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Lui & Lei

Ti porto a guardare le stelle


di Voglioeccitarmi1
15.05.2024    |    309    |    8 9.6
"Continuava a leccarmela, aggiungendo anche un dito, e giuro che se fossi stata più rilassata e avessimo avuto più tempo avrei squirtato tranquillamente..."
Questo racconto è stato scritto di getto dopo una recente esperienza: un po' perché voglio ricordare questi momenti e imprimerli nella mente, un po' perché mi va di condividerla con voi.

Era una domenica di maggio, ero fuori con le mie amiche ad una serata in una villa in campagna.
Posto bellissimo, musica, alcool e tantissima gente.
Ero un po' risentita di essere arrivata così tardi, volevo godermi la serata nonostante dovessi vedermi con un ragazzo.

Dopo essermi scusata molteplici volte con lui, gli chiedo di rimandare di qualche ora... dopo mezzanotte.

Cosa si fa dopo mezzanotte?
Lui le idee le aveva ben chiare.

Sembrava un tipo romantico, voleva portarmi a vedere le stelle.

Scusa più vecchia del mondo?
Eppure ci ho creduto.

Dopo essermi limonata un altro tipo alla festa... passò a prendermi lui.

Stranamente nessun senso di colpa.
Ci volevamo entrambi per i nostri corpi.
Non so quando sono diventata così materialista ed apatica, ma qualcosa è scattato.
Ormai non fanno più numero: dimentico nomi, conversazioni, informazioni.
Non era questo il punto che volevo raggiungere, ma al momento mi sta bene.
Ho voglia di conoscere prima me stessa e il mio potenziale sessuale.
Per una volta nella vita, voglio usare anche io gli altri quando questi vogliono usare me.
Altrimenti non mi caccerei in certe situazioni con dei campanelli d'allarme evidenti.

Lui è Marco, un militare siciliano, 20 anni... non l'avrei mai detto... ma probabilmente l'avevo dimenticato!
Sicuramente inizierete a dire: "ha 20 anni, ancora non ha esperienza", "è un ragazzino, con me avresti goduto di più", bla bla bla...
E, invece, di esperienza ne ha!

Mi ha portata in un posto in alto privo di inquinamento luminoso.
In montagna, al buio.
Del tutto ragionevole.
Tralasciando la mia sconsideratezza, dopo un po' di convenevoli, varie battutine e, nonostante tutto, una piacevole serata... noto che sono già le 2 e che dovrei tornare a casa.

Ma appena gli ho chiesto di riaccompagnarmi, però, non ricordo come e in quale contesto, ma finalmente ammettiamo le nostre intenzioni ( o meglio, io paleso le sue).

"Marco... lo so quello che vuoi da me..."
"Cioè?"
"Lo sai... non farlo dire a me."
"Tu cosa vuoi?"
"Non lo so, te l'ho chiesto prima io..."
"Sei sempre così evasiva?" - mi chiese abbassando la voce di un tono, quasi sospirando - "Venerdì parto, voglio divertirmi."
"Va bene... ma ora devo tornare, ci vediamo domani con più calma?"
"No, dai... giuro che in 20 minuti ti faccio venire."
Nella mia testa la cosa mi ha fatto molto ridere. Nessuno mi ha mai fatta venire e lui pensava di riuscirci in 20 minuti!

Si avvicinava sempre di più alla mia bocca.
Una mano scivolava sulla mia coscia, fino ad arrivare tra le mie gambe.
Le sue labbra che sfiorano le mie.
"Sei già bagnata..."
Le sue labbra che scendono sul mio collo.
"Marco... devo tornare", dico sospirando, "ci vediamo domani dai... che ti costa?"
"Non resisto fino a domani... ti voglio adesso... un'altra mezz'ora... ormai è tardi."
Continuava a baciarmi per impedirmi di parlare, le sue dita che si muovevano sul mio clitoride.

"Marco..."
"Passiamo dietro... stiamo perdendo solo tempo"
"Marco devo andare... Davvero!"
"Passiamo dietro adesso... mezz'ora, stai solo perdendo tempo!", dice mentre mi infila un dito dentro.

La mia mano sul suo avambraccio, a bloccarlo. Stava andando troppo in profondità.
"Sono vergine..."
"Me ne sono accorto", disse sorridendo, "non preoccuparti."
"Domani con calma...", dico per l'ennesima volta.
"20 minuti e ti accompagno", mi ripete lui.
"Guarda che li ho fatti i preliminari, lo so che non ci mettiamo 20 minuti".

Apre lo sportello della macchina e abbassa il suo sedile sedendosi dietro.
Io ormai ero già mezza nuda.
La gonna di jeans arrotolata sui fianchi, le mutandine spostate di lato.

Quando mi sono allungata sui sedili di dietro ne ha approfittato per schiaffeggiarmi il culo, facendomi gemere per la sorpresa.
"20 minuti", gli dissi categorica.
"Apri le gambe, voglio prima assaggiarti... farti sentire la mia lingua."

E che lingua.
Il ragazzino sapeva quello che faceva.
Si è concentrato sul mio clitoride... per la prima volta ho provato qualcosa con la lingua, non facevo che gemere. Come nei porno, ma senza finzione. La mia voce non è mai stata così melodiosa, sembrava il canto di una sirena.

Continuava a leccarmela, aggiungendo anche un dito, e giuro che se fossi stata più rilassata e avessimo avuto più tempo avrei squirtato tranquillamente.
I movimenti verso l'alto... avrei voluto chiedergli dove avesse imparato ma la mia testa era altrove.

Le sue mani sul mio seno... le sue labbra avvolte intorno ai miei capezzoli... a succhiare, leccare incessantemente.

"Non sai quanto vorrei mettertelo dentro adesso... almeno prendimelo in bocca."
Non me lo faccio ripetere due volte.
Si abbassa i pantaloni e io mi giro verso di lui, poggiandomi sulle ginocchia.
Un altro schiaffo sul culo.

Era durissimo.
Mi sono bastati due movimenti della mano per farlo bagnare.
C'era talmente tanto precum che pensavo stesse già venendo.
Avvicino la mia bocca al suo cazzo e dopo un paio di passaggi di lingua per raccogliere quel liquido, faccio scivolare la testa.
Stava impazzendo, succhiavo e leccavo senza mai togliere le mie labbra dalla sua cappella. Ogni volta che le mie labbra scoccavano lo sentivo irrigidirsi sempre di più.
Mi spingeva la testa verso il basso e accompagnavo il suo movimento sempre più impaziente.

Stavo impazzendo anche io. Mi aveva infilato un dito nella figa da dietro e manteneva un ritmo costante... fino a quando il dito lo ha spostato un po' più su.
Ho iniziato a gemergli sul cazzo.

"Sei vergine anche di culo..."
Inconsciamente gli ho risposto mugolando e più volte mi ha ripetuto che non capiva cosa stessi dicendo... voleva provocarmi, ma non ha capito che le redini del gioco le tiro io!

Mi sono vendicata abbastanza velocemente, l'ho fatto venire in meno di 5 minuti.
In bocca.
E ho anche ingoiato.
Altro che "in 20 minuti ti faccio venire"!
Forse forse, ha avuto lui la meglio alla fine.
Forse dovrei smetterla di vedere il sesso come un gioco di potere.

Ci siamo rivestiti in fretta e gli ho detto di riaccompagnarmi.

Mai più sentito.
Ovviamente.
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