La Festa (Quinta e Ultima Parte)

Siete stati proprio bravi…


Ripreso un po’ di fiato e fatta una rapida ma tonificante doccia ci riavviammo al piano di sotto dove ci aspettava Marco. Quella sensazione provata prima ancora non mi lasciava ma decisi di metterla da parte e di rilassarmi un po’. Mentre scendevamo le scale guardai di sfuggita l’orologio e mi accorsi che erano passate le quattro del mattino. Per fortuna le intense emozioni di quella notte mi stavano tenendo sveglio e attivo ma non sapevo per quanto altro avrei potuto resistere prima di crollare. Bhè, in fondo non avevo nulla da perdere e tutto da guadagnare e quindi feci spallucce e scesi con Gaetana. Avevamo passato più di mezz’ora in quel bagno e mi aspettai qualche lamentela da parte di Marco ma così non fu. Ci aspettava in salone e ci salutò sorridente ed ammiccante. Ovviamente sapeva quello che avevamo fatto e ne era compiaciuto. Fu proprio lui ad esordire dicendo: ”Hey…sapete che siete stati proprio bravi di sopra? Gaetana mia, bocchini come quelli tu a me non ne hai mai fatti! E tu Paolo, ce l’hai proprio di ferro… complimenti!”. Gaetana reagì con un semplice sorriso mentre io ebbi la conferma della sensazione di prima. Paolo ci aveva spiato e probabilmente si era fatto pure una bella sega in nostro onore. Fu Gaetana la seconda a parlare mentre io fui preso dal solito stupido imbarazzo. “Bhè…dai, metti la cassetta… Voglio farti rivedere quanto sono troia…”. Una telecamera? Ci aveva spiati e fatto anche un video della chiavata in bagno! C’era da aspettarselo d’altronde da quella coppia di maialoni. Marco accese il televisore ed il VCR e avviò il nastro. L’immagine era un po’ traballante e confusa ma si vedeva chiaramente che quelli eravamo noi due in piena attività chiavatoria. Ci sedemmo sul divano e come al solito lei si mise fra noi due maschietti. Man mano che le immagini scorrevano vidi Marco eccitarsi come un porco e allungare una mano verso le tettone della moglie. Per tutta risposta lei gli accarezzò una coscia fino a raggiungere il cazzo e li si trattenne massaggiandolo con vigore. “Mmmm… vedi come glielo avevo fatto diventare duro? Ce l’ha grosso come un toro! Avevo una voglia di farmi sbattere incredibile…” disse lei continuando a toccare la nerchia del marito. Io mi limitai a guardare ma fu davvero eccitante vedere cosa stavano combinando quei due. “Come sei arrapante tutta bagnata! Ho fatto uno sforzo tremendo a rimanere fuori a fare le riprese!”. Il massaggio di Gaetana stava sortendo i suoi effetti ed il cazzo di Marco era così gonfio che la cappella svettò dagli slip. Senza staccare gli occhi dal video lei si chinò verso il basso ventre del marito ed iniziò a picchiettargliela con la punta della lingua. Il video li stava arrapando da morire ed anch’io sentii il mio bastone ritornare vivo e voglioso di riempire qualche buco. “Ora guarda come mi sbatte! Me lo sentivo in gola… È enorme come piace a me! Te lo voglio far diventare grosso come il suo…” disse lei mentre con un rapido colpo di mano gli calò le mutande e fece esplodere fuori il cazzo di Marco oramai eretto come una colonna. Si mise alla pecorina dandomi le spalle. “E tu? Vuoi solo guardare o cosa? Leccami dai!” mi ordinò Gaetana. Le sfilai gli slip e raggiunsi con le dita la sua calda figona. Era ancora asciutta ma bastarono i primi colpetti di lingua per farla iniziare a colare d’umori. Muoveva il suo culone in maniera davvero arrapante. La mia lingua saettava tra le dolci pieghe del sul sesso. L’atmosfera si fece rovente in pochi secondi. I nostri primi ansimi erano coperti dai forti mugolii del pompino in video. Gaetana prese a pompare di bocca il marito con la stessa foga con cui mi aveva fatto godere in bagno e lui le mise una mano sulla testa accompagnandola nel su-e-giù. La nerchia di Marco fu presto lucida di saliva così come la figa ed il buchino del culo della moglie