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La mia amica Maura (Parte 4)


di cicciosv
07.03.2010    |    12.333    |    2 7.9
"Tino, ha superato la fase di rancore e gelosia che aveva nei primi incontri e sembra che il menage a trois sia stato per lui molto positivo, il suo umore è..."
Maura non voleva lasciare Tino, il marito, perché in fondo lo amava davvero, ma con discorsi dapprima molto vaghi poi sempre più concreti gli fece capire che aveva assolutamente bisogno di sfogare la sua carica sessuale. Ebbero per questo violenti discussioni, poi come da copione, lui si sentiva male e con i soliti ricatti psicologici che i malati sanno bene adoperare, facevano pace.
Durante una di queste liti Maura gli rinfacciò il suo modo di usarla quando la prendeva e gli spiattellò in faccia che la sua fregna non era un contenitore di sborra, dove lui autonomamente soddisfaceva il suo desiderio, che anche lei voleva godere e se trovava uno che la trombava, lo avrebbe lasciato.
A sentire questo Tino come di prassi si sentì male e per quasi due giorni non si parlarono. Alla fine si rese conto che continuando così l’avrebbe certamente persa ed egoisticamente, cercò un approccio di riconciliazione. Ammise che ormai le sue prestazioni erano molto fiacche ma che la amava e non voleva perderla. Cominciò quindi una lunga discussione tra loro. Maura chiedeva di avere la possibilità di frequentare qualcuno (cioè io) per dar sfogo alle sue esigenze, Tino invece preferiva soddisfarla usando come palliativo qualche fallo in lattice o di qualche vibratore e di farlo solo con lui. Alla fine dopo tanti tira e molla si accordarono che Tino avrebbe trovato un uomo di loro gradimento su qualche sito di annunci per soddisfare la consorte, volendo a priori scartare amici o conoscenti. Pubblicarono quindi un annuncio su uno di quei giornalini cittadini nella voce incontri coppia cerca singolo, a condizione che lui fosse presente e partecipe mentre lei lo facesse solo per sesso e senza altri coinvolgimenti.
Maura m'informò di tutto questo e insieme decidemmo di far passare del tempo prima di propormi per un contatto.
Passarono così quasi tre settimane, all’annuncio si fecero avanti schiere di affamati di sesso e stupidi che non mancano mai, ma furono quasi tutti cestinati. Poi, dopo l’inserimento del mio contatto, Tino e Maura restrinsero la cernita a tre persone. Uno era un 68enne vedovo, un altro 60 enne singolo, a loro dire tutti prestanti e ben dotati e io che mi ero descritto come 58enne normodotato ammogliato in cerca di semplice avventura senza complicazioni. Dal contatto conoscitivo, anche se con qualche riserva da parte di Tino che avrebbe gradito il vedovo, fui prescelto io grazie alle insistenze di Maura e stabilimmo di incontrarci a casa loro un sabato sera dopo cena.
Alle nove in punto con una bottiglia di champagne e un mazzo di rose in mano bussai alla loro porta. Mi vennero ad aprire entrambi. Tino, abbastanza impacciato e Maura che indossava un vestitino scuro molto aderente e abbastanza scollato, da cui s'intravedeva un reggiseno di pizzo nero, con calze autoreggenti e un bel paio di scarpe con tacco a spillo che la affinavano di molto. I miei presenti contribuirono a rompere quella tensione del primo incontro e mentre ci accomodavamo in salotto e Maura andava a preparare i bicchieri per un brindisi, Tino mi accennò che dovevo fare solo quello che lui chiedeva senza prendere iniziative e che essendo la prima volta, si sentiva molto a disagio. Si raccomandò di non venirgli dentro né in bocca e di non usare il secondo canale perché lui era stato il primo e non voleva che altri ne potessero godere. Mentendo risposi che anche per me era la prima volta, che speravo di accontentare le attese della moglie e che avrei fatto tutto quello che lui chiedeva.
Maura intanto dopo aver messo una musica di sottofondo entrò in salotto e porgendoci i bicchieri propose un brindisi alla nostra amicizia.
Tutto sembrava surreale. Maura da vero anfitrione e con estrema naturalezza stava facendo quasi le stesse cose che aveva fatto la prima volta che venne a casa mia, per farmi intendere che ero io il suo desiderio e che tutto questo era come legalizzare la nostra storia anche davanti al marito. Tino visibilmente teso, in imbarazzo e anche arrabbiato per una situazione accettata solo per necessità. Io che dovevo figurare solo come un attrezzo di piacere agli occhi del marito e nascondere che da vero porcone conoscevo già ogni centimetro del corpo di sua moglie.
