Lui & Lei
Irene - Nuovi inizi
di Bellastronza69
11.07.2024 |
1.932 |
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"Non cercai di essere sensuale, semplicemente iniziai a toccarmi la fica leggermente pelosa..."
Erano i primi giorni del freddo di Dicembre, tuttavia nel mio paesino della Sicilia molta gente portava ancora le giacche leggere. Dopo essermi fatta un bel bagno caldo rigenerante, mi preparo per uscire in questa domenica di Dicembre, che, sebbene sia più calda del solito è già troppo fredda per i miei gusti.
Indosso un intimo semplice in cotone, un paio di collant in nylon, una gonna a campana che mette in risalto il mio sedere e una camicetta fin troppo sottile per i miei gusti.
A racchiudere tutto, un cappotto in panno, una sciarpa che decido di lasciare aperta e un basco alla francese.
Mi avvicino alla porta d'ingresso e indosso un paio di stivali con un tacco molto leggero, che mi arrivano poco sopra al ginocchio.
Esco di casa e scendo le scale. Sento che il cuore inizia un po' a palpitarmi, ma penso che sia normale, dopotutto oggi è un giorno speciale. Oggi lascio il mio fidanzato.
Vedi, caro lettore, lascia che ti racconti la mia storia. Mi chiamo Irene ed ho ventisette anni. Quando avevo quattordici anni, mi sono fidanzata con un ragazzo di un paio d'anni più grande di me, di nome Salvatore, dopo una corte Sono sempre stata del parere che finché c'è l'amore nient'altro manca ad una relazione, tuttavia il mio problema è che mi sento sempre meno ricambiata dal ragazzo che per anni ho amato. Ciò che più mi manca è la fisicità. È vero, forse la colpa è un po' mia. Sin da subito sono stata sempre restia al contatto fisico. Forse per qualche insulso principio morale, avevo paura di fare sesso sin da subito. Però in questo Salvatore è stato davvero bravo con me, ha rispettato i miei tempi, le mie esigenze e dopo circa sei mesi di relazione ho trovato il coraggio di fare l'amore con lui.
All'inizio era bello. Eravamo due ragazzini che cercavano ogni posto possibile per appartarsi e scambiarsi i primi baci nei vicoli del paese, poi con la sua prima macchina arrivò anche il sesso appartati nei luoghi più improbabili.
Complice anche il fatto di aver iniziato una relazione così presto, non ho mai davvero approfittato dei momenti di solitudine per capire cosa potesse piacermi, quindi per anni mi sono accontentata di cose piuttosto normali.
Certo, non sono mai stata frigida, sia chiaro, ma vedevo il sesso come un momento di amore piuttosto che di piacere, quindi non mi sono mai allontanata troppo dalle cose più semplici.
Tuttavia, negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Salvatore era sempre più distante da me, mi toccava poco, anche le carezze erano sempre meno. Certo, c'erano sempre le uscite, i grandi eventi, ma mi mancava quell'intimità quotidiana, intimità che diventava sempre meno frequente. Per un periodo ho persino pensato avesse un'altra, tanto che ho iniziato, di nascosto, a sbirciare sul telefono. Ho trovato una chat con una sua collega e, dove pensavo di trovare conferme del suo tradimento, ho trovato solo discussioni su eventuali regali che avrebbe voluto farmi e che, nella maggior parte dei casi, poi riusciva a darmi.
Questo suo amore, ha fatto sì che io resistessi a lungo, quasi tre anni, in questa situazione di freddezza, in cui il contatto fisico diventava sempre meno frequente, ma ormai credo di aver raggiunto il punto di non ritorno. Oggi sono ben 87 giorni che non facciamo sesso. L'ultima volta è stata al mio compleanno ed io sento sempre più bisogno di un contatto fisico. Sono disposta a mettere in discussione tutta la mia adolescenza e tutti i piani fatti con una persona solo perché scopo sempre meno? Ci ho ripensato ogni notte per le ultime tre settimane e solo un paio di sere fa ho avuto dal mio corpo la conferma dei miei bisogni carnali.
