Lui & Lei
a volte la vita e' strana
di arezzino
26.01.2012 |
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"Per mia fortuna avndo scopato la sera prima e la mattina stessa, sento di reggere abbastanza, ma quella posizione inizia a rendermi un po invulnerabile, le..."
anche questa storia mi e' accaduta diversi anni fa, e' molto diversa nei contorni, ma come e' accaduta nei fatti scoparecci, si e' fedelissima.ho cercato di romanzarla un po' per sperare che si legga meglio.
e' un po' lunga ma per descriverla bene mi e' stato impossibile accorciarla
A volte il destino e’ strano, e le combinazioni che ti presenta davanti a te sono le piu’ inaspettate, come quello che e’ capitato a me.
Lavoro in una ditta come fattorino e ritiro la merce nei vari ingrossi.
Da sempre passo nei soliti posti e di conseguenza ormai ho fatto amicizia con tutti, anche per aver un percorso privilegiato nel ritiro.
Di conseguenza conosco anche chi mi prepara le bolle,quasi tutte donne, e con loro cerco di essere gentile, galante e faccio a tutte dei complimenti e apprezzamenti, ma soprattutto per avere anche qui un canale prioritario.
Fatto sta che ad alcune donne i miei apprezzamenti non fanno ne caldo e ne freddo, ad altre invece la cosa gli fa piu’ che piacere, tanto che ad alcune quando posso vado anche avanti con qualche invito, sempre garbato mai maleducato e sempre sulle righe.
Con due in particolar modo ho instaurato un certo rapporto, piu’ intimo e profondo e si chiamano Sara e Livia.
Qs. ultima divorziata e mi pare anche ben affamata, solo che lei mi dice sempre, che mai e poi mai andra’ con un uomo sposato, anche solo per un avventura, perche’ sa che dopo la cosa non si ferma ed e’ facile entrare in dei casini.
Una donna non molto alta, ma con un culo fantastico esaltato dai jeans, bionda e sempre vestita attrente .
La Sara e’ una 25 enne fidanzata, lei dice in eterno, sveglia e pronta a rispondere a tutte le battutine, un po rotondella, non grassa, ma in carne, anche lei non alta, e vestita sempre in maniera casual, non provocante.
Anni e anni di battute, complimenti, inviti , dichiarazioni varie, insomma succede una cosa strana, che il destino a volte e’ proprio particolare, come ho gia’ detto prima
.
La scorsa settima passo da Livia e da qualche giorno anche lei fa apprezzamenti sul mio modo di vestire e di presentarmi al pubblico, sempre pimpante allegro e pieno di complimenti, io le dico che allora il momento e’ giusto, senza speranza perche’ ormai sono anni che ci provo, invece lei mi dice che per premiare la mia costanza il fatto che non mi sono mai arreso e’ disposta a fare un eccezione e di invitarmi a casa sua, tanto lei e’ libera e sola, il sabato mattina per invitarmi a bere un caffe’
E’ fatta continuo il giro emozionato e penso all’evento a cosa dire a mia moglie per stare fuori il sabato mattina, niente di piu’ facile penso, dobbiamo mettere a posto il magazzino nuovo.
Con questo pensiero passa il lunedi, martedi, mercoledi, che quando vado nei altri posti, appena saluto, vado via pensando ad altro e cosi’ il giovedi vado a prendere la bolla nell’ufficio di Sara, che mi invita a prendere il caffe’, mentre prendiamo il caffe’ mi chiede se sono arrabbiato con lei, perche’ ultimamente la considero poco, io per scherzare le dico di si perche’ tanto ci provo ma lei niente.
Mi guarda strano e mi dice se e’ vera la cosa, io dentro di me decido di continuare lo scherzo e le dico di si, fatto sta che lei mi dice che ci ha pensato e che dato che il suo ragazzo pensa solo a calcio, calcetto, amici, ecc, la sta trascurando e ha deciso di cedere alle mie insistenze.
