si comincia

La mia vita sessuale ha cominciato molto presto diciamo sui 10 anni ma non perché io fossi chissà quale erotomane ma perché vivevo in un contesto di femmine piuttosto libertine e vocate al mestiere per cui per me vedere cosce seni non era assolutamente niente di che e pure qualche travestito che esercitava non che le donne facessero le donne di casa anzi, ma veniamo alle mie esperienze attive e non solo toccante, io e una mia amica quasi coetanea poco più grande di me di circa un anno e qualcosa ma per le femmine fa eccome, per altro già a 12 anni e mezzo circa molto ben formata davvero una donnina, inutile dire che sua mamma non era certo una sarta, allora andavamo a scuola nello stesso complesso anche se classi differenti facevamo la strada insieme e giocavamo sovente insieme lei donnina e io poco più che imbranato, ma a lei tornavo utile in quanto lei era arrivata da poco dalla spagna per cui con grossi problemi linguistici io bravino a scuola e un tantino secchione per cui mi veniva facile aiutarla, all’epoca io avevo 11 anni e qualcosa lei i 12 e mezzo circa il mio pisello era in perenne agitazione e lei provocante come non mai con quella minigonna scozzese quelle tette, si perché aveva davvero due gran belle pere trattenute da quei primi reggiseni e io in continua contemplazione, un giorno per non so quale motivo ci ritroviamo soli in casa mia era già successo più di una volta per altro sia io che lei sovente eravamo a casa soli nelle nostre case per via dell’attività delle nostre madri, eravamo tutte e due molto fidati dalle mamme per cui nella più assoluta normalità, fosse ora sai che grane, beviamo una bibita e poi seduti sul mio letto in camera mia lei si sdraia e io sentivo le prime pulsioni e senza troppe storie comincio a toccargli le gambe e poi mi faccio più avanti e gli tocco le tette e le si alza e mi dice visto che quello che piace a te piace pure a me spogliamoci nudi e infiliamoci sotto le lenzuola in men che non si dica ero belle che nudo e lei mi fa allungando la mano niente male sto cetriolo, mi sentivo un toro mi aveva detto cetriolo e non pisellino per cui si vece che ne aveva già visti e magari toccati altri, ero felice, lei si spoglia ma più lentamente e girata di schiena e mi dice se posso slacciarle il reggiseno sono impalato imbranato e non so cosa altro il mio cetriolo era duro che avrei potuto fare un buco nella roccia mi faccio forza slaccio il reggiseno mentre senza farlo di proposito mi appoggio a lei e premo il cetriolo contro di lei slacciato il reggiseno senza che il manco mi muova lei si piega e si toglie gli slippini il mio cetriolo finisce tra le sue chiappe lei si gira piano che poi arriveremo pure a quello, cavolo penso questa ne sa parecchio, ben lei nuda si gira e vedo un po' di cespuglio e mi dice forse e meglio che andiamo darci una rinfrescata andiamo tutti e due in bagno lei apre l’acqua del bidet si accovaccia e si lava bene davanti e dietro poi si asciuga e esce và nel letto anche io mi lavo si insomma avevo fretta mi asciugo esco e mi infilo nel letto e li cominciamo a toccarci lei mi dice subito non voglio che mi metta ne le dita ne il cetriolo dentro la farfallina perché voglio rimanere vergine, va bene come vuoi tu, allora comincio a toccargli le poppine che proprio poppine non erano anzi due belle poppe forse già una seconda, lei tocca il cetriolo le palle infine ci baciamo con la lingua e che slinguata il mio cetriolo era teso altrochè teso e pure umidiccio sulla punta anche lei era molto umida si stavo toccando la sua figa era un bel lago ad un certo punto lei mi dice basta, cazzo cosa ho sbagliato, mi dice dai giriamoci tu sotto io sopra e qui ho scoperto il 69, dio mio mi ha messo la figa in faccia e lei si è buttata sul cetriolo e lecca e succhia io lecco succhio le sue labbra infilo la lingua in quel pastrocchio lecco lecco e lei succhia e lecca dio mio mai stato così bene, ad un certo punto sento il mio cazzo che pulsa e bummm uno schizzo in parte in faccia in parte in bocca in parte sul letto e lei mi dice bravo sei davvero un uomo, mi sentivo un dio, ci ripuliamo e lei mi dice ora vai a lavarti bene il cetriolo ma bene bene eseguo sto un bel po' con il coso ammollo e poi mi viene da pisciare, finito il tutto ci rinfiliamo sotto le coperte e ci coccoliamo ci tocchiamo la bacio più e più volte e poi ci rivestiamo e lei mi dice domani ripetere, cavolo la notte non ci ho dormito ma il giorno dopo per motivi strani niente lei e dovuta andare via con la mamma, ci vediamo il giorno dopo e lei mi dice no non si può sono arrivate le mie cose, e cavolo anche questa, passano i giorni e lei sempre indisponibile poi di mezzo pure il fine settimana e lei deve stare con il padre, via è andata così, lunedì si torna a scuola e lei mi dice abbi pazienza ci vediamo domani e vedrai che regalo, l’indomani avevamo scuola tutti e due al pomeriggio per cui altro dilemma ma all’uscita credevo di trovare