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Il cantiere vicino casa 3


di Voglioeccitarmi1
26.08.2023    |    1.236    |    13 9.4
"Le loro mani sulle mie braccia..."
"Sei pronta per il secondo round?"
Alessandro mi fa sedere sul divano mentre lui e Fabrizio si posizionano davanti a me in piedi.
Prende le mie mani e le avvicina ai loro cazzi, avvolgendole intorno e iniziando a muoverle.
I miei occhi si muovono dalle loro lunghezze a guardare le loro espressioni. Vorrei cogliere ogni minimo cambiamento sul loro volto ma è difficile farlo quando i volti da guardare sono due.
Avvicino la mia bocca al membro di Fabrizio, muoio dalla voglia di vedere se la mia bocca riesce a contenerlo.
Lascio la presa e, appena appoggio la mia lingua sulla sua cappella, avverto un fremito vicino alla mia bocca. Gli sta piacendo.
Alessandro mi sposta i capelli dal viso mentre continuo a segarlo.
"Voglio vederti bene mentre glielo succhi" - dice chiudendo i capelli in una coda - "continua".
La sua mano guida la mia testa, che scende lentamente sulla lunghezza di Fabrizio.
Anche lui, insieme a me, sta controllando il suo piacere.
Le mie labbra schioccano quando mi allontana la testa per farmi vedere quanto sia gonfia la sua cappella e poi, di nuovo, la circondano, morbide.
Dò inizio alle danze. La mia lingua vi scivola e vi ruota intorno, sempre più velocemente, finché non mi fermo sul frenulo.
Appoggio il glande sulle mie labbra, spostando la testa all'indietro, mentre lo guardo da sotto. I miei occhi gridano lussuria.
Fabrizio, fino a quel momento immobile, prende la sua lunghezza in una mano e mi sbatte il glande sulle labbra.
La mia figa pulsa ad ogni colpo.
Mentre continuo a guardarlo, muovo di nuovo la lingua sul frenulo.
Alessandro allontana la mia mano dal suo cazzo e si abbassa per godersi meglio lo spettacolo.
Mentre poggia due dita sul mio clitoride e inizia a muoverle in modo circolare, spalanco la bocca. Non per il calore crescente nel mio ventre, non per le sue dita che non mi lasciano pace.
Ha appena spostato la cappella di Fabrizio dalla mia bocca... alla sua.
Mai avrei immaginato di assistere ad una scena del genere dal vivo. È sempre stata una delle mie fantasie più nascoste.
Mi ha posseduta fino a pochi momenti fa ed ora era lì. La sua lingua che scende sulla lunghezza, le sue labbra che succhiano il cazzo di un altro uomo.
Mi riprendo dal mio stato di stupore quando Fabrizio allunga le mani verso i miei capezzoli e me li tira, lasciando correre una scarica elettrica lungo il mio corpo e facendomi vibrare. La mia bocca emette un suono soffocato.
Alessandro si allontana da lui e torna a focalizzarsi su di me. Si accovaccia davanti le mie gambe e me le spalanca, portando il mio bacino leggermente più avanti sul bordo. Inizia a leccarmela mentre mi infila un dito dentro. Di nuovo quella tortura. Questa volta, però, ha appoggiato il pollice sull'altro buco e mentre pompa due dita dentro, compie movimenti circolari dietro.
Fabrizio mi tira di nuovo per i capezzoli, ma questa volta esercita leggermente più forza perché mi tira verso di lui e mi infila il cazzo in bocca. Senza se e senza ma, fino in gola.
Suoni che non avevo mai sentito prima. Mi stava scopando la bocca!
Hanno dei poteri? Possono realizzare qualsiasi pensiero recondito?
Questi due mi faranno impazzire per davvero. Sta prendendo una piega decisamente hard. Mi stanno fottendo anche il cervello.
Alessandro emette un gemito vedendo quella scena e chiude le dita dentro di me, facendomi tremare le gambe. Scivolo dal divano con il culo a terra.
Le lacrime che mi scendono ai lati degli occhi.
Lui che me le blocca con la lingua mentre continua a muovere velocemente le dita dentro di me.
Spingo via la testa all'indietro.
Urlo.
La mia faccia contrisa dal piacere.
Un altro orgasmo.
Di nuovo liquido ovunque.
La schiena appoggiata alla base del divano, il petto che si muove velocemente, le braccia inermi.
Devono raccogliermi per rimettermi in piedi.