Bene le dico allora facciamolo, quando?
Subito perche’ non vorrei ripensarci, mi dice la Sara, questo sabato o mai piu’.
Cazzo ma per me questo sabato e’ per la Livia, come faccio? Chi scelgo?
Le chiedo quando, e lei mi dice il primo pomeriggio visto che il suo ragazzo gioca a calcio presto ci diamo appuntamento in macchina.
Cazzo e poi cazzo, una cosa del genere e’ proprio strana, sto dietro a due donne da anni e tutte e due mi si concedono lo stesso giorno, la bugia per mia moglie e’ doppia.
Per fortuna al lavoro ho Marco, un caro amico di infanzia, ci siamo coperti a vicenda tutta la vita e gli chiedo di coprirmi anche per il sabato, e’ anche amico di mia moglie visto che con la sua facciamo anche le vacanze assieme.
Lui poi il sabato lavora perche’ nella mia ditta’ lui e’ al pubblico ed e’ aperto in orari di negozio, quindi mi puo’ coprire perfettamente.
Il caso del caso e’ stato che il venerdi’ sera mia moglie mi ha chiesto di scopare, devo dire il vero che la voglia di farlo non c’era, ma poi mi dicevo che per il giorno dopo, forse sarebbe stato meglio, per evitare una brutta figura con la L:ivia.
La scopata con mia moglie e’ stata strana, lo ha notato anche lei, ed io mi sono giustificato perche’ volevo provare qualche cosa di diverso, ed e’ finita che l’ ho fatta abbassare a me e le ho voluto mettere il mio attrezzo fra le tette, e me lo sono fatto segare cosi’.
Insomma arriva il sabato mattina, l’appuntamento e’ alle dieci, suono il campanello e salgo nell’appartamento di Livia,.
Entro in una casa molto semplice e direi umile, si vede abitata da una sola persona, comunque ben tenuta.
Livia mi fa accomodare e si scusa perche vuole vestirsi, poco le dico io, lei ride e torna dopo qualche minuto con gonna lunga ed una bella camicetta appariscente, vestita un po anni 70 direi, ma ben vestita, attraente.
Ha preparato dei dolcetti e mentre va in cucina a preparare il caffe’ mi chiede di me della mia vita, di chi vedo quando vado in giro.
Le racconto il meno possibile, rimanendo sul vago, e sulla domanda se ci sono altre donne a cui io faccio la corte, mi sento di dirle di si e che addirittura nel pomeriggio ho un altro appuntamento.
Lei ovviamente pensando che io scherzassi, si mette a ridere e mi dice che e’ la mia simpatia che le e’ sempre piaciuto di me e del fatto che io l’ho sempre cercata di conquistare con modi eleganti, ma anche divertenti, mai come un salame lesso, sue parole.
Si avvicina e me, che mi sono seduto nel piccolo divano e si siede sul poggiabraccio, io la porto piu’ vicino a me e la bacio, i baci diventano due, tre, per finire che la faccio sedere accanto a me e l’abbraccio in modo piu’ vigoroso.
L’accarezzo la schiena e sento che non ha messo neanche il reggi, sento che lei ha una voglia matta, oltre muoversi con la bocca, cercando la mia con veemenza, le sue mani mi cercano e mi accarezzano il petto e la schiena.
Mi tolgo la maglia rimanendo in camicia anche io, e subito lei me la sbottona per accarezzarmi il petto abbastanza peloso, allora anche io cerco i bottoni della sua camicetta e gliela sfilo, rimaniano entrambi a petto nudo, le sue tette, non grossissime, ma che si tengono su bene, si avvicinano alle mie e continuiamo il lavoro di bocca e lingua che dura tantissimo, nel frattempo le mie mani l’accarezzano la schiena e le sue tette.
Poi si alza e mi invita a seguirla in camera da letto, ambiente veramente piccolo dove appena un letto ad una piazza e mezza, ed una sedia possono entrarci, mi tolgo i calzoni e li appoggio nella sedia, rimango con i box.