lei invece trovata lei con la madre che ci accompagna tutti e due in gelateria, si le seccature anche se dolci sono sempre seccature, altro giorno sprecato la mamma ad un certo punto mi dice se il giorno dopo sarei stato disponibile a fare compagnia a Bea perché sarebbe stata sola io gli dico ma sola quanto lei tutta al notte cavolo che roba per di più il giorno dopo era festa nazionale e niente scuola, certo signora sono disponibile lei mi dice tua mamma lo sa già perché andremo via insieme, ottimo, io gli dico che sarò l’uomo di guardia e dormirò sulla poltrona letto in soggiorno così saremo al sicuro e si sicuro, il giorno dopo mi presento a casa loro con lo zainetto e il necessario per la notte, che poi a che sarebbe servito il pigiama tanto avevo già ben chiaro che sarei stato nudo, la mamma fa le solite raccomandazioni e Bea dà il bacino e la mamma elegantissima anche la mia quel giorno era di un eleganza speciale esce e se ne và, io e Bea soli ad un certo punto vedo Bea che si alza la gonna e si sfila le mutandine che non erano più gli slippini ma quelle mutandine tutte traforate che vedevo solo su Postalmarket e le chiude nella mano e me le spiccica sul naso, che profumo che roba, io la bacio con slinguata il mio cetriolo era al massimo e Bea lo toccava con la mano non capivo più nulla, andiamo sul divano e ci buttiamo uno sopra l’altro, bellissimo un sogno avevo Bea tutta per me, lei mi dice possiamo fare con calma abbiamo fino a domani, no no dico io sei davvero una gran gnocca per cui subito, e le femmine che sono più pratiche e sanno come fare con noi maschietti mi dice calma e nel mentre si piega a 90 esponendo il ben di dio cerca e tira fuori un giornaletto porno francese ci sediamo e cominciamo a sfogliarlo ero sempre più in tensione eli mi dice faremo tutto ma non me lo faccio mettere dentro davanti, al che sinceramente non capivo e poi ci sono arrivato vedendo una foto di una scena dove lei veniva inculata, bene lei mi dice ora vai in bagno a lavarti io l’ho gia fatto prima, si ma dopo mi sono toccata per profumare le mutandine, vado in bagno piscio e mi lavo in cetriolo era diventato un cetriolino arrivo e lei aveva indosso un baby doll trasparente della mamma , sempre come quelli solo visti su Postalmarket, blu notte e aveva messo le scarpe con i tacchi della madre sotto completamente nuda i capezzoli erano duri e spuntavano come fossero due gemme io nudo mi sono avvicinato, con i tacchi era alta quasi come me, cavolo che gnocca, e li ho succhiati e mordicchiati e poi l’ho baciata quanto l’ho baciata e toccata, poi ci siamo staccati lei và verso il frigo e prende una bibita si abbassa e vedo il paradiso mi alzo mi avvicino e gli punto il cetriolo su buchetto, lei ora sei fantastico beviamo ci buttiamo su divano e via un 69 la lecco lei succhia ma piano poco lecca, io la lecco bene davanti e poi dietro lei spinge in fuori il culo e il la leggo poi come avevo visto sul giornaletto infilo un dito e gioco lei si contorce poi mi dice mettine due eseguo poi ne infilo tre poi mi dice dai ora mi alzo così mi fai a 90 io manco sapevo cosa volesse dire, lei si mette in ginocchio sul divano con il baby doll tirato su sulla schiena e quelle scarpe con il tacco quanto era gnocca, e mi dice prendi la crema doposole e ungi il buchino e ungi anche il tuo cetriolo e poi spingi, cosi mi inculi, cavolo faccio quanto detto il mio cetriolo era al massimo un pezzo di marmo una punta da roccia ungo e poi punto il buchino lei si teneva le chiappe ben aperte comincio a spingere e lei mi dice ferma ferma mi fai male mi fermo ungo ancora un po' e poi rinfilo le dita prima una pi due poi tre e ravano un po' sento che si è allargata, riprovo punto in buco e spingo entra un bel po' mentre lei si lamenta io mi fermo poi spingo di nuovo e poi mi fermo avanti così, dopo un bel po' il mio cetriolo e tutto dentro comincio a pompare le palle sbattono contro le chiappe che goduria oramai il buchino era un pertugio andavo avanti e indietro come nulla fosse mentre gli strizzavo e poppe e toccavo tutto gli toccavo la figa ed era bagnata e appiccicosa ma lei non voleva che mettessi le dita dentro, va bè, pompo pompo pompo ad un certo punto sento uno strano sentore e pummm gli esplodo dentro rimango li il cetriolo si ammoscia io rimango li poi lo tiro fuori lei si gira subito e gli scappa una scorreggia mista a sborra che cade sul tappeto guardo il mio cetriolino moscio e quasi mi spavento è un pochino sporco di cacca, vado immediatamente in bagno a lavarmi, nel mentre arriva lei e si siede sul vater e prooon una scorreggia stratosferica e mi dice sto cagando la tua sborrata e continua finché mi dice uscita tutta, sta molto attenta nel pulirsi in modo da non far arrivare sborra verso la figa si pulisce bene da dietro e poi si lava, si alza e mi bacia in bocca e poi mi dice mi ha rotto il culo e ne sono felice ma quello non è un cetriolo e un cetriolone, dio mio quantè gnocca.
