Lui & Lei
L’agente immobiliare

08.11.2024 |
218 |
7
"Dopo i saluti di rito mi fece entrare in casa; l’appartamento era arredato ma non abitato..."
Da un po’ ero alla ricerca di un appartamento per un investimento immobiliare.La mia attenzione si focalizzò su un immobile d’epoca in discrete condizioni in una zona tranquilla.
Contattata l’agenzia fissammo un appuntamento.
Nonostante non fosse un incontro sexy mi vestii , come da abitudine, con un abbigliamento un po’ provocante con tacchi, gonna corta, calze a rete e , come mio solito, senza reggiseno.
Con gradita sorpresa ad aspettarmi trovai un uomo sulla quarantina, elegante, simpatico e sicuro di se’. Dopo i saluti di rito mi fece entrare in casa; l’appartamento era arredato ma non abitato. I proprietari si erano trasferiti da un po’ ma tutto era in ordine e pulito. Evidentemente periodicamente qualcuno si occupava di tenere tutto pulito. Iniziammo a visitare la casa e intanto scambiavamo qualche parola. Alfredo, questo era il nome dell’agente, mi spiegò che potevamo fare con calma in quanto era l’ultimo appuntamento della sua giornata. Lo ringraziai e , una volta in cucina , si offrì di preparare un caffè visto che c’era tutto l’occorrente e mi avrebbero mostrato il perfetto funzionamento della piastra a induzione. La casa era dei primi del 900 ma perfettamente ristrutturata. Ci gustammo l’ottimo caffè e io quasi per gioco iniziai un tentativo di seduzione: accavallai le gambe e senza farmi scorgere sbottonai un bottoncino della camicia così da far intravedere meglio il seno. Alfredo non tardò a fissare con insistenza il mio décolleté e mi chiese come mai mio marito non mi avesse accompagnata nella visita. Risposi che lui si annoiava in queste visite e che sarebbe intervenuto solo quando il mio interesse sarebbe stato concreto per l’acquisto. Mi venne spontaneo aggiungere:” E poi questa volta è stato meglio essere sola così possiamo goderci in pace la reciproca compagnia…sei un uomo molto simpatico e affascinante Alfredo!”. Lui mi sorrise ricambiando il mio complimento e mi invitò a continuare la visita e, come per caso, mi portò nella camera da letto padronale. Mi si fece più vicino fino a sfiorarmi e sorridendo disse:” Il letto è davvero grande e sembra molto comodo…”. Io aggiunsi ricambiando il sorriso: “ Chissà quante volte ci avranno fatto l’amore i proprietari!”. Alfredo colse al volo l’allusione si avvicinò ancora di più e mi guardò eccitato. Non mi feci sfuggire l’occasione : lo abbracciai e baciai senza pudore e lui ricambiò il bacio iniziandomi a palpare. In pochi attimi fummo nudi. Il letto era davvero confortevole e facemmo l’amore con trasporto come se ci fossimo conosciuti intimamente da tempo. Non ho poi comprato l’appartamento ma ho rivisto per un po’ Alfredo sempre in quella casa che divenne la nostra alcova. Dopo un paio di incontri raccontai la cosa a mio marito che da vero e raffinato cuckold mi chiese di parlare con Alfredo e chiedergli un incontro a tre. Sapevo che era un amante fantasioso e che non si sarebbe meravigliato della mia richiesta. Infatti accetto volentieri di incontrarmi anche alla presenza dì Piero e la cosa lo rese, se possibile, ancora più focoso ed eccitato. I nostri incontri e il nostro godimento durò per un piacevole periodo fino a che la casa venne venduta ; resta comunque un ricordo piacevole e sensuale di quanto accaduto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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