Lei si sfila la gonna e con delle coulotte anche queste anni 70/80 si distende nel letto.
Anche io solo con i box la seguo e ci infiliamo sotto le coperte, e ci abbracciamo di nuovo, qui le mie mal le cercano le gambe il sedere, sfiorano piu’ volte la sua patata, mentre anche lei ricambia sfiorando a sua volta il mio attrezzo ben fornito.
Poi lei si mette sopra di me e struscia la sua patata sul mio attrezzo, essendo molto piu’ piccola di me, non sento nessun peso e inizio a fare dei movimenti oscillatori per strusciaremeglio il mio cazzo su di lei.
Poi la faccio girare schiena a me e mi avviciano a lei strusciando il mio attrezzo fra le sue chiappe, nel frattempo le prendo il seno con le mani e glielo stringo, sento che lei si inarca verso di me con i suoi fianchi, inziamo un gioco di muoversi entrambi ruotando i nostri fianchi, a questo punto con la mano entro dentro le sue mutante ed inizio ad accarezzargli la patatina.
I suoi mugolii, sono la prova di un piacere che lei sta provando alla grande, si stacca da me e prende a sua volta il mio cazzo elo stringe da fuori i box e me lo mena.
Ad un certo punti mi dice che non ce la fa piu’, che lo vuole sentire dentro, che sono mesi che non lo sente dentro, e che se non glielo infilo subito li impazzisce, prendo velocemente il preservativo , me lo infilo e sempre con lei voltata a me di schiena le faccio alzare la gamba, prendo in mano il mio cazzo, lo porto all’imboccatura della sua passera e glielo spingo con decisione dentro.
Il piacere che lei prova e’ in un aumento continuo e costante, tanto che mi dice di non resistere piu’, mi prede le palle in mano e me lestringe, sento anche io di non resistere tanto, l’ultimo mio pensiero prima di venire e’ stato che meno male di aver scopato anche la sera prima, altrimente le sarei venuto appena infilato, poi ci siamo abbandonati ad un orgasmo micidiale, lunghissimo e fortissimo.
Abbaimo continuato a stare abbracciati a lungo, e abbiamo parlato del perche’ lei ha deciso di farlo con me, perche’ era sicura che io le avrei fatto provare quel piacere.
Dopo essere andato in bagno per lavarmi l’attrzzo, torno nel letto caldo e subito Livia si abbassa fino a cercarmi il mio attezzo con la bocca, bastano pochi suoi movimenti di lingua e mani, che lui e’ subito pronto, sono io che la faccio distendere e inizio a baciarle le tette, la pancia fino a scnedere alla sua bella patata, gliela lecco con molta lentezza aiutandomi con la mano e le dita che entrano dentro la sua patata per farle provare una sensazione unica, dice lei.
A questo punto lei si alza per poi piegarsi a pecora, mi metto dietro di lei e con un dito le accarezzo il buco del culo, lei si irrigidisce e mi dice di no, che il culetto non e’ a mia disposizione, peccato penso, in fondo il culo e’ la parte piu’ bella del suo corpo.
Le apro le gambe e le infilo la mia verga, inizio a muovermi prima piano e poi sempre piu’ velocemente, lei aiuta i miei movimenti con i suoi.
Non avendo messo il preservativolei mi dice di fare attenzione a non venirle dentro, ci mettiamo di lato sempre con io dietro a lei e continuiamo a muoverci insieme,, poi cambiamo ancora io sono disteso e lei sopra di me ma dandomi le spalle a questo punto un dito si avvicia al suo culetto, lei lo sente e non lo respinge, anzi si china in avanti per permettermi di muovermimeglio con il dito dentro il suo culetto, nel frattempo lei mi massaggia le palle, raccomandandomi di non venirle dentro.
