lui. Era anziano e timido, iniziò a toccarmi e ad eccitarmi. Lui mi guardava, gli prendo la mano e la metto sopra al mio cazzo eccitato. Da come mi guardava non lo avrebbe mai fatto, l’ho un po’ incentivato e non gli dispiaceva affatto, sposta la mano e cerca di toccarmi il culo, mi alzo e lo agevolo. Le sue mani su di me, morbide e lente mi eccitavano molto. Il 40enne con il costume va via, l’altro rimane a guardare eccitandosi.
Mi piaceva quella situazione. Dopo poco entra “lo sfregiato”, si siede e mi guarda. Lo guardo con più attenzione e forse era più vicino ai 60 che hai 50, per me era bello ed eccitante. Continuava a fissarmi ed io a guardare lui è mi rendo conto che stava avendo un’erezione, con le mani dell’anziano che continuavano a palparmi il culo con innata dolcezza. Gli faccio una carezza sul viso e mi sposto vicino allo sfregiato. Mi siedo a fianco a lui, ed avevamo entrambi un’erezione palese e ostentata. Quello sulla 50ina esce e rimaniamo io, lo sfregiato ed il gentile anziano signore. Ad un certo punto lo sfregiato, si alza e si mette in piedi davanti a me, quindi non potei far altro che prendere in bocca quello splendido cazzo circonciso… con avidità e piacere… odorava di maschio e sapeva di maschio. Era rude nei movimenti, maschio, ed era bello sentirlo in bocca. In un attimo si toglie dalla mia bocca, mi prende la mano e mi invita ad uscire. Recuperiamo gli asciugamani e letteralmente mi trascina fuori dalla sauna e ci dirigiamo verso la doccia proprio mentre il vapore iniziava ad invadere lo stanzone. Arrivati alla doccia, mi dice “kneel down I want to piss in your mouth”, non parlava italiano, nel dubbio che non avessi capito mi spinge sulle spalle e mi fa inginocchiare, mi infila il suo cazzo duro in bocca e non si muoveva, mi stringeva forte una mano dietro la testa, dopo pochi secondi inizia a pisciarmi in bocca tenendomi la testa serrata al suo corpo che non potei fare a meno di bere. Quando finì, mi invitò ad alzarmi e, dopo aver aperto l’acqua della doccia, mi piegò in avanti e mi ficco il suo meraviglioso cazzo nel culo. Dopo un metodico e costante dentro e fuori, lo tira fuori e il primo schizzo di sborra lo fa sul buco del culo, per poi rinfilarlo dentro e finire la sua sborrata con altri colpi dentro di me.
Mi guarda e mi dice “I would like you to become my whore. Ciao”.
Mi faccio la doccia, mi vesto e mi incammino per uscire, stranamente nel negozio non c’era la parrucchiera, una volta uscito in strada, la vedo che era poggiata al muro a fumare. La guardo, mi guarda e mi dice “ciao”, rispondo al saluto e vado verso la mia macchina.
Ripenso alla mia sottomissione al sesso, mi sono fatto pisciare in bocca senza reagire o sottrarmi… lui voleva farlo e lo ha fatto, senza se e senza ma… a me tutto questo eccita in maniera sconvolgente.
Mi riviene in mente il saluto della parrucchiera… voce profonda, molto maschile. Mah !
2/3 giorni dopo sono di nuovo lì.
Questa volta davanti al parrucchiere rallento il passo e lei era intenta con una cliente, mi fa un cenno di saluto e di aspettare. Io mi fermo, lei viene fuori dal negozio e mi dice “ti fermi molto ? Tra poco finisco e vengo in sauna. Mi aspetti.” Le dico si, certo. Ti aspetto.
Non so perché gli ho detto così, è questo mio modo di accondiscendere a tutto ciò che mi dicono, specialmente nelle situazioni dove c’è il sesso di mezzo. Però la sua voce non mi convinceva, comincio ad avere dei dubbi.
Mi spoglio ed entrò in sauna, c’era solo l’anziano signore, che appena mi vede mi sorride. Mi tolgo l’asciugamano, gli faccio una carezza e lui comincia a palparmi il culo. Comincia a giocare con le dita nel mio buco e dopo un po’, lo sento insinuarsi con la lingua. Cerco di agevolarlo piegandomi in avanti e il suo leccare il mio buco con sapienza mi eccita molto e lui comincia a masturbarmi. Mi stava eccitando molto, gli rallentai la mano, non volevo sborrare, mi stavo godendo la sua lingua. Saranno passati 15/20 minuti ed entra la parrucchiera con l’asciugamano che la copriva dalle tette fino alle cosce, mi sorride vedendo l’anziano con la lingua nel mio culo e la mano sul mio cazzo. Lei mi gira le spalle, si scopre le rette e lascia scendere l’asciugamano legandolo in vita e si siede, facendo segna con la mano di sedermi vicino a lei. Feci una carezza all’anziano Signore e mi sono seduto vicino a lei. Era decisamente brutta, scambiammo 2 parole di presentazione e si chiamava Beatrice. Quella voce così modulata e profonda mi girava nella testa come una scheggia impazzita. Durante la conversazione che diventava un po’ spinta, gli ho detto che sessualmente non ero interessato alle donne. Lei sorride, si alza in piedi e lascia cadere a terra l’asciugamano. Era un trans, con un bellissimo cazzo… mi guarda, sorride e mi dice “funziona sai”. Lo tocco e lo sento crescere. Aveva due palle enormi, cominciava a tirare nella rete e io mi facevo irretire con immenso piacere. Mi prende la mano e mi dice vieni con me. Mi porta nella stanza dei massaggi, appena entrati mi bacia con foga e passione, toccandomi il culo. Stretto a lei, sentivo le sue enormi e dure tette, una sensazione a me nuova e sentivo indurirsi il suo cazzo. Ero inebriato da tutto questo, finito il bacio, non resisto e mi inginocchio e comincio a leccare quella meraviglia, a leccare quelle enormi palle. Lo succhio goloso e dopo poco lei mi tira su e mi dice voglio scoparti. Mi fa sdraiare sul lettino e, alzandomi le gambe mi penetra. Avevo davanti ai miei occhi un brutto viso di donna e quel meraviglioso cazzo nel mio culo. Questa volta la bacio io con foga e passione e lei non si sottrae, continuando a pomparmi il culo fino ad esplodermi nel culo un fiume di sborra. Quando si è tolta, rimango sdraiato con il cazzo dritto e lei comincia a farmi un pompino, con una maestria invidiabile che rapidamente si esaurisce con la mia sborra che gli riempie la bocca.
Finito tutto ci promettiamo di rivederci. Torno a casa molto soddisfatto con la voglia di tornare il prima possibile.
Spero di tornare e scrivere un secondo capitolo del racconto.
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