Lui & Lei
Una brezza estiva

07.06.2023 |
4.363 |
7
"Il mio orgasmo non fa che crescere e quasi mi sento impazzire..."
Mani sui fianchi.La presa sempre più forte e passionale, effetto collaterale di quel bacio pieno di foga.
Respiri affannati. Labbra che si sfiorano. Suoni smorzati.
Mi sento sollevare, fin quando il mio culo non si posa sulla superficie del piano cucina. Al contatto con il marmo freddo, un brivido mi percorre la schiena.
Le gambe a cingergli i fianchi, le mani che scivolano fra di noi. Una fra i capelli, per tenere salda la presa su quel bacio, l'altra sul suo viso.
Era da un po' che non ci vedevamo, ma i nostri corpi si ricordano l'un l'altro, si cercano e si pretendono. I sensi amplificati.
Le sue mani scivolano sotto la mia maglietta mentre mi guarda negli occhi, le sue labbra a pochi centimetri dalle mie. Le nostre bocche leggermente dischiuse.
Dalla finestra aperta arriva una leggera brezza estiva che mi accarezza il corpo, mentre i raggi del sole creano ombre sul suo corpo ed illuminano i suoi occhi, svelando sfumature misteriose.
Gli sfilo la polo e lui allontana una mano dal mio corpo per passarsela fra i capelli. Davanti a questa scena, il mio desiderio non poteva che aumentare.
Faccio per sfilarmi il top, ma lui mi blocca le mani dietro la schiena e poggia la sua fronte alla mia mentre mi sorride.
"No, questo te lo tolgo io".
Le sue labbra sul mio viso. Baci leggeri, a fior di pelle.
Mi porta le braccia verso l'alto e quasi me lo strappa via.
Riprende quel rito e lentamente scende dal mio mento, al mio collo, fino ad arrivare in mezzo al mio seno.
Una mano sul collo ed una avvolta ad un seno, mentre le sue labbra finalmente si stringono intorno al capezzolo dell'altro.
Il suo sguardo inquisitore scruta ogni minimo movimento del mio viso. Vuole farmi godere e ci sta riuscendo.
I baci scendono sempre più in basso, sul mio ventre fino ad arrivare al pizzo delle mie mutandine. Ci gioca un po' con i denti, mentre mi guarda e le sue mani scorrono dietro le mie gambe.
Mi guarda soddisfatto e maliziosamente nel momento in cui gemo.
Quando si dice che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere non posso non essere d'accordo. Tutta questa tensione che si è costruita fra di noi non fa che lanciare scariche elettriche al mio corpo. I capezzoli turgidi, le mutandine bagnate e la pelle d'oca.
Ma da quello che vedo, non sono l'unica ad avvertire questa tensione. I suoi pantaloni stanno per esplodere e, nonostante questo, lui continua a concentrarsi su di me, non prestando minimamente attenzione all'erezione fra le sue gambe. I nostri corpi a pochi centimetri.
Suppongo che il nostro scopo sia lo stesso: dare piacere all'altro.
Già immagino tutte le scene nella mia testa. La mia bocca intorno a lui, tutte le posizioni in cui vorrei mi scopasse, tutti i luoghi in cui vorrei averlo.
Si muove leggermente indietro e allento la presa delle mie gambe su di lui, lasciandole a penzoloni. Mi guarda beato dallo spettacolo che gli si presenta davanti. La mia voglia di lui, i miei capelli arruffati, le mie labbra gonfie, il mio respiro affannato e vedo un lampo attraversare i suoi occhi. Allunga un braccio verso di me e mi sposta di lato le mutandine sfiorando con un dito il mio sesso, lungo tutta la fessura.
Istintivamente chiudo le gambe e spingo indietro la testa, gemendo.
Lui ridacchia, tornando subito serio, mentre gira il mio viso verso di lui.
"Guardami, voglio vederti mentre godi".
Mi allarga le gambe con una presa salda e tenendo le sue mani sulle mie cosce, affonda il suo viso tra di loro.
La sua lingua calda e piena si muove sul mio clitoride con movimenti circolari, mentre i suoi occhi sono fissi nei miei.
Le sue labbra si avvolgono a quel fascio di fibre nervose, succhiando e lanciando una serie di scariche nel mio corpo.
Sento la mia vagina reagire, pulsare e diventare sempre più umida.
Scende con la lingua lungo la mia fessura, catturando i miei umori e guardandomi lussurioso.
"Non guardarmi così o potrei scoparti ora, ho ancora tanto da farti sentire"
AH! IO?!
"È colpa tua, i miei occhi sono lo specchio dei tuoi" gli rispondo mettendogli una mano dietro la nuca e riportando la sua bocca su di me.
"Ti prego, fammi venire".
Non se lo fa ripetere due volte, ricomincia quella fantastica danza aggiungendo anche un dito, che lentamente scivola dentro di me. Dentro e fuori di me.
I suoi occhi sempre fissi nei miei.
La sua lingua lenta e passionale, a tratti veloce, a ritmo con il suo dito che pompa dentro di me.
Ed eccolo, lo sento arrivare nel momento in cui stimola un mio punto sensibile. La mia schiena si inarca, la mia presa sulla sua testa sempre più ferrea, il mio bacino che si muove freneticamente sulla sua lingua. Urlo nel momento in cui il mio corpo rilascia l'orgasmo e gli spasmi prendono il controllo.
Mi tiene salda per le gambe mentre continua a leccarmi e a muovere quel fottuto dito sempre più velocemente dentro di me. Il mio orgasmo non fa che crescere e quasi mi sento impazzire.
Gli blocco la testa e lo allontano, mentre lui protesta e stringe la mia coscia.
"Così mi farai impazzire".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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