Per mia fortuna avndo scopato la sera prima e la mattina stessa, sento di reggere abbastanza, ma quella posizione inizia a rendermi un po invulnerabile, le dico che richio di venire, allora lei si alza lo tira fuori, si risiede e mentre io le accarezzo il buchetto del culo, lei me lo sega con le mani.
Pochi secondi e devo schizzare, lo faccio con una foga tale che arrivano fino alla sua faccia e le sue tette.
Lei nel frattempo prova il suo secondo orgasmo con il mio dito dentro il suo culetto.
Ci riabbracciamo ancora e ci coccoliamo ancora.
Le chiedo se posso farmi una doccia, meno male che lei dice di si.
Me la faccio bella bollente, anche per ricaricarmi un po’ e mentro sono sotto l’acqua calda penso che il pomeriggio, ho l’appuntamento con la Sara, e mi chiedo se ce la faro’ ad essere all’altezza.
Per pranzo telefono alla moglie e le dico che per far prima mi fermo a mangiare un panino al bar, dove oltre a qualche cosa di solido mi bevo due zavov all’uovo.
Passo anche dalla farmacia di turno e chiedo un qualche cosa che mi possa tirare su con le forze, il farmacista mi consiglia un prodotto energetico da bere.
Sono sinceramente preoccupato perche’ dopo mia moglie, le scopate della mattina, non so come riusciro’ a reagire.
Si avvicina l’ora dell’appuntamento pomeridiano nel pargheggio di un grosso centro commerciale, secondo la Sara, in mezzo a tanta gente e’ facile confondersi, e salire tutte e due su una macchina sola.
Ci troviamo in fondo alla destra del pargheggio, la Sara scende vestita in maniera provocantissima, mai avrei immaginato che potesse essere cosi’ bona, vista tutti i giorni
con abiti casual non dava questa impressione.
Aveva una giacca corta aperta, con gonna non mini , ma corta e ampia, non stretta come molte donne indossano per far aderire il culetto, sopra una maglia aperta a sua volta che evidenziava un bellissimo seno.
Avevamo deciso che lei sarebbe salita sulla mia auto, una vecchia nissan primera stacion vagon, ben pulita ben odorata per l’occasione.
Lei si mostra molto impacciata e mi dice che fino all’ultimo era indecisa, ma che poi il suo ragazzo la mattina l’aveva trattata malissimo per una sciocchezza e questa cosa l’aveva fatta decidere per venire all’appuntamento.
Mi chiede dove saremmo andati ed io le dico di un posto molto tranquillo e sicuro nelle collinette attorno alla citta’, dieci minuti al massimo.
La giornata era perfetta, una pioggia insistente e fastidiosa per far si che chiunque volesse fare dei lavori nei campi o una passeggiata pensasse ad altri programmi.
Conosco il posto da quando piu’ giovane andava ad imboscarmi con le varie ragazze, e’ una rientranza chiusa di una strada boscosa.
Nel raggiungere questo luogo tranquillissimo cerco di mettere a suo agio la Sara, cercando di sdrammatizzare la sua rabbia, facendo battute simpatiche, tipo mica ti vorrai sfogare su di me, picchiandomi la rabbia per il tuo ragazzo, ma se ti seve fallo pure sono a tua totale disposizione.
Arrivati sul luogo continuaiamo a parlare, o meglio faccio parlare la Sara del suo rapporto con il suo ragazzo e cerco di darle ragione per motivare ancor di piu’ il senso
della sua scelta, e le dico che una donna come lei merita tutte le attenzioni possibili, vista la sua bellezza, intelligenze ecc. ecc.
mi avvicino a lei e me la stringo e inizio ad accarezzarle la schiena da sopra la giacca, la invito a passare dietro dove staremo piu’ comodi, lei mi chiede se e’ la cosa piu’ giusta da fare , le dico che lo stronzo del suo ragazzo e’ sicuramente la cosa piu’ giusta.
Passiamo dietro, sposto i sedili anteriori piu’ avanti possibile, stacco dietro il divisorio del bagagliaio, e ci mettiamo veramente comodi nei sedili posteriori, sembra quasi un divano per come e’ comoda l’auto.
