Lui & Lei
la nucci
di loredanainviaggio
28.06.2024 |
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"Era la vigilia di natale di parecchi anni fa dove lavoravo ai tempi, avevo 21 anni ed ero in quell’azienda da circa 8 mesi e sinceramente mi ero fatto..."
Era la vigilia di natale di parecchi anni fa dove lavoravo ai tempi, avevo 21 anni ed ero in quell’azienda da circa 8 mesi e sinceramente mi ero fatto apprezzare il posto mi piaceva anche perché c’erano un bel po' di donne anche giovani e carine, ad un tratto quasi verso l’ora di uscita e per di più alla vigilia di Natale mi sento chiamare di recarmi urgentemente in ufficio dirigenza, e qui saltano in me le più disparate congiutture sul perché, mentre salgo le scale intimorito e pensieroso incontro diverse colleghe che mi guardano e abbassano lo sguardo come avessi combinato chissà che, arrivo davanti alla porta che si apre davanti a me ad aprirla era la Sig,na Nucci, una donna non proprio giovane che nell’azienda avevo incontrato e parlato forse 2 volte era una bella donna ma davvero ben tenuta, è una profuga della zona di Pola Istria si da quelle parti, roba del dopoguerra della bega italia jugoslavia, è come sempre austera e imperiale si insomma non dava confidenza a nessuno e da quel che sapevo era il controllore finanziario del padrone era sicuramente pensionata perché aveva, da quel che sentivo sui 60 anni, l’avevo vista tante volte transitare nei corridoi era sempre vestita con eleganza ma austera impeccabile con la coda di cavallo legata alta sempre tailleur e scarpe con mezzo tacco sicuramente non dava grande confidenza venni a sapere che anche il padrone la temeva e la trattava con una certa distanza, per cui per tutti era persona misteriosa, da tutti chiamata Signorina Nucci.Il padrone mi dice si sieda ho da fargli una richiesta e una proposta anche la sig.na Nucci si siede e sta sempre zitta manco saluta, sentite quelle parole mi rilasso un po', il padrone mi dice avrei per lei un incarico speciale di assoluta segretezza e ben retribuito, mi disse sicuramente visti i suoi freschi precedenti da militare ha delle buone caratteristiche per questa missione, cavolo penso tra me che intrigo sarà mai, dovrebbe fare da cavalier servente e da autista alla Signorina Nucci nonché Nicoletta mi dice, ecco so il vero nome della Nucci, dovete partire a Santo Stefano in assoluto segreto si rivolge a me e mi dice è una missione non un lavoro nessuna parola con nessuno anche in famiglia niente ma niente e assolutamente niente nessuno deve sapere, perché tanta segretezza mi stupiva parecchio ma va bè così deve essere così sarà gli rispondo, e quasi per sfida balzo in piedi mi metto sull’attenti faccio il saluto militare e di a gran voce COMANDI, il padrone si alza anche lui e mi dice Bravo riposo, capisco che sta faccenda sta prendendo il verso giusto e io ho fatto una gran bella impressione, e veniamo al da farsi mi dice prenda la macchina che più le aggrada ma mi raccomando che sia di rappresentanza gli dico allora prendo la Thema, bene mi dice vada pure per i soldi e tutta l’organizzazione ci pensa la signorina Nicoletta, io vado chiudo i miei cassetti in ufficio e vado al garage e prendo la Thema e vado a fare il pieno, ritorno oramai tutti erano andati via e la Signorina Nucci mi dice di andare nel suo ufficio e mi dice dopo domani partiremo prestissimo passi a prendermi alle 4, cavolo che alzata, mi raccomando si porti i documenti passaporto compreso si porti vestiti eleganti cravatte e tutto il necessario per almeno 2 settimane, tra me penso ho la madonna è proprio una missione, faccio per uscire e mi viene in mente si ma dove devo venirla a prendere? Qui? Noa casa mia si ma dove? In via …….n°… bene e lei puntualità alle 4 e non 4 e 01, và bene sarà così, e poi mi dice anzi faccio le 4 meno un quattro perché tra caricare bagagli e cose varie si fanno le 4 e io sono precisa, bene bene e me ne vado. A casa non è stato facile non dare spiegazioni a mia madre ma alla fine gli ho detto è lavoro e carriera per cui io vado e lei ma è natale sono le feste pace è lavoro, gli ospedali mica si fermano per natale e manco le caserme.