Quella sera la passammo al cinema. Durante il film vedevo tutte le coppie in sala che si baciavano, mentre lui era concentrato sullo schermo. Dopo avermi riaccompagnato a casa, sono andata dritta in camera da letto, mi sono levata il giubbotto e ancora vestita mi sono buttata sul letto in lacrime. Cosa c'era che non andava in me? Dopo aver lasciato fluire le lacrime per circa tre quarti d'ora, mi sono fatta forza e mi sono alzata dal letto per mettermi il pigiama e infilarmi sotto le coperte.
Mi sono avvicinata allo specchio ed ho fissato la mia immagine riflessa. Guardai il mio viso completamente imbrattato dal trucco sciolto dalle lacrime. I lunghi capelli mi correvano sulle spalle e il collo era coperto da un maglioncino bordeaux a vita alta. Fissai il mio torace, quasi senza seno. Purtroppo non ho preso da mia madre e dalle mie due sorelle, tutte e tre abbastanza prosperose. Tuttavia, la mancanza del seno era compensata da un ventre piatto, un addominale in vista e dei fianchi larghi che terminavano in delle cosce toniche e carnose.
Continuai a fissarmi, domandandomi se fossi poco attraente. Tolsi quindi gli stivali, la gonna e il maglione, rimanendo solo in intimo. Quella sera optai per un look molto più sensuale, data la speranza di scopare, quindi davanti allo specchio si presentò la mia immagine con dei collant ricamati, un perizoma nero in pizzo e una bralette sempre nera in coordinato con il perizoma.
Stranamente, sentii una strana voglia. Sarà che erano quasi tre mesi che non avevamo un rapporto, sarà che non ho mai avuto un buon rapporto con il mio corpo, ma sentii il disperato bisogno di avere un orgasmo.
Mi diressi verso la porta della mia stanza e la chiusi a chiave. Mi tolsi le calze, lasciandole per terra e mi stesi sul letto a gambe aperte.
Non cercai di essere sensuale, semplicemente iniziai a toccarmi la fica leggermente pelosa. Dopo pochi minuti, iniziai a sentire un forte calore. La clitoride divenne ben visibile e sporgente e la presi tra indice e medio. Continuai a strusciarmi le dita, sentivo di essere sempre più umida lì sotto. Infilai un dito dentro ed iniziai a muoverlo dentro la vagina, con il palmo che stursciava sulla clitoride. Le dita poi divennero due ed iniziai a muoverle dentro e fuori. Non mi sono mai masturbata con frequenza, quindi non ho tutta questa esperienza con l'auterotismo, quello che so è che il mio respiro divenne sempre più affannato. Sentii il bisogno di rannicchiare le gambe mentre continuavo a toccarmi. Portai le ginocchia in alto e continuai a muovere con forza le dita nella mia fica, finché non iniziarono a tremarmi con forza le gambe. Tirai fuori le dita ed iniziai a tirare il perizoma, che strusciava il suo filo tra le mie natiche e la parte frontale sulla mia clitoride, sempre più umida e turgida. Mossi il palmo velocemente, finché, all'improvviso, non sentii una sensazione travolgermi lungo tutto il corpo e caddi rilassata sul letto.
E fu così che mi ricordai come ci si sentisse dopo una scopata. Tolsi la bralette che mi stringeva il seno e rimasi stesa ancora un po'. Notai i miei capezzoli turgidi, e provai a toccarmeli. Sentii subito un lieve dolore. Riportai la mano sulla fica. La voglia mi travolse nuovamente. Mi masturbai di nuovo e poi ancora una volta, addormentandomi ancora nuda, completamente sfatta ma appagata.
La scoperta di quanto avessi bisogno di provare piacere, fece maturare in me l'idea che la mia relazione era oramai al capolinea e che alla prima occasione utile avrei lasciato Salvatore.
Oggi quel giorno è arrivato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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