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In chat


di Camilla74
29.08.2020    |    242    |    1 9.0
"Finii di vedere il video e decisi di portare le chiavi al mio amico ed una volta arrivato a casa sua mi fece salire accomodare su divano e mi porto un pc..."
Nella mia vita, ad oggi, non ho avuto molte esperienze, se poi prendo in considerazione solo quelle avute con sconosciuti allora si possono contare sulle dita di una mano. La più emozionante è sicuramente quella accadutami a Dicembre di qualche anno fa, ero, come quasi sempre quando sono a casa sola, in chat vestita di tutto punto, avevo perizoma bianco in pizzo, reggiseno bianco in pizzo calze velate bianche 15 denari un vestitino da cameriera con annessi guanti parrucca e spolverino. Inizio a chattare scrivendo che cercavo incontri reali e non i soliti setaioli che si trovano in chat, vengo contattata da un uomo con un nick che mi ha subito incuriosita "BIG". "Di dove sei?" mi chiede "Cosenza" dico io "Wow anche io, incontri davvero o sei la solita trav che poi si pente?" "un pò infastidita rispondo "sarà che sei tu il solito segaiolo? ...poi quel nick che rappresenta?" e lui "se vieni in pvt te lo dico" Andiamo in pvt e la cosa che vedo quando apro la sua cam è un affare a dir poco enorme, sarà la campagna penso, alche lui mi chiede di accendere la campagna per verificare sei il mio nick (travinpvt) è reale. Apro la campagna e subito ricevo vari complimenti e mi scrive che oltre a big è anche un master navigato. Wow, bene, se incontra anche è anche meglio. iniziamo a colloquiare e sembrava un gentleman, ha solo fatto una richiesta, vedere il mio fondo schiena ed io non ho avuto problemi a farlo. La cosa che mi lasciava titubante era che l'immagine non si muoveva dal quel membro marmoreo, tanto da pensare che fosse un video che andava in loop, poco importa vediamo che mi chiederà. Dopo circa una buona mezzora mi chiede se davvero sarei disposta ad incontrarlo ed io gli ho subito risposto che avrei voluto vedere il suo viso prima di farlo. "Non sarebbe una sorpresa per te se mi facessi vedere, vedrai che non ti pentirai" non mi convinceva ma ci scambiammo la e-mail e chiudemmo la chat. La notte pensando a BIG non riuscì a dormire e cosi mi alzai e andai al pc ed aprii le mail, con molta sorpresa e piacere direi trovai una sua mail (di BIG), mi chiedeva se avevo posto altrimenti ci avrebbe pensato lui. Non mi fidavo e così attesi l'indomani per chiedere ad un amico (che non sapeva che ero trav) se poteva darmi le chiavi del suo appartamento al mare, lui mi disse di si e non mi chiese nulla. Risposi subito alla mail di Big dicendogli che il posto ce lo avevo io a Paola (località sul mare in provincia di Cosenza). dopo 20 minuti mi arriva la risposta, diceva: "Bene sono contento, allora venerdì prossimo alle 10:00 verrò li da te e tu dovrai farmi trovare il portone di giù aperto (socchiuso) ed anche socchiuso il portone dell'appartamento, dovrai farti trovare vestita da cameriera, come ieri, a quattro zampe sul letto con le spalle rivolte verso la porta della camera da letto, dovrai avere una benda sugli occhi e dovrai aspettare in quella posizioni che io da solo o in compagnia arrivi. Non risposi subito, avevo paura "chi era questo? ...e poi accompagnato? ...noooo non lo incontro." ero molto combattuta, ma alla fine della giornata risposi alla mail e gli scrissi che avrei accetto se mi dava il suo numero di telefono, se ci saremmo sentiti telefonicamente e che avrei dato mail e telefono ad un amico ...per ogni evenienza. Mi rispose subito dandomi il numero e cercò di tranquillizzarmi dicendo che era una persona seria e fidata e così sarebbero state le persone che si sarebbe portato se e solo se le avrebbe portate. L'indomani lo chiamai e la prima cosa che notai è che aveva un vocione ed una cadenza nel tono che tranquillizzava, mi confermò che potevo stare tranquilla che non mi sarei pentita e che era tutto fatto per avere più suspance sia per me che per lui, gli dettai l'indirizzo compreso di civico, il piano ed il codice sul citofono se caso mai avesse trovato chiuso, gli dissi anche che avrebbe dovuto oltrepassare un cancellato pedonale, poi il portone dello stabile ed infine il portone dell'appartamento che io mi sarei premunito di lasciare aperti. Non diedi il numero a nessuno, perché nessuno dei miei amici sapeva di me, ma big questo non lo sapeva ed a me mi faceva stare tranquilla sapere che pensasse di non poter fare scherzi. Venerdì mattina arrivai a Paola alle 8:00, volevo piazzare una telecamera e sistemare un po prima dell'incontro visto che la casa era chiusa da agosto. Misi le lenzuola al letto diedi una piccola spolverata e ed spazzata. Verso le 9:40 scesi giù e con un po di nastro bloccai la serratura del cancelletto e quella del portone di giù e di casa. alle 10:00 in punto ero vestita come mi aveva detto e prona sul letto a 90 gradi con le spalle rivolte alla porta della camera. Non c'erano rumori, quello è uno stabile usato più che altro per le vacanze ed eravamo a dicembre. 10:01 nessun rumore "starà salendo? ...mah!" 10:02 ancora nessuno nessun rumore nelle trombe delle scale "che succede? si sarà pentito?" 