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Lui & Lei

Sotto il Sole Calante


di Membro VIP di Annunci69.it MrLicker
12.09.2024    |    2.564    |    1 9.0
"Ogni passo lo avvicinava a Emma, un volto che era ancora un’ombra nella distanza..."
Il parco era tranquillo al tramonto, le ultime luci del sole dipingevano il cielo di un arancione profondo, mentre l’aria si rinfrescava. La luce calda accarezzava i sentieri di ghiaia e i cespugli, creando ombre lunghe e seducenti tra gli alberi.
Emma, un'insegnante di biologia in pausa dal lavoro, passeggiava lentamente lungo il sentiero principale. Indossava un vestito a fiori leggero, che ondeggiava con il suo passo. La brezza leggera sollevava l'orlo del vestito, rivelando a tratti le sue gambe toniche e ben scolpite. I suoi capelli castani erano raccolti in una coda di cavallo, e il suo viso, illuminato dalla luce calda del tramonto, mostrava un'espressione di rilassato piacere.
Dall’altra parte del parco, Mark, un uomo di circa trentacinque anni, correva a ritmo sostenuto lungo il sentiero laterale. Il suo corpo, ben allenato, mostrava i segni di una vita di allenamenti regolari. La sua pelle era lucida di sudore, e i suoi muscoli si muovevano sotto la maglietta aderente. Ogni passo lo avvicinava a Emma, un volto che era ancora un’ombra nella distanza.
Quando Mark la vide, rallentò il ritmo, affascinato dal movimento fluido e dalle curve di Emma. Il suo respiro divenne più pesante mentre si avvicinava, e il suo sguardo non poté fare a meno di seguire ogni movimento del vestito a fiori. Con una mossa spontanea, decise di accostarsi a lei, il suo passo divenne più lento fino a fermarsi accanto al sentiero dove Emma stava passeggiando.
Emma alzò lo sguardo, sorpresa e incuriosita dalla presenza dell'uomo. “Ciao,” disse con un sorriso, i suoi occhi che scintillavano di curiosità e interesse.
“Ciao,” rispose Mark, asciugandosi il sudore dalla fronte con un asciugamano che portava al collo. “Non ti aspettavo qui. Passeggi sempre in questo parco?”
“Non sempre,” rispose Emma, “ma quando posso, mi piace passeggiare qui per rilassarmi.”
Mark la guardò con attenzione, i suoi occhi che scivolavano lungo il suo corpo, da quel vestito a fiori che accarezzava le sue curve fino ai suoi fianchi ben definiti. “Sembra un buon modo per recuperare energia. Ti va di fare due chiacchiere? Posso rallentare il mio allenamento, se ti fa piacere.”
Emma annuì, e iniziarono a camminare insieme. Le conversazioni iniziarono a fluire facilmente, i loro toni si abbassarono, creando un'intimità inaspettata sotto il cielo arancione. Mark si avvicinava sempre di più a Emma, i loro corpi quasi sfiorandosi mentre camminavano fianco a fianco. Ogni tanto, il movimento del vestito a fiori di Emma lo colpiva come una tentazione visiva, la brezza che lo faceva ondeggiare provocatoriamente.
Man mano che il sole calava e la luce diventava più tenue, l’atmosfera si fece più carica di tensione. Mark notò la reazione di Emma ai suoi commenti, i suoi sguardi che diventavano più intensi, i suoi movimenti più languidi. Sentiva un’attrazione crescente, e l’ambiente tranquillo del parco sembrava propizio per un incontro più intimo.
Mentre si avvicinavano a una piccola area isolata del parco, Mark afferrò delicatamente il braccio di Emma, portandola verso un angolo nascosto tra due alberi. La sorpresa negli occhi di Emma si mescolava con un desiderio inespresso, e quando i loro sguardi si incrociarono, la tensione tra loro era palpabile.
Mark si avvicinò, le sue mani che scivolavano sulla pelle di Emma, esplorando con lentezza. Le sue dita tracciavano linee invisibili lungo il vestito a fiori, mentre i suoi baci cominciavano a scivolare lungo il collo e le spalle di Emma. La sua bocca trovava un angolo sensibile, e il suo respiro caldo le provocava brividi di piacere.
Emma si piegò leggermente verso di lui, il suo corpo che rispondeva a ogni tocco, ogni bacio. Le sue mani esplorarono il torace di Mark, sentendo i muscoli tesi sotto la sua maglietta. I loro corpi si avvicinavano, le bocche si cercavano con crescente urgenza, le lingue che si intrecciavano in baci profondi e assetati.
Mark cominciò a toccarla con più audacia, il suo corpo premuto contro di lei mentre le sue mani scorrevano lungo il suo vestito, sollevandolo appena per accedere alla pelle calda e morbida sotto. Ogni movimento era deciso, ogni tocco una promessa di piacere immediato. Emma rispose con gemiti soffocati, il suo corpo che si muoveva in risposta ai suoi stimoli, abbandonandosi completamente al momento.
Mark, preso dall’impeto del desiderio, la guidò con abilità contro il tronco di un albero. Le sue mani erano ovunque, toccando, accarezzando, mentre il suo corpo si muoveva con un ritmo sempre più frenetico. Emma si abbandonava completamente, il suo respiro accelerato e i suoi gemiti sempre più intensi.