Inutile dire che abbiamo continuato, la sera prima di dormire altra inculata diciamo che come sverginamento del cazzo e del suo culo non è stato niente male, al mattino nuovamente all’opera ma lei non voleva mi ha detto che aveva il culo dolorante e che se sapeva che era così avrebbe cercato uno con il cetriolino ino ino, invece di un cetriolone anzi una bella zucchina, bene il pomeriggio tardi arriva la mamma e noi avevamo ben disposto i quaderni e i compiti sul tavolo per cui ci siamo fatti trovare intenti allo studio, la mamma dice ma che bravi ho fatto bene a fidarmi di te sei davvero un ometto, e la cosa delle inculate andò avanti per un bel po' ma io volevo la cosa la sua figa e lei imperterrita no niente, io volevo scopare non solo rompergli il culo, ma niente no, finché un giorno venne fuori la faccenda dell’inglese e in mezzo a sta faccenda c’era un amica delle nostre mamme anche lei penso facesse quello ed era inglese che aveva una figlia più grande di noi io oramai avevo quasi 14 anni e l’inglesina 16 e qualcosina, bene non poteva essere meglio oltretutto l’inglesina era davvero ben messa anche Bea era una gran gnocca, cominciamo a ritrovarsi a casa di Bea per studiare con ottimo profitto e poi tra una cosa e l’altra e arriva l’estate i vestitini sono sempre più leggeri e si sa come và a finire, un giorno ero in pantaloncini e Bea dice a Susy che avevo un cetriolone niente male e che valeva la pena usarlo, nel mentre Bea aveva avuto altre esperienze e andava dicendo alle amiche che io ero davvero ben dotato e che sapevo farne uso, al che Susy dice dai allora vediamo sto ben di dio, io non so poi neanche il perché mi alzo mi abbasso i pantaloncini tipo calcio e poi gli slip e il mio cetriolo penzolava con Bea e Susy in contemplazione al che e non so neanche che mi è preso prendo la mano di Susy e glie lo faccio toccare lei quasi intimorita si ritrae io quasi infastidito con un atto di forza la faccio inginocchiare e glie lo metto sulla bocca lei apre e glie lo infilo dentro comincia a fare un pompino Bea è li incantata e poi comincia a toccarsi e io gli dico Bea preparati che ti rompo il culo, Susy succhia io devo controllarmi per non venire ad un certo punto gli dico Susy o il culo o la figa lei mi dice non il culo no allora la figa mi dice si mi piace e pi ne ho voglia, pero avevo paura come fare senza andare incontro a dei guai mi ricordo che nello zainetto avevo una scatola di preservativi frega ti a mia madre erano della hytu con spermicida nulla di meglio, comincio aravanare sotto la gonna di Susy gli levo le mutandine era fradicia la sbaciucchio e poi apro il preservativo lo infilo sul cetriolo e senza se e ma glielo sbatto dentro, che roba che paradiso totalmente diverso dal culo e dalla bocca sempre un pertugio ma un a cosa diversa comincio a pompare e pompo alla missionaria poi la faccio girare a 90 e la sbatto da dietro gli tocco le poppe che sono dure ma dure e con dei capezzoli enormi la pompo la sbatto si sente il cif ciaf dello sbrodolare della figa, Bea e lì impietrita ad un certo punto Susy gli fa cenno di venire vicino e gli infila una mano sotto il gonnellino, si Susy è bisex ha imparato in collegio con le sue cooetanee e con la suora, pi la bacia la slingua e la tocca io nel mentre continuo a pompare e sento che sto per venire sfilo il cazzo dalla figa di Susy mi calmo un po' tocco il culo di Bea infilo subito due dita e poi lo uno la giro e gli infilo il cetriolo nel culo poche pompate e vengo dentro cazzo che scopata e pure inculata praticamente un amplesso celestiale, purtroppo arriva l’estate e sia Bea che Susy vanno via e malauguratamente non tornano più, meno male che ho conservato le mutandine di Bea e di Susy così ho calmato i miei bollenti spiriti con delle seghe mentre annusavo le mutandine, e qui inizia un altro capitolo