Subito dopo aver svuotato i calici Maura di fronte a noi che stavamo seduti sul divano, ruppe gli indugi. Si sfilò il vestito e con indosso solo l'intimo e autoreggenti si mise tra di noi, mi prese le mani e m'invitò ad accarezzarla, mentre lei, voltandosi verso il marito, cominciò a massaggiargli il pacco da sopra i pantaloni. Tino sembrò rilassarsi un poco e dopo essersi calati pantaloni e slip mise in mostra un cazzo circonciso e lungo certamente più di venti centimetri. Ciò mi stupì perché non pensavo che alla sua età e sofferente com'era potesse avere ancora un simile attributo certamente più grosso del mio. Intanto lei stringeva alla base la sua asta con una mano e s'imboccò la cappella in un attimo tutta in bocca, iniziando un lento su e giù che lo faceva mugolare di piacere.
Io, dopo essermi spogliato, continuavo a tastarla tutta dandole piacere specialmente quando gli sfioravo la fregna o gli stringevo i capezzoli mentre osservavo con desiderio quel magnifico pompino che gli stava facendo, notando però, che se mollava la presa con la mano il cazzo di Tino si piegava in giù immediatamente. Ora capivo perché Maura era stata attratta da un uomo più anziano di lei e quanto deve aver sofferto nel non poterne più godere.
"Adesso però devo farglielo un poco anche a lui" disse Maura rivolta al marito e cercando la sua approvazione. Poi s'imboccò la mia verga fino in gola.
Succhiava a meraviglia. Lei si stava godendo appieno il mio cazzo, mi sorrise e mi strizzò un occhio in segno di complicità. Ciò m'infoiò ancora di più, gli avrei certamente sborrato in bocca se il marito non fosse intervenuto proponendoci di andare tutti sul letto per stare più comodi.
Appena stesa Maura mi chiese di prenderla a pecora, così mentre Tino, sbalordito nel vedere la propria moglie fare la porca con un'altro si masturbava, io la stavo la trombavo da dietro con colpi sempre più forti, entrandogli dentro tutto fino alle palle come piaceva a lei. Tino chiese a me se era brava e a lei se godeva.
"Si che godo" esclamò "Lui si che mi fa godere, come lo sento, mmm come godo!"
Allora prese la testa di Maura e la guidò sul suo cazzo per farsi spompinare. Anche per Lei questa era la sua prima doppia penetrazione e la sentii venire con un orgasmo fortissimo. Rallentai le spinte e mentre lei mugolava di piacere, continuava a succhiare il cazzo del marito.
La conoscevo bene e sapevo che aveva ancora voglia, quindi tirai fuori il mio cazzo grondate dei suoi umori dalla figa e puntai al suo buchetto. Che subito dopo un leggero "Hai!"
di Maura, lo sentii aprirsi per ricevermi dentro. Sentendo la moglie che aveva avuto una fitta di dolore, Tino gli domandò, dove glielo stavo mettendo. "Caro sta in figa, mi farebbe vedere le stelle se lo prendessi ora, lì" disse la maliarda, mentre gli ero entrato tutto in quel buchetto che mi aveva già deliziato tante volte! Stringeva forte tutti i muscoli dell'ano imprigionando dentro di se il pio cazzo e sentivo prossima la sborrata. Allora lei si fermò mi fece uscire si stese e avvicinando i nostri cazzi alla sua bocca cominciò a segarci e a pomparci in contemporanea stringendosi con le braccia alle nostre cosce. La sua bocca ci chiavava a meraviglia, un poco a me un poco a Tino, la sua lingua roteava come una trottola sulle nostre cappelle spostandosi freneticamente cercando di metterle entrambe in bocca. Stavo per godere e allora socchiuse le labbra e si fece sborrare sul viso il mio seme caldo e denso. Con le labbra ancora imbrattate di sborra succhiò poi la cappella circoncisa di Tino che venne con tre o quattro schizzi sul suo collo e sulle zinne.
Così si finì il nostro primo incontro.
Adesso, oltre ai nostri incontri clandestini con Maura ci incontriamo almeno una volta a settimana da loro. Tino, ha superato la fase di rancore e gelosia che aveva nei primi incontri e sembra che il menage a trois sia stato per lui molto positivo, il suo umore è cambiato in meglio e in famiglia sembra essere tornata l'armonia. Le sue performance in fatto di sesso sono migliorate e negli incontri che ora abbiamo, mi ha concesso ogni libertà con la moglie. Non sono più uno sconosciuto da usare per il piacere della moglie, ma il loro amico intimo, Non più il "Lui" della prima volta, ma Ciccio l'amico inseparabile, parte integrante della loro vita di coppia che presto andrà a vivere con loro.
cicciosv
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