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Gay & Bisex

18 anni, il primo pompino di una lunga serie Seconda Parte


di Membro VIP di Annunci69.it MarcoLeiBottom
25.07.2023    |    1.106    |    1 9.8
"Il primo che ha cominciato ad eccitarsi è stato P*****, mi ha sdraiato supino, io lo accarezzavo e lui ha cominciato a baciarmi in bocca, poi il collo, poi..."
Pomeriggio intenso, divertente. Avevo un po’ il culo indolenzito ma mi sentivo appagato sapendo che avevo dato piacere a 2 persone. S***** era ai saluti, e con me, dopo tanta rudezza è stato particolarmente affettuoso, mi ha preso le mani, mi ha ringraziato e mi ha dato un bacio sulle labbra, “spero di poterti rivedere presto” mi ha detto prima di andare via. Rimasto solo con F***** mi ha chiesto “come stai ?”, ho prontamente risposto bene bene, anche se mi fa male il culo. Mi ha sorriso, mi ha fatto una carezza e poi ha proseguito, “forse hai trovato i modi di S***** un po’ bruschi”, li sono stato io a sorridere e gli ho detto che ad onor del vero i suoi modi mi hanno eccitato molto. Poi gli ho chiesto perché ha lasciato che fosse lui a penetrarmi e lui mi ha risposto “come hai potuto facilmente notare la differenza di lunghezza e circonferenza e soprattutto c’era bisogno della sua determinazione per prenderti per la prima volta.” Abbiamo riso, poi tornando serio gli ho detto, però voglio che sia tu a prendermi la prossima volta. Detto questo l’ho baciato. Dopo una frazione di secondo di imbarazzo, mi ha detto “ancora non sei pronto, quando sarà il momento lo faremo”.
Ci siamo salutati e sono tornato a casa, felice, soddisfatto e con il culo che un po’ mi bruciava.
È passata una settimana e non ci siamo visti, mi manca il suo cazzo e il suo sperma. Passano altri giorni ed un pomeriggio, mentre scendevo le scale per uscire lui ha aperto la porta, mi fa cenno di entrare. “Ciao, come stai?”, bene tu ?, “tutto bene, è un po’ che non ci vediamo”, si un po’ ed ho sorriso. “S***** mi chiede quasi tutti i giorni di te”, salutalo, digli che quando vuole possiamo organizzare. “Veramente mi sono preso la libertà di organizzare per domani”, bene, sono contento. “Mi sono preso la libertà di organizzare e oltre a S***** ci sarà un mio vecchio collega di lavoro. Ha 72 anni ed è ancora molto in forma”. L’ho guardato, ho sorriso ed ho detto, se va bene a te per me non ci sono problemi. Ok, allora ci vediamo a pranzo domani, a loro dirò le 14,30, almeno abbiamo modo di parlare prima.
La serata è trascorsa con un pensiero, che avrà voluto dire con “almeno abbiamo modo di parlare prima”.
Il giorno dopo eravamo a pranzo e F***** inizia a parlare dicendo, “ come avrai certamente capito io adoro metterti al centro dei miei rapporti sessuali, oggi faremo un’altro passo avanti, ma sappi che io voglio arrivare a metterti al centro delle bramosie sessuali di 6 o 7 maschi maturi, che sono lì a godere solo per te è con te”. Ho strabuzzato gli occhi, ma ho subito sorriso. “ Sai cos’è il Bukake?”, no, non lo so. Mentre mi spiegava ci siamo spostati in salotto. ”Il Bukake è quel tipo di rapporto dove una persona è passiva e tutte le altre attive. Rapporti anali, pompini ed alla fine tutta la sborra va in bocca all’oggetto passivo.” Detta così, sembrava una cosa bellissima e in fondo ho compreso che soddisfaceva il mio sentirmi troia. Ho sorriso e ho annuito. Mi ha detto “oggi facciamo una prova anche se siamo solo tre attivi. Passano pochi minuti e arrivano S***** e l’altro amico. Entrano, vengono in salotto e S***** mi saluta calorosamente, mi presenta il nuovo arrivato che chiameremo P*****. F***** domanda caffè per tutti ? Affermativo e va in cucina a prepararlo. S***** torna alla sua aria severa e P***** dice ”sicchè tu saresti la troietta golosa di sborra ?”. Io con gli occhi abbassati ho risposto un si strozzato in gola. Era un gran bell’uomo, giovanile nonostante i suoi 72 anni. Si alza in piedi, si abbassa i pantaloni e guida la mia bocca verso il suo cazzo ancora moscio che si faceva duro nella mia bocca, non particolarmente enorme ma di tutto rispetto. S***** mi sfilava i pantaloni, mi girava di fianco e cominciava a leccarli il culo. Neanche tre minuti ed ero già in estasi. Tornato F***** con i caffè, con il cazzo duro sotto la solita tuta attillata. In un lampo si è spogliato anche lui, io continuavo a pompare il nuovo arrivato che commentava “allora avevano ragione a dire che sei una troia”. A me questo turpiloquio mi eccitava molto, effettivamente mi sentivo una Troia. Preso il caffè ci siamo trasferiti nella camera da letto. F***** aveva sistemato 2 asciugamani che coprivano tutto il letto. S***** mi ha messo a pecorina e ha ripreso a leccarmi il culo, P***** mi ha ripreso la testa tra le mani e F***** ha cominciato a farmi un pompino. Gradevolissimo e delicato con i corretti colpi di lingua sulla cappella. Dopo un po’ S***** e P***** si sono scambiati, e P***** con una delicatezza certosina mi leccava il culo ed insinuava le sue dita bagnate dentro di me. Ad un certo punto, me lo ha spinto dentro ed ha cominciato a pompare. Stavo impazzendo dal piacere e mi sforzavo di non venire in bocca di F***** per prolungare di più il piacere. Lo succhiavo, me lo succhiavano e P***** me lo pompava nel culo. Ad un certo punto ho sentito un mare caldo inondarmi il culo ed a quel punto non ho piu resistito ed ho sborrato in bocca di F*****, un’apoteosi. P***** non ha fatto in tempo a togliersi che S***** è entrato dentro di, cominciando a pompare in maniera folle. F***** si è alzato, mi ha baciato con ancora tutto il mio umore in bocca ed io ho cominciato a pomparlo come meglio non potevo, con un religioso rispetto. Non è passato molto tempo che anche S***** mi ha inondato il culo di sborra. Mi dibattevo, mi piaceva e F***** lo sentiva benissimo fino a quando mi ha sborrato in bocca, non ne ho sprecata neanche una goccia. Ho continuato a leccargli la cappella e mi sentivo bene. Una Troia soddisfatta e senza neanche male al culo.
