Lui & Lei
I Jeans
di TantraManMassaggio
27.11.2018 |
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"Ebbi l’impressione di trovarmi in uno di quei tanti sogni erotici con Marta che ultimamente riempivano la mia mente e d’istinto immersi la faccia in mezzo ai..."
Come sempre quando torno dalla Taillandia porto sempre un regalino alle mie cucciole, tendenzialmente porto dei Jeans perche adoro vederli indossati da loro Questo viaggio avevo promesso dei Jeans a Marta una mia amica spettacolarmente bella e con un corpo da favola con la quale pero non avevo mai fatto nulla ,solo sognato.
Pero questa volta volevo fare un nuovo esperimento, siccome i jeans fasciano terribilmente il suo meraviglioso culo ho voluto volontariamente comperarli di 1 taglia piu piccola della sua perche i jeans sempre più stretti e sempre più aderenti indossarli implica un grande sacrificio. Pur di far arrivare la cintola alla vita si mette in scena una vera danza tribale, inarcando la schiena, muovendo i fianchi a destra e sinistra e tirando, tirando forte fino a quando il cavallo non si è incastrato perfettamente nello scoscio; ahimè poi arriva il momento di unire l’asole al bottone.
Insomma dietro un bel jeans attillato si nascondono sofferenze immani, pur di arrivare a calzarli perfettamente aderenti al corpo.
Con questa premessa cercherò di raccontarvi la strana storia che ha visto come protagonista i jeans di Marta
Era un Mercoledi sera ed avevo invitato Marta a cena a casa mia con la scusa di farle ascoltare alcuni brani che avevo studiato al pianoforte
Prima di inoltrarmi nei particolari di questo racconto, al fine di farvi apprezzare lo spirito della storia, è opportuno lumeggiare la mia personalità. Adoro corteggiare le donne sopratutto quelle alte con due gambe lunghe che non finiscono mai e un culo da brivido Sono di carattere dolce ed amante della fica, nel senso che scoperei dalla mattina alla sera, e quando mi capita un occasione non me la faccio assolutamente scappare.
Arriva la sera della cena e Marta arriva puntuale come al solito sale le scale e la vedo con una mini che farebbe rescuscitare un morto
Era bellissima con queste gambe meravigliose e i tacchi alti ,una Dea.
Come entra beviamo un'aperitivo tanto per scaldare l'ambiente e dopo un bis visto la voglia e la sete i nostri sensi iniziano a essere sollecitati dall'alcool
Prima di iniziare a mangiare detti il regalino(i Jeans) a Marta la quale vedendoli mi abbracciò forte e mi schiocco un bacio sulle labbra
Lei volle provarli subitissimo perche le piacevano da impazzire e allora la feci accomodare nella mia camera per togliersi la mini e indossare i Jeans
Ardevo dalla curiosita di vedere se riusciva ad indossarli e....come le sarebbero stati
Ad un certo punto io ero in cucina a preparare i piatti per la cena che sentii dei lamenti dalla stanza e pensavo che Marta fosse caduta o si fosse fatta male per cui andai di la a vedere cosa fosse successo in mezzo alla stanza, e la vidi che stava saltellando con il culo nudo, mentre tentava di tirarsi su i jeans.
Per quanti sforzi facesse i pantaloni non ne voleva sapere di salire.
Appena mi vide:
“Roby ma che fai qui! Non vedi in che condizioni sono? ti avevo detto di aspettarmi in salotto che sarei venuta a sfilare per te
“Scusami! Ho sentito urlare e ho pensato che stessi male!
“Mi sto sforzando a far entrere sti Jeans! Porca miseria sono tutta sudata!
“Scusami vado via!
“No! Dove vai?
“Be! Via!
“Aspetta! Forse potresti darmi una mano!
“E come?
“Avvicinati afferra i lati di dietro e tira insieme a me! Magari in due ci riusciamo!
L’idea mi sembrava buona. In un primo momento il culo nudo di Marta mi aveva gia fatto effetto. I problemi arrivarono quando mi trovai lo scoscio a pochi centimetri dal naso e in una posa eroticamente oscena.
Così tirammo all’unisono. Lo sforzo fu talmente energico che lei finì per essere proiettata a pecorina sul letto
La posizione assunta mise la fica in bella vista e davanti a quella visione esclamai:
“Heiiiii Marta ! Ma...... non porti le mutande?
“Daiiii Roby! Invece di fare osservazioni scontate dammi una mano!
“Va bene! Non ti scaldare!
Mi inginocchiai dietro, con la faccia in linea con il suo culo nudo, e dopo aver afferrato i bordi superiori tirai con forza verso l’alto. Niente i jeans erano troppo stretti.
Ma qualcosa era successo, il suo culo a pecora aveva suscitato in me un attenzione erotica straordinaria
Trovarmi davanti agli occhi, a distanza ravvicinata, la nicchia vaginale di Marta, influenzò i miei pensieri ed un terremoto di sensazioni turbò la mente.
Era impossibile restare inerti al cospetto di quel meraviglioso panorama.
Le natiche rotonde si dividevano divinamente in corrispondenza della fica, che sembrava incastrata come una conchiglia al centro dello scoscio. Sembrava l’immagine di una posa di playboy. Molto eccitante
“Dai proviamo ancora!
“Va… be.. ne!