Mi avvicino alla Sara ed inizio a baciarla, le mie mani inziano a toccarla un po’ d’appertutto, le faccio capire che mi piace e che la desidero da morire, la mano sulle sue gambe mi portano a due piacevoli sorpresa, la sara ha messo delle autoreggenti, e il mio cazzo e’ diventato di nuovo bello duro.
Mentre io maneggio molto, la Sara e’ ancora rigida, le chiedo se tutto va bene, lei mi fa capire di si, le metto le mani sul suo seno, sbotto la camicetta e inizio a baciarle le tette, tiro fuori il capezzolo destro dal reggi e inizio a leccarglielo e mordicchiarlo.
Per incoraggiarle faccio degli apprezzamenti tipo che se io avessi una figa fra le mani come lei, non macherei tutti i giorni di scoparmela, lei mi chiede conferma della cosa, e io le dico che solo un pazzo non potrebbe approfittare di un corpo cosi’ bello.
Le mani scendono sulle gambe e risalgono verso la fighetta, una carezza sopra le mutande e vedo che la Sara inizia ad agitarsi, deliziosamente provocata.
Le sue mani si avvicinano a me mi accarezzano il petto e mentre mi avvicino a lei le nostre bocche si cercano si aprono e danno vita ad un lavoro di lingua, con le mia mano che a questo punto si va avanti decisamente, allargo lo spazio dei suoi slip ed entro a toccare la sua passera totalmente depilata, la sua mano decisamente scende sulla mia patta ed inizia un lavoro sopra i pantaloni.
Le nostre bocche sono ancora unite quando un mio dito cerca il suo buchetto e piano piano entra per farle un ditalino dolce e lento, le sue mani entrano dentro i miei pantaloni e cercano il mio cazzo.
Visto le tre precedenti sborrate, sono sicuro di reggere moltissimo, quindi mi rilasso per godermi le sue carezze.
Decido di passare al piano due, mentre la accarezzo tutta con la bocca la bacio nel collo, poi scendo al suo seno, poi scendo ancora fino alle gambe, poi con la bocca risalgo fino alla sua passera, la gonna larga e’ perfetta mi permette di lavorare con la bocca benissimo, la sfilo gli slip e con la bocca mi tuffo nella sua fighetta.
Mi aiuto sia con la lingua ce con le dita, che le sfiorano anche il buchetto del culo.
Sento il corpo di Sara muoversi per godere meglio dei miei movimenti, e dopo poco sento Sara emettere dei gridi di piacere sempre piu’ forti fino asentirle dire, godo, godo, vengo, o dio come godo vengo, vengo si vengooooooooooooooo.
Un orgasmo imperioso, si capiva che era molto che non provava un orgasmo cosi’ forte.
Non so se saro brava come te con la bocca, il mio ragazzo si lamenta sempre, ma che dici sarai perfetta, le faccio io per incoraggiarla, lei mi a apre i pantaloni mi tira giu’ i box e afferra la mia patta e inizia prima a massaggiarla e poi con la bocca inizia un lavoro di spompinamento.
Ma brava che sei, sei favolosa oltre che bella, si continua.
Lei mi dice che prima di farmi venire vuole sentire il mio cazzo dentro di lei, io le dico di stare tranquilla che non sarei venuto subito, anzi prima di metterglielo dentro le chiedo di mettersi il mio cazzo fra le sue tette, cosi’ le fa, lo porta su suo seno e lo stringe, solo che mi da fastidio il suo reggiseno, allora se lo sgangia e se lo allarga per permettere di stringere liberamente il mio cazzo fra le sue belle tette.
Sai che il mio ragazzo non me lo ha mai chiesto questo?
Per me e’ proprio scemo il tuo ragazzo.
In altre situazioni, vedere la cappella del mio cazzo muoversi fra le sue tette, avrebbe provocato una sborrata micidiale.