Ma erano loro a non essere soddisfatti.
Dopo una lavata e una piccola pausa di riflessione, ci siamo sdraiati in maniera molto soft sul letto. Loro mi accarezzavano, chi il culo, chi il pisello e chi mi ficcava le dita in bocca. Io accarezzavo con una mano uno, con una mano l’altro e uno lo baciavo. Il primo che ha cominciato ad eccitarsi è stato P*****, mi ha sdraiato supino, io lo accarezzavo e lui ha cominciato a baciarmi in bocca, poi il collo, poi con la lingua si insinuava dentro le mie orecchie. E continuava a ripetermi sottovoce, sei una grande troia, ti è piaciuto il mio cazzo nel culo, adesso ti verrò in bocca e non dovrai sprecarne neanche una goccia. F***** ha cominciato a leccarmi il culo a pecorina a bordo letto, mentre S***** e P***** in ginocchio davanti a me si masturbavano e io succhiavo un po’ uno un po’ l’altro. Ad un certo punto F***** ha preso un lubrificante ed ha cominciato a passarmelo sul buco del culo, infilandolo dentro con le dita, prima un dito, poi ancora lubrificante e due dita dentro cercando di allargare il buco. Poi ha coperto la sua cappella con il lubrificante ed ha cominciato a spingerlo dentro. Mi faceva male, era enorme, ma lo volevo dentro di me come nessun’altra cosa ho mai voluto in vita mia. Lui ha cominciato a pompare piano piano, ma entrava sempre più dentro e lo volevo, tutto dentro di me. Dentro e fuori, dentro e fuori. Mi stavo disinteressando completamente agli altri due ed ero concentrato solo su F***** che faceva avanti e dietro, come un’enorme pistone con l’andare il ritmo aumentava, aumentava, aumentava fino a quando ho sentito un fiume caldo dentro di me. Lui è uscito da dentro di me, e io mi sono sdraiato sfinito, supinò sul letto. Lui mi ha sorriso, mi ha sussurrato “bravo” e mi ha baciato a lungo. Ho riaperto gli occhi e avevo P***** in ginocchio alla mia sinistra e S***** in piedi a bordo del letto. Si stavano masturbando all’altezza del mio viso. Il primo a venire è stato P***** che mi ha letteralmente inondato il viso e la bocca di sborra e subito dopo S*****, non avevo fatto in tempo ad ingoiare il primo che il secondo mi ha riempito di nuovo.
Dopo una sessione di lavaggio ci siamo rivestiti e ci siamo seduti in salotto. P***** ha iniziato dicendo,”devo dire che la troietta non è niente male”, al quale faceva eco S***** “te lo avevo detto”, mentre F***** taceva compiaciuto e sorrideva. P***** “ dobbiamo ripetere il prima possibile, e a tal proposito volevo chiedere se posso invitare un mio amico, tonico come me, ma con un cazzo molto più grosso.” Ho guardato F***** che sorridendo annuiva e diceva, “certo, è il benvenuto.” P***** ed S***** si alzavano per accomiatarsi ed S*****, come la volta precedente mi ha baciato e mi ha detto, “sei stata brava troietta”. Detto questo sono andati via. F***** li ha accompagnati alla porta e tornando mi dice,”come ti senti, prima ti ho fatto tanto male ?”, ho sorriso ed ho risposto, soltanto un po’, ma è stato così bello. Mi ha sorriso, e quando mi sorride il mondo mi sembra tutto colorato. Poi mi ha detto “ ti mette a disagio che ti chiamano troietta ?” a mezza bocca, quasi facendo fatica ad ammetterlo ho risposto, no, perché in fondo io mi ci sento. “La prossima volta saranno 4 cazzi da gestire, ci riuscirai ?” Se ci sei tu vicino a me, non mi fa paura nulla. Mi ha baciato lungamente, prima di congedarmi. L’unica cosa che sono riuscito a dirgli è stata, non far passare troppo tempo per la prossima volta. E sono andato via.
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