Quando il mio respiro torna abbastanza normale, ho la forza di dire "Voi.. non.. non siete normali.. avete qualche potere? Potete leggere la mente?!"
Stavano realizzando tutto ciò che mi passava per la testa, senza proferire parola.
Mi guardano soddisfatti. "Esperienza" mi risponde Fabrizio. Alessandro invece resta in silenzio ma mi sta incendiando con gli occhi.
"Sei stanca?" dice con voce roca. Io annuisco.
"Ne vuoi ancora?" Esito un attimo, ma poi annuisco energicamente.
Mi sorride soddisfatto. "Devi essere assolutamente mia, mi piaci!"
Gli sorrido di rimando e raggiungo la sua mano per alzarmi.
"Andiamo nella tua stanza" mi dice.
Li prendo per mano e li guido alla mia stanza.
Le finestre ancora aperte.
Vado per chiuderle, ma mi bloccano. Le loro mani sulle mie braccia.
Fabrizio mi fa cenno di non farlo e mi fa indietreggiare verso il letto, spingendomici sopra.
"Hai mai provato l'anale?" mi chiede Alessandro.
"No.. non del tutto".
"Ottimo, allora sarò il primo". Mi afferra la testa mettendo una mano dietro al mio collo e mi si scaglia contro, baciandomi.
Le mie labbra sono gonfissime dopo questa sessione di work out.
Mi fa ristendere sul letto e mi tira al centro.
Si mette a cavalcioni all'altezza del mio petto ed avvicina pericolosamente il suo cazzo alla mia bocca.
Lo guardo, incerta. "Apri". Non mi muovo, perplessa.
"Apri" ripete, strusciandomi la cappella sulle labbra.
Faccio come mi dice e lentamente scivola nella mia bocca, mentre Fabrizio mi alza e mi spalanca le gambe e si fionda sulla mia fessura, succhiando e tirando.
Nell'aria una commistione di gemiti di compiacimento e di ansimi da parte mia, di versi gutturali da parte di Alessandro e di "onde che infrangono gli scogli".
Fabrizio posiziona la cappella alla mia entrata, tuffandosi in quel mare agitato.
Un cazzo che mi pompava in bocca e uno nella figa. Ma volevo ancora di più. E di più.
Approfitto dell'attimo in cui Alessandro lo tira fuori per sbattermelo in faccia. "Ale.. voglio che me lo metti nel culo".
Gli brillano gli occhi, non aspettava altro.
Fabrizio si blocca dentro di me, stupito dalla mia intraprendenza.
Subito esce, permettendo ad Alessandro di girarmi con una mossa rapida.
"Sei sicura?" Dice, cercando ancora una volta il mio consenso, mentre mi alza il bacino. Il mio corpo una V, testa fissata sulle lenzuola e piedi ben ancorati.
"Si.. e voglio che sia tu a farlo".
Mi tira uno schiaffo sul culo, facendomi tremare. "Ottimo.. sappi che sarò delicato solo per i primi minuti.. ti farò abituare e poi ti farò vedere il paradiso".
"Fai quello che vuoi" dico esasperata.
Si fa un po' di spazio fra le mie gambe e mi allarga le natiche per guardarmi meglio.
Ci sputa sopra. La sua saliva cola davanti e si mischia ai miei umori.
Di nuovo quei movimenti circolari.
"Rilassati", sussurra. Il suo dito mi sta provocando una nuova sensazione di calore, diversa.
Quando sente che sono più rilassata, piano piano, inizia ad infilarlo, girando lentamente, mentre con l'altra mano massaggia il clitoride.
"Brava, così, non fare resistenza".
In men che non si dica, mi ritrovo due dita dentro che si muovono lentamente.
Spalanco leggermente la bocca, boccheggiando, quando aggiunge un terzo dito, ma mi abituo abbastanza velocemente.
Fabrizio che fino a quel momento si stava segando mentre guardava la scena, si avvicina al mio orecchio "ti andrebbe di provare una cosa un po' più avanzata?" lo guardo innocentemente "cosa?"
"Ti fidi? Ti darà più piacere..", titubante annuisco e lo vedo uscire dalla stanza e tornare con delle cinghie da lavoro.
"Ok?"
"Ok"
Alessandro tira fuori le dita e mi dà uno schiaffo sul culo - una carezza - e poi un altro ancora.
Fabrizio prende le mie mani e lega alla testata del letto, mi allarga le gambe e fa lo stesso con i miei piedi.

"Mi piace questo tuo lato da troia" dice, passandomi le dita sulla figa per raccogliere i miei umori e portarseli alla bocca.
"Adesso ci divertiamo".
Alessandro mi alza il bacino e dopo aver sputato di nuovo, mi penetra lentamente. La sensazione è diversa da quella delle dita.
Urlo, non dal dolore, ma dal piacere. È appagante. E il suo ritmo lento ma deciso, fa crescere il mio desiderio.
Sento le pareti vaginali contrarsi ad ogni spinta, sempre più profonda. Mi riempie del tutto e resta giù, spingendo quanto più possibile per farmi abituare. Mi lamento dal piacere.
Fabrizio si avvicina alla mia bocca e dopo un paio di spinte, si alza e si sposta. Non riesco a vedere dove, ma poi sento un altro cazzo entrarmi dentro e un grugnito.
"Cazzo, devi sentire la sua figa adesso" geme.
Ho due cazzi dentro.
DUE. CAZZI. DENTRO.
Si muovono lentamente ma, poi, quando Alessandro inizia ad aumentare il ritmo lo fa anche Fabrizio e di nuovo vengo. Questa volta sembro posseduta. I miei arti legati, loro su di me, sembro in preda ad una crisi.
Continuano a muoversi in me con difficoltà.
Alessandro mi esce all'improvviso da dentro, "Liberale le caviglie" dice affannato. Fabrizio capisce subito e con una mossa rapida slaccia le cinghie.
Alessandro mi gira e mi apre la bocca stringendomi le guance.
Neanche due secondi dopo ho la bocca piena di sperma. È ancora affannato e mi guarda soddisfatto dall'alto.
"Brava.. adesso ingoia".
Chiudo la bocca e faccio come dice.
Fabrizio aumenta notevolmente la velocità.
"Sto per venire, posso venirti dentro? Prendi la pillola?"
"Si, vai" dico urlando. "Continua così..."
Con un ultimo colpo secco, mi sento inondare.
Dopo essere venuto, continua a muoversi dentro di me. Le mie pareti che lo ingoiano.
Alessandro si sposta e appena Fabrizio si sfila, avvicina il viso alla mia figa.
"Sei uno spettacolo" dice mentre vede la sborra colare.
E di nuovo mi sorprende, in quel momento... ancora una volta, la lingua.
Raccoglie tutto e si avvicina per baciarmi.
Fabrizio mi libera i polsi e collasso sul letto esausta. Loro vicino a me.
Non mi importava più che qualcuno potesse sentire.
Penso che lascerò le finestre aperte più spesso.
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