sera d'estate

Forse avevamo bevuto un po'.

O forse era quella sera di fine estate, quell'aria calda e avvolgente...



Ma non pensavo mai che potesse capitarmi una cosa del genere.

C'eravamo conosciuti su internet: un sito di incontri clandestini.

Lei giovane, fidanzata, curiosa ed inquieta.

Io ormai "maturo", divorziato, con una compagna

con cui mi vedevo nei weekend. E con la voglia di...di provare emozioni.

Per un po' c'eravamo scambiati mail fra lo spiritoso e il malizioso.

Era chiaro che non poteva esserci una storia fra noi.

La differenza d'età...la lontananza...i nostri legami.

Ma col tempo aumentava il feeling...e un pomeriggio ci incontrammo.

Dovevamo prendere il solito caffè....rimanemmo in auto a chiacchierare per ore...

poi ci baciammo...le mani partirono...e facemmo sesso lì, in un parcheggio al sole di primavera.

Ci siamo rivisti altre volte: alberghi fuori mano e a metà strada.

Sesso vorace...ogni volta spingendosi più in là.

Ma anche tanta complicità...risate...coccole.

Quella sera eravamo riusciti ad organizzarci per una cena.

La prima cena...in un locale carino lontano da tutto,

dove non potevamo incontrare conoscenti.

La serata ancora calda ci consentiva di stare all'aperto, nella bella terrazza panoramica.

Lei era molto bella...elegante in un vestitino scuro corto, che metteva in risalto

le belle cosce abbronzate. Mentre stavamo bevendo una vodka, la mia mano

le accarezza... "Che fai? Ci vedono!!"

In effetti, il tavolo con tovagliette all'americana lasciava vedere tutto.

Ma c'era ormai poca gente...e poi la cosa non mi dispiaceva.

Anche a lei...forse. Era diventata rossa, come le capitava eccitandosi.

La guardai sorridendo...e continuai.

Ora la mia mano si infilava sotto la gonna.

Il suo respiro era pesante...e le gambe si aprirono un po'...

"Dai...non vedi che quello ci sta guardando?"

In effetti, a una decina di metri, c'era un tavolo di una decina di persone,

sui quarant'anni, amici, uomini e donne.

Uno, rivolto verso di noi, aveva visto la mia manovra...e ci stava guardando.

"Dai...togliti lo slip".

"Ma ti pare..."

Però si stava eccitando sempre di più, lo sentivo.

Era la mia mano...o il suo sguardo?

"Aspetta..."

Con un movimento rapidissimo di entrambe le mani

si era sfilata lo slip, facendolo cadere ai suoi piedi

e raccogliendolo con un gesto lento.

"Contento?" mentre me li dava in mano, con un sorriso di sfida.

Io li annuso profondamente, prima di metterli nella tasca della giacca.

Il nostro amico aveva seguito la scena...

Ora le mie dita riescono a trovare quella peluria morbida....

e sotto sentono un laghetto tiepido...dove si immergono.

Le cosce si allargano spudoratamente...mentre il cameriere porta il conto.

Ci alziamo...e mentre ci avviamo all'uscita io guardo in viso il tipo.

L'auto è in un piazzale isolato, illuminato appena.

Le cammino a fianco accarezzando quel magnifico sedere.

Arrivati all'auto la bacio profondamente, mettendo una mano sotto la gonna.

La stringo a me, perchè possa sentire la mia eccitazione.

Anche la sua mano va sui miei pantaloni,cercandoil cazzo duro, lo accarezza e lo stringe.

Poi slaccia la cintura...e apre la patta.

Le sue dita si infilano abili nell'apertura del boxer, massaggiano golose

la punta del cazzo..lo masturbano lentamente.

Poi si china...lo estrae completamente e inizia a leccarlo piano.

Sono eccitatissimo...e solo allora mi accorgo di lui che sta guardandoci

appoggiato ad un'altra auto, a una decina di metri.

"Guarda chi c'è" e lei si interrompe, alza lo sguardo e lo vede.

Per un attimo interminabile rimaniamo così.a guardarci...

Poi lei guarda me...e sorride...e ricomincia a leccarmelo.

Io le accarezzo i capelli, e continuo a guardare lui.

Vedo che si sta toccando...è eccitato.

"E...se lo chiamiamo qui?" le chiedo.

Lei mi sorride..

Gli faccio un gesto...e si avvicina...



Forse avevamo bevuto un po'....