Con un movimento deciso, Mark girò Emma contro l’albero, la sua forza e determinazione evidenti in ogni gesto. Sollevò con cura l’orlo del vestito di Emma, rivelando la pelle nuda delle sue cosce. Le sue mani si mossero con rapidità e certezza, spostando il perizoma di pizzo da parte. La stoffa finemente lavorata fu scostata con un movimento deciso, lasciando l’accesso completamente libero.
Mark posizionò la sua erezione contro la fessura di Emma, il contatto immediato e ardente. Senza esitazione, la penetrò profondamente, il suo membro che si adattava perfettamente al calore e alla morbidezza di lei. Il suo corpo si muoveva con una forza irresistibile, ogni spinta un colpo di passione pura. Emma si piegava in avanti, le mani appoggiate al tronco dell’albero, il suo corpo che tremava ad ogni movimento. I suoi gemiti si facevano sempre più intensi, i suoni che sfuggivano dalle sue labbra erano una miscela di piacere e abbandono, in risposta a ogni penetrazione profonda e decisa.
Ogni spinta di Mark era un incontro di sensazioni estreme, un ritmo incalzante che sembrava amplificare l’intensità del piacere. La pelle di Emma era calda e umida, e Mark sentiva ogni contrazione e movimento del suo corpo. I sospiri di Mark si facevano più pesanti e ardenti, il suo respiro caldo che accarezzava la pelle di Emma e accentuava l’effetto delle sue stimolazioni. Il piacere cresceva con ogni colpo, accumulandosi in una tensione insopportabile e deliziosa.
Quando raggiunse il culmine, l’orgasmo di Mark fu un’esplosione di calore e pulsazioni intense. Si ritirò da Emma con un movimento brusco, il suo seme che colava e esplodeva sul sedere di lei con un’ondata di piacere viscerale, lasciando un residuo caldo e appiccicoso che si mescolava alla sua pelle.
Dopo quel momento di estasi, Mark girò Emma delicatamente verso di lui. I suoi occhi erano colmi di desiderio e soddisfazione mentre la scrutava. Con la mano ancora intrisa dei loro umori, la toccò tra le cosce, le sue dita che scorrevano lentamente e con intenzione, esplorando ogni angolo sensibile. I suoi baci si concentrarono sul seno di Emma, la sua lingua che tracciava percorsi ardenti e umidi sui capezzoli tesi. Le sue mani erano esperte e sicure, mentre i suoi movimenti erano lenti e deliberati.
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Emma, travolta da un'altra ondata di piacere, raggiunse l'orgasmo con un gemito profondo e incontrollabile. Il suo corpo si contrasse violentemente, i muscoli tesi e pulsanti sotto la pelle. Ogni vibrazione di piacere era un'esplosione di sensazioni che la facevano tremare in maniera visibile, lasciando un flusso di umori che colò abbondantemente lungo le sue cosce, macchiando l'erba sottostante e le mani di Mark. Il suo gemito, profondo e vibrante, riempiva l'aria, creando un'armonia di suoni e sensazioni che accompagnavano la sua liberazione.
Mark osservava attentamente mentre gli umori di Emma si diffondevano, e con movimenti lenti e deliberati, raccolse ogni traccia di piacere dalle sue cosce. La sua mano, ora bagnata e calda, era un prolungamento della passione che avevano condiviso. Si avvicinò a Emma con un'espressione di desiderio soddisfatto, portando la mano intrisa di umori alla bocca di lei.
Emma, con un'espressione languida e appagata, accettò il gesto di Mark. Leccò la sua mano con una sensualità quasi primitiva, le sue labbra e lingua che esploravano il sapore e la consistenza del risultato della loro intesa. Ogni leccata era un atto di intimità pura, accentuando la connessione tra di loro e facendo crescere il senso di complicità e soddisfazione condivisa.
Quando finalmente si distaccarono, i due si guardarono con un sorriso soddisfatto. La luce del tramonto ormai quasi sparita lasciava il parco in un'atmosfera di quieta intimità. Mark si allontanò per tornare al suo jogging, mentre Emma, con un vestito che portava ancora i segni del loro incontro appassionato, si preparò a riprendere il cammino verso la città.
Camminò verso la fermata della metro, sentendo il seme di Mark che si era asciugato sulla pelle e macchiava il suo vestito. Ogni passo era una piccola tortura di piacere residuale, e i suoi sensi erano ancora acuti e vibranti. Quando salì sulla metro, si accorse che gli sguardi dei passeggeri si posavano su di lei, curiosi e perplessi di fronte alla macchia evidente sul vestito. Gli sguardi erano fugaci ma carichi di un'intuizione maliziosa, e Emma si sentiva eccitata dalla consapevolezza che qualcuno potesse intuire la verità dietro quel segno.
Nonostante l'imbarazzo e la curiosità degli altri, il suo stato d’animo era inebriato da un senso di soddisfazione e desiderio persistente. Tornò a casa, il ricordo di quel momento intimo e travolgente ancora vividamente presente nella sua mente, e il suo corpo continuava a vibrare con il calore del piacere condiviso.
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