Gay & Bisex
Ancora sesso nel giardino
di witt5
22.02.2024 |
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"Ti stai eccitando, il tuo cazzo si sta rizzando nei pantaloncini corti e crea un bel pacco davanti..."
Finalmente sei venuto a casa mia. Dopo che ci siamo incontrati alcune volte in macchina all'aperto un po' scomodo.E' caldo e io sto lavorando nel giardino tagliando l'erba. Ho una tuta grezza con le spalline e la pettorina e sotto sono nudo. La patta è aperta e si intravedono i peli e la pelle. Tu ti avvicini ci salutiamo e mi accarezzi le braccia e le spalle calde per il sole.
Mi vengono i brividi e la pelle d'oca sulle braccia e mi si rizzano i capezzoli. Tu lo noti e allora insisti perché vuoi provocarmi. Hai voglia. E' un po' di tempo che non ci vediamo. Non vedi l'ora di accarezzare e prendere in mano il mio cazzo.
Ti stai eccitando, il tuo cazzo si sta rizzando nei pantaloncini corti e crea un bel pacco davanti. Anche io mi sto eccitando e il cazzo sta spingendo contro la patta aperta che quasi esce. Tu allunghi la mano entri nella patta e lo prendi in mano, bello duro e turgido. Con l'altra continua ad accarezzarmi le spalle e poi entri davanti sul petto per accarezzare i capezzoli.
Io ti entro con la mano dalla gamba dei pantaloncini per accarezzarti le palle e il cazzo. Entro anche con una mano dietro nei pantaloncini per accarezzarti il culo. Questo ti piace molto sentire le due mani una davanti e una dietro che ti esplorano le parti più sensibili del tuo corpo.
Ti tolgo la maglietta e resti mezzo nudo al sole.
Ci mettiamo sui lettini sotto l'ombrellone per ripararci dal sole ma sempre nel caldo che aumenta le sensazioni di piacere. Mi abbassi le spalline della tuta e resto seminudo. Entri con la mano nella tuta dalla vita e accarezzi il cazzo e le palle.
Non resisti e allora mi togli completamente la tuta e resto completamente nudo nelle tue mani.
Ti tolgo i pantaloncini e anche tu resti nudo. Nessuno può veder perché il giardino e recintato e isolato. Siamo soli completamente nudi. Ti avvicini al mio lettino e con la lingua mi sfiori i capezzoli mentre con la mano scorri su e giù sul mio cazzo. Il mio cazzo pulsa ogni volta che arrivi sulla cappella. Scendi piano con la lingua lungo la mia pancia. I peli ti solleticano la bocca, ormai sei alla base del cazzo. Sali con la lingua lungo l'asta turgida e arrivi alla cappella. Apri la bocca e mentre con la mano continui a segarlo lo prendi in bocca e lo pompi su e giù.
Sei in ginocchio accanto al mio lettino e io ti accarezzo i cazzo e le palle e arrivo con la mano sotto le palle tra le gambe. Tu godi a sentire il mio cazzo in bocca e a sentire la mia mano che ti esplora e ti accarezza.
Il mio cazzo è bello lubrificato dalla tua saliva. Ci mettiamo a 69 e io ti prendo in bocca il tuo cazzo. Ci lecchiamo molto eccitati la cappella il cazzo le palle e sotto le palle tra le gambe. Siamo al massimo dell'eccitazione. Ansimiamo e mugoliamo. Ancora alcuni momenti di godimento al massimo e la sborra schizza dai cazzi, dal mio sul tuo petto e dal tuo sul mio espandendo il profumo acre e dolce.
Dopo un po' di relax con i cazzi che si ammosciano andiamo sotto la doccia solare per lavarci al sole e ci sfreghiamo ancora pelle contro pelle bagnata con la voglia di stare vicini al sole per asciugarci accarezzando dolcemente i cazzi morbidi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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