Gay & Bisex
In aula con lo studente
di witt5
04.03.2024 |
10.453 |
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"Io ti prendo la testa e la spingo piano sul cazzo e ti faccio succhiare avanti e in dietro con la saliva che cola sulle palle..."
Siamo in aula, sei al quinto anno. Ogni tanto in palestra osservi con discrezione le gambe dei tuoi compagni, in pantaloncini corti cerchi di guardare il pacco, l'uccello e le palle che sbattono mentre si gioca.Io sto facendo lezione e ti ho un po' preso di mira, questo bel ragazzetto sexy con un visino da angelo, belle gambe, un bel culetto e quando porti i jeans sbircio il pacco per vedere se ogni tanto si vede un inizio di erezione. Ma non è più come ai miei tempi quando in classe al mio compagno del banco vicino gli si rizzava il cazzo nei pantaloni di lino chiaro e lo vedevo pulsare con lui soprappensiero che pensava di scoparsi la nostra compagna.
State facendo il compito e siete concentrati, tu piegato sul foglio cerchi di risolvere i problemi che vi ho assegnato.
Ogni tanto alzi lo sguardo e incroci i miei occhi e forse capisci che ti desidero. Gli abbassi un po' spaventato perché non capisci come un maschio possa desiderare un altro maschio.
Io vedo che tu sei turbato, sei diventato un po' rosso e questo mi fa venire voglia di provocarti e vedere fino a che punto arriva il tuo desiderio di provare a toccare un altro uomo.
Mi avvicino a te e ti passo di fianco. Mi posiziono un po' dietro e senza essere visto dai tuoi compagni intenti al lavoro ti appoggio il mio pacco alla tua spalla.
Il mio cazzo diventa barzotto e tu prima ti sposti, poi riporti la spalla indietro per sentire il pacco che ti sta toccando. Capisco che sei interessato. Sei maggiorenne e allora non corro rischi particolari. Io muovo il pacco per fartelo strusciare sulla spalla e fartelo sentire un po' più duro.
Sbircio sotto il banco e vedo che anche tu hai un inizio di erezione.
Smetto per paura che gli altri si accorgano, anche se questo rischio mi eccita la mente e forse eccita anche te.
Alla fine della lezione io esco dall'aula e mi avvio sul corridoio. Mi accorgo che anche tu sei uscito, hai chiesto permesso al docente dell'ora successiva. Aspetto che arrivi al mio fianco e ti fisso negli occhi. Vedo che c'è un certo compiacimento e un lieve sorriso sulle labbra. Ti passi la lingua sulle labbra come per farmi un segnale. Io proseguo nel corridoio e mi avvio verso il laboratorio che a quest'ora è vuoto e non viene utilizzato per il resto della mattina. Il bidello non è presente forse occupato in altro posto. Tu mi segui. Entriamo nel laboratorio e chiudo a chiave. Appena dentro mi giro verso di te e vedo che il tuo viso e di fronte al mio. Ti accarezzo il viso e ti passo il dito sulle labbra che tu apri in un sorriso.
Ti prendo la mano e la porto sul mio pacco. Tu non sai cosa fare ma io ti guido. Senti il mio cazzo che si sta indurendo. Cominci ad accarezzarlo e a far scorrere la mano su e giù. Prendi coraggio e mi apri la cerniere. Entri con la mano e mi prendi il cazzo ormai duro. Lo senti pulsare e questo ti eccita molto. Io mi apro la cintura e mi abbasso i pantaloni. Tu ti inginocchi davanti e sfiori con le labbra il cazzo negli slip. Io comincio ad ansimare e tu capisci che mi piace e sto godendo. Mi abbassi gli slip e lecchi la cappella. Ormai l'istinto ti sta guidando, sai come fare a far godere un altro. Hai visto qualche porno con donne che pompano il cazzo e, anche se non sai bene perché, anche porno con maschi che pompano altri maschi. Dentro di te c'è un angolo che si eccita a vedere il cazzo duro che entra nella figa di una donna o nel culo di un altro maschio. Ti piace vedere i movimenti del bacino che spinge per far entrare e uscire il cazzo e sentire quello che lo prende che ansima, mugola e gode fino all'orgasmo e sborrare.
Io ti prendo la testa e la spingo piano sul cazzo e ti faccio succhiare avanti e in dietro con la saliva che cola sulle palle. Tu lecchi e seghi il mio cazzo duro.
Ora anche tu vuoi godere. Ti abbassi i pantaloni e gli slip e sempre in ginocchio mentre mi pompi con una mano ti seghi il tuo cazzo. Godi a sentire i miei mugolii (piano per non farci sentire) con la tua mano e la tua bocca che mi pompano e con l'altra mano il tuo cazzo duro che si rizza e si gonfia sempre di più. Non abbiamo tanto tempo. Tu acceleri il ritmo della mano e della bocca sul mio cazzo e della mano che tiene il tuo. Io arrivo all'orgasmo e ti sborro in faccia e subito dopo eccitato al massimo dalla mia sborra calda e e dall'odore pungente sborri anche tu e schizzi sul pavimento.
Per essere una prima volta è stato tutto molto bello. Senti la sborra che ti cola sul viso e sulle tue mani. Nel laboratorio c'è un lavandino e ti lavi prima di tornare in classe, cercando di non far vedere ai tuoi compagni i resti dell'eccitazione che ti colorano il viso. Per tutto il giorno però ti resta nelle narici l'odore del mio cazzo e della mia sborra e la tua mente ritorna sempre a quel momento in cui tu sei in ginocchio davanti a me e mi spompini a fondo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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