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Un Giorno di Lucida Follia - Conclusione


di Bellastronza69
09.11.2022    |    4.704    |    5 9.3
"Sono calze da reggicalze, quindi appena le tiro su scivolano..."
L’acqua calda lava via il sudore e lo sperma ancora caldo dal mio corpo.
Mi insapono per bene e faccio particolare attenzione a togliere ogni residuo dal mio cazzo.
Lascio scorrere l’acqua e infilo due dita nel culo, il medio e l’anulare. Entrano con facilità, evidentemente il mio buco, vergine fino a pochi minuti fa, doveva essersi abituato a quella dimensione.

Esco dalla doccia, mi asciugo con un asciugamano il corpo, do qualche colpo di asciugacapelli e rimetto subito la parrucca.
Nel bagno ero entrato donna e ci sarei uscito donna.

Mi dirigo verso il letto e apro la busta di Yamamay.
La commessa è stata così gentile da farmi tanti pacchettini, li apro tutti e li poggio sul letto.
Indosso il reggiseno come prima cosa, turchese con ricami in pizzo.
L’imbottitura è bella presente, lo adoro.
Poi infilo il reggicalze e il perizoma.
La qualità è incredibilmente maggiore rispetto all’intimo indossato prima, oltre ad essere della taglia giusta.

Apro il primo pacco di calze. Sono calze da reggicalze, quindi appena le tiro su scivolano.
Mi siedo e sento il filo del perizoma scorrermi sul buco ancora fremente da ciò che ho fatto prima.
Aggancio le calze, torno in bagno e riprendo i tacchi.
Li infilo, ormai sono diventata incredibilmente pratica nel farlo e le scarpe, che nel frattempo hanno iniziato a prendere un po’ la forma del piede, iniziano a diventare sempre più comode.

Torno vicino al letto e infilo il vestito lungo di H&M.
Riesco ad agganciarlo con molta difficoltà, anche questa è la taglia sbagliata, tanto che la cerniera non si riesce a tirare su.
Poco male, penso tra me e me.
Sono comunque contento di riuscire a chiudere il gancetto che regge il tutto.
L’effetto del vestito mi piace da impazzire sul torso. Mi stringe bene la vita, mi da una forma a clessidra, ma il fatto che non abbia le maniche, mette troppo in evidenza le mie spalle mascoline.

Inizio a masturbarmi.
Decido di farlo da donna, come facevo fare a Mallory in uno dei capitoli del racconto.
Scosto il filo del perizoma e, mentre il palmo scorre, sfrega, stimola il pene, medio e anulare della mia mano destra cercano il mio buchino.
Punto i piedi sul letto e con la mano sinistra scosto il vestito e apro una chiappa.
Il buco si apre di più e le due dita entrano fino alla base.
Inizio a muoverle all’interno.
Le tiro fuori, poi le lecco bene.
Cospargo la mano di lubrificante e riprendo, questa volta con vigore e insistenza.

Appena sento di stare per venire mi fermo e riprendo fiato.
Ne approfitto per leccare un po’ la mano, che ora da di cioccolata e per osservarmi le gambe con quel vestito meraviglioso e quei tacchi.

Non mi sento eccitata, ma mi sento molto, molto appagata.

Il pisello è di nuovo moscio, io mi alzo e prendo un preservativo.
Apro il pacchetto e prendo la borraccia.
Prendo il preservativo tra le labbra e, molto lentamente e facendo attenzione a non spaccarmi la mascella, srotolo usando la lingua e la bocca il preservativo sulla borraccia.
Ho molta difficoltà nel farlo, soprattutto perché non ho mai preso in bocca nulla.