Ero già emozionato. Il sangue nelle vene cominciava a bollire. La visione di quel spendido incavo vaginale iniziava a stimolare la mia fantasia.
Il cazzo, termometro di quella febbre morbosa, misurò a suo modo il livello di libidine ingrossandosi, mio malgrado ed in pochi secondi, alla massima grandezza.
“Dai Roby tiriamo insieme!
“Si!... si…
In quelle condizioni non era facile collaborare. Stavo sudando dall’agitazione.
“Che fai non tiri!
Stavo fermo, ipnotizzato davanti a quella fonte di piacere. La figa di Marta mi aveva stregato, la bramosia aveva già contaggiato la mia mente per cui persi il controllo della situazione. Ebbi l’impressione di trovarmi in uno di quei tanti sogni erotici con Marta che ultimamente riempivano la mia mente e d’istinto immersi la faccia in mezzo ai suoi glutei boriosi iniziando a mordere e a leccare la fica.
“Roby ma......che stai facendo?
Non potevo rispondere perché la bocca era impegnata incisivamente a nutrirsi di quella bontà naturale.
Per rendere la mia azione più tagliente le afferrai il culo e dopo aver diviso le labbra con i pollici, misi a nudo la carne viva della fica, e come un affamato di sensazioni forti mi immersi in profondità come un disperato.
Vani furono i tentativi di Marta di sottrarsi dalla mia aggressione imprevista.
Dopo alcun minuti di intensa leccata, la sua voce mutò ed iniziò a tradire una po di emozione. Era difficile non farsi coinvolgere da quella azione impettuosa.
“Ro.....by.... mmmm cazzo fer…. mati mmmm
Tutto inutile, parole vuote e prive di qualsiasi potere. Ero super eccitato. La figa di Marta in quel momento era quanto di meglio potessi avere per soddisfare una libidine cresciuta a dismisura.
Man mano che scavavo con la lingua la sentivo cedere fino a partecipare. Quando finalmente….
“Roby..... mmm...... si...... mmmmm..... Dio sto godendo mmmm....... si si mi piaceeeeee mmmmm.....
Un incitamento inutile visto che già leccavo, mordevo e succhiavo la nicchia vaginale guidato solo dalle mie cieche intenzioni ormai straripanti di libidine; ero talmente eccitato che mi ero aperto perfino i pantaloni e con un mano mi menavo il cazzo duro. Avevo trovato un accordo sinergico tra l’impegno della bocca nella nicchia vaginale di Marta e la sega.
Marta lo notò subito e senza distogliere lo sguardo, insisteva a fissarlo intensamente.
Le sue occhiate sul mio cazzo mi infodevano un energia increbile. Si leggeva chiaremente che quella curiosità morbosa celava una nascente eccitazione della sua fantasia.
Alla fine:.....“visto che lo stai guardando! Non ti andrebbe di succhiarmelo?
Mi piaceva essere scurrile e trattarla come una puttana di bordello. Silenzio assenso. Lo presi come un si.
La spodestai dal letto e ponendomi al suo posto me la tirai sopra il mio grembo e le spinsi la testo sul mio cazzo.
Marta si impossessò subito del mio cazzone e attaccò a pompare come una indiavolata.
Avevo capito bene : quello era un desiderio che anelava di essere realizzato subito. Infatti il cazzo nella sue mani diventò il miglior lecca lecca che una ragazza potesse bramare.
Con quell'impegno aveva assunto una posa strabiliante, piegata con il busto sul mio cazzo, metteva in mostra il suo meravilgioso culo che era sempre scoperto. I Jeans non si erano mossi di un centimetro e le stringevano le gambe come pastoie.
Man mano che incalzava sul mio cazzo, aiutata da una mia mano che le spingeva il capo fino farglielo ingoiare tutto intero.
Nello stesso istante mi divertivo a stimolare le labbra della sua fica infilando qualche dito nel condotto vaginale.
Marta aveva una pelle liscia che a solo toccarla mi faceva venire i brividi alle radici del cazzo.
Da come pompava sul mio cazzo lasciava intendere che la troietta aveva fatto molta esperienza nell’arte orale.
Il cazzo brillava tanto era impregnato di saliva segreta in abbondanza.
Ci sapeva fare, era un vero diavolo di resistenza, perché aveva affrontato con determinazione le difficoltà di ossigeno pompando senza soluzione di continuità.
Procedeva sul mio cazzo con grande tenacia e da come mi accarezzava i coglioni anche con grande passione.
Il mio grembo era diventato un vero campo da gioco per la bocca e le mani di Marta. La sua bocca stimolava il cazzo in tutta la sua lunghezza, mentre le mani si divertivano con i coglioni. Poi quando succhiava la cappella la mano spostava la pelle su e giù e soppesava i coglioni con molta cura.
Marta era un satannasso che sapeva bene come soddisfare un uomo.
Il godimento del cazzo, stimolato dalla sua bocca, mi aveva fatto salire il desiderio ad un livello tale da farmi aspirare ad una nuova forma di sollecitazione, più forte.
Le situazione era calda e adatta a fare il passo successivo.
“Vieni! stenditi sulla letto! Voglio scoparti!
“Si mmm si mmmm......
SCRIVO RACCONTI EROTICI ANCHE PER CHI NON LO SA FARE
DITEMI LA VOSTRA STORIA MANDATEMI I VOSTRI SOGNI E IO LA REALIZZERO'
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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