Dopo un po’ le dico che e’ il momento di penetrarla, la faccio mettere comodo a pecora con il suo corpo appoggiato sullo schienale, le sposto la gonna sulle spalle, mi metto il preservativo e mi prendo il cazzo in mano per puntaglielo nella sua fighetta.
Due mosse decise lo fanno entrare, dapprima Sara sente un forte dolore, e poi dopo poco inizio a muoversi piano piano e il dolore si traforma in piacere, mentre la pompo le mie mano le stringono le tette, mentre la sa mano si avvicina alla sua fighetta ed inizia un lavoro di masturbazione, mentre con l’altra mi prende m le palle e me le accarezza.
Ripeto che in altre occasioni, anche in quella maniera avrei goduto quasi subito,
come sei bravo, come reggi bene mi dice la Sara, sento i suoi movimenti contro i miei per sentire meglio la mia verga sbattere dentro la sua figa, un lavoro meraviglioso.
Le dico che reggo perche’ voglio venire con la sua bocca, che le sue labbra mi fanno impazzire, e che le sue tette mi fanno impazzire e che il suo culetto mi fa impazzire, tiro fuori il mio pene e glielo appoggio sul suo culetto, che pero’ e’ rigidissimo, lei mi dice che sara’ difficilissimo perche’ una volta ha provato ma ha sentito tanto dolore che il suo culetto non si rilassa mai, con lo sputo ungo molto la cappella glielo appoggio di nuovo e provo a spingere forte e deciso, dapprima niente, poi sento aprirsi il buchetto in un attimo di rilassamento, via una spinta decisa e sento la cappella stringersi dal suo buchetto, che dolore che dolore, togli togli, niente da fare la seconda volta nella giornata che vorrei provare a sodomizzare un culetto ma devo desistere.
La faccio girare dall’altra parte e rientro nella sua fighetta nella posizione del missionario con le sue gambe nelle mie spalle, il movimento diventa molto veloce e veemente, vedo che lei si e’ rialssata nuovamente e mentre lei continua a masturbarsi, la sento venire per la seconda volta, godooo, si godooo godoooo ancora godoooooooooooo.
Mi siedo accanto a lei un po’ sfinito, devo ammettere e sento che il mio attrezzo sta perdendo colpi, le chiedo quindi di menarmelo un po’, mi tolgo il preservativo, la Sara inzia un lavoro di mano veramente prezioso per il momento, visto che il mio attrezzo torna ad essere efficente, poi si piega con la bocca e inizia a spompinarmi per bene, le chiedo di aiutarsi con la mano che mi accarezza bene le palle, e la verga, sento che sta arrivando anche per me il momento di godere di lei, e sento che lo schizzo le bagna la bocca, che nel frattempo si e’ aperta bene per accogliere il mio liquido.
E’ un godimento di minore intensita’ ma a lei le dico che e’stato il pompino piu’ bello che ho ricevuto, lei e’ contenta del complimento e mi dice che se ci sara una prossima volta proveremo di nuovo con il suo culetto, perche’ lei era eccitarta della cosa, ma si vede che non si sentiva ancora pronta.
Dopo una decina di minuti, dove ci siamo detti che lei era contenta di aver cornificato il cretino del suo ragazzo, e che le era piaciuto moltissimo, ci siamo riavviati verso la citta’.
Poco prima di entrare in citta’, visto il tempo visto l’autunno inoltrato, si era fatto buio, mi sono fermato in una stradina di perifeia e ho voluto riassalirla per un po’, l’ho baciata con delicatezza e ho infilato una mano sotto la sua gonnella e l’ho voluta masturbare ben bene, l’ho fatta venire per la terza volta e le ho detto che questo orgasmo che le ho fatto provare l’ho dedicato a lei perche’ lo portasse con se per tutto il fine settimana.
Insomma dopo mesi che ci stavo dietro mi e’ capitato di scoparmi due donne nel solito giorno, come sono a volte le combinazioni della vita..................
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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