grazie al mio trattamento di lingua. “Ora voglio chiavarti! Dammela dai! Stanotte ti facciamo morire dal godere!” urlò Marco. Lei si sfilò il cazzo di bocca e si girò rivolgendo le terga al marito. “Hey… ma tu sei ancora mezzo moscio… Qui bisogna intervenire subito!” mi disse lei sorridendo. Mi prese in mano la fava e iniziò a farmi una velocissima sega. Lo strinse forte e ci diede sotto. Mi divenne in pochi secondi duro e grosso ed il sorriso troiesco di Gaetana mi fece capire che era proprio come lo voleva. Mi fece sistemare davanti a lei mentre Marco le artigliò le chiappe facendosi largo nella sua figa con il suo cazzo. Quando lo infilò dentro Gaetana urlò e dopo solo un’istante mi agguantò la nerchia e prese a succhiarla. Ad ogni colpo di reni del marito corrispondeva un’affondo sul mio cazzo da parte di lei. Eravamo in perfetta sincronia. La voglia di scopare sembrava non esaurirsi mai e anzi ci portava a sperimentare sempre cose nuove e goduriose. In quel momento desiderai solo una cosa: che quella notte non rimanesse unica ma che il nostro trio continuasse a godere insieme per lungo tempo a venire. “Siete i miei cazzoni duri! Vi voglio, vi desidero! Sono la vostra porca! Fatemi di tutto… voglio farvi godere da matti… Scopatemi tuttaaaaa….” Gridò lei mentre un primo orgasmo la fece tremare come una foglia. Evidentemente era andata troppo su di giri. La sua bocca iniziò a colare saliva sul mio cazzo così copiosamente che arrivò persino a bagnarmi i coglioni. Mentre Marco continuava a sbatterla in fica e lei gli dava una mano con dei contraccolpi di reni la mia voglia di chiavare si fece insostenibile. “Ragazzi? Che ne dite di farmi scopare un po’ anche a me?” chiesi ridendo. “Certo…. Ma prima voglio i vostri cazzi tra le mie tette…” rispose lei. Lei si stese e accolse la mia bella fava tra le sue montagne di burro. Con le mani se le strinse e la sensazione fu per me paradisiaca. Con la lingua mi stuzzicò la cappella ed io iniziai a pomparla. Che bello! Il mio cazzone scorreva a meraviglia tra le bocce ed il trattamento di lingua era davvero il massimo. Continuammo così per un paio di minuti e poi mi feci sostituire.
Marco era come me un vero amante delle spagnole e gradì davvero molto il capriccio di Gaetana. Lei mugolava molto forte quasi come quando scopava. Evidentemente sentire quel bel cazzo caldo pulsare e farsi duro tra la sua carne doveva essere incredibilmente eccitante. “Ora ricominciamo. Non voglio farvi schizzare a vuoto belli miei!”. “Voglio leccartela di nuovo…” - dissi io mentre le aprivo le cosce insinuando la mia lingua tra le labbra della sua bernarda – “… voglio che sia tutta bagnata come piace a me!”. Con la lingua veloce come un furetto le davo anche dei deliziosi colpetti al buchetto del culo che lei dimostrava di apprezzare molto. Riuscii più volte ad infilarcela dentro per quasi metà tanto il suo buco del culo era avvezzo a prendere cazzi , dita e chissà cos’altro dentro. Dopo pochi altri istanti però mi stancai del lecchino e presomi il cazzo in mano glielo infilai dolcemente nella figa. “Uuuuhhh…” mugolò lei – “Bhè, le leccate mi piacciono ma il cazzo è tutta un’altra cosa!” aggiunse sorridendo mentre iniziavo a pomparla di buona lena. Marco ovviamente non aveva nessuna intenzione di rimanere con le mani in mano e gli accostò il cazzo alle labbra. “È il solo modo che conosco per farti stare un po’ zitta…” disse lui facendoci ridere. Lei lo prese in mano e lo ingoiò per metà in un baleno. Continuammo così a fare porcate per ore con Gaetana mai esausta di provare posizioni sempre più “penetranti”.

Non potrò mai dimenticare quella Festa anche se il trio si riunì altre volte e sempre con eccellenti risultati. La passione e la gioia di vivere e godere di Gaetana e Marco non avevano pari. Quando eravamo insieme facevamo sempre scintille! Ne abbiamo combinate delle belle, ma questa è un’altra storia…