10:05 "inizio a stancarmi della posizione e non si sente nessuno? eppure il citofono funziona" più passava il tempo più aumentava la mia paura era come se fino alle 10:00 avessi vissuto in un limbo in attesa che l'evento si verificasse, ma quell'attesa mi aveva fatto perdere la fiducia in quello che stavo facendo. Dovevo andare avanti. 10:10 ...niente. 10:30 ...nessuno. "ho perso la speranza, ho trovato un'altro segaiolo che mi ha fregata" mentre pensavo questo ho sentito una mano sul mio culo, ho avuto un sussulto e ho gridato abbastanza forte da svegliare tutto il condominio se ci fosse stato qualcuno, il cuore mi batteva all'impazzata e la cosa che riuscì a dire è stata "sei BIG?" ma nessuna risposta sopraggiunse "dimmi se sei tu? ti preg..." non finii la frase che venni imbavagliata. Intanto mi fecero scendere dal letto e sempre a 90 gradi fui legata mani e piedi con due sbarre distanziatrici e contemporaneamente i polsi e le caviglie legate ai piedi del letto cosi da non farmi muovere più di tanto. Nel frattempo le mai sul mio culo si muoveva molto lentamente, ma capì che erano almeno due. Quello che mi accarezzava il culo mi sposto il perizoma e mi spalmò un gel nell'ano lentamente infilava le proprie dita e andava su e giù per allargare il mio buchetto, era piacevole ma ad un tratto tolse le dita mi affermò dai fianchi e mi appoggio la cappella sul buchino, iniziò a piangere ed ad andare su e giù, all'inizio mi fece sussultare ma immediatamente dopo provai solo piacere, quello del bavaglio me lo tolse e mi infilò in bocca il suo membro spingendomelo fino in gola. Ad un tratto le mani che mi toccavano erano diventate tantissime, non le contavo più qualcuno schiaffeggiava anche il mio piccolo membro cercando di non farlo eccitare. Dopo un pò sentii un colpo assestato bene e mi sentii riempire di liquido seminale tutto il mio buchetto e quasi contemporaneamente anche chi mi stava scopando la bocca mi riempii con il suo sperma. Con una pacca sul culo sfilò il pene dal mio culo e lo portò alla bocca per farselo ripulire, mentre lo facevo altre due mani mi cinsero dai fianchi e senti che entrava a fatica visto che era (evidentemente) più grosso del precedente, la situazione continuò per un po di tempo finche tutti penso non ebbero approfittato di me. Pensavo di aver riconosciuto BIG per il dolore provato nel prenderlo dentro di me. Rimasi in quella posizione ma nessuno mi toccava più, ad un tratto sentii il portone di casa chiudersi e fui pervaso da un senso di paura, non sapevo che fare, non mi potevo muovere, non potevo urlare e il tempo trascorreva ed io ero terrorizzata da quella posizione. “che faccio? …ed ora? …lo sapevo che non dovevo accettare.” Molti pensieri mi attraversavano la mente ed ad un certo punto sento che qualcuno mi sta liberando e mi sussurra alle orecchie “non abbiamo finito, ci siamo solo presi una pausa” mi slegarono e mi fecero poggiare spalle sul letto con le gambe in alto aperte ed in quella posizione si alternarono tra il mio buchetto, la mia bocca e questa volta avevo impegnate anche le mani, mi riempirono tutta ed alla fine BIG mi disse ora noi andiamo via, tu non muoverti finche non saremo usciti. Sentii nuovamente chiudersi la porta, ma questa volta ero libera, mi tolsi la benda e andai in bagno. ero tutta sporca di sperma avevo il vestito da cameriera ed il perizoma strappati. Il culo era in fiamme ma sinceramente mi era piaciuto. Mi feci una doccia mi vestii, recuperai la telecamera e tornai a casa. La prima cosa che feci, collegai la telecamera al pc per vedere il tutto ma soprattutto per sapere quanti erano. Erano in sette di cui BIG due ragazzi di colore, un ragazzino di 20 anni circa alle prime esperienze, un vecchio sui 60 anni un altro uomo sui quaranta ed una trans. Finii di vedere il video e decisi di portare le chiavi al mio amico ed una volta arrivato a casa sua mi fece salire accomodare su divano e mi porto un pc “doveva farmi vedere una cos” quando vidi diventai tutta rossa capii che in ogni caso ero fregata. Con la sua telecamera di sicurezza aveva registrato tutto da un’altra angolazione rispetto alla mia. Pensai che due erano le alternative, o faceva avere il video ai miei amici ed alla mia compagna o diventato la sua schiava. Non mi sbagliavo, mi disse subito che ero molto bella e molto troia da donna e che voleva diventassimo “intimi”. Ero sconvolta, non sapevo che pesci prendere ma d’istinto decisi di accettare, mi disse subito che voleva che ci vedessimo a casa al mare l’indomani mattina ed io dovevo essere più troia del giorno del filmato per il suoi amici, gli chiesi di non farmi questo in nome della nostra amicizia e lui rispose che lo stava facendo per il mio bene. L’indomani fu la prima ed unica volta del mio amico con i suoi amici perchè il sabato da casa sua mandai un messaggio a Big dicendogli quello che era successo e lui mi disse che se ne sarebbe occupato di persona, non so come abbia fatto ma mi ha restituito il video del mio amico, il video girato dai suoi amici (anche loro filmavano) e mi disse che era certo che non ci fossero copie. Lo ringraziai e gli chiesi come potevo sdebitarmi, mi disse che avevo fatto fin troppo e che era stato felice di avermi conosciuto. Ogni tanto ci siamo rincontrati, sempre in situazioni particolari ma è sempre un piacere rivedere “BIG”.
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