Sento l’urto del vomito.
Lascio andare e fermo il preservativo con la mano. Finisco di srotolarlo.
Lo riempio di lubrificante, quasi a consumarlo del tutto.
La borraccia è così umida che ho difficoltà a stringerla tra le mani.
Mi inginocchio e porto la borraccia dietro la mia schiena.
Alzo la gonna, portando tutto il tessuto in eccesso sul davanti.
Con la mano faccio scivolare la borraccia lungo il mio culetto, insisto bene sul buco.
Poi, provo ad aprirlo pian piano, cercando di fare pressione leggermente.
Il tappo entra con molta difficoltà. Io sono dritta e inizio a provare davvero tanto dolore.
Stringo le chiappe e mi piego in avanti.
La borraccia non ha intenzione di uscire.
Una volta che sono a pecora, la spingo delicatamente dentro.
Credo di aver preso circa 4 o 5 centimetri, quando la borraccia inizia ad allargarsi ancora di più.
Decido che quello è ufficialmente il mio limite, quindi inizio a muoverla dentro e fuori.
Schizzo fortissimo nelle mutande di raso e pizzo.

Sono venuta per la prima volta senza toccarmi.
Torno in posizione eretta, inizio a muovermi avanti e indietro con il bacino e dopo pochissimi minuti un secondo fiotto mi esce dal cazzo.

Sfilo la borraccia con cautela.
Sento il buco completamente dilatato.
Sento colare il lubrificante lungo le cosce e lo raccolgo con le dita.

Mi sfilo le mutande e faccio la cosa che mi bolla ufficialmente come troia.
Con la punta della lingua, raccolgo tutto lo sperma contenuto nelle mutande e ingoio.

Sfilo i tacchi, tolgo il vestito
Poi rimetto il perizoma, ancora umido e vado a letto così, ancora vestita da donna, vestita da Mallory, con il culo bene aperto.

La mattina dopo, il sole illumina la mia stanza.
Sono le 6 del mattino, non avrei lasciato la stanza prima delle 8 per alcune commissioni.
La borraccia è ancora vicino a me, ancora bella scivolosa.
Aggiungo altro lubrificante e la poggio a terra.

Mi do il buongiorno cavalcando un po’ quel mio dildo di fortuna, tenendo i piedi ben saldi a terra.
Vengo ancora una volta senza usare le mani, poi mi tolgo tutto e vado a farmi una doccia.

Rimetto tutto a posto in una busta di H&M e mi rivesto da uomo.
Devo essere preparato nel caso in cui torni in ritardo dagli impegni lavorativi della mattina, dato che la stanza va abbandonata alle 11.

Esco dalla stanza che sono le 7.30 e mi avventuro per le strade di Vienna.
Incredibilmente, riesco a sbrigare la roba di lavoro in poco più di un’ora, quindi sono le 8.30 e sono libero di fare ciò che più desidero.
Corro in hotel, ma prima mi fermo presso un sexy shop chiamato S-World XXL con una intenzione molto chiara in testa.
Compro un dildo di dimensioni simili a quelli della mia borraccia, ma con il diametro costante per tutta la lunghezza.

Corro in hotel, con un dildo nello zaino.
Apro la porta e lancio i vestiti a terra.

Infilo le autoreggenti, un perizoma preso dal trio comprato da H&M e il reggiseno di Yamamay.
Mi butto sul letto e mi inizio a scopare forte la gola con il dildo.
Sono già supereccitata, sento la cappella di plastica che mi stuzzica l’ugola.
Lo tiro fuori completamente bagnato e poi, finalmente, me lo infilo nel culo, fino ad arrivare alle palle.
Urlo, ma non è dolore, è piacere puro.
Inizio a muoverlo dentro e fuori, mentre ho le gambe completamente aperte e all’aria, come se qualcuno mi scopasse alla missionaria.

Provo a sfoggiare tutta la mia atleticità e provo a poggiare la schiena sul muro.
Adesso sono a testa in giù e vedo la cappella puntare chiaramente verso la mia faccia.
Spingo sempre più velocemente e sempre più forte finché non schizzo violentemente sulla mia faccia quel poco sperma che mi era rimasto dopo la giornata di ieri.
Lascio andare il dildo, che mi rimane piantato in culo.
Sono esausta, ma sorrido. 
Mi sento leggera.
Sfilo il dildo dal culo e provo a sentire il mio buchino.
È caldo, completamente allargato e a sfiorarlo ancora fremo.
Sorrido ancora, poi con la lingua lecco via lo sperma che si trovava vicino la bocca e ingoio felice.

Mallory adesso è ufficialmente parte della mia vita.
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