Gay & Bisex
Scopata con sorpresa


22.12.2024 |
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"Camminando mi inoltro sotto i rami bassi degli esemplari secolari di Magnolia grandiflora che producono la loro fioritura profumata partendo dalla tarda..."
Il sabato pomeriggio mi piaceva passeggiare in via del Corso, guardare le vetrine e le persone indaffarate negli acquisti con enormi buste griffate sotto braccio. I bar con i tavolini esterni erano per lo più frequentati da famiglie di turisti, con i bambini felici davanti ad enormi coppe di gelato e gli adulti con i boccali di birra mezzi vuoti.Mi beavo della meravigliosa temperatura romana di fine giugno e verso il tramonto salivo sulla terrazza del Pincio. Un leggero ponentino mi carezzava il volto e la meravigliosa vista sulla cupola di San Pietro che si perdeva verso ovest, dove il tramonto colorava il cielo di arancio… meraviglioso.
Le prime “luci” della sera scendevano su Roma come una coperta di seta a coprire una giunonica creatura in procinto di addormentarsi.
Il viale che conduce all’interno di Villa Borghese era illuminato da una doppia fila di lampioni e di busti di marmo che invitavano ad incamminarsi all’interno.
Era ormai buio e senza quasi rendermi conto ero all’interno del parco e decido di recarmi verso il laghetto per vedere il tempietto dedicato ad Esculapio.
Esculapio è da tutti conosciuto per essere un dio guaritore che le autorità romane hanno ereditato dalla Grecia.
Mi ha sempre affascinato molto il laghetto con il tempio, ed in prossimità già risplendeva con la luce della luna che rifletteva sulle acque del lago.
Un quadro meraviglioso, reso ancora più bello dal parco che lo circonda.
Camminando mi inoltro sotto i rami bassi degli esemplari secolari di Magnolia grandiflora che producono la loro fioritura profumata partendo dalla tarda primavera, fino ad arrivare ad un bellissimo esemplare di albero di canfora, un albero proveniente dall'Asia che può arrivare ad un'altezza di 50 metri.
Proprio lì sotto vedo un uomo seduto con le spalle poggiate all’albero che vedendomi mi fa un cenno di saluto, ricambio e mi avvicino. Mi invita a sedermi, lo guardo, avrà avuto intorno ai 60 anni, ben curato, calvo ed un pizzetto curatissimo . Per i miei 22 anni mi sembrava ci dividesse un’era giurassica, parlandoci però, sembrava un mio coetaneo. Si chiamava Andrea e mi confidava che spesso la sera si rifugiava in quel posto perché lo curava e gli dava serenità. Mi chiese cosa ci facessi a quell’ora nel parco, gli dissi che amavo osservare il tramonto dalla terrazza del Pincio e, quella sera, inusualmente mi ero addentrato nel parco. Abbiamo continuato a parlare per circa un’ora e mi ha raccontato della sua vita, delle sue gioie ed i suoi dolori.
Improvvisamente ma gentilmente si avvicina e mi bacia. Ricambio con traporto il bacio così carico di gentilezza e passione.
Mi sentivo turbato ed eccitato mentre lui continuava a riempire le mie labbra, il mio viso ed il mio collo di baci, lenti delicati e pieni di passione.
Mi apre la camicia, la toglie e mi bacia i capezzoli mentre iniziava a slacciarmi i pantaloni. Ti voglio nudo. Mi spoglia e carezzandomi tutto il corpo si slaccia i pantaloni e li toglie. Era eccitato. Inizio a baciarglielo, leccarlo succhiarlo e lui, come un vero contorsionista infila la testa tra le mie gambe ed inizia a leccarmi il culo, le palle facendo arrivare la mia eccitazione alle stelle. Lo succhiavo golosamente in attesa di bere il succo del suo piacere ed i miei pensieri viaggiavano pensandomi in un parco, nudo, con un meraviglioso e duro cazzo in bocca e la sua lingua nel culo, le sue mani dappertutto che mi carezzavano, mi frugavano e le sue dita mi penetravano. Lo sentivo ansimare e vibrare, era bellissimo.
Mi toglie delicatamente la testa e si sdraia al mio fianco e comincia a baciarmi con passione, mentre con la mano mi allarga le gambe, ero con la pancia sull’erba e lui al mio fianco, si lubrifica le dita con la saliva e riprende a baciarmi. Allarga ancora le mie gambe e inizia ad infilarmi prima un dito, poi due e le muove per allargare bene. Fremevo nell’attesa che mi penetrasse mentre mi resi conto che un’altra persona si era avvicinata. Cerco di girarmi ma lui riprende a baciarmi e sento una persona sdraiarsi sopra di me che inizia a penetrarmi. Delicatamente e con un’esasperante lentezza. Lo sento dentro di me e percepivo il suo ansimare sul collo. Lui si sposta davanti a me, mi prende la testa e riprendo a succhiarlo.
Stavo impazzendo dal piacere, mi sentivo preso da dietro da un maschio deciso ed un arnese in bocca che vibrava di piacere. Le vibrazioni aumentavano fino a sentirmi inondare la bocca dal caldo prodotto del piacere. Dietro continuava a pomparmi e percepivo che si stavano baciando. La pressione aumentava di pari passo con i colpi che mi penetravano sempre più in fondo fino a sentire un calore intenso nelle mie viscere della sua sborra.
Mentre mi carezzava il viso mi ha baciato di nuovo… il terzo si era ricomposto e si era allontanato. Gli ho chiesto chi fosse, e lui mi ha risposto “uno che ci stava guardando da dietro i cespugli”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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