La mattina prestabilita preciso come un cronometro sono davanti a casa della Nucci, suono lei scende con le valige e il biuticase, cavolo la Signorina Nucci così non l’avevo mai vista, vebbè che era ancora notte ma si presentava davvero bene, che cavalla, per di più con la coda di cavallo bella alta come attizza a me, poi un eleganza davvero notevole stivali neri al ginocchio con bel tacco gonna ben sopra al ginocchio con spacco pellicciotto si insomma una sventola, quando si toglie il pellicciotto cavolo un seno niente male con quei reggiseni del tempo che facevano quelle poppe a punta e quella maglietta tirata metteva tutto in evidenza, trucco leggero ma elegante labbra rosse si gran cavalla, sistemo il tutto in macchina e saliamo, gli dico si ma per dove? Lei mi dice San Margreten Svizzera, strada facendo le dirò il perché e il per come e il perché della segretezza.
Via si parte direzione Milano e poi verso la Svizzera inutile dire che per strada praticamente c’eravamo solo noi anche gli Autogrill erano chiusi e si perché a Santo Stefano non escono manco i giornali e tutto fermo, niente di niente, solo qualche distributore per di più deserto, procediamo spediti verso la Svizzera passiamo la dogana senza intoppi via verso il San Bernardino allora l’autostrada in Svizzera non era ancora completata anzi ne mancava parecchia, sono oramai le 7 e mezza e manco un caffè aperto, vedevo la Nucci che era un tantino non dico irrequieta ma non a suo agio gli chiedo qualcosa non và sono le curve è la mia guida e lei mi dice no no e che avrei una necessità averi bisogno di andare in bagno sa questa mattina levataccia e ora le necessità si fanno sentire, io gli dico si ma dove lo troviamo un bagno che è tutto chiuso? Mi sa che non cè che infilarsi in una stradina qui in mezzo alle montagne e fermarsi e cercare un cespuglio, scoppia a ridere, e perche io dietro ad un cespuglio? Allora mi dica l’alternativa? Vedo uno spiazzo innevato e una stradina laterale devio mi fermo e gli dico Signorina questo è il meglio per oggi e sinceramente al di la di me qui non c’è nessuno, scendo e do uno sguardo attorno gli dico li che una zona riparata io starò di guardia, lei scende e fa brrr che freddo, allora faccia alla svelta gli dico, si incammina e vedo che si ferma dietro a dei cespugli, io controllo e scendo inizialmente inconsapevolmente su una stradina che era parallela al cespuglio ma dopo non proprio più consapevolmente vedo lei mentre si sta alzando la gonna, cavolo donna d’altri tempi porta il reggicalze, si abbassa le mutandine si accovaccia e pssss pssss e poi una stratosferica scorreggia e dopo un cagata, visone davvero goduriosa e che pelo la Nucci una vera foresta e sicuramente una figa niente male, finisce i suoi bisogni e risaliamo in macchina, il suo atteggiamento cambia e io penso cazzo che cazzata o fatto sicuramente mi ha visto e ora? Invece no da un primo atteggiamento duro e incazzato si trasforma in amichevole e mi dice forse è meglio che io e te entriamo in confidenza ed e meglio che ci diamo del tu, si lo so che io sono vecchia e che uno come te sia attratto dalle ragazzine ma sono pur sempre una femmina, sinceramente non capivo dove voleva andare a parare poi mi fa sai ti ho visto che sei venuto a guardarmi mentre mi abbassavo le mutandine e ho anche visto che ti sei fermato a guardarmi mentre facevo pipì e il resto, sei davvero un porcello e lo vedo anche dal tuo coso che mi sa è bello in tiro ed allunga la mano, sai io non sono mica quello che faccio apparire, si ritrae nel mentre si gira e lascia stare la sua compostezza di prima e nel mentre lo spacco si apre e la gonna sale e si vede il bordo della calza senza far finta di niente mentre cambio marcia gli tocco la gamba lei non dice nulla ed ora ogni cambiata e buona per toccare meglio e muovendosi la gonna sale al che con sfrontatezza infilo la mano in mezzo alla gambe e gli tocco le mutandine, lei chiude gli occhi e mi dice beata gioventù, proseguiamo il viaggio arrivati a San Margreten ci sistemiamo in un albergo dove per non so quale motivo era solo disponibile una suite, meglio tra me e me, ci portano su le valige sistemiamo l tutto per starci qualche giorno e lei mi dice ora andiamo che devo incontrare il direttore generale, bene arrivati incontra il tipo e gli dice che avremmo cominciato subito con controllare la situazione bancaria, e si perché tutta sta manovra tutta sta segretezza era dovuta al fatto che il padrone voleva acquisire tutta quella azienda e le sue consociate e ballavano un bel tanti miliardi e giochi per fottere la concorrenza.
