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18 anni, il primo pompino di una lunga serie “L’area di servizio”


di Membro VIP di Annunci69.it MarcoLeiBottom
15.08.2023    |    979    |    2 9.8
"Andai verso i soffioni per asciugare le mani, e scelsi il più lontano dalla mia posizione, ma da dove potevo guardare meglio l’interno del bagno..."
- [ ] Era un po’ che guidavo, avevo voglia di un caffè e di un bagno per pisciare. Area di servizio Firenze Nord 3 km. Era sabato mattina, non c’era molto traffico e in autostrada si circolava bene. Finalmente l’area di servizio, entro, parcheggio e mi dirigo subito verso il bagno. Era affollato in proporzione delle auto in autostrada. Ci saranno state 7/8 persone. Vado all’orinatoio ed inizio a svuotare la vescica. Mi trovo uno a destra uno a sinistra con le loro dotazioni in mano. Niente male, cominciai a farci un pensiero, ma ci ripensai su subito. Non volevo perdere tempo e/o forse nessuno dei due mi colpiva particolarmente. Finito di espletare le mie esigenze fisiologiche vado verso i lavandini per lavarmi le mani e dallo specchio, che rifletteva i bagni chiusi, c’era una porta semi aperta e si intravedeva qualcosa dentro, incuriosito guardo meglio e ciò che si intravedeva era un’enorme cappella di un cazzone dritto. Mi continuavo a lavare le mani e cercavo di sbirciare sempre di più. La porta si schiuse un po’ di più e si riusciva a vedere un grande cazzone duro con una mano che lo menava avanti e dietro, con una lentezza esasperante. Andai verso i soffioni per asciugare le mani, e scelsi il più lontano dalla mia posizione, ma da dove potevo guardare meglio l’interno del bagno. Vedevo il grande cazzo e scorsi una testa che mi guardava da dentro. Uno sguardo ed un gesto della mano che mi invitava ad entrare. Come ipnotizzato da quella visione, mi avvicinai e lui fece un passo indietro per agevolare il mio ingresso. Entrai. Era una persona matura, avrà avuto almeno 75 anni, ma un cazzo enorme e duro da far invidia ad un giovanotto. Lo presi in mano ed avidamente mi piegai sulle gambe per iniziare a fargli un pompino. Una sensazione bellissima, un cazzo grande di una durezza impressionante, la mia avidità e le sue mani che ritmavano il movimento della mia testa. Succhiavo e leccavo quel cazzo come, forse, mai avevo fatto in vita mia. Ero eccitatissimo è concentrato in quello che stavo facendo quando sentii un colpo sulla porta. Mi fermai. Lui, con tutta la calma del mondo mi fece alzare e mi disse, tranquillo è un mio amico. Lui si mise in piedi sul water e mi fece cenno di aprire. Sgattaiolò dentro un uomo, sulla cinquantina che mi fece un sorriso. Stava succedendo tutto così velocemente che non ebbi reazioni se non adeguarmi a quello che succedeva. Ricambiai il sorriso e l’altro riprese la mia testa tra le mani e mi infilò nuovamente il suo enorme cazzo in bocca. Ero un po’ inchinato in avanti con quel bellissimo cazzo in bocca e sentii l’altro slacciarmi i pantaloni, calarli, calarmi le mutande ed iniziò a leccarmi il culo. Una lingua spaziale, colpetti decisi, la punta della lingua irrigidita come a volermi penetrare. Io succhiavo quel cazzo lungo, con un’importante circonferenza ed una enorme cappella a fungo e la lingua continuava a lavorarmi il buco del culo. Leccava e bagnava con la saliva infilando delicatamente una falange dentro di me. Dopo poco lo sentii bagnare abbondantemente il buco del culo con tanta saliva e sentii una cappella che si spingeva nel mio buco, delicatamente ma decisamente. Era entrato, faceva avanti e dietro e ogni volta entrava un pezzo di più, fino a sentirlo, poco dopo entrare tutto dentro di me. Succhiavo e leccavo quel meraviglioso cazzo, mentre quel cazzo che stantuffava nel mio culo mi dava un’eccitazione che mi fece venire il cazzo duro. Era un tripudio di piacere, quel bellissimo cazzo in bocca che succhiavo e leccavo avidamente, quel cazzo che mi penetrava con un ritmo dentro fuori che mi procurava un’eccitazione enorme. Inizio a sentire che il cazzo nella mia bocca cominciava ad avere le vibravizioni preludio della sborrata. Le sue mani mi presero decisamente la testa e mi spinse il cazzone fino alla gola e sentii, proprio sulla gola, un’ondata di sborra che ingoiai avidamente. Allentò la presa con le mani ed io continuai a succhiarlo e leccarlo delicatamente per non perdere neanche una goccia del prezioso nettare. Mentre uno continuava a pomparmi il suo cazzo nel culo, l’altro scese dal water e si chinò e comincio a succhiarmi il cazzo con maestria. L’altro pompava nel culo con un ritmo sempre più veloce e lui me lo succhiava. Aumentata la velocità lo sentii sussurrare “sii vengo” e contemporaneamente a sentire la sua calda sborra che mi riempiva il culo io sborrai in bocca a l’altro. Mi tolse il cazzo dal culo, ma l’altro non si fermava a succhiare, finché anche lui si alzò. Ci salutammo velocemente, uscendo defilati sotto gli occhi degli astanti. Mi avviai verso la macchina, ancora intontito da quel breve ma intenso incontro di piacere. Salii in macchina, e mentre l’accendevo, mi si accosta un’auto, erano loro, il più anziano mi fa l’occhiolino e mi tira un bacio. Ripartii, ma sentivo che mancava qualcosa. Cazzo, mi ero dimenticato di prendere il caffè !!!
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