Loro hanno lavorato fino a tarda sera io gironzolavo e poi ad un certo punto la Nucci mi dice andiamo ora andiamo a mangiare qualcosa ritorniamo in albergo ma la cucina è chiusa, cavolo che fame, usciamo e troviamo una pizzeria che sta quasi chiudendo e va bè mangiamo e poi torniamo in albergo, entriamo in camera e la Nucci mi fa avrei tanto desiderio di un po' di coccole, non me lo faccio ripetere l’abbraccio e la bacio la slinguo gli tocco le chiappe, cavolo belle sode per l’età, gli alzo la gonna e intrufolo le dita sotto le mutandine, la alzo gli sfilo la gonna mentre lei si sfila la maglietta gli slaccio il reggiseno e cavolo stupore dello stupore tette che sono niente male gli metto la mano in mezzo alle gambe la tocco senza se o ma gli infilo un dito in figa, lei mi fa aspetta vado in bagno a lavami io mi raccomando non togliere il reggicalze lei si va bene porcello, si lava torna la butto sul letto e comincio a leccargli la figa poi gli alzo le gambe e gli lecco anche il culo poi la bacio e gli dico questi sono i tuoi profumi, lei mi dice spogliati mi spoglio e vado a darmi una sciacquata, torno lei è sul letto a gambe larghe con le gambe penzoloni con ancora gli stivali il mio cazzo è in tiro lei mi guarda e mi fa cavolo che sberla ma sei davvero notevole io gli dico e vedrai sono capace di venire a piacimento, senza se o ma la infilo lentamente per dargli tempo di adattarsi la pompo lei viene nel mentre gli infilo un dito nel culo poi due lei mi dice sei davvero un porco io non non sono un porco sei tu che sei tria si da dimmi che sono troia dimmi che sono ancora una bella troia si sei un gran bella troia matura ma troia, non sei vecchia sei matura e con una figa da ragazzina, scopiamo una due tre volte e io non vengo al che lei mi dice ma tu quando godi te l’ho detto io vengo quando lo decido io, e gli caccio il cazzo in bocca dai pompinara succhia lei lecca lecca nel mentre io gli trastullo la figa e il culo, ad un certo punto tolgo il cazzo dalla bocca e la infilo inn figa e gli dico ora mi và di venire e ti riempio e uno due tre e sborro un quantità notevole vista anche l’età e il fatto che era una settimana che non sborravo, la riempio alla grande lei mi dice prendimi le mutandine non voglio che coli inutilmente voglio sentimi bagnata tutto il pelo appiccicoso gli passo le mutandine le infila il mio cazzo sempre in tiro lo pulisco un po' sulle tette e poi glie l’ho infilo in bocca lei lecca lecca al che gli dico ora ti sborro in bocca troia puttana e via sborratina in bocca, lei gode nuovamente e mi dice mai goduto così tanto sono sfiancata, dai ora a letto perchè domani ci tocca una giornata tosta, al mattino scendiamo e mega colazione, lei raggiante e mi dice nell’orecchio stasera ripetizione per cui mi raccomando preparati, io gli dico se vuoi sono pronto anche adesso
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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